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Slovenia: Magia dell'Inverno tra Natura, Città e Atmosfera Natalizia

Un itinerario invernale in Slovenia tra natura, città e tanta atmosfera natalizia.

Situata al confine fra Europa Occidentale ed Europa Orientale, la Slovenia è facilmente raggiungibile dai numerosi Paesi confinanti, fra cui ovviamente l’Italia. La Slovenia ha buoni collegamenti stradali e ferroviari da tutti i paesi limitrofi. Numerose città italiane come Trieste, Venezia, Treviso, Milano sono anche collegate da autobus.

La Slovenia è uno dei paesi più green di Europa dove il contatto con la natura è primordiale. Uno Stato che unisce le Alpi, il Mediterraneo, il Carso. Come ho detto una grande attenzione al turismo sostenibile, un viaggio sicuramente nella natura tra foreste, acquee, sottosuolo.

In Slovenia le distanze sono facili da superare, il paese è piccolo e in breve tempo si possono toccare vari punti.

Numerose città italiane come Trieste, Venezia, Treviso, Milano sono anche collegate da autobus.

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Molte destinazioni del paese mirano a uno sviluppo sostenibile e alla conservazione del patrimonio naturale e culturale. La Slovenia ha ricevuto infatti il titolo di Destinazione verde del mondo e tutto ciò porta alla tutela di questo grande patrimonio verde.

Ecco un itinerario di 4 giorni in Slovenia in inverno.

Puoi prevedere qualche giorno di gelo o brutto tempo, ma contemporaneamente ammirare montagne e magnifici paesaggi innevati, pochi turisti in giro e tranquillità. Poi ci sono le terme della Slovenia per scaldarsi!

Uno stato talmente piccolo che qui dicono che con un’ora da Lubiana raggiungi ogni destinazione della Slovenia.

La Slovenia è lo stato confinante ad est con l’Italia, perciò teoricamente è facile da raggiungere. In realtà non è proprio così: l’aeroporto internazionale della capitale Lubiana non è ben connesso con l’Italia, quindi spesso i locali usano l’aeroporto di Zagabria. Per cui l’opzione migliore è arrivare in auto, così da poter girare la Slovenia secondo i propri tempi e tratte; è indispensabile per muoversi velocemente, senza perdere tempo prezioso. L’alternativa è il volo e successivo noleggio dell’auto. Comunque in autostrada raggiungi Trieste. Passato il porto, pochi chilometri trovi il confine con la Slovenia: attraversi liberamente la dogana, ma i paesaggi non cambiano.

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Tappe Imperdibili in Slovenia d'Inverno

Lago di Bled

Siamo partiti da Genova molto presto al mattino, verso le 7 e alle 14 pranzavamo sul lago di Bled in una giornata serena e neanche troppo fredda. Il lago di Bled è una goccia azzurra in un contesto naturale molto bello, alte montagne intorno, pace assoluta. E’ la più grande area naturale protetta della Slovenia e già solo il lago è davvero magico.

Il secondo giorno in parte l’abbiamo ancora dedicato alla visita del lago, siamo saliti al castello di Bled che dall’alto veglia sul lago e ti assicuro che la vista dall’alto merita davvero.

In inverno Bled è davvero mistica con la nebbia che avvolge l’isola e la brina che imbianca il verde intorno. Purtroppo non abbiamo trovato la neve, penso che con la coperta bianca avvolgente sia ancora più magica.

Uno dei luoghi più conosciuti ed apprezzati dai turisti in ogni stagione, soprattutto in estate. Nel mese di dicembre e fino alla metà di gennaio lungo le sponde del lago si tengono i Mercatini di Natale. Non sono molto grandi ma l’atmosfera che si respira è molto bella.

Castello di Predjama

Ci siamo poi spostati verso la zona carsica e in particolare abbiamo scoperto il Castello di Predjama che è collocato in una posizione fantastica, completamente incastonato nella roccia. Su una parete verticale di 123 mt, da 800 anni domina questo meraviglioso castello. L’atmosfera è alquanto misteriosa come le gallerie sotterranee che conducono a una grotta lunga ben 14 chilometri.

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Lubiana

Seconda tappa del nostro itinerario è stata Lubiana, una delle città più gradi, nonché capitale della Slovenia. Il Castello si trova in cima ad una collina, alta 375 metri. È raggiungibile tramite una funicolare, a piedi, oppure con un trenino turistico. Il Triplice Ponte è posto proprio ai piedi della Chiesa Francescana dell’Annunciazione, dal caratteristico color rosa, in Prešernov trg, una delle principali piazze di Lubiana. Infine si incontra il Ponte dei Draghi, in stile art nouveau, presidiato da quattro draghi alati. Proprio accanto a questi due ponti si trova la zona del Mercato Centrale, dove è possibile acquistare frutta, verdure e fiori, mentre accedendo da una piccola porta posta sotto ad una scalinata si trova il mercato coperto, dove si trovano banchi di macelleria, formaggi, salumi, prodotti da forno e tanto altro.

Lubiana è un gioiellino, raccolta e ricca di scorci graziosi, una città da assaporare lentamente costeggiando il fiume Ljubljanica che separa la parte vecchia dalla parte nuova della città.

Un’area recuperata piena di Street art, locali alternativi, energia ed eccentricità. E’ la zona degli artisti, degli studenti, iniziata nel 1993 per opera di un’associazione di artisti e intellettuali che hanno occupato le ex caserme austroungariche. Da allora è diventata un centro di attivismo sociale, di spazio per le minoranze e centro artistico alternativo.

Capodistria

La fascia costiera dell’Istria slovena è limitata: giusto 5 comuni disposti sulla costa frastagliata e rocciosa. Il più noto è Pirano, ma qui l’impronta della Repubblica di Venezia è forte, perciò ogni paese è interessante.

Capodistria anticamente era un’isola e lo noti guardando la mappa: il centro ha una forma tondeggiante, con strade strette e contorte, mentre attorno hai grandi spazi e vie rettilinee; la zona fu bonificata dagli Austriaci nell’800 e tuttora si chiama proprio “Bonifika”. Ma la fondazione del paese è molto antica: in età romana si chiamava Capris perché era contraddistinta dalle capre (da cui deriva l’attuale nome sloveno Koper). Divenne Capodistria in italiano sotto il patriarca di Aquileia, nel Medioevo. Furono i Veneziani a plasmare Capodistria.

Troviamo parcheggio nella triangolare Piazza Brolo (trg Brolo), con alberi al centro e palazzi antichi attorno come Palazzo Vissich-Nardi; accanto alla piccola chiesa di San Giacomo spicca il Fontico, l’antico magazzino del grano decorato da tanti stemmi scolpiti, tra cui quello del podestà Diedo ed il più antico stemma di Capodistria (1432). Un angolo della piazza è chiuso dall’abside della Cattedrale dell’Assunta.

Passiamo accanto all’alto campanile e raggiungiamo Piazza Tito (Titov trg), cuore di Capodistria; era il centro della vita della città: trovavi la chiesa principale, il palazzo politico ed il palazzo dei mercanti, la Loggia. Abbattendo due edifici medievali, la Loggia fu edificata nel 1462; perciò appare in stile gotico veneziano, severo e lineare, con piccolo leone di San Marco scolpito al centro. Il risultato attuale deriva da aggiunte seicentesche, quando venne realizzato il primo piano (ora un museo) e aggiunta la scalinata. La Loggia chiude il lato nord di Piazza Tito e per secoli qui i cittadini si radunavano per fare affari e socializzare; ha mantenuto questo scopo divenendo un caffè dal 1846, chiamato proprio Loggia; è il più antico caffè della Slovenia. Qui si ritrovarono importanti scrittori come Umberto Saba, Gabriele d’Annunzio ed Italo Svevo. Ora il locale è moderno e stiloso; noi pranziamo qui con salumi, pane su cui versare olio d’oliva e un calice di spumante.

Accanto alla Loggia trovi la Cattedrale dell’Assunta, con bella facciata in pietra bianca d’Istria (che mi ricorda Spalato) e l’alto campanile in pietra. A Capodistria Venezia coltivò non solo l’economia, ma anche l’arte. Ad esempio il pittore Vittore Carpaccio visse e dipinse qui; un suo capolavoro è la pala d’altare della Cattedrale: Madonna in trono con Bambino e i Santi (1516), con San Nazario che mostra un disegno dell’isola di Capodistria; ma trovi altre pregevoli opere del pittore nella chiesa (e del figlio). Esaltano questa basilica a tre navate dall’aspetto barocco, ma candido e severo; i marmi policromi decorano solo le cappelle laterali. La cattedra barocca dell’altare fu usata da Papa Giovanni Paolo II. Dietro il trecentesco sarcofago di San Nazario in marmo bianco col santo rappresentato; discepolo di San Marco e nativo dei dintorni, portò qui il Cristianesimo. Le sue reliquie furono trafugate dai Genovesi.

L’edificio di fronte alla Cattedrale erano la Foresteria e l’Armeria, mentre ora ospita ora l’Università. Invece il lato sud di Piazza Tito è chiuso dal Palazzo Pretorio, basso e tozzo con due torri e stemmi scolpiti sulla facciata. Questo è distante dall’eleganza di Hvar: ricorda piuttosto una fortezza come il Castello di Thiene. Oltre ad ospitare l’ufficio informazioni per i turisti ed un negozio di prodotti tipici, Palazzo Pretorio tuttora è il Municipio di Capodistria, ma visitabile.

Sorprendente al piano terra conserva la Farmacia “Alla Fenice” che era nella piazza, la seconda più antica della Slovenia: aprì nel 1411! I cassetti hanno scritte in latino, dove segnalano cosa contenevano; i veleni erano in basso per non contaminare in caso di caduta. I podestà erano come i sindaci ed erano nominati dalla Repubblica di Venezia; ma al piano superiore si riuniva il Gran Consiglio che includeva i nobili di Capodistria. In ogni sala spiccano pavimenti veneziani e soffitti ridipinti con greche e decorazioni geometriche, oltre a due meravigliosi lampadari in vetro di Murano nella Sala Dei Matrimoni. La sala successiva offre una vista su Piazza Tito, così come dalla Sala del Consiglio Comunale vedi la stretta via Calegaria, quella dei calzolai. Questa sala è recente e moderna, con banchi circolari in legno; ha il sole simbolo di Capodistria rappresentato ovunque: dal grande mosaico pavimentale allo schienale delle sedie, oltre allo stendardo.

Un arco sotto al palazzo collega proprio alla via Calegaria (Čevljarska ulica). Qui trovi un negozio speciale: Barba salt. È un minuscolo ambiente, profumato. Il proprietario Davor - soprannominato Barba - è un personaggio: parla come Boban (quindi provo simpatia immediata), è arguto e ti incanta nel raccontarsi. Da 15 anni produce sale aromatico, all’inizio per svago grazie alla moglie, ora come lavoro. Utilizza il locale sale di Pirano, di qualità perché le correnti tengono l’acqua pulita; sia sale che fior di sale, il primo a formarsi (solo con certe condizioni). Con passione e creatività ha creato 45 tipi di sali in 3 categorie: classica, gourmet con ingredienti esotici e sinfonica, dove sfoga la creatività; un vasetto di quest’ultima con piovra, riduzione di Malvasia e nero di seppia costa 100€ e lo comprano i ristoranti stellati.

Torniamo in piazza per salire sul campanile della Cattedrale, alto 56m e costruito nel XII secolo; è una delle cose da fare a Capodistria in Slovenia. In inverno il sole tramonta presto; già alle 16:00 devi salire i 205 gradini. La vedi salendo, prima di sbucare sul terrazzo per la vista a 360° su Capodistria. Ma soprattutto senti la bora gelida che soffia sul lato nord-est; poco male, perché lì hai davanti il grande porto. Invece verso sud-ovest il sole sta per tramontare dietro i rilievi e c’è il mare. Però come per Lecce, la vista è bella ma non eccezionale; sei molto più alto dei tetti, quindi fatichi ad ottenere una foto generale; in più il centro storico è piccolo e noti la periferia moderna.

Lasciamo definitivamente Piazza Tito per fare un giro nel centro storico di Capodistria. Qui si vedono meno i 500 anni di dominazione veneziana: lo stile è più popolare, sebbene balaustre e terrazzi in pietra bianca ingentiliscono le case. A piano terra noto graziosi negozi sparsi, che vendono prodotti particolari: scarpe fatte a mano, oggetti in vetro oppure un ordinatissimo negozio di alimentari dal fascino antico. Le strade strette e medievali rendono tutto intrigante e regalano scorci ispiratori, come all’angolo tra via Caligaria e via Zupancic (Župančičeva ulica). Comunque tutta la Slovenia ha strade e vie pulitissime: qui ci tengono tantissimo e noti subito la differenza con l’Italia.

Termina via Zupancic e si spalanca Piazza Prešeren, l’altra grande piazza del centro di Capodistria; è intitolata al poeta e scrittore dell’inno sloveno. Gli sguardi vanno subito sulla barocca Fontana Da Ponte, dal nome del podestà che la volle e che ricorda un ponte veneziano. È del 1666, in pietra bianca con pilastri attorno con scolpiti gli stemmi nobiliari delle famiglie locali che la costruirono e serviva per portare l’acqua sull’isola. Attorno ha case semplici dal colore pastello, mentre sull’altro lato spicca la Porta della Muda (1516) con scolpiti due soli e due leoni (simbolo di Venezia) ed un tratto delle mura antiche. Davanti c’era il ponte che collegava alla terraferma, con Castel Leone a metà, distrutto dagli Austriaci; lì venivano esatti i dazi per entrare a Capodistria. Fuori dalla porta camminiamo sulla via curvilinea che segue il perimetro dell’antica isola.

Le mura non ci sono più, ma trovi una larga strada. Dopo poco sull’altro lato trovi il vivace Mercato di Capodistria, con ristoranti e caffetterie. A fianco si estende un piccolo parco, ma soprattutto il porticciolo turistico con le barche attraccate; ci arriviamo con le ultime sfumature del tramonto riflesse sul mare.

Capodistria ha altro da offrire nel centro storico. Ad esempio il Museo Regionale di Capodistria a Palazzo Belgramoni-Tacco o la Rotonda dell’Assunta dell’XI secolo, Piazza Vittore Carpaccio con Casa Carpaccio dove visse il figlio, oppure ancora Palazzo Bruti con la biblioteca. Insomma è un luogo super interessante!

Oltre per il sale, l’Istria slovena è nota per la produzione di olio e vino.

Le Terme Slovene

Noi abbiamo conosciuto le Terme Zrece e le Rimske Terme.

Attività Invernali in Slovenia

Per gli amanti dello sci/snowboard c’era pure la possibilità di sciare, completando l’esperienza di visitare la Slovenia in inverno.

Kranjska Gora è famosa per la Coppa del Mondo di salto con gli sci a Planica e per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile a Vitranc (gare di slalom e slalom gigante). Le sue ottime piste regalano dolci pendii, un vero paradiso per sciatori principianti o poco esperti. Alberghi e appartamenti turistici si trovano nelle immediate vicinanze delle piste, che presentano varie difficoltà e sono collegate da un sistema di 13 impianti di risalita, 4 seggiovie a quattro posti e 1 seggiovia a due posti, per un'estensione totale di 120 ettari di terreno.

A soltanto 25 km da Lubiana c’è Krvavec, i cui moderni impianti servono 30 km di piste con neve naturale e compatta, varie e ideali per tutti i livelli. Ci sono scuole sci per imparare discesa, carving e snowboard, un noleggio sci e uno ski service. I più piccoli possono divertirsi in un parco giochi e nel parco della neve, mentre gli sciatori più esperti possono sfidarsi su una pista dotata di cronometraggio elettronico. Gli snowboarder possono divertirsi allo Snow Park Krvavec, con 10 strutture e 6 salti, da 3 a 12 metri.

Quello di Maribor è il più grande comprensorio della Slovenia, con i suoi 60 km di piste di sci alpino. La neve è garantita per 100 giorni grazie ad una copertura del 95% di innevamento artificiale. Sciatori e snowboarder possono scendere lungo diverse piste, adatte sia ai principianti che agli esperti, senza fare lunghe file agli impianti e godendo della vista meravigliosa sulla valle con i suoi piccoli e movimentati centri e sulle montagne di Peca Raduha. I fondisti trovano sulle creste occidentali del Pohorje il loro paradiso, con 36 km di piste, mentre gli amanti del brivido potranno approfittare del Parco dell’Adrenalina del Pohorje a Koca Luca, a metà strada tra le 2 stazioni della funivia.

Grotte di Postumia

Le Grotte di Postumia con il presepe vivente rappresentano una delle esperienze natalizie più attraenti al mondo: 90 minuti di spettacolo per scoprire il fiabesco mondo sotterraneo, per un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia. Ogni anno oltre 100 figuranti locali e musicisti realizzano un meraviglioso spettacolo con 16 scene bibliche lungo 5 km di percorso illuminato da 2100 luci colorate.

Mercatini di Natale e Atmosfera Festiva

Al di là del turismo sciistico, ciò che attrae le persone è la possibilità di godere dell’atmosfera natalizia nella natura incontaminata o in piccole località, lontano dalla ressa del turismo di massa, con una vasta scelta di eventi per tutti i gusti.

Per le festività di Natale anche la natura si veste a festa, o meglio, gli esseri umani la vestono con luci, decorazioni e tutto ciò che serve a creare un’idilliaca ambientazione natalizia. È così che durante le festività i due parchi botanici più importanti della Slovenia si trasformano in magici regni di luci e decorazioni natalizie che attraggono ogni anno tantissimi visitatori.

Quest’anno, in occasione della sua nona edizione, l’evento è particolarmente ricco: ben 1.900.000 luci illuminano i cespugli, gli alberi, le aiuole e gli antichi edifici rurali che fanno parte del museo all’aperto di Mozirski Gaj. Le luci di diversi colori e con vari effetti, accuratamente selezionate e posizionate, creano uno spettacolo mozzafiato.

La novità di quest’anno è un tunnel lungo 25 metri in cui il colore delle luci cambia gradualmente, stupendo i visitatori a ogni passo con nuove sfumature e la sensazione di trovarsi in un palazzo di cristallo.

L’altra novità è una sfera di luci alta 5 metri in cui è possibile entrare per sentirsi fluttuare tra mille stelle brillanti. Notevole è anche la tenda luminosa di 250 metri quadrati, dove le scene di luce cambiano come in uno schermo cinematografico. I bambini verranno irresistibilmente attratti dal Paese di Babbo Natale con renne ed elfi, mentre gli appassionati di fotografia troveranno numerose location particolarmente fotogeniche, come il Prato dei Denti di Leone dorati, il romantico Lago degli Aceri Rossi o l’abete rosso luminescente alto 7 metri. Ovviamente non manca il presepe, realizzato in legno con statue a grandezza naturale, posto ai piedi del boschetto in una posizione incantevole vicino a una piccola cascata.

Per riscaldarsi un po’ durante la passeggiata si può bere qualcosa di caldo al caffè situato vicino al giardino alla francese oppure nel piccolo bar all’ingresso nel parco. Inoltre, dal 20 dicembre al 2 gennaio, dalle 16.00 alle 20.30, è attivo il mercatino di Natale, con snack, bevande calde e specialità enogastronomiche, proposte anche come idee regalo da portare a casa. Ad allietare il tutto, esibizioni con musica dal vivo dalle 17.00 alle 19.30.

Consigli Utili per il Tuo Viaggio Invernale in Slovenia

La Slovenia fa parte dell’Unione Europea, per cui per visitarla non è necessario il passaporto ma solo la carta d’identità valida per l’espatrio. Dal dicembre 2021 è possibile farlo anche on-line. Inoltre se decidi di organizzare un viaggio in autonomia ti consigliamo di stipulare una buona assicurazione di viaggio, perché viaggiare sicuri è sempre importante!

Consigliati cappello, sciarpa e guanti, calze pesanti e scarpe adatte a camminare sia sui sentieri, se intendi fare un viaggio attivo e camminare nei boschi, sia sulle strade che possono ghiacciare. Ah prima di partire potrebbe essere utile acquistare una guida di viaggio, noi non viaggiamo mai senza la nostra amata Lonely Planet. La consultiamo per trovare ristoranti, mappe e tanto altro.

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