Tour della Maremma e Tuscia: Consigli per un Viaggio Indimenticabile
Tra i viaggi in Italia, da fare durante il periodo che va dalla primavera all’autunno, vi è sicuramente un tour di 7 giorni nel vasto territorio al confine fra Lazio e Toscana. Iniziamo questo nostro viaggio in Italia fra Tuscia e Maremma, a cavallo fra il Lazio settentrionale e la Toscana meridionale, per scoprire luoghi impregnati di natura e di storia.
Tappa 1: Montefiascone e il Lago di Bolsena
La prima tappa del nostro viaggio in Italia tra Tuscia e Maremma è Montefiascone nella Tuscia laziale. Montefiascone è un borgo medioevale e dai suoi vicoli di pietra vissuti in un tempo antico potete raggiungere le storiche vestigia come la Rocca dei Papi, sede fortezza di molti pontefici che la sceglievano come punto strategico per la loro difesa, o la Cattedrale di Santa Margherita con la sua imponente cupola tra le più grandi in Italia e visibile anche a chilometri di distanza.
Vi è poi la Chiesa di San Flaviano costituita dalla fusione di due chiese, una inferiore e una superiore collegate tra loro da una scala interna. Il Lago di Bolsena si è formato grazie alla depressione del terreno vulcanico, tipico di quest’area, che cedendo in profondità ha lasciato il posto all’acqua piovana fino al suo riempimento.
Il lago è tra i più grandi presenti in Italia e include due isolotti ricchi di vegetazione mediterranea, raggiungibili con le imbarcazioni che navigano le acque dolci e pescose. La città di Bolsena sulla costa settentrionale del lago è un centro abitato che si anima soprattutto durante il periodo estivo, quando i turisti raggiungono il lago per godersi il sole sulle spiaggette o cercare la frescura all’ombra degli alberi che rivestono le sue coste.
Bolsena in realtà è un borgo medioevale che conserva ben intatto il suo centro storico, dai resti delle costruzioni etrusche a quelle romane. Sulla parte più alta del borgo svetta il Castello di Bolsena, oggi sede del Museo del Territorio in cui vengono conservati i resti delle due civiltà passate.
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Tappa 2: Bomarzo e Civita di Bagnoregio
Da Bolsena proseguiamo ancora nel Lazio per dirigerci a Bomarzo al Parco dei Mostri, precisamente il Sacro Bosco di Bomarzo. Un cuore verde e pulsante grazie alle enormi sculture in pietra che lo “abitano” e lo animano con le loro stranezze. Animali mostruosi, personaggi grotteschi e costruzioni bizzarre vi accompagneranno durante il vostro cammino (un’oretta circa) tra la rigogliosa vegetazione del parco per un’esperienza unica nel suo genere.
Da Bomarzo rientrando a Bolsena ci dirigiamo verso nord-est e raggiungiamo una meta incredibile, dal fascino unico: Civita di Bagnoregio. Civita di Bagnoregio è raggiungibile solo a piedi attraverso un ponte alto 300 mt e lungo 500 mt che vi porterà dritti dritti al cuore del borgo della - cosidetta - “Città che Muore“.
Definito come “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi per via dell’inesorabile erosione dello sperone tufaceo su cui poggia, Civita di Bagnoregio è un luogo di struggente bellezza, unico per la sua fragilità. Per arrivare dovrai percorrere il ponte in cemento armato, ricostruito negli anni ’60 dopo che il precedente era stato fatto saltare dai tedeschi durante la II Guerra Mondiale.
Questi 300 metri collegano gli 11 abitanti della frazione con il resto del mondo e fungono da varco per i visitatori che possono accedere dopo aver pagato il biglietto di ingresso di 5€ (dalle 8 alle 20).
Posizionato su uno sperone di tufo tra due torrenti che sfociano verso il Tevere, Celleno è stato abitato per secoli, fino a che, martoriato da smottamenti e terremoti, fu dichiarato pericoloso e abbandonato negli anni Cinquanta, quando gli abitanti furono trasferiti nel paese nuovo. Per visitarlo, percorri via Libertà, la strada principale del centro, fino alla Torre di Lavello, che funge da ingresso ad un parco pubblico a ridosso delle mura dal quale si gode la vista del territorio circostante tanto amata da Lawrence.
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Questo è anche un ottimo punto di osservazione delle due principali chiese della cittadina, la Basilica di San Pietro, attualmente chiusa per restauro, e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Ancora oggi visitare il villaggio, tra i più suggestivi del Lazio, equivale a fare un salto indietro nel tempo. Al borgo si accede da un’unica porta, oltrepassata la quale si arriva nella piazza del paese che ospita i due monumenti principali, la Chiesa del S.S. Nome di Gesù e il Palazzo Baronale, che nei secoli è stato ufficio postale, scuola, studio medico e forno pubblico.
Tappa 3: Viterbo e Villa Lante
Viterbo abbonda di chiese, abbazie e basiliche - grazie al suo passato legato al mondo papale - oltre a numerose piazze arricchite da spettacolari fontane. La città è avvolta dalle mura antiche che raccolgono quartieri moderni e storici, il cui centro storico è ritenuto il più grande d’Europa.
Fra le cose da vedere ci sono: il Palazzo dei Papi, la Cattedrale di San Lorenzo, il quartiere San Pellegrino. Allontanandosi dal centro, nella vicina frazione viterbese di Bagnaia trovate inoltre uno dei giardini all’italiana più belli al mondo, il giardino di Villa Lante.
Opera di Jacopo Barozzi da Vignola e dell’ingegnere idraulico Tommaso Ghinucci da Siena, i giardini sono un trionfo di geometria e armonia in cui la protagonista è l’acqua: tutto nasce da un ruscello, che sgorga in alto dalla roccia e, seguendo il pendio del terreno, sfrutta i dislivelli con uno spettacolare sistema di fontane, giochi d’acqua e cascate, fino a placarsi nel quadrato della fontana dei Mori.
Un luogo incantato, voluto dal Cardinale Gambara, che passò nel tempo in mano a vari proprietari fino ad arrivare a Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, I duca di Bomarzo, da cui deriva il nome della villa.
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Tappa 4: Tarquinia e l'Arte Etrusca
Tarquinia è un piccolo borgo medioevale situato in cima ad un lieve colle che si affaccia sul Mar Tirreno ed è il simbolo dell’arte etrusca. Qui si trovano i maggiori resti della sua civiltà, la Necropoli conserva ancora oggi ben più di 200 tombe etrusche e i loro affreschi dai colori vivaci e dalle rappresentazioni dinamiche rappresentanti scene di tutti i giorni dell’epoca.
Tappa 5: Capodimonte e Marta sul Lago di Bolsena
Capodimonte è caratteristico per la imponente Rocca Farnese e l’antico Palazzo Borghese sede del Municipio. La vicina Marta è ancora più piccola ed è bella perchè è un villaggio di pescatori e le sue case colorate danno un tocco di vivacità a questa sponda del lago. Una risalita sulla Torre dell’orologio a Marta è quasi doverosa.
Tappa 6: Saturnia e le sue Cascate
La sorgente di queste acque nasce dal Monte Amiata e, lungo il suo percorso fino a valle, l’acqua si arrichisce dei minerali contenuti nel terreno e prosegue la sua corsa fino alle Cascatelle di Saturnia. Le vasche rocciose naturali si sono formate grazie all’effetto dell’erosione del torrente d’acqua.
L’azzurro delle sue acque, le rocce biancastre che le raccolgono e il calore che risale dall’odore dello zolfo crea un’atmosfera unica in un contesto naturalistico selvaggio. Le Cascatelle sono ad ingresso libero e aperte anche la notte. Trascorrere alcune ore immersi in questo benessere naturalistico non è solo benefico ma anche rilassante.
Naturalmente, potete godere dei benefici di queste acque anche presso le Terme di Saturnia, nella sua Spa all’interno di un Resort a 5 stelle.
Tappa 7: Monte Argentario e Orbetello
Il promontorio del Monte Argentario è collegato alla terra ferma attraverso due lingue di terra che racchiudono tra loro la Laguna di Orbetello. Iniziamo con i porti: Porto Santo Stefano, il più importante e grande centro abitato dell’Argentario, e Porto Ercole, un piccolo villaggio di pescatori ancora oggi molto attivo per la pesca.
Spiagge e calette impreziosiscono le coste rocciose dell’Argentario, le più belle sono quelle raggiungibili con una camminata attraverso la vegetazione mediterranea scendendo le pareti rocciose fino a raggiungere il mare. Un’altra tappa del viaggio nell’Argentario non può che non essere la Laguna di Orbetello, dove ammirare fenicotteri, aironi e uccelli di vario tipo.
Il centro storico di Orbetello è raccolto attorno alla Piazza Eroe dei due Mondi, dove troverete il Palazzo del Podestà, la Torre dell’orologio e la statua con il busto di Garibaldi.
Tappa 8: Capalbio e il Giardino dei Tarocchi
Dalla costa decidiamo di spostarci verso l’interno in direzione Capalbio, per una pausa all’insegna del mondo fiabesco. Il giardino è una fusione perfetta tra alberi, ulivi e cespugli con le creazioni artistiche realizzate prevalentemente “a mosaico”, con tessere colorate e tessere a specchio.
La luce e i riflessi degli specchietti che rivestono queste opere creano un’atmosfera unica; l’effetto è ancora più spettacolare all’interno dell’opera Imperatrice, una ricostruzione bizzarra di una casa con tutte le stanze (cucina, salotto, camera da letto e bagno), tutto realizzato con i mosaici e scaglie di specchi.
Non è da meno l’Imperatore con il suo cortile “a colonnato”, le colonne sono rivestite da raffigurazioni che rasentano la fantasia più bislacca. C’è una sorta di inquietudine, follia e gioco in tutte le opere. Dopo esserci riempiti gli occhi di tanta luce e colori, saliamo in auto e concludiamo il nostro viaggio dirigendoci nel centro storico di Capalbio e lì lasciamo un’altra parte del nostro cuore. Un borgo antico che vi farà rivivere il medioevo in tutta la sua bellezza.
Tappa 9: Pitigliano, Sorano e Sovana
Per conoscere bene un luogo è necessario immergersi a tutto tondo; secondo noi, la cucina è uno dei modi più interessanti per farlo. A cavallo tra Toscana, Lazio e Umbria, la Maremma e la Tuscia sono un angolo di Italia ancora poco battuto dal turismo internazionale. Noto come la Piccola Gerusalemme per la storica presenza di una comunità ebraica da sempre ben integrata nel contesto sociale, Pitigliano è annoverato tra i borghi più belli d’Italia.
Chiamato la Matera della Toscana per i numerosi edifici rupestri scavati nel tufo, Sorano è il più antico dei tre paesi. Per visitarlo, accedi tramite la Porta Alta e percorri il dedalo di vicoli tortuosi tra le case-torri medievali, i cortili e le logge che conducono fino al Masso Leopoldino, una struttura fortificata nota anche come Rocca Vecchia, la cui terrazza domina il centro storico.
Assieme alle mura e alla Fortezza Orsini situata sul punto più alto di Sorano, era parte integrante del sistema difensivo della cittadina. A breve distanza da Sorano si trova l’incantevole borgo medievale di Sovana, anch’esso costruito su una rupe tufacea e parte del circuito dei paesi più belli d’Italia.
Di fronte alla piazza principale di Sovana si trova la chiesa di Santa Maria risalente al XII secolo. Andando verso la piazza, incontreremo Via di Mezzo che conduce al Duomo. Entriamo nell’antico borgo attraversando l’arco Ferrini. In cima al Masso una terrazza permette di ammirare lo splendido panorama a 360 gradi.
Tappa 10: Orvieto
È sufficiente la meraviglia del Duomo a giustificare una deviazione in Umbria alla volta di Orvieto. E se non bastasse “il giglio d’oro delle cattedrali” che conserva il ciclo pittorico del Giudizio Universale del Beato Angelico, ti convincerà il belvedere di Terrazza Farnese, punto di osservazione che incontrerai arrivando a Orvieto, con un panorama mozzafiato della città adagiata su una scoscesa rupe tufacea.
Tabella Riassuntiva delle Tappe
Tappa | Luogo | Descrizione |
---|---|---|
1 | Montefiascone | Borgo medievale con la Rocca dei Papi e la Cattedrale di Santa Margherita. |
2 | Lago di Bolsena | Lago di origine vulcanica con isolotti e borghi pittoreschi. |
3 | Bomarzo | Parco dei Mostri con sculture enigmatiche. |
4 | Civita di Bagnoregio | "La città che muore", raggiungibile solo a piedi. |
5 | Viterbo | Città dei Papi con il Palazzo dei Papi e il quartiere San Pellegrino. |
6 | Villa Lante | Giardino all'italiana con fontane e giochi d'acqua. |
7 | Tarquinia | Necropoli etrusca con tombe affrescate. |
8 | Saturnia | Cascate termali naturali. |
9 | Monte Argentario | Promontorio con porti, spiagge e la Laguna di Orbetello. |
10 | Capalbio | Giardino dei Tarocchi con sculture a mosaico. |
11 | Pitigliano | "La piccola Gerusalemme", borgo costruito su uno sperone tufaceo. |
12 | Orvieto | Città umbra con il Duomo e il belvedere di Terrazza Farnese. |