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Turismo in Italia: Un Patrimonio da Custodire e Valorizzare

Nel mondo contemporaneo, il patrimonio culturale-monumenti, tradizioni, arti e luoghi sacri-rappresenta un’eredità collettiva che rischia di andare perduta a causa del turismo di massa, dei cambiamenti climatici, dell’abbandono o del traffico illecito. In questo scenario, i viaggiatori non sono più spettatori, ma diventano custodi del passato: protagonisti attivi nella sua protezione e valorizzazione. Scopriamo come.

Viaggi Consapevoli e Sostenibili

Un viaggiatore informato può fare la differenza:

  • Educazione e rispetto: Prima e durante la visita ai siti UNESCO o ai borghi storici, conoscere la storia e le vulnerabilità del luogo aiuta a comportarsi in modo responsabile. Seguire regole come non toccare reperti o non deviare dai percorsi convenzionati è fondamentale.
  • Limitare l’impatto: Evitare orari di punta, soggiornare più a lungo per ridistribuire i flussi e preferire mezzi pubblici o a bassissimo impatto ambientale contribuisce a evitare il sovraffollamento.
  • Acquistare prodotti artigianali da produttori locali favorisce economia e tradizione, mentre il traffico illecito di reperti culturali è un serio problema internazionale.

Advocacy e Azione Attiva

I turisti possono diventare ambasciatori della tutela:

  • Campagne e petizioni: Esperienze come “Save Venice” nascono da turisti che hanno denunciato degrado o sovraffollamento, portando a normative più stringenti.
  • Adventures in Preservation: Organizzazioni come questa permettono di partecipare attivamente a progetti di restauro in loco, unendo turismo e volontariato.
  • Supporto alla vigilanza locale: Gruppi come Heritage Watch in Cambogia formano comunità affinché proteggano i siti da saccheggi e vandalismi anche con il supporto economico del turismo responsabile.

Valorizzazione delle Comunità Locali

Il coinvolgimento degli abitanti è essenziale:

  • Turismo culturale partecipato: Progetti come Multaka inseriscono guide provenienti dalle comunità locali, che raccontano la storia dei luoghi in modo autentico e contestualizzato.
  • Festival e eventi autentici: Manifestazioni culturali organizzate dal territorio permettono ai locali di scegliere cosa condividere, senza snaturare le tradizioni.
  • Benefici economici redistributi: Le linee guida ICOMOS sottolineano l’importanza che una quota dei ricavi venga reinvestita nella tutela stessa, e che guide e operatori locali siano valorizzati.

Supporto alle Politiche e alle Tecnologie di Gestione

I viaggiatori possono sostenere strumenti innovativi di conservazione:

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  • Gestione dei flussi turistici: Sistemi di bigliettazione elettronica, controllo delle presenze e monitoraggio ambientale nei siti archeologici aiutano a evitare il degrado.
  • Collaborazione internazionale: Iniziative come “World Heritage Journeys” o Mostar Pass sono esempi tangibili di gestione condivisa tra turismo, comunità e istituzioni.
  • Punti informativi e sensibilizzazione: Centri come quelli promossi da UNESCO offrono formazione ai turisti su come essere visitatori consapevoli.

Trasformare il Viaggio in Esperienza Viva

Il turismo culturale può includere pratiche artigianali e tradizioni:

  • Laboratori artigianali: Partecipare attivamente a workshop locali (maschere in Ecuador, tessuti in Giappone, oggetti in Sardegna) aiuta a mantenere vive conoscenze ancestrali.
  • Viaggi etnici legati a radici ancestrali: Programmi come Birthright o Heritage Greece permettono ai viaggiatori di riscoprire la propria identità e contribuire alla conservazione culturale.

Turismo delle Radici in Italia

Origini italiane ma provenienze, e soprattutto motivazioni, desideri e aspettative molto diversi: è un quadro estremamente variegato e complesso, quello degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che scelgono l’Italia come meta di Turismo delle Radici, un tipo molto particolare di turismo, intimamente connesso con l’identità e la storia personale. In vista del 2024, Anno del Turismo delle Radici, conoscere questo target è fondamentale per definire una strategia di destination marketing destinata a un mercato senza dubbio interessante per il nostro Paese.

Identikit del Turista delle Radici

A tracciare un primo identikit dei turisti delle radici hanno provato Confcommercio e SWG, con una ricerca recentemente presentata al TTG di Rimini, a margine del convegno “2024 anno delle radici italiane: come prepararsi?”. Quattro le tipologie di turista individuate.

  • Il nostalgico: migrante di prima generazione, ha un legame strettissimo con l’Italia, parla italiano e si sente italiano all’estero. Il viaggio delle radici per lui è un must, un desiderio di condividere con la famiglia la propria storia. Nel viaggio è guida di sé stesso, sa dove andare e come muoversi.
  • L’ambassador: viene spesso in Italia per motivi lavorativi e si sente italiano. Organizza da solo i propri viaggi anche con la famiglia. Ha una buona influenza nella propria comunità di adozione ed è un vero e proprio testimonial di italianità all’estero.
  • L’”italo”: è l’italiano di seconda generazione, che non si definisce solo italiano, ma italo-(americano, argentino, brasiliano..). Approfondisce le sue radici come ricerca di identità: per lui il viaggio in Italia significa rivedere i luoghi di origine, i borghi, le case, i cimiteri dove sono sepolti i propri antenati. Ha bisogno di percorsi programmati e di vivere esperienze di italianità.
  • Il curioso: è il giovane italiano nato all’estero che vuole vivere l’Italian style e desidera venire in Italia per fare esperienze immersive non necessariamente legate alla volontà di riscoprire le proprie radici genealogiche. Rispetto agli altri, è questo un target con un profilo più turistico, che non si sente italiano ma desidera fare esperienze di italianità che gli sono state trasmesse anche attraverso i media, il cinema e i social.

Motivazioni e Aspettative

Come ha evidenziato anche il “Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia” (EGEA, 2021), curato da Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera dell’Università della Calabria, la principale motivazione del viaggio delle radici è indiscutibilmente la ricerca del proprio patrimonio identitario. Un richiamo forte, che si interseca con altre motivazioni, come incontrare parenti e amici, visitare luoghi di cui si è sempre sentito parlare a casa, approfondire la conoscenza della cultura locale, anche per poi trasmetterla alle generazioni successive, imparare l’italiano, fare ricerche sulla propria famiglia, mantenere una promessa fatta ai genitori e ai nonni.

Senza contare le interazioni che il Turismo delle Radici intrattiene con altri fenomeni, quali il wedding tourism, il turismo delle seconde case, il turismo visiting friends and relatives, l’event tourism e varie tipologie di migrazione.

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Esigenze e Tendenze

Se è vero che l’incontro con la famiglia e la visita dei luoghi di origine sono le principali motivazioni del viaggio, l’attrazione per la bellezza del Paese nel suo complesso e la passione per la cucina giocano un ruolo altrettanto importante. Da qui deriva la scelta di dedicare alla visita dell’Italia in generale, e delle sue attrazioni, circa metà del tempo a disposizione, pur destinando il resto ai luoghi di origine della famiglia di provenienza.

Anche per questo, accanto a chi sceglie di pernottare a casa di parenti e amici, crescono i turisti delle radici che preferiscono gli alberghi o altre strutture ricettive.

Elementi di Soddisfazione e Coinvolgimento

Per il turista delle radici la vacanza in Italia è un’esperienza molto coinvolgente, emozionante e indimenticabile, un viaggio interiore, che in generale riscuote alti livelli di soddisfazione. Per questo, il turista delle radici dichiara di voler tornare e, soprattutto, al suo rientro diventa ambasciatore dell’Italia, parlandone bene con i propri amici e parenti.

Tra gli elementi di maggiore soddisfazione del viaggio, è particolarmente rilevante l’interazione con le persone del luogo, legata al desiderio di essere accolti come ospiti e non come turisti e di far parte, anche se solo temporaneamente, della comunità locale. Anche la cultura locale e il cibo contribuiscono a rendere positiva l’esperienza del viaggio.

Implicazioni e Indicazioni per il Futuro

In considerazione della sua natura profondamente legata all’identità e alle molteplici motivazioni che lo muovono, il Turismo delle Radici richiede un approccio personalizzato, servizi su misura e assistenza continua.

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Il turista delle radici, infatti, desidera soprattutto conoscere meglio e assaporare cultura, tradizioni e autenticità locali, molto spesso lontane dai circuiti del turismo di massa. Per questo tipo di visitatori, la vacanza non può essere un pacchetto standard, ma deve essere organizzata e ritagliata su misura per i loro specifici bisogni.

Il Ruolo di Wikimedia Italia

Wikimedia è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che promuove la diffusione della conoscenza libera attraverso una rete di progetti collaborativi e accessibili a tutti, tra cui il più noto è Wikipedia. Nata con l’obiettivo di rendere il sapere universale disponibile a chiunque, ovunque, Wikimedia supporta anche iniziative come Wikimedia Commons (archivio di immagini e contenuti multimediali), Wikidata (banca dati strutturata), e OpenStreetMap (mappe libere e aperte).

In Italia, Wikimedia opera attraverso l’associazione Wikimedia Italia, che collabora con istituzioni culturali, scuole e volontari per digitalizzare e condividere il patrimonio culturale, formare cittadini digitali consapevoli e garantire l’accesso a informazioni affidabili e neutrali. Nel 2024, Wikimedia Italia ha sostenuto oltre 330 enti culturali italiani, rendendo accessibili online documenti storici di grande valore, tra cui antichi codici miniati.

Secondo Alessio Melandri, Presidente dell’associazione, l’impatto di questa attività è stato notevole e diffuso: “I benefici sono per tutti - ha dichiarato - dagli enti culturali agli studiosi, dagli studenti alle istituzioni. Grazie ai progetti con Wikimedia, anche il patrimonio più nascosto può raggiungere un pubblico globale”. Tra i casi emblematici citati, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ha condiviso online, tramite le piattaforme Wikimedia, modelli 3D di reperti non esposti al pubblico ma di alto valore scientifico. “Oggi quelle immagini - ha spiegato Melandri - vengono visualizzate milioni di volte ogni mese da utenti di tutto il mondo”.

Il valore di Wikipedia, sottolinea Melandri, si estende anche al turismo culturale: “Ormai ci si informa principalmente su internet, e Wikipedia è tra i dieci siti più visitati a livello globale. Le iniziative di Wikimedia Italia sono rese possibili anche grazie alla raccolta fondi tramite il 5X1000, che consente di finanziare progetti di grande impatto.

“Sosteniamo sia piccoli enti - ha affermato - che non avrebbero altrimenti strumenti o visibilità, sia istituzioni di grande rilievo. Inoltre, c’è un budget dedicato ai progetti proposti dai volontari, che vengono selezionati da una commissione composta a sua volta da altri volontari, secondo uno spirito partecipativo”. L’obiettivo di Wikimedia rimane quello di rendere la cultura un diritto per tutti.

Melandri ha evidenziato come Wikimedia Italia punti a coinvolgere esperti e istituzioni autorevoli, garantendo così contenuti verificati, affidabili e aggiornati. “È questo che ci permette di mantenere alto lo standard qualitativo dei progetti Wikimedia”.

Un primo suggerimento che ci sentiamo di offrire ai comuni italiani, ma anche alle istituzioni culturali del nostro Paese quali musei e archivi, è di pubblicare sistematicamente i propri contenuti con una licenza libera compatibile con Wikipedia (CC0, CC BY o CC BY-SA). Se ciò non avviene e nei loro siti web permane l’avvilente dicitura “tutti i diritti riservati”, non sarà possibile condividere o diffondere i loro contenuti in alcun modo, cadendo vittima di una concezione rigida e superata del diritto d’autore.

Il secondo suggerimento è coinvolgere la comunità degli utenti nel miglioramento delle voci: nessuna agenzia di “reputation management” o web marketing è ammessa su Wikipedia e la comunità dei wikipediani è estremamente attenta a contrastare i tentativi meramente promozionali (cancellando i contenuti e bloccando gli utenti che non rispettano le linee guida). La soluzione più semplice (e anche la più conveniente) è agire con trasparenza.

Terzo suggerimento: dal momento che anche le immagini - come quelle dei monumenti - contribuiscono a migliorare il contenuto informativo delle voci, è utile che siano messe a disposizione con licenza libera più foto del patrimonio artistico e architettonico. Una percentuale ancora elevata di comuni italiani non ha alcuna foto su Wikipedia.

Wikimedia Italia è da sempre impegnata sul fronte della libera diffusione della cultura attraverso le licenze libere e in particolare della valorizzazione dei beni culturali, anche grazie a numerose partnership con associazioni, scuole ed enti territoriali e culturali.

Turismo Balneare in Italia

Il primo stabilimento balneare nacque a Viareggio nel 1827: era lo "stabilimento de' Bagni" del Bel Paese, ideato affinché gli ospiti potessero ritrovarvi dei "comodi sufficienti onde, al coperto dagli sguardi altrui, liberamente si spoglino e si rivestano, con tutti quei riguardi che si devono alla decenza". In seguito sorse a Rimini lo "Stabilimento privilegiato dei Bagni Marittimi" (1843), sulla scia del quale si attrezzarono aree analoghe sulla riviera romagnola.

Il turismo balneare per tutti gli italiani arrivò solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, dopo i faticosi anni della ricostruzione. A bordo delle mitiche 500 e Seicento, con tanto di ombrellone, sdraio e provviste varie stipate sul tettuccio, le famiglie italiane intasavano le prime autostrade per raggiungere le agognate spiagge lungo gli oltre 7.000 chilometri di litorale, ormai ricoperto da migliaia di stabilimenti balneari.

Furono le città balneari italiane a guidare la crescita del settore turistico, attirando sia la clientela interna sia quella estera: nell'offerta balneare estiva, Italia (e Francia) avevano una leadership indiscussa. La spiaggia diventò il regno incontrastato di attività ludiche, dal beach volley alle gite in barca a vela fino allo snorkeling, e le mode subirono un'ulteriore rivoluzione nell'abbigliamento da spiaggia.

Rispetto al senso del pudore di quegli anni, quel due-pezzi da bagno fece scalpore e divenne ben presto un simbolo dell'emancipazione femminile.

Varietà del Turismo Regionale in Italia

L'Italia offre una vasta gamma di esperienze turistiche grazie alla diversità delle sue regioni. Alcune delle principali regioni e le loro attrazioni includono:

  • Valle d'Aosta: Ideale per gli sport invernali e le passeggiate ad alta quota.
  • Lombardia: Nota per l'arte, i paesaggi dei laghi e le montagne della Valcamonica e Valtellina.
  • Veneto: Offre città d'arte come Venezia e Verona, le Dolomiti, il Lago di Garda, Jesolo e le colline con le vigne.
  • Liguria: Caratterizzata da case color pastello e panorami mozzafiato tra mare e montagna.
  • Emilia-Romagna: Famosa per la Riviera Romagnola, il turismo balneare, siti storici e culturali e una tradizione enogastronomica di fama mondiale.
  • Lazio: Ospita Roma, un museo a cielo aperto, e vanta un territorio vario con litorale, colline e montagne appenniniche.
  • Abruzzo: Regione con un cuore diviso tra montagne, colline e la costa adriatica.
  • Campania: Nota per la sua ospitalità, i paesaggi mozzafiato e un patrimonio culturale che fonde Occidente e Oriente.
  • Molise: Ricca di storia, eccellenze enogastronomiche, riserve naturali e borghi storici.
  • Basilicata: Un territorio variegato con un ricco patrimonio artistico e un mare meraviglioso.

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