Realtà Virtuale a Mirabilandia: Un'Esperienza Immersiva nelle Attrazioni
Non serve essere degli eterni Peter Pan per passare un’intera giornata in un parco divertimenti come Mirabilandia. I parchi sono adatti un pò a tutte le età per far vivere momenti emozionanti ai più piccoli ma anche ai più grandi, alla ricerca di qualche ora di svago. La cosa che rende questo parco di divertimenti, situato alle porte di Ravenna, davvero unico nel suo genere è l’attenzione rivolta tanto ai piccini e alle famiglie, che agli adulti amanti del brivido e dell’adrenalina.
Master Thai VR: Un Roller Coaster Rivoluzionario
Quest’anno, proprio in occasione del 25esimo compleanno del parco, è stata inaugurata la versione virtuale della celebre montagna russa Master Thai. Master Thai VR non è un’attrazione nuova, si tratta dell’attrazione del 2011 che ha subito questo strabiliante aggiornamento. Se già prima era una delle giostre più note e interessanti del parco, ora, con questo aggiornamento, non ha eguali. E se alle montagne russe viene applicata la realtà virtuale con un visore GearVR di Samsung cosa succede? Di un modo diverso di vivere le montagne russe: con il corpo che fa una cosa e gli occhi che vedono tutt’altro. Di seguito proverò a spiegarmi meglio.
L'Esperienza con il Visore Samsung Gear VR
La differenza fra un comune ottovolante e Thai VR sta tutta nel visore VR da indossare per tutta la durata dell’esperienza. Nel caso specifico qui si tratta di inforcare un paio di Samsung VR, gli occhialoni per la realtà virtuale costruiti intorno ai dispositivi della famiglia Galaxy S. Indossando un apposito visore VR di Samsung, ci si ritroverà catapultati in una giungla thailandese e tra insidie e missioni da completare, si vivrà un’avventura davvero unica!
Intorno a te, metri e metri di rotaie, gente che passeggia tra i viottoli alberati e tutte le attrazioni del parco. Indossi il visore e sei immediatamente catapultato in un altro mondo, credetemi, assolutamente verosimile. Al tuo fianco non c’è più la persona con cui sei salita, ma uno sconosciuto in tuta mimetica e testa rasata, in perfetto stile militare, che guida una jeep, nel bel mezzo della giungla thailandese. E il suo stile di guida, considerati anche i percorsi accidentati tra cui ti conduce, ponti in legno sospesi sul fiume che si sbriciolano al vostro passaggio e improbabili sentieri che galleggiano su un lago di lava incandescente, non mi sento di catalogarlo come “guida sicura”. Divertente sì.
I primi 10 secondi sono di calma apparente. Sono a bordo di una jeep e ho davanti a me un tempio tailandese, immerso nella giungla. Giusto il tempo di varcare il primo portone e vengo catapultato in uno scenario da inferno dantesco: muri che collassano, schizzi di lava, elefanti incazzati, ponti sospesi che sembrano sempre sul punto di crollare. E infatti crollano. Non faccio in tempo a scansarmi dalla mano di un gorilla per nulla simpatico che il mio mezzo finisce nel vuoto: saranno sì e no un secondo, forse due, di caduta libera, ma mi sembrano un’eternità. Mi tengo forte a qualcosa, forse è un pezzo del sedile di fronte, forse è la maglietta del mio vicino, non so, non posso vedere, o meglio i mei occhi stanno vedendo altro.
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Tecnologia e Sincronizzazione
La cosa migliore per capire lo straordinario potenziale della realtà virtuale applicata al Master Thai di Mirabilandia è provare l’attrazione senza il Gear VR, il visore per la realtà virtuale, e poi rifarla con il dispositivo. Raccontarlo non rende l’incredibile sensazione di venire catapultato in questo mondo, la perfetta sincronizzazione tra il movimento della carrozza sui binari e le immagini a 360° fanno sì che l’esperienza sia immersiva e coinvolgente. Ci sono voluti 7 mesi e decine di test per mettere a punto questa parte e avere un risultato perfetto!
Il progetto si basa sul Gear Vr, un visore sviluppato in collaborazione con Oculus, collegato tramite bluetooth al Galaxy S7 di Samsung, i migliori dal punto di vista tecnologico secondo Bernard Giampaolo, direttore generale di Mirabilandia, adattati però all’esperienza sui coaster grazie a un’integrazione in una maschera creata su misura e stampata in 3D per aderire il meglio possibile alla faccia.
“C’è un dispositivo a bordo di ogni carrello, collegato via bluetooth al telefono, che assicura la sincronia fra virtuale e reale, ovvero fra ciò che percepisce il cervello e le sensazioni fisiche reali”, ci spiega il direttore di Mirabilandia. “Ogni mattina, poi, i nostri tecnici si preoccupano di calibrare i VR sul percorso, vogliamo che tutto sia sincronizzato al centesimo di secondo”.
Non solo tecnologia, ma un parco di esperienze
L’evoluzione del virtuale è sconfinata, qualsiasi attrazione potenzialmente potrebbe avere uno o più scenari nuovi: immagina la ruota panoramica immersa nel fondo dell’oceano, o l’Oil Tower dentro un vulcano! Come ci ha raccontato Bernard Giampaolo, “Non abbiamo limiti ma non diventeremo un parco tecnologico ma un parco dove la gente possa divertirsi.
Questa però non è l’unica né la più sorprendente novità che il parco ha in serbo per i visitatori: accanto ad un palinsesto di spettacoli completamente rinnovato (che mette in scena un tributo a Las Vegas e alle stelle degli anni ‘90 con The Kings of Pop e i fasti hollywoodiani e la magia del rock&roll con Una vita da star e The fabulous fifties, solo per citarne alcuni), Mirabilandia amplia la stagione al mese di dicembre, con apertura per tutto il periodo natalizio, dall’8 dicembre al 6 gennaio, solo nei week end e nei giorni festivi. Gli oltre 25mila abbonati, in particolare, sono avvertiti: pronti a tirare fuori sciarpa, piumino e voglia di divertirsi, perché allo stesso prezzo avranno un mese di attrazioni in più, tutte tranne quelle acquatiche ovviamente, un po’ troppo “estreme”, considerata la stagione.
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“Siamo molto soddisfatti del bilancio di questi primi 25 anni di attività - ha dichiarato Bernard Giampaolo, direttore generale di Mirabilandia -, abbiamo costantemente cercato di adeguare le attrazioni alle mutate esigenze della clientela, che ormai richiede un’esperienza sempre più coinvolgente e interattiva, ma la filosofia del parco resta la stessa, quella di essere un parco per il divertimento di tutta la famiglia”.
Bilancio positivo, che non è stato guastato nemmeno dal nubifragio di mercoledì 28 giugno. Il parco l’ha vissuto con effetti molto lievi, sia per l’orario in cui si è verificato, attorno alle 17, ad un’ora dalla chiusura del parco, mentre i visitatori si accingevano ad uscire, sia per l’entità degli eventi atmosferici scatenatisi in quella zona: “La bufera si è abbattuta con molta meno violenza che a Ravenna - ricorda il direttore -, ha fatto volare via qualche piccolo oggetto, ma nulla di più e i pochi visitatori ancora presenti a quell’ora non sono mai stati in pericolo, anche perché Mirabilandia è progettata per resistere al vento e garantire una situazione di sicurezza ai suoi visitatori, anche in condizioni meteorologiche avverse”.
Ci sono tutti gli ingredienti per dire che la novità dell’estate 2017 al Parco di Mirabilandia, il roller coaster in realtà virtuale, sia decisamente avvincente. Io il Master Thai lo avevo provato anche l’anno scorso (con due figlie, Mirabilandia è una tappa irrinunciabile) e lo avevo trovato piacevole, ma quest’anno, visore sul naso, ho letteralmente urlato dall’inizio alla fine.
Per essere il primo esperimento di realtà virtuale in Italia c’è da essere comunque soddisfatti. Le montagne russe combinate con la VR sono - già ora - un’esperienza coinvolgente, diversa, in grado di aumentare l’imprevedibilità di un’attrazione tutto sommato sempre uguale a sé stessa. Sì perché avere un visore davanti agli occhi significa prima di tutto non sapere cosa avverrà dopo.
La realtà virtuale ha sempre avuto la grande forza di incuriosire, non solo per l'immersività in grado di donare, ma anche per i suoi quasi infiniti campi di applicazione: videogames, in ambito didattico ma anche medico. E vi dirò di più: ora anche le montagne russe!Una volta indossato il casco Samsung Gear VR, eccomi catapultata in un mondo in puro stile Indiana Jones. Vi troverete alla guida di una jeep, immersi nella giungla tailandese circondati da animali che tenteranno di afferrarvi e ponti traballanti.
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