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Ticket to Ride Primo Viaggio: Recensione di un Gioco per Tutta la Famiglia

Ho comprato questo gioco per mia figlia in un giorno d'estate, nella prima vacanza fatta assieme al mare. Giustamente, non ci giocherà fino all'inverno. Non sono mai stato un fan della serie Ticket to Ride. Pur riconoscendone l'importanza, ho iniziato a giocare in un periodo e con giochi per i quali Ticket to Ride è come servire birra analcolica a un bavarese. Non avendo nemmeno mai fatto divulgazione a tappeto, l'idea di mettermene una qualsiasi versione in casa non mi ha mai sfiorato. Ecco però che con Sofia è diverso: tra un sacco di offerte possibili, orientarmi su un grande classico mi è parsa la scelta più sicura. Vediamo com'è andata.

Come si Gioca a Ticket to Ride: Primo Viaggio

La mappa di gioco dipinge diverse città europee collegate da tratte di diverso colore e lunghezza. Lo scopo del gioco è arrivare per primi a concludere sei carte Viaggio, sulle quali sono indicate due destinazioni: occorre collegarle con trenini del proprio colore. Un altro modo per ottenere una carta Viaggio, una sola volta per partita, è collegare una delle tre città all'estremo Est della mappa con una delle tre all'estremo Ovest.

Ogni giocatore inizia la partita con la propria riserva di trenini di plastica, due carte Ferrovia e due carte Viaggio. Al proprio turno può fare una sola a scelta tra due azioni:

  • Pescare due carte Ferrovia da aggiungere alla propria mano.
  • Giocare carte Ferrovia per costruire una singola tratta tra due città.

Le carte Ferrovia sono di 6 colori, più alcune carte jolly e per costruire una tratta, ad esempio di tre segmenti gialli, devi calare tutte assieme tre carte Ferrovia gialle (o supplire con carte jolly). Chi arriva per primo a completare sei carte Viaggio è il vincitore.

Ci è Piaciuto?

L'ho preso a mia figlia d'estate. Giustamente non l'ha considerato manco di striscio: andavamo al mare, a giocare con l'acqua, con la sabbia, con tutto il resto. Poi lo ha ritirato fuori all'inizio della scuola e, complice forse il fatto di ricostruire un po' di misteriosa geografia europea, ha iniziato a giocarci molto volentieri, anche perché è uno di quei giochi in cui riesce a vincere anche senza aiuti. Oltretutto, lei non sopporta quelli di memoria e destrezza (ovvero il 90% dei giochi per bambini) e qui non è presente nessuna delle delle due meccaniche. Per cui sì, le è piaciuto molto.

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A me invece? Dopo un paio di prime partite in cui mi sono annoiato a morte, ho iniziato a fare tentativi per romperlo. Meccanicamente, non fisicamente. Per cui, tipo costruire su tutte le tratte da uno, infischiandomene degli obiettivi personali, per avere una sorta di rete precostruita nel mid-game, accelerare improvvisamente la corsa agli obiettivi ed escludere gli altri da tutte le tratte più ambite. In due non funziona, ma in quattro...

Cosa si Impara

  • Un po' di geografia
  • A non sprecare jolly inutilmente
  • A odiare il tuo prossimo quando ti soffia una tratta
  • Che i treni non arrivano più in orario come una volta

Per chi non avesse mai sentito parlare di "problem solving", trattasi della capacità di risolvere problemi in modo intuitivo. Questa tendenza può essere stimolata fin da bambini ed è proprio questo che compie Ticket To Ride: Primo viaggio, un gioco da tavolo che merita di essere acquistato anche per molti altri motivi.

La nota saga propone un nuovo titolo pensato appositamente per le famiglie e da giocare con i bambini piccoli, ottimo da usare come starter per insegnare ai più piccoli come funziona un gioco da società. Il gioco è pensato per piccoli gruppi, da un minimo di due partecipanti a un massimo di quattro. Il consiglio è giocarci da un'età superiore ai 6 anni e concordiamo in quanto Ticket To Ride induce una serie di ragionamenti che necessitano di un minimo di maturità e autonomia, sarebbe molto complicato spingere bambini più piccoli a questi processi razionali. Le atmosfere restano le stesse di un classico Ticket To Ride: un'avventura in treno che porterà i partecipanti a viaggiare in giro per il continente senza muoversi dalla sedia. I vari elementi di gioco sono molto belli e realistici come i vari biglietti che segneranno il percorso da compiere.

Preparazione e Regole

La preparazione è davvero molto semplice: per ogni giocatore partecipante verranno elargiti quattro carte Treno e due carte Biglietto. La plancia centrale viene messa al centro del tavolo, rappresenta una mappa del territorio che si dovrà attraversare con i propri convogli di locomotive e vagoni. In un punto facilmente raggiungibile verrà messo il mazzo di carte Treno con la faccia rivolta verso il basso, le carte Bonus e il Biglietto d'Oro. Degli 80 vagoni all'interno della confezione, ne saranno dati 20 a ognuno, tenendo gli altri di scorta in un punto accessibile.

Prima di iniziare con le regole, è bene porre lo scopo del gioco ovvero collegare le città indicate sui biglietti per cui il tutto è molto intuitivo. Basterà solo leggere la città scritta sul ticket e cercare di raggiungere l'obiettivo prima dei propri avversari. Controllo della Linea, fase delicata in cui un giocatore decide di giocare tutte carte dello stesso colore per prendere il controllo di un'intera linea. Oltre al colore, bisognerà collocare un vagone per ogni tratto per cui è bene prestare attenzione alla quantità di caselle presenti in quanto esistono linee più semplici di altre.

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Altre decisioni vengono prese durante il corso del gioco e riguardano gli annunci. Ad esempio, concludendo una linea da ovest a est o al contrario, bisognerà pronunciare ad alta voce "DA OVEST A EST" così da prendere il relativo bonus. Quest'ultimo farà la differenza nel conteggio finale in quanto accelererà una vittoria e fungerà da ticket completo. Un altro modo per vincere è quello di piazzare tutti i propri vagoni sul tabellone, in tal caso la partita termina e si contano i ticket raccolti fino a quel momento. Vince chi ne ha di più, anche se non ha raggiunto il numero di sei.

Non c'è bisogno di un tutorial per giocare a Ticket To Ride perché tutto è semplificato e intuitivo, anche per i bambini. Data la tempistica breve, è consigliabile fare un primo giro a carte scoperte per far capire bene quali sono le regole e come muoversi tra un turno e l'altro. Spiegare a cosa servono le carte Bonus e come raccoglierle. Ticket To Ride: Primo Viaggio è, appunto, un ottimo primo titolo per i giocatori alle prime armi che non conoscono il titolo o non hanno mai giocato a un gioco di società. Il fattore fortuna è presente in quanto la pesca delle carte aumenta l'aleatorietà ma ciò serve da insegnamento ai bambini che così comprendono quanto il destino influenzi il gioco e che non sempre si può vincere. Buona la scalabilità che non risente del numero dei partecipanti. La partecipazione è di tipo indiretto, i giocatori si scambieranno poche parole mentre aspetteranno il loro turno, rendendo la partita pacata e tranquilla. Eppure non mancherà la competizione, accesa perlopiù dall'osservazione delle mosse e dei vagoni altrui sulla plancia.

Materiali e Qualità

Materiale ed elementi di Ticket to Ride hanno una qualità eccellente, con una grafica coloratissima che attirerà da subito l'attenzione dei gamers. Per una durabilità maggiore si consiglia di imbustare le carte con una pellicola protettiva, soprattutto perché i bambini tendono a metterle a dura prova.

Valutazione Utenti Mi.Gi.

Aspetto Voto
Semplicità - regole e gameplay 7/10
Materiali - qualità e grafiche 7/10
Meccaniche - fra di loro funzionano o annoiano? 7/10
Divertimento - la somma di tutti gli aspetti del gioco 6/10
Longevità - rigiocabilità nel tempo 5/10
Voto medio 6.8/10

Al gioco, che scorre via in partite in un tempo inferiore ai 30 minuti, si può giocare a partire dai sei anni, da due a quattro giocatori, le illustrazioni sono di Djib & Régis Torres, mentre la grafica è a cura di Cyrille Daujean, particolare interessante che vengano segnalati anche i nomi dei playtester del gioco, il che dimostra un’assoluta cura del dettaglio. Autore del gioco ancora Alan Moore (come per l’illustre papà) che sottolinea come “Uuna mappa europea per i giocatori più piccoli era il prossimo passo più logico per la serie di Ticket to Ride. La versione europea di Ticket to Ride è un bestseller in tutta Europa e ora anche i bambini avranno una loro versione con cui sfidare i genitori”.

Ottanta vagoni di plastica colorati (20 per giocatore) nei colori blu, rosso, giallo e verde. Ottimi i materiali, i contenitori prestampati in plastica aiutano a tenere tutto ordinato, la presenza delle bustine nella scatola è un ottimo plus, le carte sono resistenti e ben illustrate. Belli i vagoni e le illustrazioni, soprattutto quelle sul tabellone: catturano l’attenzione e sono adeguate a un pubblico di piccoli giocatori. Il fatto che ci sia un set aggiuntivo di vagoni in caso se ne perdano è ulteriore nota di merito. Materiali sicuramente promossi e con un voto alto, come è negli standard Days of Wonder (e quindi Asmodee Italia).

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Regole del Gioco

Le regole del gioco sono molto semplici: prima di iniziare ad ogni giocatore vengono distribuite quattro carte treno e due carte biglietto. Compito del giocatore sarà collegare le città presenti sui propri biglietti: ogni volta che viene completato un biglietto il giocatore lo annuncia agli altri e gira il Biglietto a faccia in su davanti a sé indicando la tratta completata, poi pesca una nuova carta treno. Il giocatore gioca delle carte Treno (tutte di un unico colore) dalla sua mano per prendere il controllo di una linea, collocando i suoi vagoni di plastica su quella linea. Più precisamente, per prendere il controllo di una linea, un giocatore deve giocare dalla sua mano una serie di carte Treno che corrispondano al colore e alla quantità di caselle che compongono la linea. Deve collocare uno dei suoi vagoni di plastica su ogni casella della linea. Tutte le carte usate per prendere il controllo della linea vanno scartate a faccia in su accanto al mazzo delle carte Treno.

Se un giocatore completa una linea da est a ovest (o viceversa), deve subito annunciare a voce alta “Da Est a Ovest!”, prendere uno dei Biglietti Bonus e collocarlo davanti a sé. Per completare una linea da Est a Ovest, un giocatore deve controllare una linea che va da una delle città dell’est (Mosca, Rostov o Ankara) a una delle città dell’ovest (Dublino, Brest o Madrid). La partita termina immediatamente quando un giocatore completa il suo sesto Biglietto. Quel giocatore è il vincitore e prende il Biglietto d’Oro come ricompensa! La partita termina anche se un giocatore colloca il suo ultimo vagone sul tabellone. In questo caso il vincitore è il giocatore che ha completato più Biglietti.

Fatta questa premessa posso dire che TtR: Primo Viaggio è davvero un gran bel gioco, al top nella categoria per cui viene proposto con materiali molto belli, aspetto questo assolutamente fondamentale per far sedere i piccoli giocatori di fronte al gioco. I treni fanno bella mostra di sé su un tabellone illustrato e dove le città sono sempre molto ben visibili. Il gioco, ovviamente, non è esente da fortuna: alla fine pescare i biglietti giusti aiuta sulla strada verso la vittoria, così come non trovare il colore che proprio ci serve (improbabile, ma non impossibile) può in alcuni momenti essere un po’ frustrante per i piccoli giocatori. La locomotiva jolly è sicuramente un valido aiuto nella costruzione della linea, che è comunque lunga al massimo tre vagoni, quindi non è mai troppo difficile da completare, inoltre non ci sono ostacoli e c’è sempre una valida alternativa nel raggiungimento delle varie città, lasciando il gioco sempre molto fluido e facile da giocare, solo in quattro giocatori c’è un piccolissimo rischio di riempimento un po’ troppo veloce di alcune aree del tabellone.

Il gioco è sicuramente un ottimo introduttivo per i piccoli giocatori e l’esperienza di gioco è lunga il giusto, si conclude sempre in meno di trenta minuti, inoltre non si ha (quasi) mai l’impressione di essere tagliati fuori dalla vittoria: forse in quattro se non girano le carte è la configurazione che può creare più problemi. I piccoli giocatori avranno qualche difficoltà iniziale a dissociare il colore delle tratte dal colore dei propri treni, ma una volta inseriti bene nel meccanismo gestiranno il tutto con la massima semplicità. Se poi volete potete aiutare vostro figlio a vincere, senza che lui se ne accorga troppo, pescando carte o allungando le linee di collegamento tra le diverse città.

Ho trovato molto interessante il fatto che la partita finisca quando finiscono i vagoni di uno dei giocatori, in modo che i giocatori non rimangano mai senza la possibilità di eseguire un’azione, così che anche se i piccoli giocatori non ottimizzeranno al massimo le proprie mosse avranno sempre la possibilità di vincere per la strada (inconsapevole naturalmente) dell’aver posizionato tutti i vagoni sulla plancia.

La scatola indica un 6+ come età per iniziare a giocare: posso dirmi d’accordo con questo target, dal momento che il gioco richiede piccoli ragionamenti che al di sotto dei sei anni sono piuttosto difficili da fare.

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