Albergo Atene Riccione

 

Turismo in Basilicata: Alla Scoperta di una Terra Affascinante

La Basilicata è una delle regioni più affascinanti della nostra penisola, una terra ricca di attrattive dal punto di vista naturalistico e dei paesaggi, incastonata tra le acque cristalline del mar Ionio e del mar Tirreno, con spiagge e scogliere suggestive e piene di fascino.

Vera perla del sud Italia, meta turistica estiva e invernale, la Basilicata merita di essere maggiormente conosciuta e apprezzata per le sue bellezze, la sua cultura viva e le sue specialità gastronomiche. La regione è anche un territorio montuoso, regalando una grande varietà di paesaggio, flora e fauna. Inoltre, la Basilicata è costellata di città e borghi antichi e unici al mondo, come i famosi sassi di Matera.

Lucania o Basilicata? La Storia di un Nome

Abbiamo sentito spesso parlare di Lucania, riferendosi alla regione della Basilicata. Le motivazioni vanno ricercate nella storia del territorio; in epoche passate, infatti, la Basilicata veniva chiamata col nome appunto Lucania, riferendosi probabilmente al termine latino “lucus“, ovvero “terra dei boschi”. Poi nel 1117, in seguito alle dominazioni bizantine, il nome della terra fu cambiato e diventò appunto Basilicata, in onore probabilmente del governatore bizantino, “Basilikos”.

I Sassi di Matera: Un Patrimonio dell'Umanità

Se si nomina la Basilicata, subito viene alla mente lo scenario suggestivo e unico al mondo regalato da Matera e dai suoi famosi “sassi“, ormai principale monumento da visitare dell’intera regione e patrimonio dell’Unesco. Si tratta in pratica di grotte scavate nella roccia, oggi visitabili come monumenti, ma adoperate in passato come botteghe, abitazioni, osterie e anche chiese.

La zona dei sassi di Matera è suddivisa in due zone: si tratta del cosiddetto “sasso Caveoso” e del “sasso Barisano“; le due aree sono separate da un enorme e caratteristico sperone di roccia. Abitate per moltissimo tempo, solo dopo la seconda guerra mondiale le persone furono invitate a sgomberare per poter prendere possesso di abitazioni più confortevoli e decisamente più salubri. Curiosità: non tutti gli abitanti accettarono felicemente questo cambiamento, essendo difficile per loro sradicarsi da una tradizione così antica.

Leggi anche: IA e il futuro del turismo

Il Cristo Redentore di Maratea: Un Simbolo Imponente

Uno dei principali simboli della Basilicata nonché d’Italia, secondo per dimensioni soltanto al Cristo di Rio de Janeiro: il Cristo Redentore di Maratea è una statua suggestiva e imponente che raggiunge i 21 metri di altezza, con un’apertura delle braccia di circa 19. La statua, famosa in tutto il mondo, è realizzata in cemento armato, rivestito con una particolare mistura di cemento e marmo di Carrara, che dona all’opera quel particolare colore bianco.

Ciò che rende estremamente suggestiva la statua oltre le dimensioni imponenti, è sicuramente la sua ubicazione; il Cristo Redentore è posizionato in cima ad una collina, nel punto più panoramico di tutta Maratea, con un belvedere spettacolare che abbraccia a 360° un paesaggio che va dalla costa e dalle insenature marine sino alle montuosità interne. Decidendo di andare a visitare la statua, possiamo lungo il percorso fermarci ad esplorare la Basilica e le rovine del castello di Maratea.

Il Carnevale: Una Tradizione Antica

Forse non tutti sanno che il Carnevale in Basilicata è vissuto come una delle più forti e importanti tradizioni del territorio, un patrimonio culturale ed identitario molto radicato. Le maschere di Carnevale tipiche della regione fanno riferimento a figure allegoriche caratterizzate dal loro aspetto fortemente grottesco, con origini che risalgono all’antichità delle tradizioni contadine.

Il Carnevale si svolge abitualmente tra i mesi di gennaio e febbraio, periodo in cui paesi e borghi della regione si trasformano e vengono avvolti da un’atmosfera magica e onirica, con cortei di maschere e sfilate e vere e proprie rappresentazioni teatrali a cielo aperto. Decidere di visitare questi luoghi nel periodo di carnevale può essere un’ottima idea per carpire l’intimità di questa regione.

I Timbri del Pane: Tra Riti e Tradizioni

Passeggiando per i borghi, è possibile notare, soprattutto a Matera, alcuni oggetti particolari in botteghe e negozi di souvenir: i cosiddetti timbri del pane. Si tratta di simboli dell’antica tradizione pastorizia della Murgia materana. Fino alla metà del 900, le donne impastavano il pane in casa, per poi consegnarlo ai garzoni dei vari forni della città, che li avrebbero poi cotti nei loro forni.

Leggi anche: Analisi del rapporto turismo-PIL in Italia

Questi erano naturalmente pubblici e nasceva dunque l’esigenza di distinguere le pagnotte l’una dall’altra: è per questo che gli impasti venivano timbrati prima della cottura. Anticamente, questi timbri erano realizzati con materiali e rametti anche trovati nei campi dai pastori, mentre adesso la produzione di questi arnesi impegna materiali pregiati e sofisticate tecniche di lavorazione.

I Calanchi della Basilicata: Un Paesaggio Lunare

I calanchi della Basilicata sono una delle meraviglie naturali più affascinanti del Sud Italia. Si tratta di un paesaggio unico, caratterizzato da formazioni geologiche spettacolari, frutto dell’erosione millenaria del suolo argilloso. Questo territorio, poco conosciuto dal turismo di massa, offre una bellezza incontaminata e selvaggia che merita di essere valorizzata e scoperta.

I calanchi sono fenomeni di erosione che si verificano principalmente su suoli argillosi, dove le piogge intense e la mancanza di vegetazione favoriscono lo scorrimento dell’acqua, che modella il terreno in forme spettacolari. Queste formazioni assumono spesso un aspetto simile a piccole montagne o creste, con fianchi ripidi e profondi solchi che creano un paesaggio quasi lunare.

Montalbano Jonico e la Valle dei Calanchi

Uno dei luoghi più rappresentativi dei calanchi in Basilicata è Montalbano Jonico, un piccolo borgo situato nel cuore della provincia di Matera. Qui si trova la cosiddetta “Valle dei Calanchi“, un’area protetta che si estende per oltre 500 ettari, caratterizzata da un paesaggio quasi surreale. L’area offre numerosi sentieri escursionistici che permettono di esplorare da vicino questo spettacolare scenario naturale. I percorsi non sono particolarmente impegnativi, rendendoli accessibili anche ai meno esperti.

Aliano e Carlo Levi

Un altro luogo iconico per ammirare i calanchi della Basilicata è il paese di Aliano, famoso non solo per le sue spettacolari formazioni geologiche, ma anche per essere stato il luogo di esilio dello scrittore Carlo Levi, autore del celebre libro “Cristo si è fermato a Eboli”. I calanchi di Aliano offrono uno scenario mozzafiato: le profonde spaccature del terreno creano forme sinuose e affascinanti, rendendo questo luogo una meta imperdibile per gli amanti della fotografia naturalistica.

Leggi anche: Regolamentazione delle Ferie nel Turismo

Craco: Il Borgo Fantasma

Craco è forse il borgo più noto della Basilicata, grazie alla sua storia e alla sua posizione spettacolare su una collina circondata da calanchi. I calanchi che circondano Craco contribuiscono a rendere il paesaggio ancor più suggestivo. Le profonde gole e i pendii scoscesi che si estendono intorno al borgo offrono una vista panoramica mozzafiato, soprattutto dall’alto delle rovine del paese.

Geologia dei Calanchi

Dal punto di vista geologico, i calanchi sono il risultato di un processo erosivo molto lento ma costante, che avviene in terreni particolarmente friabili, come le argille. In Basilicata, i calanchi si sono formati principalmente durante il Pleistocene, un periodo geologico che risale a oltre 2 milioni di anni fa. Durante questo periodo, il territorio lucano era soggetto a frequenti variazioni climatiche, con alternanza di periodi più caldi e aridi a periodi più umidi e piovosi.

La presenza dei calanchi in Basilicata è inoltre legata alla composizione del suolo, ricco di argille marine, testimonianza dell’antico mare che un tempo ricopriva gran parte di questa regione.

Turismo Naturalistico e Attività all'Aria Aperta

Il turismo naturalistico sta crescendo rapidamente in Basilicata, grazie alla crescente attenzione per le aree incontaminate e ai paesaggi mozzafiato. Gli appassionati di trekking e escursionismo troveranno nei calanchi un paradiso naturale da esplorare. I sentieri escursionistici che attraversano le aree dei calanchi sono numerosi e offrono percorsi adatti a tutti i livelli di difficoltà.

Tra i sentieri più noti, troviamo quello che parte da Montalbano Jonico e si snoda attraverso la Riserva Naturale dei Calanchi, permettendo di esplorare le formazioni geologiche più suggestive e ammirare la flora e fauna tipiche della zona. I calanchi della Basilicata sono anche una meta privilegiata per gli appassionati di fotografia naturalistica. Le forme e i colori del paesaggio offrono spunti fotografici unici, soprattutto nelle ore del tramonto, quando la luce calda del sole esalta le sfumature delle rocce e del terreno.

Cultura e Tradizioni Locali

Oltre alla bellezza paesaggistica, i calanchi della Basilicata sono anche custodi di una ricca cultura locale e di antiche tradizioni. I piccoli borghi che sorgono nelle vicinanze di queste formazioni geologiche hanno conservato nel tempo usi e costumi antichi, che è possibile riscoprire visitando queste terre.

Conservazione e Turismo Sostenibile

La conservazione dei calanchi e del loro fragile ecosistema è una delle sfide principali per il futuro di questo territorio. Le formazioni argillose sono estremamente delicate e l’erosione continua rappresenta una minaccia costante. Iniziative di turismo sostenibile, che promuovono l’escursionismo e la fruizione responsabile del territorio, sono fondamentali per evitare un eccessivo impatto ambientale e per garantire che i calanchi rimangano un luogo incontaminato e selvaggio.

Come Raggiungere i Calanchi

Raggiungere i calanchi della Basilicata è relativamente semplice, grazie alla presenza di una buona rete stradale. La zona è ben collegata sia con la città di Matera, patrimonio UNESCO e capitale europea della cultura nel 2019, sia con la costa jonica. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Ferrandina e Metaponto, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Bari-Palese, situato a circa 150 km di distanza.

I calanchi della Basilicata rappresentano una delle meraviglie naturali più affascinanti d’Italia, un luogo in cui la natura ha creato un paesaggio unico e spettacolare. Grazie alla loro bellezza selvaggia e incontaminata, i calanchi sono una meta perfetta per chi cerca un’esperienza di viaggio autentica, lontana dai flussi turistici di massa. Esplorare i calanchi significa anche immergersi nella cultura e nelle tradizioni di una terra antica, ricca di storia e di fascino.

TAG: #Turismo

Più utile per te: