Struttura Turistico Ricettiva: Definizione e Tipologie in Italia
A fare la differenza nel determinare la tipologia di struttura ricettiva sono i servizi offerti. Per cui, stabilire se si è in presenza di un hotel, di un agriturismo o di un bed & breakfast non è facoltà del ricettore, ma è legato a quello che la struttura può dare all’ospite. In questo articolo vedremo insieme le tipologie di strutture ricettive riconosciute dalla legge italiana.
Cosa sono le strutture ricettive
Prima di entrare nella classificazione, è bene chiarire cos’è una struttura ricettiva. A definirla è il codice del turismo, all’articolo 8, comma 2. Per attività ricettiva si intende:
“L’attività diretta alla produzione di servizi per l’ospitalità esercitata nelle strutture ricettive”.
Questa ospitalità si traduce, innanzitutto, nel fornire i servizi per la notte, ma anche nella somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate e non alloggiate. In realtà, il codice del turismo amplia molto i servizi che possono essere offerti dalla struttura ricettiva, estendendoli anche agli ospiti alloggiati per convegni e manifestazioni.
La struttura ricettiva è in grado di offrire anche: giornali; riviste; pellicole per uso fotografico e di registrazione audiovisiva; strumenti informatici; cartoline e francobolli; attrezzature e strutture a carattere ricreativo.
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Fatta questa introduzione è venuto il momento di parlare dei tipi di strutture ricettive.
Tipologie di strutture ricettive
L’articolo 8 del codice del turismo distingue le strutture ricettive in 4 categorie, così suddivise:
- strutture ricettive alberghiere e paralberghiere;
- strutture ricettive extralberghiere;
- strutture ricettive all’aperto;
- strutture ricettive di mero supporto.
Per definirsi tali, le strutture ricettive devono rispondere a due requisiti fondamentali. La prima, scontata, è ovviamente quella di dare ospitalità: in altre parole, uno spazio dove poter dormire. La seconda condizione che la legge prevede è la possibilità di somministrare cibo e bevande.
L’aggiunta di altri servizi determina la classificazione della struttura ricettiva rispetto alle categorie sopra elencate.
Strutture ricettive alberghiere e paralberghiere
Rientrano in questa classificazione:
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- Gli alberghi.
- I villaggi-albergo. Noti solo come “villaggi”, hanno tutte le caratteristiche precedentemente citate per gli alberghi, ma i servizi sono divisi in più strutture facenti parte di un unico complesso, con aree destinate allo svago della clientela.
- Le residenze turistico alberghiere. Dette anche alberghi residenziali, hanno le stesse caratteristiche dell’hotel ma in questo caso al posto delle camere si parla di unità abitative arredate costituite da uno o più locali, con tanto di cucina.
- Gli alberghi diffusi. Questo nome indica delle strutture ricettive divise in più edifici collocati a breve distanza da una struttura centrale che offre servizi di ricevimento, portineria e servizi accessori.
- Le residenze d’epoca alberghiere. Indicano particolari tipi di alberghi collocati in strutture storiche di pregio, con mobili e arredi d’epoca, di valore storico architettonico, che offrono un tipo di accoglienza altamente qualificato.
- I bed and breakfast organizzati in forma imprenditoriale. Sono strutture a gestione familiare ma professionale, in cui vengono forniti alloggio e colazione utilizzando parti di una stessa unità familiare in condivisione.
- Le residenze della salute - beauty farm. Questa struttura include gli alberghi dotati di servizi legati al benessere quali trattamenti terapeutici, dietetici ed estetici.
- Ogni altra struttura turistico-ricettiva che presenti elementi ricollegabili a uno o più delle precedenti categorie.
Strutture ricettive extra alberghiere
Rientrano in questa classificazione:
- Gli esercizi di affittacamere. Sono strutture ricettive dove vengono date agli ospiti solo delle camere ed eventuali servizi accessori in una o più unità immobiliari.
- Le attività ricettive a conduzione familiare - bed and breakfast. Come nella definizione precedente, l’organizzazione questa volta è di tipo non professionale ma non cambia la sostanza: fornire alloggio e prima colazione utilizzando la stessa unità familiare con spazi condivisi.
- Le case per ferie. Sono strutture gestite da enti pubblici senza fini di lucro, per l’alloggio di una o più persone, anche dipendenti di aziende e loro familiari, o destinate a lavoratori di altri enti o organizzazioni private in convenzione.
- Le unità abitative ammobiliate a uso turistico. Sono vere e proprie case da affittare per un periodo compreso da 7 giorni a 6 mesi che però non devono offrire i servizi tipici degli alberghi. Possono essere gestiti in forma imprenditoriale, non imprenditoriale o a gestione non diretta da parte di agenzie immobiliari o sub locatrici.
- Le strutture ricettive - residence. Sono costituite da uno o più appartamenti arredati e dotati di servizi igienici e cucina, dati in locazione ai turisti per almeno 3 giorni.
- Gli ostelli per la gioventù. Sono strutture per il soggiorno e il pernottamento dedicati ai più giovani gestiti da enti o associazioni.
- Le attività ricettive in esercizi di ristorazione. Sono camere collocate all’interno di un ristorante.
- Gli alloggi nell’ambito dell’attività agrituristica. Sono alloggi in residenze rurali gestite da imprenditori agricoli.
- Le attività ricettive in residenze rurali. Rispetto al caso precedente, in questa tipologia si parla di ville padronali o "fabbricati rurali" da utilizzare per l’animazione sportivo ricreativa con camere che possono anche disporre di angolo cottura e comunque servizio di ristorazione aperto al pubblico.
- Le foresterie per turisti. Sono quelle strutture gestite da enti pubblici o associazioni senza scopo di lucro che operano nel campo del turismo sociale e giovanile, sfruttando collegi, convitti o istituti religiosi.
- I centri soggiorno studi. Sono gestiti normalmente da enti pubblici, associazioni, organizzazioni sindacali o soggetti privati nel settore della formazione, che mettono a disposizione spazi per la didattica e camere per il soggiorno degli ospiti.
- Le residenze d’epoca extralberghiere. Sono collocate in immobili di pregio storico architettonico, ma senza offrire i servizi alberghieri.
- I rifugi escursionistici. Si trovano collocati nelle strade delle zone di montagna. Il loro compito è offrire alloggio agli escursionisti, anche in prossimità dei centri abitati.
- I rifugi alpini. Sono situati in località montane ad alta quota, anche lontano dai centri abitati, e devono offrire ricovero, ristoro e soccorso al pubblico. Sono aperti solo durante la stagione turistica, mentre nel resto dell’anno sono alloggi di fortuna.
Strutture ricettive all’aperto
Rientrano in questa categoria:
- I villaggi turistici. Con questa definizione si intendono strutture attrezzate in aree recitante dedicate alla sosta e al soggiorno dei turisti sprovvisti di propri mezzi mobili di pernottamento.
- I campeggi. Detti anche camping, sono strutture ricettive su aree recitante dedicate al soggiorno dei turisti che dispongono di propri mezzi mobili, oppure sono aree dove allestire tende, roulotte, caravan, mobil home o camper. Possono essere presenti anche unità abitative fisse per chi non dispone di mezzi propri.
- I campeggi nell’ambito delle attività agrituristiche. Sono aree di ricezione turistica all’aperto gestite da imprenditori agricoli.
- I parchi di vacanza. Sono strutture in cui è praticato l’affitto della piazzola a un unico equipaggio per l’intera durata del periodo di apertura della struttura.
Strutture ricettive di mero supporto
Si tratta di strutture allestite dagli enti locali per coadiuvare il campeggio itinerante, escursionistico e locale. Rientrano in questa categoria anche le aree di sosta, dedicate alla pausa temporanea di turisti con mezzi propri di pernottamento.
Tipologie di Alloggi e Servizi Offerti
Un'altra caratteristica che alberghi e ostelli hanno in comune è che di solito hanno diverse stanze a disposizione e sono in grado di accogliere più ospiti rispetto ad altre strutture turistiche.
- Alloggi offerti: Gli hotel offrono stanze private, unità abitative e suite con bagno incluso. Gli ostelli invece offrono camere condivise (in media da 2 a 20 posti letto), solitamente contraddistinte da letti a castello e uno stile più spartano.
- Servizi offerti: Di solito gli alberghi hanno un ristorante dove gli ospiti possono prenotare la colazione, il pranzo e/o la cena. Negli ostelli della gioventù, anche se la colazione può essere inclusa, di solito viene servita in una cucina condivisa, dove gli ospiti possono cucinare da soli o insieme. Gli hotel possono offrire diversi servizi: piscina, centro benessere, servizio di lavanderia, servizio taxi.
- Costo per notte: Dato che gli hotel offrono un servizio di qualità superiore, di solito hanno prezzi più alti.
- Pubblico di riferimento: Gli ostelli della gioventù, come spiega il nome stesso, sono destinati ai più giovani. In alcune regioni potrebbe esserci un limite di età, soprattutto per le camere condivise. In generale, però, chiunque può decidere di prenotare un ostello. Chiaramente, dato che l'esperienza offerta è piuttosto diversa, gli alberghi tendono ad attrarre persone più adulte, alla ricerca di un soggiorno confortevole e intimo.
Un'interessante realtà tutta italiana è quella degli Alberghi Diffusi, progetti che combinano ospitalità e riqualificazione del territorio.
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Casa Vacanza e Bed & Breakfast: Definizioni
Per casa vacanza (dall'inglese vacation rental) si intende una struttura extra-alberghiera che prevede l'affitto temporaneo a turisti di un appartamento o una casa. Quasi tutti gli immobili possono essere definiti come case vacanza, sia che si tratti di una villa con vista sul mare, di uno chalet in montagna, una casa in centro città o di un alloggio insolito.
I profitti di questo tipo di strutture ricettive sono definiti come "derivanti da attività commerciali" e non come "derivanti da rendita immobiliare" (redditi fondiari). La locuzione turistica ha una durata di almeno 30 giorni (ma non più di tre mesi). In entrambi i casi, questo tipo di struttura ricettiva, non essendo un'attività commerciale, non prevede l'erogazione di servizi extra, come invece avviene per le case vacanze.
Una definizione di bed&breakfast (in italiano letto&colazione) viene del decreto legge 79 del 2011. L'aspetto forse più importante è che si tratta di un'attività non imprenditoriale, con un numero di ospiti limitato e una gestione familiare.
Questa struttura ricettiva è perfetta per chi vuole creare un rapporto con i propri ospiti, entrando in contatto con persone provenienti da tutto il mondo (nel caso in cui tu decida di accogliere turisti internazionali).
Affittacamere e Agriturismo: Caratteristiche
Le strutture ricettive definite come affittacamere (chiamate anche foresterie lombarde in Lombardia) sono simili ai b&b. Tuttavia, sono generalmente a livello imprenditoriale e non prevedono la somministrazione della prima colazione. Il termine inglese di riferimento è "guest house".
Dato che il proprietario di un affittacamere non deve per forza vivere nella stessa unità immobiliare, nulla gli vieta di possedere e gestire più strutture ricettive contemporaneamente.
Secondo il Rapporto Agriturismo e multifunzionalità 2022, in Italia esistono ben 25.390 aziende agricole che svolgono attività agrituristiche. Questo numero, grazie anche allo sviluppo del turismo sostenibile degli ultimi anni, è in crescita costante.
Tuttavia, tutti gli agriturismi devono avere una cosa in comune: devono essere aziende agricole che svolgono l'attività agrituristica solo in via secondaria rispetto a quella agricola. L'imprenditore agricolo, con l'aiuto di familiari o lavoratori dipendenti, può offrire diverse attività agrituristiche.
Campeggi e Villaggi Turistici: Esperienze all'Aria Aperta
In aggiunta, esistono alcuni alloggi turistici che vogliono offrire ai loro ospiti un'esperienza più all'aria aperta.
I campeggi sono solitamente costituiti da diverse aree numerate che i viaggiatori affittano, dove possono posizionare la propria tenda o veicolo da campeggio (camper o roulotte). I campeggi possono offrire tende, roulotte o altri manufatti allestiti per il pernottamento, come ad esempio bungalow o tende da glamping ai loro ospiti. Solitamente, queste non possono occupare una superficie complessiva superiore al 20/40% di quella totale.
Se vuoi aprire un'area di campeggio, prima di tutto devi possedere un'area di dimensioni sufficienti ed ottenere i permessi dal Comune, all'Asl e dai vigili del fuoco. Installare dei bagni pubblici in proporzione al numero di ospiti, una zona docce e un lavatoio.
I villaggi turistici possono offrire ai propri ospiti diversi tipi di strutture: tende, bungalow, roulottes, prefabbricati, unità abitative fisse e molto ancora. L'idea alla base di questo tipo di struttura ricettiva è che ogni aspetto della vacanza può avvenire all'interno del villaggio, negli spazi comuni.
Investire nel Settore Turistico
Se vuoi investire nel settore turistico, puoi scegliere tra un'ampia gamma di strutture ricettive. Chiaramente, ogni situazione è diversa dall'altra. Come pensi di gestire il tuo business?
Una volta selezionata la struttura ricettiva che meglio si adatta alle tue esigenze, è bene cercare il channel manager più adatto a quel settore. Il channel manager di Smoobu sincronizza automaticamente i calendari dei tuoi annunci sui portali di prenotazione e sul tuo sito web di prenotazione diretta. Le funzioni di comunicazione automatizzata ti permettono di creare template di messaggi per gli ospiti.
Normative di Riferimento
- Legge Regionale n. 27/2015 in materia di turismo, all'art.
- Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n. "Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n.
- Regolamento Regionale 7 dicembre 2009, n.
- Regolamento Regionale 5 agosto 2016, n. “Definizione dei servizi, degli standard qualitativi e delle dotazioni minime obbligatorie degli ostelli per la gioventù, delle case e appartamenti per vacanze, delle foresterie lombarde, delle locande e dei bed and breakfast e requisiti strutturali ed igienico - sanitari dei rifugi alpinistici ed escursionistici in attuazione dell’art. 37 della legge regionale 1° ottobre 2015, n.
- Regolamento Regionale 14 febbraio 2011, n. "Definizione degli standard obbligatori minimi e dei requisiti funzionali delle case per ferie e degli ostelli per la gioventù, in attuazione dell'articolo 36, comma 1, della legge regionale 16 luglio 2007, n.
- D.g.r. 16 gennaio 2017 - n.