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Turismo di Qualità Srl: Un Approccio Sostenibile al Viaggio

Il vocabolario del viaggiatore moderno è ricco di termini come "turismo sostenibile", una formula derivata dallo "sviluppo sostenibile", considerata da molti come la via maestra per bilanciare gli effetti dell'industria del viaggio con la salute dell'ambiente.

Il turismo sostenibile è definito dalla UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) come:

“Il turismo in grado di soddisfare le esigenze dei turisti attuali e delle regioni ospitanti prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro. Tutte le risorse dovrebbero essere gestite in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di supporto dell’area in questione.”

Le immagini del turismo "insostenibile" sono sempre più allarmanti: spiagge affollate, navi da crociera che attraccano in luoghi fragili come Venezia, e la gentrificazione dei centri storici, con un rapporto qualità-prezzo di alberghi e ristoranti sempre meno equilibrato.

La Sostenibilità nel Turismo: Un Dibattito Attuale

La sostenibilità riferita al turismo è oggi un tema ampiamente dibattuto. Se un tempo vivere in un luogo rinomato era gratificante, ora in alcune località si verifica l'esatto opposto: il turismo diventa distruttivo anziché migliorare la qualità della vita. Il sovraffollamento (overtourism) rappresenta molti problemi legati alla sostenibilità e all'insoddisfazione dei residenti. Basti sapere che ogni anno si muovono nel mondo circa un miliardo e mezzo di persone da un Paese all’altro.

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Sarah Gainsforth, giornalista e ricercatrice, nel suo libro "Oltre il turismo" (Eris, 2020), paragona l’economia del turismo all’economia estrattiva, "vorace di risorse fino al loro esaurimento".

Come i pozzi di petrolio sfruttano la materia prima nel sottosuolo, il turismo ricava il suo valore dagli ambienti che lo alimentano come spiagge, montagne, città storiche.

“Che si tratti di uno spazio naturale oppure urbano, ogni destinazione turistica troppo sfruttata arriva a perdere la diversità e la tipicità che l’avevano resa tale, a favore dell’omologazione, del sovraffollamento e della distruzione ambientale. Poiché come tutte le industrie pesanti, anche il turismo ha bisogno di grandi infrastrutture per poter esistere: alberghi ed edifici residenziali, impianti di risalita in montagna e navi da crociera in mare sono l’equivalente delle acciaierie, dei cementifici e delle grandi fabbriche”.

Uscendo dal dibattito complesso su un’affermazione così radicale, sono sempre più frequenti i richiami a pratiche di turismo sostenibili e a comportamenti responsabili di chi viaggia per diletto, nella convinzione che sia l’offerta - attraverso la ridefinizione del proprio processo di “produzione” - sia la domanda - che dovrebbe rendersi più responsabile degli impatti derivanti dal comportamento turistico - devono agire perché si intraprenda una nuova via allo sviluppo del turismo.

Negli ultimi decenni si sono moltiplicate le politiche nazionali che mettono in primo piano lo sviluppo sostenibile che, secondo la definizione del Rapporto Brundtland (World Commission on Environment and Development, 1987), è “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.

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Le risorse turistiche a nostra disposizione si possono usare, ma facendo attenzione agli sprechi e alla tutela del territorio in cui sono inserite, interessando aspetti quali l’accessibilità, la viabilità, il disegno urbano, gli insediamenti commerciali, la formazione. L’uso sostenibile del patrimonio ambientale e culturale richiede però quindi uno straordinario sforzo di pianificazione.

Forme di Turismo Sostenibile

Dando quindi per vero l’assunto di una possibile sostenibilità del turismo, quali sono le forme in cui questa sostenibilità si può concretizzare? Esistono delle forme di turismo che spingano alla scoperta del territorio che permettano la crescita economica e sociale con un maggiore coinvolgimento e interesse sia da parte degli abitanti locali sia dei turisti, sempre più consapevoli e responsabili del proprio impatto sulle località visitate e sulla vita delle persone?

  • Il turismo di prossimità ha visto una crescita esponenziale, in particolare negli ultimi anni.
  • Viaggiare senza rimanere spettatori passivi è un’opportunità per arricchirsi di nuove conoscenze da portare con sé per sempre, anche una volta tornati a casa.
  • La natura è sempre il luogo ideale, dove ritrovare il proprio benessere e liberarsi dallo stress e dai ritmi della vita quotidiana. Viaggiare in modo sostenibile regala sempre emozioni straordinarie.
  • Il turismo emozionale può racchiudere più forme di turismo, connettendo la parte più intima e profonda dell’animo dei viaggiatori, attraverso esperienze che coinvolgono le emozioni, l’immaginazione e i desideri più inconsci.
  • “La pratica del turismo enogastronomico si esprime attraverso una pluralità di prodotti, servizi ed esperienze in cui il coinvolgimento dei sensi è qualificante, attraverso cui fruire del patrimonio culturale del luogo in modo attivo, immergendosi nella vita e nelle tradizioni della comunità locale.
  • Per il cicloturista “la bicicletta non è da intendersi, in tal senso, come un mero mezzo per tenersi in forma e basta ma, pensando al concetto di slow tourism, un modo congeniale per spostarsi sul territorio e vivere un’emozione lungo percorsi suggestivi, in compagnia delle persone care o in piena comunione con se stessi. La bici permette di scegliere dove andare e cosa fare in autonomia, passando facilmente “da un turismo all’altro” e vivendo una vacanza trasversalmente ricca e soddisfacente.

Il Touring Club Italiano crede che la strategia per il futuro debba orientarsi verso un nuovo e più complesso concetto di sostenibilità: si tratta di una “sostenibilità territoriale” che, per essere efficace, deve superare le distinzioni attuali in sostenibilità ambientale, economica e sociale. Solo l’equilibrio tra queste tre componenti - rappresentate sostanzialmente dal territorio - più garantire infatti un corretto sviluppo.

Il tema della sostenibilità, e soprattutto quello della responsabilizzazione del turista - essendo TCI una comunità di viaggiatori -, è da sempre nel dna dell’associazione, sin dalla sua istituzione.

Iniziative del Touring Club Italiano per un Turismo Sostenibile

  • Il progetto Bandiere Arancioni, marchio di qualità turistico ambientale per i piccoli comuni.
  • I villaggi TCI (La Maddalena, Tremiti, Marina di Camerota) a basso impatto ambientale.
  • L’iniziativa Aperti per Voi per favorire l’apertura di luoghi d’arte e di cultura.
  • L’iniziativa Cammini e Percorsi, un programma territoriale per la valorizzazione e certificazione dei cammini e dei percorsi in Italia.

Etichette Ambientali e Certificazioni

Secondo il “Travel & Sustainability Report” condotto da Booking.com, l’84% dei turisti considera la sostenibilità un aspetto importante quando viaggia. Per fortuna, in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, ci sono etichette ambientali e certificazioni che aiutano i viaggiatori a fare scelte consapevoli, senza sacrificare la qualità delle esperienze.

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Un’etichetta o marchio di sostenibilità (“sustainability label”), è “qualsiasi marchio di fiducia, marchio di qualità o equivalente, pubblico o privato, avente carattere volontario, che mira a distinguere e promuovere un prodotto, un processo o un’impresa con riferimento alle sue caratteristiche ambientali o sociali oppure a entrambe”.

Generalmente, le etichette di sostenibilità si fondano su uno schema di certificazione, ovvero “un sistema di verifica da parte di terzi che certifica che un prodotto, un processo o un’impresa è conforme a determinati requisiti (…) sviluppati dal proprietario dello schema in consultazione con gli esperti e le parti interessate”.

Le organizzazioni che scelgono di seguire questo iter vengono controllate da enti di certificazioni proprio per garantire che il rispetto di questi requisiti sia puntuale e reale.

Vantaggi dei Marchi di Sostenibilità e delle Certificazioni

  • Le strutture certificate si distinguono nel mercato turistico come leader nella sostenibilità e nella responsabilità sociale.
  • Il personale viene coinvolto attivamente nell’implementazione di pratiche sostenibili.
  • Le certificazioni supportano l’adozione di buone pratiche in diverse aree dell’operazione turistica.
  • Le certificazioni permettono alle strutture di essere più sensibili alle necessità delle comunità locali.

Per i turisti, scegliere strutture certificate ha numerosi benefici:

  • Le certificazioni rendono le informazioni più accessibili e chiare.
  • Supportando le strutture e i produttori con certificazioni, i turisti possono essere sicuri di sostenere pratiche eco-friendly e di rispettare l’ambiente.
  • I turisti hanno l’opportunità di contribuire positivamente all’economia locale.
  • I marchi educano e coinvolgono i turisti rispetto a tematiche sociali, culturali e ambientali.

Esempi di Certificazioni nel Settore del Turismo Sostenibile

Anche nel caso del turismo sostenibile ci sono marchi e certificazioni che possono aiutare turisti e viaggiatori a scegliere strutture ricettive, ristoranti, prodotti e molto altro, privilegiando quelli che si impegnano sul fronte della sostenibilità.

  • Green Key: Si applica a hotel, agriturismi, B&B, campeggi, ristoranti.
  • EU Ecolabel: Si applica a strutture ricettive come hotel, B&B, campeggi.
  • Presidio Slow Food: Rappresenta un prodotto tradizionale, un territorio specifico, e una comunità di produttori che seguono la filosofia Slow Food.
  • EMAS (Eco-Management and Audit Scheme): Uno schema per la registrazione di organizzazioni che adottano un sistema di gestione ambientale (SGA) volontario sviluppato dall’Unione Europea.
  • Bandiera Blu: Un riconoscimento internazionale assegnato alle spiagge e approdi turistici che rispettano elevati standard ambientali.

Il Turismo Responsabile: Un Approccio Attivo

Il turismo responsabile si innalza come una risposta attiva alle sfide e alle crescenti preoccupazioni derivanti dall’impatto del turismo moderno sull’ambiente e sulla società. La sostenibilità rappresenta la pietra angolare del turismo responsabile. Essa si propone di conciliare l’esigenza di esperienze di viaggio memorabili con il rispetto per l’ambiente e l’uso prudente delle risorse. Attraverso l’adozione di pratiche sostenibili, il turismo responsabile mira a garantire che i luoghi visitati oggi possano essere apprezzati anche dalle generazioni future.

L’equità è un altro concetto cardine del turismo responsabile. Le comunità locali che vivono nelle destinazioni turistiche spesso subiscono un impatto significativo, sia positivo che negativo. Il turismo responsabile cerca di equilibrare questa equazione, assicurando che le comunità locali siano coinvolte nei processi decisionali e abbiano accesso alle opportunità economiche create dal turismo.

Il Turismo Esperienziale

Da alcuni anni si sta affermando quello che viene chiamato “Turismo Esperienziale”. Si assiste ad una evoluzione culturale di ciò che concerne la fruizione turistica, si passa da un pacchetto turistico dove il turista ha un ruolo da spettatore (passivo), ad una offerta turistica dove l’ospite diventa attore (attivo) principale della stessa offerta. L’offerta turistica tende a trasformarsi sempre di più in una reale esperienza di vita (ed educativa), in grado di coinvolgere emotivamente, intellettualmente e fisicamente l’ospite.

Ciò che differenzia una semplice offerta esperienziale in senso ampio da una offerta esperienziale in senso stretto è proprio la partecipazione diretta (attiva) dell’ospite nelle attività che costituiscono l’offerta esperienziale. E’ grazie alla partecipazione diretta che possiamo usare il termine “immersione”, infatti l’ospite, si “immerge” dentro l’esperienza, diventando attore attivo dell’esperienza stessa.

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