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Turismo in Marocco e l'Impatto del Terremoto

Il Marocco, terra di storia, paesaggi mozzafiato e cultura affascinante, è stato colpito da un devastante terremoto che ha scosso il cuore del paese e il suo settore turistico.

Il Sisma e le Sue Conseguenze

L'8 settembre 2023, un sisma di magnitudo 6.8 ha colpito il Marocco, causando ingenti danni e perdite di vite umane. L'ultimo bilancio fornito dal ministero degli Interni marocchino parla di 2.901 morti e 5.530 feriti. Le province più colpite sono state Al Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant.

In molte località del Marocco si continua a scavare tra le macerie, anche se le probabilità di salvare vite umane sono ormai quasi nulle.

Unicef ha dichiarato che circa 100 mila bambini sono stati colpiti dal sisma in Marocco.

Il sisma ha provocato morte e devastazione: dopo quattro giorni, il bilancio provvisorio aveva superato le 2900 vittime. Si tratta del terremoto più letale degli ultimi sessant’anni.

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Il terremoto, inoltre, ha causato ingenti danni materiali, distruggendo case e villaggi e danneggiando il patrimonio architettonico.

Il sisma dello scorso 8 settembre, 6.8 gradi sulla scala Richter, ha colpito la regione dell’Atlante e i suoi villaggi rurali, molti ancora in attesa di essere raggiunti (alcuni completamente distrutti, come Ighil, 4mila abitanti).

Danni al Patrimonio Culturale

Il terremoto ha inferto un duro colpo anche al patrimonio culturale del Marocco, in particolare nella Medina di Marrakech e nella regione dell'Atlante.

A circa 70 chilometri dall’epicentro del sisma, la città rossa fondata dell’XI secolo dai Berberi è stata colpita duramente, soprattutto nel suo nucleo più antico, il Mellah, ex quartiere ebraico.

Riconosciuta patrimonio dell’Unesco nel 1985, è il responsabile per il Maghreb dell’organizzazione internazionale delle Nazioni Unite impegnata a promuovere pace e sicurezza attraverso la promozione della cultura, Eric Falt, a trasmettere un primo quadro dell’emergenza relativa al patrimonio culturale cittadino.

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Subitaneo è stato il crollo del minareto della moschea Kharbouch, affacciata sulla piazza più celebre della città, l’animatissima Jama El Fnaa: l’intero edificio sarebbe ora a rischio crollo.

In direzione delle montagne dell’Atlante, a 100 chilometri da Marrakech, si scopre un altro capolavoro dell’arte sacra marocchina perduto: la moschea di Tinmel (in ebraico “scuola”), costruita nel XII, è ridotta a un cumulo di macerie.

Tra le poche moschee visitabili dai non musulmani, l’edificio si distingueva per la complessa decorazione ad archi e motivi geometrici, ed era stato restaurato nel 1997.

Solidarietà e Aiuti

Dopo il sisma, numerosi paesi hanno offerto il loro aiuto al Marocco. Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar sono stati tra i primi a fornire soccorsi. Anche Algeria ha offerto al Marocco aiuti e soccorritori nonostante i rapporti diplomatici siano interrotti da due anni.

La Francia stanzierà 5 milioni di euro da destinare alle organizzazioni no-profit in Marocco per aiutare a far fronte alle conseguenze del mortale terremoto che ha colpito il Paese, anche se non c'è stata alcuna richiesta ufficiale da Rabat.

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La Rai sostiene campagna raccolta fondi di Cri, Caritas e Unicef Con il supporto di Rai per la Sostenibilità - ESG, Rai sosterrà informativamente la campagna di raccolta fondi straordinaria con numero solidale 45525 lanciata da Croce Rossa Italiana, Caritas Italiana e UNICEF per rispondere al terremoto che ha colpito il Marocco.

I calciatori della nazionale del Marocco donano il sangue. Hanno risposto compatti all'appello delle autorità e si sono presentati per donare il sangue e dare il buon esempio. I giocatori della nazionale marocchina si sono recati nel centro medico trasfusionale di Agadir, a 170 km dall'epicentro del terremoto, non appena è stato diramato l'appello dagli ospedali del Paese: serve sangue per curare i feriti del sisma.

La Caritas Marocco è al fianco delle popolazioni colpite dal terremoto.

L'Italia continua a esprimere la sua vicinanza al Marocco colpito dal devastante terremoto. “Abbiamo fatto tutto ciò che serve - ha sottolineato -, siamo pronti ad aiutare, all'inizio con la disponibilità della nostra protezione civile, ora anche con materiale, tende, medicinali”, ha ribadito Antonio Tajani a margine dell'incontro di Sant'Egidio a Berlino.

Il Governo e la Ricostruzione

Il Governo, subito dopo, dispose uno stanziamento di quasi 11 miliardi di euro per la ricostruzione, la sistemazione e lo sviluppo socio-economico delle aree colpite dal terremoto dell’8 settembre.

In totale, i funzionari dichiararono che la ricostruzione sarebbe costata 120 miliardi di dirham (12 miliardi di dollari) e che avrebbe richiesto circa cinque anni.

Per rispondere alla catastrofe naturale, furono proposti alcuni aiuti internazionali, tra cui un prestito di 1,3 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale, ma molto ha fatto discutere il fatto che nei giorni subito successivi il Governo marocchino decise di accettare aiuti umanitari solo da un pochi stati vicini in termini geopolitici, affermando la propria sovranità nella gestione dell’emergenza e giustificando la propria decisione attraverso l’importanza di un coordinamento efficace degli aiuti.

In questo quadro, sono state concesse 30.000 autorizzazioni per la ricostruzione e 44.000 famiglie hanno ricevuto 20.000 dirham (circa 1.850 euro) come prima tranche di aiuti per la ricostruzione delle case crollate.

Per supervisionare i lavori di ricostruzione, inoltre, è stata istituita un’agenzia di sviluppo del Grande Atlante che porterà a termine i programmi e i progetti dal calendario quinquennale (2024-2028) elaborato per rispondere alla crisi.

Per questo è stato istituito anche conto speciale è stato istituito per raccogliere donazioni da privati e contributi dal settore pubblico e privato e subito la Banca Centrale del Marocco e l’Office Chérifien des Phosphates hanno contribuito con un miliardo di dirham ciascuno.

Il Turismo e la Ripresa

Nonostante le difficoltà dettate dal recente terremoto, il Marocco si è rivelato un magnete per i turisti. Marrakesh ha ospitato con successo l'incontro annuale del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale (WB), attirando oltre 10.000 partecipanti.

Il Marocco impiega nel settore del turismo il 15% della sua forza lavoro. Nonostante le preoccupazioni legate al terremoto, il numero di visitatori è aumentato del 7% rispetto a settembre 2022 - nel 2022 il Paese ha accolto in totale 11 milioni di turisti. Basti pensare che solo lo scorso mese 960.000 turisti hanno visitato il Marocco.

Il ministro del Turismo del Marocco ha sottolineato il grande impatto esercitato dai social media nel comunicare il ritorno alla normalità. Il Paese attualmente mira a raddoppiare il numero di turisti entro il 2030, puntando su esperienze uniche e sulla sostenibilità.

Marrakech, invece, è già tornata alla normalità. Le strade, le strutture e le attività sono per la maggior parte aperte e operative, garantendo un ambiente sicuro per i visitatori.

La Farnesina, l’istituzione italiana per gli affari esteri, non ha emesso alcuna dichiarazione di allerta per il Marocco, ad eccezione delle aree direttamente colpite dal terremoto, ovvero AL HAOUZ, TAROUDANT, CHICHAOUA e i villaggi circostanti.

In questo contesto, vogliamo rassicurarvi che il Marocco è pronto ad accogliervi e andare avanti.

Aiutiamo il Marocco a riprendersi Da ora fino a Dicembre, se scegliete di viaggiare con In Marocco con Lisa, una parte dei proventi dei vostri tour sarà devoluta alle comunità colpite dal terremoto. Per cui, nel caso foste in dubbio sul prenotare o meno un tour, ora avete un motivo in più per farlo. Il turismo è il motore che ci permette di andare avanti e contribuire alla ricostruzione del paese.

Ormai lo sapete tutti. Nella notte tra l’8 e il 9 settembre 2023 il Marocco è stato colpito da un violento terremoto che, stando alle stime attuali, ha causato circa 3000 morti e oltre il doppio di feriti.

È possibile andare in Marocco ora?Assolutamente sì. I voli operativi non hanno subito modifiche o cancellazioni dovute al terremoto, garantendo che i viaggiatori possano continuare a pianificare le loro visite in Marocco senza problemi.

Tabella: Impatto del Terremoto in Marocco

Dato Valore
Morti 2.901
Feriti 5.530
Case Distrutte 19.000
Case Danneggiate 59.000
Stima Costi Ricostruzione 12 miliardi di dollari

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