Turismo Enogastronomico nel Mondo: Esempi e Tendenze
Ammettiamolo, quando decidiamo di fare un viaggio il pensiero corre spesso verso ricette dei piatti che andremo a provare, che si tratti del nostro Paese con la sua millenaria tradizione, ma anche e soprattutto quando decidiamo di andare all’estero. E proprio in questo contesto, si inserisce anche la voglia di sperimentare nuove cucine, dando vita, così, a quello che oggi viene definito turismo enogastronomico.
Di cosa si tratta il turismo enogastronomico?
Il turismo enogastronomico è proprio questo: un viaggio alla ricerca di cibo, vino e birra, dove il principale motivo della visita riguarda la scoperta di nuove ed emozionanti esperienze culinarie e gustative. L’Italia, si sa, è patria del buon cibo, motivo per cui risulta essere anche una delle mete più ambite quando si parla di turismo enogastronomico. Migliaia di turisti ogni anno visitano la Penisola da nord a sud per scoprire la cultura, la storia e le tradizioni, ma anche e soprattutto per sperimentarne la cucina. Il cibo è sempre stato motivo di interesse e attrazione, e lo sarà ancora domani e in un futuro più lontano.
Per gli addetti ai lavori è molto utile studiare e avere dati scientifici sui nuovi trend del settore del turismo e dell’enogastronomia. Per capire meglio quali sono le tendenze del settore e usufruire di queste informazioni non solo come turisti, ma anche come ristoratori o albergatori, c’è chi si è occupato di fare un’analisi profonda e dettagliata realizzando il primo rapporto sul turismo enogastronomico italiano. Per questo abbiamo deciso di raccontarvi i risultati sorprendenti del primo rapporto sul turismo enogastronomico italiano, che oltre all’analisi della situazione italiana, ha approfondito quella internazionale segnalando le best practice nel mondo, che vogliamo raccontarvi in questo articolo.
“[…] i turisti richiedono sempre più spesso momenti legati alla gastronomia in tutte le sue forme. I risultati della ricerca delineano un quadro dinamico, giovane e all’avanguardia per il futuro del turismo enogastronomico in Italia e nel mondo. Innescare un circolo virtuoso tra tutti gli attori del settore con uno sguardo attento all’ambiente è sicuramente tra gli elementi più importanti dei prossimi anni.
“La sostenibilità diventerà il principio guida non solo nella produzione agroalimentare (e nel cibo del futuro), ma anche nel turismo” ha specificato Anne-Mette Hjalager, Editor-in-chief della rivista Journal of Gastronomy and Tourism, durante la conferenza stampa di presentazione dei dati a Bergamo lo scorso anno.
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Trend del turismo enogastronomico per il 2024
Il trend del turismo culinario è sempre stato in voga, e negli ultimi anni è tornato a crescere, arrivando a superare gli 805,9 miliardi di dollari a livello globale nel 2022: la scoperta di una cultura per molti, infatti, passa attraverso l’esperienza dei suoi ristoranti, ingredienti e piatti della tradizione.
Secondo i dati di uno studio globale condotto dalla piattaforma Booking.com, tra le principali previsioni di viaggio per il 2024 emergono, ovviamente, le avventure gastronomiche: a fronte di un 78% che ha voglia di sperimentare nuovi sapori, vi è un 61% che attribuisce massima importanza alla conoscenza delle origini dei piatti tipici di un luogo. Come in ogni settore ormai, anche la tecnologia fa la sua parte: quasi la metà risulterebbe interessato a ricercare esperienze gastronomiche che sappiano unire reale e digitale tramite i sistemi più innovativi di realtà aumentata.
Con la fine (ormai ufficiale) della pandemia, le persone non vogliono perdersi alcuna possibilità di viaggiare ed esplorare nuovi luoghi e culture. Non è quindi un caso che oggi si parli sempre più spesso di un turismo di «rivincita» (revenge travel) per indicare la crescente richiesta di viaggi e di esplorazioni. I dati indicano che la domanda è alta, l’offerta tende a saturarsi rapidamente ed i prezzi aumentano.
Mete per il turismo enogastronomico nel mondo
Per chi è alla ricerca di vere e proprie avventure gustative, l’Italia può presentare un bellissimo e buonissimo punto di partenza, ma gli orizzonti da esplorare sono molto più distanti. Ovviamente la scelta dipende dai gusti e dal coraggio di sperimentare, ma il mondo è ricco di tradizioni, anche nel cibo, da esplorare e assaggiare.
Un esempio? Partiamo dal Canada, e in particolare da Toronto: una città che negli anni ha sviluppato la propria scena gastronomica grazie a un ecosistema di ristoranti maturo, in grado attirare turisti buongustai da tutto il mondo. Oppure spostiamoci al confine tra Asia ed Europa, dove Istanbul con il suo incontro di tradizioni ha saputo costruire una cultura culinaria ricca e diversificata.
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In tutto il globo gli addetti del settore stanno facendo tesoro delle nuove tendenze del turismo enogastronomico, trasformando le proprie eccellenze in punti di forza sul mercato internazionale. “Si segnala per esempio il Belgio con i prodotti del cioccolato e della birra che vengono utilizzati come principali driver per la promozione del territorio; la Spagna con la Catalunya che ha dedicato molta attenzione al tema utilizzando diverse leve. Paese sempre all’avanguardia, anche quando si parla di turismo enogastronomico, in particolare per la provincia dell’Ontario.
Il patrimonio di questa particolare regione spagnola è davvero molto ricco, conta infatti 12 Denominazioni di Origine Protetta e 10 prodotti con Indicazione Geografica Protetta. Così, per farle conoscere al mondo insieme alle tante ricette tipiche, l’Agenzia Catalana del Turismo ha deciso di sviluppare brand specifici, “Enoturisme Catalunya” indirizzato principalmente agli operatori del settore vitivinicolo, e “Experiències Gastronomiques”, dedicato alle imprese che offrono esperienze gastronomiche, con l’intento di valorizzare quelle di qualità e integrarle nel palinsesto turistico regionale. A partire dalla sua capitale, Bruxelles, fino a diffondersi in tutto lo stato, le eccellenze del Paese sono riconosciute e valorizzate tanto da diventare un vero e proprio simbolo belga.
Esempi di mete enogastronomiche nel mondo:
- Napa Valley, USA: l’intramontabile Napa Valley, in California.
- Franschhoek Wine Tram, South Africa: nella Franschhoek Valley, a circa 80 km da Città del Capo, parte un tour spettacolare a bordo di un tram.
- Wine Train, Chile: il Wine Train in Cile sembra catapultarti in una scena di un film, ovviamente d’altri tempi.
Turismo Enogastronomico in Italia
In Italia il turismo enogastronomico è molto importante perché contribuisce al sostenimento socio - economico - culturale del luogo. L'itinerario imperdibile della Val D'Orcia comprende una tappa obbligatoria tra fegatelli, cinghiale, pecorino e la buona carne toscana dei comuni di Pienza, San Quirico d'Orcia, Bagno Vignoni e Monticchiello. Nei centri storici dei borghi si respira la storia, la cultura e la bellezza. Per proseguire il tour enogastronomico, Montepulciano e Montalcino ti aspettano con i loro vini pregiati: il Brunello di Montalcino e il vino Nobile di Montepulciano.
Esempi di mete enogastronomiche in Italia:
- La Valpolicella: intramontabile e immancabile in qualsiasi tour enogastronomico che si rispetti. La zona a Nord Ovest di Verona offre meravigliosi itinerari naturalistici, essendo immersa nel Parco Regionale della Lessinia.
- Tour Franciacorta: nel cuore della Lombardia si trova un territorio vitivinicolo per eccellenza, che offre i natali alla Franciacorta DOCG.
Trend del turismo enogastronomico per il 2025
Tra i trend di viaggio del 2025 spicca la tendenza a ricercare mete meno conosciute come risposta al fenomeno dell’overtourism. Questo si riflette anche nel campo del turismo enogastronomico: in Italia significa che molte persone saranno attratte da destinazioni rurali e piccoli borghi, un dato accertato dall’analisi dei pernottamenti dei turisti stranieri per tipologia di destinazione nel 2023. Le destinazioni più amate in questo senso sono l’Umbria e la Toscana, quest’ultima ai vertici anche tra le regioni italiane più visitate con motivazione enogastronomica.
Tra le tendenze food del 2025 assistiamo a una trasformazione nel modo di fare enoturismo. Se da una parte continuano a spopolare degustazioni e visite ai vigneti, dall’altra cominciano a emergere nuove tipologie di scoperta che permettono di vivere i luoghi in modo coinvolgente, soprattutto per attirare i turisti della generazione Z.
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I social network stanno modificando il modo in cui scegliamo cosa acquistare e dove andare in vacanza. Oltre ai social media, altre fonti di ispirazione online sono i siti web che parlano di turismo ed enogastronomia (29,2%) e il portale Tripadvisor (28,4%). Inoltre, serie televisive e produzioni cinematografiche si confermano fonti d’ispirazione per l’organizzazione di viaggi nei luoghi in cui sono state girate.
L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nelle nostre vite quotidiane, aiutandoci anche nella pianificazione dei viaggi. In questo modo, l’AI diventa uno strumento utile non solo ai turisti, ma anche ai ristoratori stessi i quali saranno in grado di prevedere le preferenze dei clienti, offrendo esperienze gastronomiche sempre più in linea con le loro aspettative. Si tratta di un trend in crescita perché ricco di opportunità soprattutto per gli alberghi che possono migliorare il proprio brand e diversificare le entrate attraverso eventi e catering.
Nel 2025 il paesaggio occuperà un ruolo chiave nella scelta di una destinazione. Il 59,3% dei turisti coinvolti nell’indagine ha indicato il “godimento del paesaggi rurali” come uno dei motivi principali per cui hanno viaggiato negli ultimi 3 anni.
Infine, l’ultima tendenza parte dal presupposto che il cibo sia una “lingua universale”, in grado di superare le barriere linguistiche, culturali e politiche. È così che il turismo enogastronomico diventa un canale importante attraverso cui sostenere processi di riconciliazione. Mangiare e bere sono un vero e proprio atto culturale e sociale, un modo semplice di condividere un momento insieme, per vivere la destinazione in modo unico con persone che non sono più soltanto viaggiatori, ma veri e propri ospiti.
Benefici del turismo enogastronomico
- Benefici economici: Lo sviluppo del turismo enogastronomico può aumentare il numero di arrivi e presenze nella destinazione e generare entrate economiche aggiuntive derivanti dalla spesa di questi viaggiatori già nel breve periodo.
- Benefici socioculturali: Lo sviluppo dell’offerta turistica enogastronomico porta a creare nuovi posti di lavoro nella filiera e nell’indotto; e, medio-lungo periodo, accrescere il benessere della comunità locale.
- Benefici ambientali: Il turismo enogastronomico può portare ad un maggiore utilizzo delle produzioni locali, poiché è ciò che il turista ricerca.
Tendenze chiave nel turismo enogastronomico
- Prodotti certificati stabili: La certificazione del sistema porta con sé una storia, legando l’enogastronomia alle popolazioni locali.
- Sostenibilità ambientale e sociale a livello di destinazione, esperienza e comunicazione: Emerge sempre di più il valore sociale dell’enogastronomia.
- Vivere gli spazi aperti: Aumenta il ruolo del turismo enogastronomico come strumento di sviluppo per le zone rurali, dove la natura e gli spazi aperti sono protagonisti.
- Nature bathing e well-being: Le vacanze enogastronomiche devono tenere conto del megatrend del benessere, che sta diventando fondamentale.
- Accoglienza a 360 gradi: Il viaggio enogastronomico non si limita alla durata effettiva del viaggio, ma si estende anche alla fase di preparazione e di condivisione successiva all’esperienza vissuta.
- Il turista enogastronomico è sempre più esigente: Il turista enogastronomico è sempre più esigente e partecipe. Creatività, innovazione ed esperienzialità sono i pilastri su cui servire questa nuova domanda.
- Alla ricerca di nuove esperienze: La domanda del turista enogastronomico è caratterizzata dal desiderio di vivere esperienze sempre nuove e originali, che vadano oltre i tradizionali tour in cantina e le degustazioni.
- Crescita del biologico, dei presidi slow food e degli agriturismi: Il biologico rappresenta una tendenza in ascesa. Si sta assistendo a una rivincita del “locale”, ovvero di prodotti e tradizioni del territorio.
- Turismo attivo: Il turista moderno ha una maggiore attenzione verso esperienze attive e coinvolgenti durante il viaggio.
L’obiettivo del turismo enogastronomico sarà sicuramente quello di trainare la forza del settore attraverso la sostenibilità e l’autenticità della cultura del cibo, che caratterizza ogni destinazione.
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