Turismo Post-Pandemia: Una Ripresa in Evoluzione
Il turismo è un'attività molto importante che favorisce gli scambi culturali e porta risorse economiche. Più della metà della popolazione europea partecipa in qualche modo al turismo. Prima della pandemia circa il 65% dei residenti dell’Unione aveva fatto un viaggio personale comprensivo di almeno un pernottamento, in un qualsiasi paese del mondo compreso il proprio (2019). Un dato che si attestava all’85% nei Paesi Bassi e a meno del 29% in Romania.
L'Impatto della Pandemia sul Settore Turistico
Il settore ha infatti subito duramente l’impatto della pandemia. Secondo i dati forniti dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), le riduzioni dei flussi globali oscillano tra il 60 e l’80% rispetto al 2019. Oltre al disincentivo rappresentato dalla circolazione del virus, molti stati hanno temporaneamente chiuso i propri confini al turismo e per molti altri mesi i transiti sono stati soggetti all’esibizione di prove di vaccinazione. L’Italia è stato tra i Paesi più visitati al mondo nel 2019, con ben 94 milioni di turisti stranieri, e tra i più colpiti dal Covid nel 2020.
La Ripresa Post-Pandemica
Nel periodo post-pandemico la situazione sta però gradualmente tornando alla sua configurazione precedente. Tra 2021 e 2022 infatti sono sostanzialmente raddoppiati i pernottamenti nelle strutture ricettive all’interno dell’Unione europea. Già il dato del 2021 segnava un aumento del 29% circa rispetto al 2020. Nel 2022 Eurostat ha registrato circa 2,7 miliardi di pernottamenti presso strutture ricettive nei paesi membri dell’Ue (poco meno di 1,2 miliardi al di fuori del proprio stato di residenza).
Anche il nostro paese ha fatto registrare un graduale ritorno ai ritmi pre-Covid anche se le associazioni di categoria hanno segnalato alcune difficoltà per quanto riguarda il 2023. Per avere un quadro completo della situazione dovremo attendere i dati consolidati di quest’anno ma certamente l’aumento dei prezzi legati all’inflazione e anche il clima estremo di questi mesi hanno avuto un peso importante sulle scelte degli italiani. Sono infatti questi ultimi in particolare ad aver preferito altre mete rispetto alle località turistiche nazionali. Mentre i flussi provenienti dall’estero sembrerebbero, per il momento, non aver risentito di queste dinamiche.
Variazioni Stagionali e Geografiche
Come si può vedere dal grafico, il turismo subisce sempre delle forti variazioni stagionali. D’estate, soprattutto nel mese di agosto, si registrano dei forti picchi, mentre i valori sono minimi nel periodo invernale. Si può notare anche una marcata variazione a ridosso del periodo pandemico, quando i valori sono calati drasticamente, con il punto più basso ad aprile 2020 (9,8 milioni di notti in strutture ricettive in tutta l’Ue). I dati si sono mantenuti bassi anche nell’inverno 2021 (dopo una ripresa estiva). Nel 2022, i valori sono ritornati ad essere paragonabili a quelli pre-pandemici.
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Un altro elemento che ha subito dei cambiamenti durante la pandemia, come prevedibile, è stata la quota di viaggi condotti all’estero, anche a causa della chiusura al turismo dei confini statali. Tra maggio e dicembre del 2019, prima dell’emergenza sanitaria, circa la metà delle notti era trascorsa all’estero (la quota scendeva intorno al 40% tra novembre e dicembre). Bisogna anche considerare che più spesso i viaggi domestici si svolgono in giornata (e non prevedono quindi pernottamenti) oppure presso amici o parenti. Ad aprile 2020 la quota di pernottamenti all’estero (comunque all’interno dell’Ue) è scesa al 15,4% e a maggio al 10,3%. Nell’estate 2021 c’è stata una ripresa (con valori tra il 25% e il 33%). A maggio 2023 il numero più elevato di pernottamenti si registra in Spagna (quasi 43 milioni). Seguita da Germania (circa 42 milioni), Francia (più di 27 milioni) e Italia (circa 26 milioni). Anche complessivamente nel 2022 (per tutta la durata dell’anno) il valore più alto è quello spagnolo (quasi 452 milioni di pernottamenti).
Importanza Economica del Turismo
Oltre a essere un elemento importante nell’Unione europea - per la comunicazione tra stati e popoli e lo sviluppo culturale - il turismo ha anche un importante valore economico. Il suo valore economico varia molto da stato a stato, sia in termini assoluti che in rapporto al valore economico aggiunto totale. Per esempio, come si rileva nel report statistico Tourism satellite accounts di Eurostat, in Italia ci sono 4,5 milioni di posti di lavoro nell’industria del turismo (il record europeo). Il paese in cui il turismo pesa di più sul totale del valore economico aggiunto è la Croazia (11,3%). Seguono Portogallo e Spagna (con rispettivamente l’8,1% e il 6,9%) e al quarto posto c’è l’Italia (6,2%).
Cambiamenti nelle Esigenze dei Viaggiatori
Giovanni Moretto, Director e Marketing Manager di Expedia, ha espresso fiducia per la ripresa del settore turistico in quanto la gente è felice di poter tornare finalmente a viaggiare. Il modo di prenotare e soggiornare dei turisti, però, è cambiato, così come le loro esigenze. Nel 2021 l’igiene è al primo posto. In questo periodo di incertezza i viaggiatori vogliono minimizzare i rischi per la salute: è importante che le strutture alzino ulteriormente i propri standard di igiene e che le informazioni sulle norme sanitarie e i protocolli di pulizia adottati vengano ben evidenziate. Viaggiatori preferiscono la piena rimborsabilità, anche per le cancellazioni dell’ultimo minuto, con la conseguente serenità nel prendere decisioni relative agli spostamenti.
Un altro aspetto primario è la diminuzione dei contatti umani: i protagonisti del settore hospitality si stanno dotando di check-in online, pagamenti contactless e QR code per aumentare il distanziamento sociale. Connesso alla sicurezza, è fondamentale incorporare spazi esterni per le aree comuni con l’obiettivo di migliorare l’esperienza degli ospiti. Oltre a aree comuni e soggiorni in luoghi aperti, un trend fondamentale è quello che riguarda il turismo locale. Nel 2020 e nel 2021 sono tantissimi gli italiani che hanno deciso di restare all’interno del Bel Paese per trascorrere le loro vacanze, per motivi legati alle restrizioni dei paesi esteri e, soprattutto, per questioni di sicurezza.
Tra i trend più in voga, alcuni settori hanno subito una vera e propria trasformazione. Lo sviluppo di queste tendenze hanno creato nuove esigenze di mercato. Sempre più persone cercano di sperimentare il valore della funzionalità. Sport e benessere sono diventati modi differenti di vivere la quotidianità. Questo ha spinto i viaggiatori a pianificare allenamento e relax anche durante le proprie vacanze. Centri benessere, spa e sport resort si stanno attrezzando con la strumentazione più all'avanguardia.
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- Benessere e Spa: dopo l’avvento della pandemia, un numero considerevole di persone ha espresso il desiderio di ritrovare oasi di benessere all’interno delle strutture ricettive.
- Animali domestici: dopo questo periodo di totale isolamento è anche aumentato il numero di animali domestici che ha portato a un progressivo allargamento di molte famiglie che non vogliono più rinunciare alla compagnia dei propri amici a 4 zampe, neanche in vacanza.
Modalità di Prenotazione e Tendenze Future
Sono profondamente cambiate le modalità di prenotazione a favore delle prenotazioni delle vacanze on line direttamente sui siti web dei migliori tour operator in grado di garantire ai viaggiatori tutta la flessibilità e la sicurezza di cui si ha bisogno.
- Gold Digger: sono gli amanti dei viaggi itineranti, che solitamente richiedono tanto tempo e un alto budget.
- Voracius Traveler: sono i viaggiatori senza compromessi, quelli che non vogliono rinunciare a nulla e ricercano in un'unica vacanza avventura, sport e relax. Il tutto preventivamente organizzato in un pacchetto all-inclusive.
- Comforter: sono i viaggiatori che preferiscono soluzioni di lusso a fronte di una spesa medio-alta.
- Sport Addicted: per questa tipologia di viaggiatori, anche in vacanza, l'importante è fare sport.
Secondo un osservatorio condotto dalla Fiavet - la Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo - il trend che si sta affermando è quello del Revenge Tourism, il Turismo di vendetta ovvero la tendenza della costante crescita del flusso dei consumi, nonostante il periodo di crisi.
Il 2023 è un anno per molti versi interessante per studiare il flusso turistico. Questo potrebbe voler dire che nel 2023 i viaggi last minute potrebbero ridursi a favore del risparmio offerto dalle promozioni in Early Booking.
Questo ha spinto i viaggiatori a pianificare allenamento e relax anche durante le proprie vacanze. Centri benessere, spa e sport resort si stanno attrezzando con la strumentazione più all'avanguardia. Anche il 2023 potrebbe essere un anno in cui assisteremo a ulteriori cambiamenti delle abitudini e necessità dei viaggiatori. Andare in vacanza continuerà ad essere l’occasione per concedersi un po’ di relax dopo un anno intenso di lavoro e in tutte le ricerche emerge quanto le vacanze siano un momento per concentrarsi sulla propria salute psicofisica.
Le Sfide del Settore Turistico Laziale
Il settore turistico laziale è chiamato ad affrontare la duplice sfida che lo attende dopo la crisi dovuta alla pandemia da Covid 19 e il rimbalzo espansivo che ne è seguito. L’orizzonte del mercato globale, che riguarda anzitutto i flussi turistici verso Roma ma inizia ad interessare anche altre destinazioni regionali, richiede uno sforzo di riorganizzazione dell’offerta che sappia selezionare e competere sui livelli più alti della domanda. La prospettiva assai promettente di una robusta domanda di turismo di prossimità, a sua volta, obbliga l’intero tessuto territoriale regionale ad attrezzarsi in forme integrate di rappresentazione e gestione dell’offerta che rappresentano una straordinaria opportunità di sviluppo per le aree interne e marginali.
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La Trasformazione del Tessuto Imprenditoriale
Il settore del turismo si è ormai ripreso dopo la crisi del Covid, che aveva di fatto bloccato, o ridotto di molto, gli spostamenti tra paesi e all’interno delle stesse regioni italiane. In questo scenario regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo non fanno eccezione: tutti gli indicatori, dagli arrivi alla spesa per stranieri passando per l’occupazione, hanno il segno positivo.
Molte imprese, soprattutto quelle più piccole, hanno chiuso e non hanno più riaperto. Se le società di persone (-17,2%) e le imprese individuali (-9,7%) hanno registrato cali significativi, le società di capitali - come Spa e Srl, le forme giuridiche assunte da imprese di medie e grandi dimensioni - hanno segnato un balzo del 20,5%.
In Abruzzo, le società di capitali nel settore alloggi sono aumentate addirittura del 35,2% e un trend ancora superiore c’è stato nella ristorazione (+36,5%). Anche in Emilia-Romagna le società di capitali nel settore degli alloggi sono aumentate del 30,1%. Nel Lazio, per esempio, questo segmento ha riportato un -10,1% del totale delle imprese attive, che ha interessato anche le società di capitali (con un -6,1%).
Turisti Oltre il Livello Pre-Covid
Mettendo insieme gli arrivi del 2023 in Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, si arriva attorno a quota 50 milioni, staccando i 45,2 milioni del 2019. Per fare solo un esempio, nella capitale, secondo i dati dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio (Ebtl), nel 2023 gli arrivi complessivi negli esercizi alberghieri sono stati 13,7 milioni, il 5,6% in più rispetto al 2019.
Investimenti e Sostegno al Settore Turistico
La cosiddetta “missione 1” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede lo stanziamento di 2 miliardi e 400 milioni netti per il settore turistico. «Ben venga l’intervento dello Stato quando è necessario, ma il PIL lo fanno le imprese e i cittadini. Aldilà degli incentivi per sostenere il calo delle perdite, le misure più importanti sono quelle finanziarie per riqualificare le strutture (un miliardo e 800milioni iniziali, che sono diventati 3miliardi con l’effetto leva nel Recovery Plan) e la decontribuzione per chi fa tornare i lavoratori dalla cassa integrazione.
È difficile farli conoscere, e spesso è difficile arrivarci, perché la rete infrastrutturale italiana è complicata. Il digitale può aiutare tantissimo, ma bisogna mettere a sistema tutto quello che c’è. L’ambiente digitale si integra con quello che c’è a livello territoriale, per fare conoscere al turista la ricchezza che c’è fuori dai normali itinerari delle grandi città. In Europa si procede - e si deve procedere - con regole comuni. Per promuovere la bellezza italiana diffusa nel territorio oltre le “mappe” turistiche tradizionali occorre investire - ha detto il Ministro del Turismo - su «organizzazione “in rete” e biglietti integrati, prevedendo un turismo sempre meno “stagionale”».
«Abbiamo un clima che ci consente di ospitare turisti e andare in vacanza tutto l’anno, e quindi, si possono distribuire meglio i flussi; il digitale consente di organizzarli in maniera molto più ordinata, anche di orari e giorni della settimana, in un modo democratico, evitando assembramenti e ammassamenti solo in alcuni luoghi. L’estate in Costiera Amalfitana, in Puglia, in Sicilia, si allunga fino a novembre.
Avere concordato una serie di regole chiare, togliendo così la quarantena per chi viene da alcuni Paesi extra UE, come l’Arabia Saudita o gli Stati Uniti, consente di fare ripartire il flusso turistico anche in entrata, e quindi, recuperare una quota di quei 27miliardi di euro che l’anno scorso abbiamo perso integralmente. Non tutti, ma anche se un terzo, si fa un balzo notevole. «Tra gli italiani in più rispetto all’anno scorso e gli stranieri che tornano, avremo una stagione turistica estiva molto interessante. E sarà una stagione lunga, grazie alla novità dei vaccini», ha aggiunto Garavaglia, che si è detto “favorevole con buon senso” alla possibilità che i turisti possano effettuare la seconda dose della vaccinazione nel luogo di vacanza.
Urgenze di Riforma nel Comparto Turistico
Tra le “urgenze” di riforma nel comparto turistico, Garavaglia cita «la regolamentazione delle guide turistiche, settore in cui c’è un gran caos, di frammentazione tra le differenti Autonomie regionali. Poi, «una seconda cosa, a cui tengo particolarmente - ha detto il Ministro - è la questione dell’efficientamento delle strutture alberghiere con l’ecobonus del 110%, con uno stanziamento di un miliardo e 800milioni.
La terza area di miglioramento è la mobilità: «Abbiamo un Paese bellissimo, bellissimi borghi, ma abbiamo la necessità di migliorare la mobilità tra i borghi. Giovani, donne e Sud sono le emergenze per l’occupazione. Durante la pandemia le persone hanno avuto tempo e modo di conoscersi meglio e di coltivare nuove passioni e nuovi hobby.
Come il Turismo Può Prepararsi alla Ripartenza
L’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato i trend rilevanti per il settore del turismo in Italia nel 2020 e ha identificato che, pur nel contesto di un drammatico calo del 60% rispetto all’anno precedente, si sia evidenziata una crescita del peso del canale di prenotazione diretto, soprattutto in digitale.
Cresce anche l’interesse da parte delle strutture di rendere l’esperienza dei propri clienti sempre più digitale mettendo a disposizione strumenti come le opzioni di pagamento da mobile o da remoto, il check-in online o da mobile e chat o assistente virtuale per fornire assistenza. Ecco tre aspetti legati alle opportunità del digitale su cui le imprese turistiche possono lavorare ora per essere più preparati per quando torneremo a viaggiare.
- Migliorare la presenza online per quando i turisti ti cercheranno: I viaggiatori effettuano ricerche online prima di prenotare un viaggio. Per le strutture turistiche è quindi importante essere presenti, facili da trovare e distinguersi dagli altri.
- Offrire un’esperienza a 5 stelle sul proprio sito: Negli ultimi mesi, le persone hanno usato internet più che mai per cercare informazioni, intrattenersi e fare acquisti e sono diventate esigenti rispetto alla loro esperienza online.
- Intercettare potenziali ospiti partendo dai dati: Il marketing digitale offre diverse opportunità per promuovere il tuo sito e attrarre più visitatori.
Si tornerà a viaggiare. Cosa c’è nel mezzo? Il vero sostegno del tuo lavoro sei tu. Attivati. Investimenti per il turismo. Il viaggiatore del futuro. Importante avere messaggi rassicuranti. Attenzione all’ambiente e una fruizione eco-sostenibile. Per una valida strategia di marketing questi punti sono da tenere in considerazione.
Strategie per il Futuro
Devi adeguarti all’imminente cambiamento. Pensa differentemente. Proponi un’offerta diversa. Cerca di essere proattivo, di anticipare i bisogni dei tuoi utenti, di creare un’offerta tempestiva, un’offerta nuova. Forse ti troverai di fronte a scelte coraggiose, come abbandonare la vetrina per diventare uno studio di consulenza turistica.
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