Salerno: Cosa Vedere e Fare in Questa Affascinante Città Campana
Salerno, una città affascinante situata sulla costa tirrenica, è la destinazione ideale per chi desidera scoprire l'arte, la storia e la cultura della Campania. Sarebbe un peccato sottovalutare Salerno, questa città ha una storia peculiare, celebrata da alcune vestigia storiche di straordinario interesse. Le viuzze del centro, poi, con il loro tripudio di archi, chiesette profumate di antico, colonne romane che fanno capolino dalle facciate delle case, sono pronte ad accogliervi e a mettervi a vostro agio.
Di seguito, andiamo a scoprire insieme le principali attrazioni della città con la consueta avvertenza che quella proposta è una lista non esaustiva, tuttavia utile per un primo approccio coi luoghi.
Attrazioni Principali di Salerno
Il Duomo di Salerno
Generalmente la visita di Salerno comincia dal Duomo cittadino intitolato all’apostolo Matteo. Se in tutta la Campania poteste visitare soltanto un luogo sacro, la cattedrale di Salerno rientrerebbe di sicuro tra gli edifici da scegliere. Prima di tutto, si tratta di un sito di straordinaria importanza: commissionato da Roberto il Guiscardo e consacrato nel 1084 da papa Gregorio VII, è da quasi 1000 anni il simbolo della città.
La chiesa risale all’XI secolo anche se, come sempre in questi casi, nel corso degli anni ha subito diversi interventi di restauro che ne hanno stravolto l’originario impianto romanico. La novità più evidente della Cattedrale di Salerno, un vero e proprio unicum nel panorama dell’architettura religiosa dell’Italia centro-meridionale, è il quadriportico che compare dopo il portale d’ingresso e da cui, poi, si accede all’interno dell’edificio.
Per rendersene conto, è sufficiente salire la scalinata secentesca e raggiungere il quadriportico: le 28 colonne, le decorazioni in pietra vulcanica e la porta bronzea dell’XI secolo conferiscono all’insieme un aspetto maestoso. L’interno, poi, è uno scrigno di meraviglie: l’iconostasi, ma anche i pavimenti del coro e della parte destra del presbiterio, ipnotizzano il visitatore. Ciò detto, la Cattedrale di San Matteo merita una visita anche all’interno a cominciare proprio dalla cripta in stile barocco in cui sono custodite le spoglie del santo.
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Menzione dovuta, infine, anche per la torre campanaria che spicca sul lato sud del quadriportico. A essere evidenti in questo caso sono i rimandi all’architettura arabo-normanna, specie per la torretta che conclude il campanile.
Via dei Mercanti
Che si tratti di una visita fugace o di un più articolato tour alla scoperta di Salerno, non ci si può esimere dal far tappa a Via dei Mercanti, fin dal Medioevo principale arteria di comunicazione del centro storico cittadino. Via Mercanti è la via più antica caratteristica di Salerno che attraversa tutto il centro storico, risale infatti al Medioevo quando era la principale via del commercio e della comunicazione con un'ampia proposta di negozi, soprattutto tessili. Percorrere questa via è un viaggio nel tempo e nella storia!
Anticamente nota come Drapparia, perché vi si vendevano principalmente tessuti - drappi, appunto - via dei Mercanti è lunga circa un chilometro e larga cinque metri (in alcuni tratti anche meno). Ai due lati della strada si susseguono numerose attività commerciali e palazzi rinascimentali, tra cui Palazzo Pinto, al cui interno è ospitata la Pinacoteca Provinciale di cui parleremo più diffusamente nel prossimo punto. La Pinacoteca Provinciale, nella centralissima Via dei Mercanti, è un’altra tappa obbligata di una visita a Salerno.
Menzione particolare, infine, per la Fontana dei Pesci in piazza Sedile del Campo, proprio adiacente a Via dei Mercanti. Il monumento è attribuito a Luigi Vanvitelli ed è uno dei più antichi della città.
Il Giardino della Minerva
Il Giardino della Minerva, poco distante dal Duomo e da Via dei Mercanti, è un pezzo importante di questa rinascita, al punto da essere diventato nel volgere di pochi anni tappa imprescindibile di una visita in città. In fondo si è trattato solo di attualizzare il glorioso passato di questo orto botanico realizzato nel primo ventennio del ‘300 dal medico Matteo Silvatico, esponente di spicco della scuola medica salernitana, la più importante istituzione medica medievale d’Europa, le cui origini risalgono addirittura all’Anno Mille.
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Fu in questo giardino al centro di Salerno che Silvatico portò avanti i suoi studi sulle piante officinali lasciando ai posteri un dizionario di botanica, l’Opus Pandectarum Medicinae, la cui consultazione ha rappresentato una traccia preziosissima per tentare di realizzare, centinaia di anni dopo il primo, un giardino che abbinasse storia e modernità. I Giardini della Minerva sono l'Orto Botanico della Scuola Medica Salernitana nati già nel Medioevo a scopo didattico per gli studenti della medesima scuola.
Il Lungomare Trieste
Per il lungomare Trieste vale quanto già detto per il Giardino della Minerva. In fondo si è trattato solo di attualizzare un patrimonio paesaggistico-ambientale già notevole di suo. Al contrario, proprio perché gli interventi su pedonalizzazione, verde urbano e porto turistico sono stati fatti a regola d’arte, il contesto ne è uscito ulteriormente valorizzato.
Oggi, i quasi due chilometri di litorale disseminati di palme rappresentano un punto di aggregazione permanente per i salernitani. Che si tratti di fare una passeggiata, praticare sport all’aperto o semplicemente sedersi su una panchina e ammirare il panorama del golfo omonimo, gli abitanti di Salerno hanno il privilegio di poter vivere e socializzare tutto l’anno in riva al mare.
Piacere che durante il periodo estivo viene condiviso coi turisti che, sempre più numerosi, transitano in città per imbarcarsi alla volta di Amalfi, Positano, Ischia e Capri. Menzione speciale, infine, per la Stazione Marittima, progettata dall’archistar Zaha Hadid, e per la Villa Comunale; entrambe le opere parte integrante di quel processo di riqualificazione del tessuto urbano su cui ci siamo più volte soffermati.
Castello di Arechi
Noi l’abbiamo messo al sesto posto; altre guide, invece, mettono il Castello di Arechi al primo posto tra le cose da fare e vedere a Salerno non foss’altro per il panorama che regala dalla Costiera amalfitana fin sulla costa calabrese. La posizione strategica in cima a un monte spinse il re longobardo Arechi II ad ampliare una struttura bizantina e così sorse il Castello che ancora oggi porta il suo nome.
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Va da sé, al primo, al secondo o al sesto posto poco importa: quel che importa è che vale la pena visitare questa fortezza non solo per la vista, ma anche per i reperti presenti nel Museo medievale allestito nel 2009. Testimonianze rinvenute, tra l’altro, durante le campagne di scavo condotte all’interno e tutt’attorno al castello, e che hanno consentito una più minuziosa ricostruzione storica delle diverse dominazioni succedutesi nel corso dei secoli sulla città.
Oggi è soprattutto il panorama sensazionale che domina la costa ad attrarre qui la maggior parte dei visitatori, anche se la particolare atmosfera del luogo, tra torri e mura medievali, non è da sottovalutare. È emerso, ad esempio, che il primo Castrum fu realizzato dai romani nel III secolo. Il principe longobardo Arechi II, a cui il castello è intitolato, arrivò in città solo 500 anni dopo limitandosi - si fa per dire - a sopraelevare le mura già esistenti, estendendo le cinte laterali fin quasi sulla costa, in modo da assicurare una protezione triangolare alla città, il cui apice, appunto, era costituito da questo castello a 300 metri sul livello del mare.
E, bisogna riconoscere, durante l’era longobarda, dall’VIII all’XI secolo, il castello di Salerno non venne mai espugnato. La stessa capitolazione nel 1077 a opera del normanno Roberto Il Guiscardo avvenne per mancanza di viveri delle truppe di Gisulfo II asserragliate all’interno della fortezza. Dopo romani, longobardi e normanni fu la volta degli aragonesi che fecero del castello un punto di riferimento centrale del proprio articolato sistema difensivo.
Dopo questi, però, sopraggiunse un lento e inesorabile declino culminato coll’abbandono definitivo dell’edificio nel corso del XIX secolo. Vi consigliamo di visitare anche il piccolo museo archeologico, che espone monete e ceramiche ritrovate sul luogo. Il castello può essere raggiunto in auto in 10 minuti dal centro, con l’autobus n.
Acquedotto Medievale (Ponte del Diavolo)
Proprio sotto il colle Bonadies, dove sorge il Castello di Arechi di cui abbiamo appena parlato, c’è un’altra importante traccia della dominazione longobarda a Salerno. Parliamo dell’Acquedotto costruito nel IX secolo per l’approvvigionamento idrico del monastero benedettino presente in città. Non lontano dal centro storico, puoi ammirare l’antico Acquedotto Medievale, noto anche come i "Ponti del Diavolo". Costruito nel IX secolo per portare acqua ai monasteri di San Benedetto e San Lorenzo, l’acquedotto è un esempio impressionante di ingegneria medievale, con i suoi maestosi archi che attraversano la città.
Tuttavia, più che per l’aspetto ingegneristico - due rami di archi che si diramano in direzione Nord/Sud ed Est/Ovest - quest’acquedotto è famoso per le leggende popolari che vi sono associate. Quella secondo cui proprio nei pressi della struttura si sarebbero incontrati i fondatori della Scuola Medica Salernitana: l’arabo Adela, il greco Ponto, l’ebreo Salino e il latino Salerno; e quella, maggiormente diffusa, secondo cui quest’acquedotto sarebbe stato costruito nel XII secolo da un mago salernitano, tal Pietro Barliaro, addirittura con l’aiuto di alcuni demoni. Da qui l’appellativo di Ponte del Diavolo - in dialetto Pont ro riavl - con cui quest’opera in pieno centro storico a Salerno è stata soprannominata perlomeno fino agli inizi del ‘900.
Leggende a parte, l’Acquedotto di Salerno merita una visita proprio perché costituisce una testimonianza preziosa del passato medievale della città. Una testimonianza che ha attraversato pressoché indenne i secoli e che ha resistito egregiamente alla pressione antropica, tra palazzi e traffico veicolare, esplosa nel corso del XX secolo.
Luci d'Artista
Per spiegare le fortune turistiche di un territorio spesso la bellezza da sola non basta. Quasi sempre occorre qualcosa che attragga il visitatore, un evento che funzioni come una leva in grado di fare emergere le altre potenzialità più o meno nascoste. Questa è stata la funzione de “Le Luci d’Artista” a Salerno: appunto far scoprire al turista che accorre in città per le luminarie natalizie, i monumenti, le chiese e tutti gli altri punti di interesse di cui la seconda città della Campania è ricca e che però per molto tempo hanno fatto fatica a emergere per tutta una serie di ragioni, tra cui quella sommariamente esposta in apertura, vale a dire la vicinanza geografica alla più nota Costiera Amalfitana.
Dal 2006, però, le cose sono progressivamente cambiate e oggi Salerno ha una sua dimensione turistica. Da inizio novembre a fine gennaio le principali piazze di Salerno, le strade grandi e piccole, i parchi e la villa comunale vengono abbellite con luci natalizie a tema. Quasi un milione di persone ogni anno si muove dall’Italia e dall’estero per ammirare uno spettacolo unico nel suo genere.
Cosa Fare a Salerno
- Passeggiare sul Lungomare Trieste: Godetevi una passeggiata rilassante lungo il lungomare, ammirando il panorama e respirando l'aria marina.
- Visitare il Duomo di Salerno: Scoprite la storia e l'arte di questa magnifica cattedrale, un esempio di architettura medievale.
- Esplorare il Castello di Arechi: Ammirate il panorama mozzafiato dalla cima del castello e scoprite la sua storia millenaria.
- Perdersi nel Centro Storico: Esplorate i vicoli e le piazzette del centro storico, scoprendo botteghe artigiane e ristoranti tipici.
- Rilassarsi al Giardino della Minerva: Visitate questo antico orto botanico e godetevi la tranquillità e la bellezza della natura.
- Fare Shopping a Corso Vittorio Emanuele: Scoprite le ultime tendenze e acquistate souvenir unici lungo il viale pedonale.
Dintorni di Salerno: Escursioni Imperdibili
Oltre alle località della Costiera amalfitana facilmente raggiungibili sia via terra (tutto l’anno) che via mare (da Pasqua a ottobre), una volta a Salerno vale la pena visitare i parchi archeologici di Paestum e Pompei.
- Paestum: La prima gita in giornata non può che portarvi a Paestum, luogo straordinario per la memoria classica che nemmeno il tempo e l’abbandono sono riusciti a intaccare. La maestà dei tre templi principali è rimasta intatta, mentre i soavi roseti che fioriscono due volte l’anno, già celebrati da Virgilio e Marziale, adornano le sublimi architetture di cromie bucoliche.
- Costiera Amalfitana: A pochi chilometri da Salerno, la Costiera Amalfitana è una delle mete più affascinanti d’Italia. Questa splendida costa offre paesaggi mozzafiato, con scogliere a picco sul mare e borghi pittoreschi. Tra le località più celebri, Amalfi si distingue per la sua storica cattedrale e le stradine caratteristiche. Ravello, invece, è famosa per i suoi giardini terrazzati e le viste panoramiche.
- Napoli: Una gita a Napoli da Salerno è un’opportunità per esplorare una delle città più vibranti e storiche d’Italia. Passeggiando per il centro storico, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, potrete scoprire tesori architettonici come il Duomo di Napoli e il Monastero di Santa Chiara.
- Avellino: Avellino, situata tra le colline dell’Irpinia, è una destinazione che offre un mix di natura, storia e tradizioni culinarie. Un’altra tappa obbligata è il Santuario di Montevergine, situato su una collina vicina, che offre una vista panoramica mozzafiato e un’atmosfera di spiritualità.
- Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un’area protetta di straordinaria bellezza a circa un’ora di viaggio da Salerno. Questo vasto parco offre una combinazione unica di natura incontaminata, storia e cultura.
Consigli Utili per Visitare Salerno
Quando Andare
Il periodo ideale per una visita a Salerno è la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e le folle estive sono lontane. Da aprile a giugno e da settembre a ottobre, le temperature sono perfette per esplorare la città e godere delle sue attrazioni all’aperto. Anche l’inverno ha il suo fascino particolare grazie alle celebri “Luci d’Artista”, una spettacolare esposizione di luminarie che illumina la città durante il periodo natalizio, rendendo Salerno un luogo magico e incantevole.
Come Arrivare e Muoversi
Salerno è facilmente raggiungibile grazie ai suoi ottimi collegamenti:
- Aereo: Gli aeroporti più vicini sono l'Aeroporto di Napoli (NAP) e il nuovo Aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi (QSR), collegati con bus diretti.
- Treno: La stazione ferroviaria di Salerno è un importante nodo ferroviario, con collegamenti diretti per molte città italiane.
- Auto: Salerno si trova sull'autostrada A3 (da Sud) e sulle autostrade A30 e A1 (da Nord).
Il centro storico di Salerno è facilmente visitabile a piedi. Per raggiungere le attrazioni meno centrali, è possibile utilizzare i trasporti pubblici, come la metropolitana e gli autobus.
Dove Mangiare
Salerno è un paradiso per gli amanti della buona cucina, offrendo una vasta gamma di ristoranti che celebrano la tradizione e l’innovazione culinaria.
- Ristorante Cicirinella: Rinomato per le sue proposte di cucina salernitana con un tocco moderno.
- Ristorante Il Gozzo: Ideale per chi desidera gustare specialità di mare appena pescate.
- Casa Rispoli: Offre un menu gourmet che combina sapientemente sapori tradizionali e creatività contemporanea.
Tabella Riepilogativa delle Attrazioni Principali
Attrazione | Descrizione | Consigli |
---|---|---|
Duomo di Salerno | Cattedrale medievale con influenze arabe e normanne | Visita la cripta e ammira i mosaici |
Castello di Arechi | Fortezza medievale con vista panoramica | Raggiungibile in auto o autobus |
Giardino della Minerva | Antico orto botanico con piante medicinali | Ideale per una passeggiata rilassante |
Lungomare Trieste | Passeggiata sul mare con vista sul golfo | Perfetto per una passeggiata serale |
Via dei Mercanti | Strada storica con negozi e palazzi rinascimentali | Ideale per lo shopping e una passeggiata nel centro storico |
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