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Il Piccione Viaggiatore: Storia e Utilizzo di un Eroe Alato

Siamo abituati a vedere i piccioni svolazzare nelle nostre città, appollaiati su ogni finestra, balcone o monumento. Ma spesso non consideriamo quanto, in realtà, questi piccoli animali ci abbiano aiutato nella storia. Le loro capacità sono sorprendenti e, in moltissime occasioni, hanno giocato ruoli fondamentali nel salvare la vita di molti uomini, come nel caso dei piccioni viaggiatori.

Cosa sono i Piccioni Viaggiatori?

I piccioni viaggiatori sono una varietà del piccione comune, o piccione domestico, che viene selezionata per le sue straordinarie capacità di ritrovare la strada del nido anche dopo essere stati trasportati a grandi distanze. Questi uccelli, come molti altri, sono dotati di una vista acuta e di un olfatto straordinariamente sviluppato che utilizzano per ricordarsi dei “punti di riferimento” sulla strada verso il nido. Ciò che fanno questi animali è semplicemente tornare a casa.

Grazie ad un senso dell’orientamento incredibilmente evoluto, li abbiamo usati per millenni come messaggeri. Questi piccoli smartphone volanti, possiedono alcune grandi caratteristiche: un senso dell’orientamento particolarmente sviluppato unitamente a una discreta vista e un olfatto eccezionale. Come accade per molti uccelli, anche i piccioni sono sensibili al campo magnetico terrestre. Inoltre, la loro natura di uccelli monogami, li rende particolarmente attaccati sia al nido che al proprio compagno o compagna: una volta scelti li mantengono per tutta la vita.

Tutte queste loro caratteristiche, fanno sì che, in qualche modo, nella loro memoria siano ben impresse le “coordinate” del loro nido (o della colombaia, il loro nido artificiale). Dal momento che il piccione viaggiatore usa le sue capacità per rientrare sempre al nido, può essere usato solo in un senso. Dal momento che il piccione viaggiatore usa le sue capacità per rientrare sempre al nido, può essere usato solo in un senso.

I puristi delle telecomunicazioni definirebbero questo meccanismo “simplex”, ossia un flusso di comunicazione che avviene in una sola direzione: da un’emittente A ad un destinatario B (ciò che avviene nelle trasmissioni radio o tv). Qualora ve lo foste chiesti, il nostro amico pennuto non potrà essere addestrato per andare verso un qualsiasi punto: è “programmato” dalla natura per far sempre ritorno a casa.

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La Storia dei Piccioni Viaggiatori

La storia di questi pennuti antenati degli sms comincia nell’antichità. Il loro impiego come messaggeri alati, soprattutto in ambiti militari, era noto agli antichi Egizi, ai Greci, ai Romani. Persino Cinesi, Persiani e Arabi ne hanno fatto largo uso. La storia dei piccioni viaggiatori è molto lunga e arriva fino ai nostri giorni, quando cioè furono impiegati dagli eserciti in guerra durante i due conflitti mondiali.

E’ dimostrata storicamente l’esistenza di uno scambio di messaggi tramite piccioni viaggiatori fino dal 2.800 a.C e risale agli egizi e ai persiani, e rimase un efficiente mezzo di comunicazione fino all'avvento del telegrafo, del telefono e, infine, della radio ed adesso degli smartphone. Alcuni di loro sono stati anche decorati con medaglia al valor militare! Dalla mitologia e dalla letteratura vengono tratte tante storie in cui viene apprezzato il loro compito: per esempio, ne “Le mille e una notte” si fa riferimento alla grande importanza di possedere questi animali.

Come già precedentemente detto nel passato hanno rappresentato un simbolo significativo nel recapitare dei messaggi nella Bibbia ad esempio, una colomba che consegna a Noè un ramoscello di ulivo, segno che la terra era vicina ed era finito il Diluvio Universale. Pensate che presso gli antichi Greci i vincitori delle Olimpiadi erano soliti appendere alle gambe del colombo il messaggio della vittoria e le truppe romane disponevano di piccionaie portatili che trasportavano in diverse campagne militari.

L'Uso dei Piccioni Viaggiatori in Guerra

Le doti dei piccioni viaggiatori non sono solo utili a sfide di velocità nei cieli: sono state spesso apprezzate in innumerevoli battaglie. Quando le telecomunicazioni non potevano affidarsi a potenti mezzi non essendo sviluppate come lo sono oggi, questi piccoli volatili erano il mezzo più efficiente per poter inviare messaggi a distanze elevate: un piccione può infatti arrivare a percorrere in volo fino a 1000 km con velocità che oscillano tra i 90 e i 100 km/h. Sul campo di battaglia, le comunicazioni sono fondamentali e tra i tanti casi, ricordiamo le vicenda di due piccoli soldati alati, Cher Amie e Paddy, che con il loro valore hanno salvato decine e decine di uomini.

Cher Amie

Cher Amie, ossia “Cara amica”, era il nome della piccola eroina dei cieli che, il 3 ottobre 1918, riuscì a consegnare il suo messaggio alle truppe a supporto del battaglione della 77° Divisione di Fanteria Americana. Il Maggiore Charles Whittlesey, durante l’offensiva della Mosa-Argonne, rimase bloccato nelle retrovie con i gli uomini del suo Battaglione. Bersagliati dai tedeschi, anche le truppe amiche, ignorandone la posizione, fecero del Comandante e dei suoi uomini, oggetto di tiro.

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Purtroppo però, tutti i piccioni che librarono in volo, furono abbattuti uno dopo l’altro, dall’artiglieria tedesca. Cher Amie era l’ultima dei quattro messaggeri. Liberata in volo, cominciò a farsi strada tra la furia della battaglia e venne persino colpita. Con un occhio ferito, schegge nel petto e una zampina malconcia, Cher Amie riuscì comunque a portare a termine la sua memorabile missione, salvando così i suoi commilitoni da morte certa. Tra l'altro quello stesso piccione era stato decisivo per risolvere altre 12 situazioni di pericolo!

Curata e rimessa in salute, malgrado le brutte ferite, Cher Amie si riprese e finalmente andò in “congedo” da eroe di guerra. Oggi è esposta allo Smithsonian Museum, decorata con la Croce di Guerra.

Paddy

Anche durante la Seconda guerra mondiale, i piccioni viaggiatori non hanno mancato di mostrare il loro valore. Il 6 giugno 1944 alle 8:15 circa, il messaggero Paddy partì dalle spiagge della Normandia per portare le prime notizie dell’avvenuto sbarco degli alleati. Schivando proiettili e i famigerati falchi tedeschi, che i nazisti avevano addestrato proprio per intercettare i messaggeri dell’aria, Paddy arrivò a destinazione in poco meno di 5 ore.

Riuscì a sorvolare circa 230 miglia, percorrendo la distanza a una velocità prossima ai 90 km/h: un record nella storia dei messaggeri alati. A dispetto delle loro piccole dimensioni, quindi, questi animaletti hanno mostrato sempre tanto coraggio e capacità che non ci aspetteremmo. Le loro storie sottolineano ancora di più quel legame indissolubile tra animali, natura e uomo che si perde negli anni e nella storia.

I Piccioni Viaggiatori Oggi

Oggi i piccioni viaggiatori vengono allevati quasi esclusivamente per le competizioni di volo sportivo, molto popolari soprattutto in Gran Bretagna, in Belgio e in altri paesi del Nord Europa. Gli allevatori che partecipano alle gare trasportano gli uccelli a diversi km di distanza, di solito un centinaio, dal luogo in cui sono stati allevati e, una volta liberati, comincia la gara a chi torna per primo a casa.

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Una volta che un piccione è tornato alla base, vengono poi calcolate la distanza e la velocità media percorsa, così da decretare il vincitore più veloce. Nonostante la colombofilia (che è il nome con cui viene denominato l’allevamento e l’addestramento di piccioni viaggiatori) continui ad aumentare, i piccioni vengono utilizzati principalmente per modalità sportive, un’attività profondamente consolidata in Spagna.

Esiste un numero importante di allevatori locali, al fine di mantenere la tradizione di addestrare i piccioni viaggiatori, così come di promuovere lo sport e la sana competizione. Attualmente questi animali più che messaggeri sono perlopiù destinati a partecipare a vere e proprie competizioni sportive, ossia corse tra piccioni che si sfidano nel tornare alla propria colombaia nel minor tempo possibile: una sorta di formula 1 dei cieli, disciplina che diverte persino l’ex campione di boxe Mike Tyson.

Tabella riassuntiva degli usi dei piccioni viaggiatori nel tempo

Periodo StoricoUtilizzo Principale
Antico Egitto e Persia (2800 a.C.)Comunicazione di messaggi
Antica Grecia e RomaComunicazioni militari e annunci di vittorie olimpiche
MedioevoScambio di messaggi postali
Prima e Seconda Guerra MondialeComunicazioni strategiche militari
OggiCompetizioni sportive (colombofilia)

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