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Reddito di Cittadinanza: Requisiti per Cittadini Stranieri Extracomunitari

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è una misura di reddito minimo garantito offerta dallo Stato ai nuclei familiari in difficoltà. Introdotto con il decreto legge 4/2019, è diventato subito oggetto di molte critiche. In primis, è fondamentale sottolineare che i migranti, a meno che non siano regolarmente residenti in Italia, non possono accedere al sussidio.

Allo stesso tempo, però, gli stranieri sono una categoria fragile, e quindi questo tipo di narrativa può avere effetti negativi sulla percezione che la popolazione italiana ha di loro o esasperare tensioni sociali preesistenti. Un discorso che assume toni accusatori e anche degradanti per chi percepisce il reddito di cittadinanza, sottintendendo che il sussidio venga loro regalato.

Requisiti Fondamentali per l'Accesso al RdC

Oltre a essere una misura di tipo assistenzialistico, il reddito di cittadinanza sarebbe anche pensata per essere una politica attiva del lavoro per tentare un reinserimento occupazionale delle persone che lo percepiscono.

Requisiti di Residenza e Soggiorno

Vi sono poi requisiti di residenza. Specificamente, che si sia residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in maniera continuativa. Il che qualifica l’Italia come il paese Ue con il requisito di residenza più stringente. Secondo la valutazione recentemente condotta dal comitato scientifico, si tratta di un requisito eccessivamente severo. Proprio per venire incontro a queste situazioni, il requisito di residenza è stato drasticamente abbassato - a due anni - nel caso del Rem, (reddito di emergenza). In linea di principio sarebbe opportuno trasferire questo criterio anche nel Rdc.

Eppure, nonostante le numerose difficoltà e iniquità del processo, alcune personalità del mondo politico hanno criticato la decisione di ridurre il tempo di residenza necessario per accedere al sussidio. Essere residenti in Italia da almeno 10 anni presuppone innanzitutto che si sia in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo, e quindi che ci si trovi in una situazione di regolarità.

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Requisiti di Cittadinanza

Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne in una delle seguenti condizioni:

  • Italiano o dell’Unione Europea.
  • Cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso.
  • Cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario - come individuato dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30.

Requisiti Economici

Il nucleo familiare del richiedente deve possedere:

  • Un valore ISEE inferiore a 9.360 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

Relativamente ai requisiti economici appena elencati, i cittadini di Paesi extracomunitari devono produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall’autorità consolare italiana. Non è richiesta tale certificazione:

  • ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea aventi lo status di rifugiato politico;
  • qualora convenzioni internazionali dispongano diversamente;
  • ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea dove è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni. L’elenco dei Paesi rientranti in questa casistica sarà definito in un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Altri Requisiti

Per accedere alla misura è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:

  • autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

Il richiedente non deve poi essere sottoposto a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché esser stato condannato in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per i delitti previsti dagli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640-bis del codice penale, per i delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo.

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Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Importi Medi e Disparità

Stando all’ultimo aggiornamento dell’istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) pubblicato a gennaio 2022 e relativo al mese di dicembre dell’anno precedente, erano circa 1,2 milioni i nuclei familiari beneficiari di Rdc in Italia. Mediamente, i cittadini stranieri ricevono importi medi inferiori rispetto agli italiani, probabilmente a causa delle discriminazioni esistenti rispetto alle famiglie numerose, che risultano meno coperte e che sono più frequenti tra i cittadini stranieri.

Tra 2019 e 2021 per i cittadini italiani l'importo medio mensile del reddito di cittadinanza è aumentato del 9,3%, passando da 537 a 587 euro. Ciononostante, gli importi per questi ultimi continuano ad essere inferiori rispetto a quelli erogati agli italiani.

Gli stranieri, comunitari e non, costituiscono poco più dell'8% della popolazione italiana. La quota di persone considerate a rischio povertà, che tra i cittadini italiani è pari al 18,9% del totale, sale al 24,2% per i cittadini comunitari e al 36% nel caso degli extra-comunitari.

Secondo questi criteri, il 6,8% degli italiani si trova in condizioni di grave deprivazione materiale. Un dato che sale al 9,5% nel caso degli europei e al 15,4% dei cittadini extra-comunitari.

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Mentre se analizziamo i dati sull'intensità lavorativa, intesa come bassa frequenza di mesi lavorati in un anno, questa è una condizione che interessa appena il 6,4% degli stranieri comunitari e il 5,1% degli extra-comunitari. Nel caso degli italiani invece la cifra sale al 10,5%, ovvero il doppio rispetto a questi ultimi. Il rapporto appare dunque ribaltato.

Verifiche e Sanzioni

Il diritto a percepire il reddito di cittadinanza può in ogni caso decadere, qualora il beneficiario non mostri la volontà di inserirsi nel mondo del lavoro, ad esempio rifiutando più di 3 offerte di lavoro considerate congrue. Allo stesso modo, chi non comunica in tempo utile delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attivita' irregolari, nonche' di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio è punito con la reclusione da uno a tre anni.

Le operazioni condotte dalla guardia di finanza nel corso del 2020 hanno portato all'identificazione di alcune migliaia di persone che hanno riscosso, o richiesto senza riscuotere, un totale di circa 63 milioni di euro (di cui 13 milioni non riscossi). Spesso, secondo la guardia di finanza, si tratta di mafiosi o evasori, che approfittano del reddito non avendone bisogno.

Giurisprudenza e Controversie

Due cittadine extracomunitarie vengono accusate di aver falsamente attestato di soddisfare il requisito della residenza almeno decennale in Italia, al fine di ottenere il reddito di cittadinanza. Il Tribunale di Napoli, investito della questione, mediante un rinvio pregiudiziale, chiede alla CGUE se tale requisito sia conforme o meno alla Direttiva sui cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo in uno Stato membro.

La Corte di Giustizia rileva, preliminarmente, che la Direttiva in questione prevede che un cittadino di un Paese terzo può ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo i uno Stato membro trascorso un lasso temporale di cinque anni ininterrotti. Dunque, continua la sentenza, uno Stato membro non può prorogare il periodo di soggiorno richiesto dalla Direttiva per concedere ai cittadini di un Paese terzo l’accesso ad una prestazione sociale.

La Corte costituzionale, con sentenza n. 31 del 20 marzo 2025, ha dichiarato l’incostituzionalità del requisito di 10 anni di residenza previsto per accedere al reddito di cittadinanza. Una precedente decisione della Corte di Giustizia dell’UE del 29 luglio 2024 aveva già sancito il carattere discriminatorio del requisito.

Con ordinanza del 16.11.2022, il Tribunale di Bergamo aveva disposto un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE, chiedendo alla Corte se il requisito di residenza decennale fosse conforme al diritto UE che dispone la parità di trattamento delle persone titolari di protezione internazionale. Al momento, la Corte di Giustizia UE deve ancora pronunciarsi in merito.

Novità: Assegno di Inclusione (AdI)

L’Assegno di Inclusione è una nuova misura di sostegno economico e di inclusione socio-lavorativa riconosciuta a partire dal 1 gennaio 2024. I cittadini stranieri possono accedere all’AdI solo in presenza di alcune condizioni.

  • Cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria), di cui al D. Lgs. 19 novembre 2007, n. 251.
  • Residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.

Cancellazione del RdC e Situazione Attuale

ATTENZIONE: Il RdC è stato cancellato dalla Legge di Bilancio 2023 con effetto dal 31.12.2023, quindi non è possibile proporre nuove domande. Tutte le persone che al momento della domanda di RdC erano residenti in Italia da almeno cinque anni (ed erano in possesso degli altri requisiti) hanno diritto alla prestazione.

Finora gran parte dei tribunali ha assolto gli imputati in casi simili. La sentenza della Corte di Giustizia conferma che la falsa dichiarazione sul requisito di 10 anni di residenza, essendo relativa a un requisito che non poteva essere richiesto, non ha alcuna rilevanza penale.

Inoltre la Corte di cassazione, sez. Unite, con sentenza n. 49686/2023 ha sancito il principio secondo cui il reato di falsa dichiarazione ex art. 7 DL 4/2019 richiede pertanto un dolo specifico, che non si esaurisce nella falsa dichiarazione per se’, ma prevede che l’imputato abbia dichiarato il falso con il fine di ottenere indebitamente la prestazione o parte di essa dallo Stato.

Tabella Riassuntiva dei Requisiti Principali

Requisito Dettagli
Cittadinanza Italiana, UE, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
Residenza Almeno 10 anni in Italia (requisito in discussione), di cui 2 continuativi
ISEE Inferiore a 9.360 euro (variabile in base alla composizione del nucleo familiare)
Patrimonio Assenza di auto nuove o di grossa cilindrata, imbarcazioni

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