Escursioni e Sentieri nella Riserva Naturale Monte Navegna
Il Monte Navegna, con i suoi 1508 metri di altezza, è una meta ambita per gli appassionati di trekking, situato strategicamente tra i laghi del Salto e del Turano. Offre spettacolari viste panoramiche e una varietà di percorsi che affascinano gli escursionisti. Questo massiccio monte si erge tra i laghi del Salto e del Turano, nel territorio reatino della Sabina laziale, rientrando nel Parco Naturale Regionale Monte Navegna e Monte Cervia.
Dal punto di vista geografico, fa parte dell’Appennino Abruzzese, del quale costituisce una delle estreme propaggini occidentali. È un belvedere panoramico davvero incredibile, con lo sguardo che si può posare sui due bacini artificiali ai suoi piedi e su tutte le più importanti catene montuose dell’Appennino Centrale, dal Velino al Gran Sasso.
Come raggiungere il Monte Navegna
Il Monte Navegna si trova nel cuore dell'Italia centrale, a circa due ore d’auto da Roma. La riserva naturale include diversi comuni della provincia di Rieti, fra cui Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo, Paganico Sabino, Rocca Sinibalda e Varco Sabino.
Per raggiungere il Monte Navegna in auto, si può partire da Roma seguendo l'autostrada A24 fino all'uscita Carsoli-Oricola, proseguendo poi sulla SP34 in direzione di Ascrea. Da qui, dovrai passare il Lago del Turano e raggiungere l’inizio dei sentieri. Se preferisci utilizzare i mezzi pubblici, puoi prendere un treno dalla stazione Tiburtina di Roma fino a Carsoli. Da lì, un servizio di autobus locale ti porterà ad Ascrea, dove inizia il percorso di trekking.
Percorsi Trekking sul Monte Navegna
Il Monte Navegna è un vero paradiso per gli amanti del trekking, offrendo una varietà di percorsi adatti a diversi livelli di esperienza. Situato tra i laghi del Salto e del Turano, offre sentieri panoramici e ben segnalati.
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Percorso da Ascrea
Uno dei percorsi più frequentati parte dal paese di Ascrea e richiederà circa 4:30 per l’andata e una durata simile per il ritorno. Alla fine del perocrso si raggiungerà la croce che indica la cima.
All'inizio del paese, in prossimità dell'ultimo tornante che sale verso il cimitero (seguire indicazioni per la caserma dei Carabinieri), si prende a sinistra un viottolo sterrato adiacente ad un'abitazione e percorsi alcuni metri, si imbocca il sentiero segnalato dalla classica vernice bianca e rossa. Il tratto iniziale del sentiero tocca la Fonte Acquaviva (775m) ed è caratterizzato da una vegetazione arbustiva costituita prevalentemente dalla presenza di rosacee quali il prugnolo, il biancospino comune e la rosa selvatica comune.
Nei tratti successivi presso la Loc. Coste di Ascrea, il sentiero si sviluppa all'interno di un bosco misto dominato dal carpino nero, con piccole radure e zone cespugliate che consentono buone visioni panoramiche sul Lago del Turano e sul Monte Antuni presso Castel di Tora. Il sentiero, quindi, aggira il versante del Colle Castiglione e si sviluppa parallelo al Fosso Valloppio fino ad attraversarlo per poi arrivare a Fonte Le Forche.
Procedendo verso il fondovalle del Fosso Valloppio, la copertura vegetazionale si arricchisce di carpini neri accompagnati da acero opalo e da specie arbustive come il corniolo, il nocciolo, il prugnolo e il biancospino comune. Superato il fontanile di Fonte le Forche (1120m), il percorso si inerpica in direzione nord-ovest sul Colle Mogano (1277m) dove prevalgono i boschi radi e le boscaglie di carpino nero, roverella e orniello.
Le radure sono carartterizzate dalla presenza di cespugli prostrati di perpetuini d'Italia, di ginestra comune e di santoreggia montana, a cui si accompagnano alcuni cespugli isolati di ginepro ossicedro e sordo montano. Superato Colle Mogano si risale il versante meridionale del Monte Navegna costeggiando delle recinzioni che delimitano i confini comunali di Varco Sabino, Castel di Tora e Rocca Sinibalda. Continuando lungo il sentiero, in Loc. della difficoltà di percorso.
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Anello del Monte Navegna
Un itinerario circolare che permette di esplorare diverse zone del monte. Si parte dal paese di Ascrea, 750 mt, in direzione N per il sentiero di andata n.333, facente parte del Sentiero Italia, attraversando una bellissima faggeta con vista sul lago del Turano. Dopo circa mezz’ora il sentiero volta a NE con una salita un po’ più ripida e faticosa fino ad arrivare alla Fonte le Forche a 1.120mt di altezza. A questo punto il sentiero va in direzione NO, si scende leggermente, per poi risalire dapprima al colle Mogano quindi per la cresta delle Cipolle in direzione NE fino alla vetta.
Dal borgo di Castel di Tora ci si porta verso est presso il cimitero e poco oltre si continua su una sterrata che entra nel bosco e supera un fontanile, per terminare in uno spiazzo. Si prende il sentiero che sale nel bosco (n° 322), incrociando diverse volte una pista forestale, e si rimonta il grande versante occidentale della montagna con numerose svolte, Si ignora una deviazione a sinistra, che cala verso sudest, e si arriva a una radura alle pendici del Colle Mogaro, dove si piega decisamente a nordovest e, tra i prati e bassa vegetazione di arbusti, si continua in salita verso nord. Si supera un abbeveratoio e, piegando a destra (est), si valica una recinzione e si percorre un modesto impluvio che conduce direttamente alla croce di vetta.
Sentiero Dettagliato da San Rocca ad Ascrea
Il sentiero inizia lungo la strada esattamente all’altezza del tornante dopo la piazza di San Rocca del paese. Poco dopo il sentiero inizia a costeggiare da destra il Fosso di Valloppio alternando tratti di bosco con tratti più scoperti, devia verso sinistra e più avanti attraversa agevolmente il fosso (1028 m) perdendo i segni per un piccolo tratto. Con una salita più ripida e assolata si arriva alla Fonte Le Forche (1140 m). Qui, oltre al fontanile, sulla destra si trova un’area picnic ben attrezzata.
Sulla sinistra invece, il percorso prosegue subito sotto i due rifugi di pastori, con l’aggiunta di indicazioni rosse “V3”. Dopo aver attraversato dei tratti più sassosi e con pochi alberi, il sentiero piega a destra e ad un tratto si scopre completamente il panorama verso il lago del Turano e il paese di Castel di Tora con il promontorio lacustre di Monte Antuni. A questo punto (1226 m), indicato da una freccia su una roccia, il sentiero devia a destra e sale in breve sulla sommità del Colle Nogaro (1288 m), da dove si gode un panorama sul lago ancora migliore. Da qui si scende nel bosco costeggiando un lungo recinto, si esce di nuovo allo scoperto e ad un certo punto (1306 m) si devia in maniera ripida sulla sinistra (attenzione ai segni).
Poco più su, in corrispondenza degli ultimi due alberi (1366 m), i segni terminano e si prosegue per tracce di sentiero sui pendii erbosi di Costa Cipolle, con a destra la vista sul lago e a sinistra un’altra recinzione a cui ci si avvicina sempre più man mano che si sale. Conviene attraversare il recinto il prima possibile, appena si trova un varco, e proseguire a vista per la vetta spoglia. Dalla vetta (1508 m) è possibile ammirare, oltre al panorama del Turano che ci ha accompagnati per tutta la salita, anche l’altro versante con il Lago del Salto. Si riconoscono molte delle cime caratteristiche del Lazio e dell’Abruzzo.
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Rientro ad Ascrea con Percorso Alternativo
Per il rientro, tornati alla Fonte Le Forche, si può prendere il percorso alternativo che permette di visitare i ruderi dell’antico insediamento di Mirandella. Immediatamente sotto l’area picnic di Fonte Le Forche, si prende il largo sentiero con l’indicazione per Mirandella, contrassegnato da paletti verdi con l’indicazione “V4”. Dopo un po’ si arriva ad un cancello che immette in una zona recintata da cui si dipartono quattro sentieri più stretti.
Percorrendo preferibilmente uno dei due sentieri centrali, dopo poco si giunge ai ruderi (30-40 minuti dalla Fonte Le Forche, 1171 m il punto più alto delle rovine). Da Mirandella è preferibile tornare alla Fonte Le Forche e scendere ad Ascrea per la via seguita all’andata. Volendo è possibile, con una certa difficoltà dovuta alla vegetazione e alla quasi totale scomparsa del sentiero, rientrare ad Ascrea direttamente da Mirandella.
Dopo un tratto praticamente in piano, appena si avvista (1025 m) il paese di Paganico subito sotto, si lasciano i cartelli della riserva e si segue una traccia di sentiero che svolta a destra cominciando a scendere più decisamente verso un fontanile abbastanza visibile che può essere preso come riferimento. La traccia tende a perdersi e occorre farsi strada tra la vegetazione intricata per raggiungere il fontanile (943 m) dopo essere passati a fianco di una recinzione metallica. Da lì, scendendo ancora e seguendo altre tracce di sentiero che piegano verso sinistra, si raggiunge il sentiero fatto all’andata (810 m) e lo si prende verso sinistra.
Informazioni Utili
- Accessibilità: Non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti.
- Segnaletica: Sia orizzontale che verticale.
- Area di sosta: È presente un'area attrezzata nei pressi delle "Fonte le Forche". Presso il punto di partenza (Castel di Tora).
- Punto di ristoro: Solo alla partenza dove è presente un Bar.
- Alloggi: Rifugio le Forche (Ascrea). Non sono presenti luoghi per pernottare (Castel di Tora).
- Punti di acqua: Fontanella al punto di partenza e la sorgente Fonte Le Forche (acqua non controllata e non presente nei periodi di siccità). Fontanella presente di fronte al Bar nel punto di partenza e un fontanile a meta percorso (Castel di Tora).
- Periodo consigliato: Tutto l'anno tranne i periodi di neve abbondante.
- Punti di interesse: Monte Navegna da dove è possibile vedere il panorama su la valle del lago del Salto e quella del lago del Turano.
- Punti informazione: Al punto di partenza.
Attività aggiuntive
- Lago del Turano: un lago incantevole dove puoi rilassarti o praticare sport acquatici come il kayak.
- Borgo di Castel di Tora: un affascinante paese medievale situato sulle rive del Lago del Turano.
- Abbazia di San Salvatore Maggiore: un antico monastero benedettino situato nelle vicinanze, per l’esattezza a Pratoianni, fondato nel VIII secolo.
Equipaggiamento consigliato
Per affrontare al meglio le escursioni sul Monte Navegna, è consigliabile avere:
- Scarponi alti da trekking
- Antivento
- Cappello
- Occhiali da sole
- Pranzo al sacco
- Acqua
- Lampada frontale
Percorrendo il sentiero si contempleranno le scritture di lode sul creato di San Francesco, fino allultima iscrizione posta sul Monte Navegna (quota 1508 mt) attraverso la direzione di una guida della Riserva Naturale. Chi vorrà, potrà effettuare un Ristoro con prodotti tipici locali presso il rifugio La forca di Varco Sabino a cura dellassociazione La Forca mediante il pagamento di una quota di 10 previa prenotazione al 320 47 83 797, da pagare in loco direttamente allassociazione.
Lattività richiede uno stato di buona salute, adatta anche a bambini dai 10 anni predisposti alla camminata su sentieri di tipo Escursionistico. OBBLIGATORIO: scarponcini da trekking con la suola scolpita, giacca impermeabile, borraccia 1 litro min. CONSIGLIATO: zaino, abbigliamento a strati, maglia ricambio, bastoncini da trekking, cappellino, crema solare.
Tabella dei tempi di percorrenza
Percorribilità | Difficoltà | Tempo di percorrenza |
---|---|---|
A piedi | Facile | 1 h 30 m |
A piedi | Medio facile | 2 h |
A piedi | Facile | 1 h 30 m |
A piedi | Facile | 1 h 30 m |
A piedi | Facile | 1 h 30 m |
A piedi | Difficile (per l'intero anello) | 3,30 h (per l'intero anello) |
A piedi | Facile | 1 h |
A piedi | Facile | 45 m |
A piedi | Media | 1 h 30 m |
A piedi | Facile | 30 m |
A piedi | Media | 2 h |
A piedi | Facile | 45 m |
A piedi | Facile | 1 h 30 m |
A piedi | Facile | 2 h |
A piedi | Difficile | 5,30 h (per l'intero anello) |
A piedi | Facile | 2 h |
A piedi | Facile | 1,30 h - 2 h |
A piedi | Medio-facile | 2 h 30 m |
A piedi | Media | 2 h 30 m |
A piedi | Media | 1 h 30 m |
Hai voglia di staccare dalla routine ed immergerti nel verde per un giorno? Camminatori! Avete voglia di un’escursione in giornata vicino Roma? Oggi proponiamo un’escursione a due passi dalla Capitale! Castel di Tora dista da Roma circa 80 km. Il modo più comodo per raggiungere il punto di partenza del percorso è sicuramente in macchina. Castel di Tora è caratterizzata da vie molto piccole, ricche di archi e case addossate le une con le altre.
Proponiamo di percorrere l’anello in senso antiorario in modo da affrontare subito il dislivello in salita maggiore per poi godersi una discesa più lenta e graduale. La prima parte del percorso è composta da un sentiero ben tracciato che ci porterà subito a guadagnare i primi metri di altezza. La vetta è solitamente popolata da capi di bestiame al pascolo che vi daranno il benvenuto e cavalli. Si riparte per una discesa graduale che si sviluppa su più di 10 km. Incontrerete alberi maestosi e praterie da pascolo, perderete quota fino a valle. Qui si crea una scenografia spettacolare formata da un salto d’acqua di circa 30 m.
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Vista sul lago del Turano
Da qui, sperando nel meteo, si potrà ammirare il lago del Turano ad ovest, con una vista mozzafiato, e ad il lago del Salto ad E, oltre al Gran Sasso e al Velino.
Attraversata la strada provinciale, si imbocca una carrareccia cementata che costeggia il cimitero del paesa e successivamente attraversa un'ambiente tipicamente agricolo. Dopo circa dieci minuti dal punto di partenza, in prossimità di un insediamento produttivo, termina il tratto cementato e si continua su strada sterrata. La carrareccia supera il fontanile di Fonte Fonticelli e termina in uno spiazzo, dal quale continueremo la salita in direzione nord-est, su un sentiero segnalato con vernice bianca e rossa.
È anche possibile salire dal paese di Ascrea, circa 5 chilometri a sud di Castel di Tora, percorso che può altresì essere utilizzato per la discesa.
Il Sentiero Italia CAIIl Sentiero Italia rappresenta la spina dorsale del sistema sentieristico nazionale. Lungo 6000 km collega tutte le montagne italiane. L'area della Riserva è attraversata centralmente, da nord a sud, dalla variante laziale del Sentiero Italia. L'itinerario coincide con i sentieri individuati ed allestiti nella Riserva ad eccezione dei tratti di collegamento da Collalto Sabino e da Vallecupola. 26.10.2023 - - -escursionismo Grandi spazi e vasti panorami nella Sabina reatina Castel di Tora, punto di partenza dell’itinerario, affacciato sulle rive del Lago del Turano.
Vivere nei pressi del Lago del TuranoSe stessi considerando di trasferirti in un luogo tranquillo, vivere nei pressi del Lago del Turano può essere un'esperienza unica che combina la tranquillità della natura con paesaggi affascinanti. Il Lago del Turano, in particolare, è circondato da piccoli borghi non troppo distanti da Rieti o da Roma. L'aria pulita e la natura incontaminata permettono di godere di attività all'aperto come passeggiate, escursioni e sport d’acquaVivere qui significa anche avere la possibilità di gustare prodotti locali genuini e godere della cucina locale.
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