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Turisti per caso: Consigli per un'indimenticabile avventura a Marrakech

Se cercate una destinazione culturalmente diversa, Marrakech è la meta ideale. Sono appena tornata da un week end lungo, e mi metto subito a scrivere per non dimenticare, consigli utili (spero) per chi ci vuole andare. Marrakech è sicuramente una città affascinante ma anche difficile sotto molti aspetti.

Quanti giorni a Marrakech?

Se visitate solo la città di Marrakech, a mio avviso, tre giorni bastano e avanzano. Se avete in mente di fare anche escursioni nelle città vicine o nel deserto allora vi serviranno alcuni giorni in più. Per quanto riguarda la mia esperienza, tre giorni a Marrakech sono più che sufficienti per girare la medina, dopodiché consiglio di spostarsi per escursioni più lontane.

Dove alloggiare: Riad nel cuore della Medina

Mi raccomando non perdetevi (nel vero senso della parola) di soggiornare in uno dei riad nel cuore della Medina. Dall’esterno non gli dareste un centesimo, nascosti da muri di fango, ma varcando la soglia, troverete cortili interni stupendi e lontani dal caos della città. Piccoli gioielli curati e misteriosi. Le opzioni sono pressoché infinite tra hotel fuori dalla medina, appartamenti in affitto, riad e ostelli. Il mio consiglio è di preferire un riad se ricercate un’esperienza che sia realmente immersiva nella cultura locale e che ve la faccia percepire oppure, come nel mio caso dato che viaggiavo da sola e cercavo una soluzione che fosse anche economicamente più vantaggiosa, un ostello all’interno di un riad.

Noi abbiamo alloggiato al Riad Karmela (consigliatissimo), a circa 10 minuti a piedi dalla famosissima Piazza Djemaa El Fna (o chiamata solamente “La Place”). Io ho optato per il Central House Medina e mi sono trovata molto bene. La posizione è perfetta perché a 10 minuti a piedi dalla piazza principale, il posto è molto bello, pulito e lo staff gentilissimo; importante anche menzionare l’organizzazione di attività gratuite per i clienti e la possibilità di prenotare escursioni in reception.

Ci permettiamo di consigliarlo: oltre alla pulizia, l’immancabile thè di benvenuto, la colazione abbondante e buona, la suite all’ultimo piano del riad, in perfetto stile marocchino con terrazza sui tetti della medina e l’ottimo rapporto qualità/prezzo, l’hotel dista davvero pochissimi minuti a piedi dalla piazza, crocevia e punto di partenza per la visita alla città.

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Come arrivare dall'aeroporto al Riad

Vi consiglio, dall’aeroporto, di organizzare un taxi direttamente con il Riad (almeno all’andata), perché se no trovarlo nel labirinto di stradine con bagaglio al seguito sarebbe complicato. Dall’aeroporto alla medina avete diverse possibilità, da considerare il fatto che la distanza sia di soli 6km e quindi si tratta di un trasporto piuttosto breve.

  • Taxi: il mezzo più utilizzato e conveniente se si è più persone che quindi possono dividere la quota. Il consiglio, per evitare spiacevoli inconvenienti, è concordare prima della partenza la cifra da corrispondere.
  • Autobus L11: si tratta della rete di trasporti locali e del mezzo più economico da/per il centro, dato che il biglietto che potete acquistare direttamente sull’autobus costa solamente 30centesimi. La fermata è appena fuori dal terminal dell’aeroporto e gli orari - come prevedibile - non sono sempre precisi.

Come orientarsi nella Medina

Una volta in città dimenticatevi pure cartine e guide, tanto vi perderete comunque! Ma non vi preoccupate…tutte le strade portano a La Place quindi senza neanche accorgevene tornereste comunque al centro di Marrakech. Se non ci arrivate da soli…se state percorrendo la strada sbagliata, vi faranno subito notare che la Piazza è dalla parte opposta di dove state andando.

Consigli utili appena arrivati

Appena arrivati ascoltate attentamente i consigli della ricezionista di turno e soprattutto fatevi dire i costi di base: corsa in taxi (i taxi gialli li troverete in Piazza) per andare ai Giardini Majorelle (solo andata noi siamo riusciti a scendere solo fino a DH 25…sono partiti con DH 50), un’ora in giro in calesse per due persone DH 180…un cappello bianco di Marrakech stile panama DH20 (ed era partito da DH 150). Cambiate i soldi in valuta locale appena arrivate in aeroporto, non vi conviene assolutamente pagare in euro (attenzione anche con le carte di credito perché aggiungono il 5% di commissione).

In Marocco la valuta è il Dirham, io ho cambiato una piccola somma direttamente in aeroporto a Marrakech e, in base alle necessità successive, ho prelevato nella piazza centrale.

Contrattare è fondamentale

Contrattare è la parola magica…ci hanno consigliato di abbassare il prezzo iniziale del 40/50%…loro sono assolutamente dei professionisti e non è per niente facile stare al loro passo. Vi fregheranno, state sicuro, ma con il sorriso!

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Abbigliamento: rispetto per la cultura locale

Fattore abbigliamento: donne, siete in un paese mussulmano e tutte le donne sono velate, tutte! Personalmente mi sono sentita più a mio agio con pantaloni lunghi e maglietta con spalle coperte. Ci sono turiste che girano anche in hot pants, scollate con vestitini, sta a voi…ma il mio motto è “Paese che vai usanze che trovi” quindi il rispetto prima di tutto.

Piazza Jemaa El Fna: il cuore pulsante di Marrakech

A partire dal tardo pomeriggio la piazza si anima sempre di più: i cobra aumentano e stancamente continuano lo spettacolino, suonatori chiedono un’offerta per fare una foto con loro come i venditori di acqua. Gruppetti di donne vorranno tatuarti con l’henné, cartomanti, musicisti vari, uno spettacolo a cielo aperto. Piazza Jemaa El Fna è immensa, ci si trova di tutto a qualsiasi ora del giorno: cibo, souvenir, gente locale che lavora, turisti che si divertono, danzatori berberi nei loro abiti tradizionali, animali come scimmiette al guinzaglio, cobra ipnotizzati dai flauti degli incantatori di serpenti, combattimenti tra galli e cavalli che trascinano carrozze: queste immagini ci lasciano alquanto sconcertati, ma questa è la tradizione marocchina. Si materializzano dal nulla decine e decine di ristoranti, tutti con lo stesso menu e lo stesso prezzo. I ragazzi faranno a gara per accaparrarvi come loro clienti.

Cuore pulsante, centro e nocciolo della città. È a partire da qui che si snodano le principali attività e prende vita la medina. Di giorno - ahimè - luogo in cui si raccolgono non solo attrazioni e attività ma anche sfruttamento animale, a cui vi invito caldamente a non prendere parte. Dopotutto che divertimento potrebbe mai portare fare una foto con una scimmia vestita e con indosso un pannolino?

Si può mangiare di tutto: dagli hamburger, a buonissimi panini con vari ripieni, soprattutto carne, patatine, ma anche i tipici tajin: si tratta di una pietanza di carne e verdure, che prende il nome dal caratteristico piatto di terra cotta in cui viene cucinato. Da assaggiare assolutamente!

Cosa vedere a Marrakech

  • Medina: Il dedalo di vicoli che compone la grande matassa. Probabilmente camminare in queste strade dai muri rosati, affacciarmi in cortili interni e sbirciare i fondaci, è stata una delle mie cose preferite. Se dovessi suggerirvi anche il mio momento preferito, vi direi di uscire la mattina presto, quando le botteghe sono ancora chiuse o in fase di apertura.
  • El Badi Palace: Nonostante sia completamente in rovina, possiamo immaginare la magnificenza di questo palazzo già dal suo immenso cortile.
  • Bahia Palace: Viene considerato una delle opere architettoniche più importanti e impressionanti della città.
  • Le Tombe Saadiane: Le tombe Saadiane sono uno dei pochi vestigia della dinastia Saadian che regnava nell’età d’oro di Marrakech tra il 1524 al 1659. Il segreto rimase ben conservato fino al 1917, data della riscoperta del sito delle tombe Saadiane. Sono visibili dall’esterno solo due stanze, ma sono spettacolari.
  • Koutoubia, la moschea più importante di Marrakech: Si distingue per il suo minareto alto 65 m (che ricorda quello della Giralda di Siviglia che avevamo visitato qualche anno fa) e per il suo colore dovuto alla pietra arenaria rosata, tipica della città. Il suo nome, che significa “moschea dei librai”, si deve alle numerose bancarelle di libri. Come nel resto delle moschee della città, l’ingresso è vietato ai non musulmani.

Cosa evitare

  • Le Jardin Majorelle: Si tratta probabilmente dell’attrazione più famosa di tutta la città: i suoi giardini, le piante frondose e il piccolo museo attirano ogni giorno centinaia di persone. Ho avuto l’impressione che fosse visto come una enorme instagram opportunity, il luogo per lo scatto perfetto. Sicuramente residenza meravigliosa e meritevole ma non tra le mie priorità questa volta.
  • Concerie: Famosa non solo per la lavorazione della pelle, ma anche per le ‘truffe’ a danno dei turisti. Si tratta di qualcosa che avrei voluto visitare e vi consiglio di fare altrettanto, ma occhi aperti!

Souk: perdersi nel labirinto dei mercati

Suq. O Souk. O Suk. Comprende tutta l’area nella parte a nord della piazza Jemaa el Fna ed è formata da un gomitolo di viuzze che su ogni lato hanno botteghe di vestiti, artigianato, spezie e prodotti tipici. Perdersi nei souk è una cosa da provare, si è immersi nel caos, odori, rumori, vecchi motorini che sfrecciano tra i passanti, senza curarsi di limiti, precedenze né di inquinamento: a volte si respira puro smog! E ahimè i poveri asinelli che trascinano carretti stracolmi.

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Nel suo caos, anche il suq ha un proprio ordine, infatti sembra che le botteghe siano organizzate per corporazione. Parola d’ordine qui mercanteggiare. Fa parte della cultura locale e se non volete spendere molto più del previsto, è anche necessario.

Esperienze uniche: cibo e relax

  • Hammam con gommage al sapone nero: Fatevi un bel hammam con gommage al sapone nero…non vi sentirete mai più puliti e rilassati di così!
  • Food Tour: Mangiare a Marrakech è stata per me l’attività più appagante, felice, soddisfacente ed emozionante di tutte. Chi ha seguito il mio racconto sui social sa a cosa mi riferisco, e non c’è nessun palazzo o bellezza architettonica che possa equiparare quello che le ricette marocchine hanno fatto per me in soli tre giorni.

Dove mangiare a Marrakech

  • ATAY CAFÈ: una terrazza vagamente ‘fancy’ dove ho assaggiato ottimi piatti e sapori marocchini.
  • NAIMA COUS COUS: Niente terrazza per questo locale che serve solamente cous cous e si trova all’interno della medina.

Documenti necessari per entrare in Marocco

Per entrare in Marocco è necessario un passaporto in corso di validità almeno per il periodo di permanenza nel paese, mentre non è necessario richiedere un visto sotto i tre mesi di soggiorno.

Assicurazione Sanitaria

Non è parte dei documenti obbligatori per l’ingresso nel paese, ma vi conviene fingere che lo sia: l’assicurazione sanitaria! Ve ne renderete conto immediatamente entrati nella medina di Marrakech, per questo è bene essere sempre tutelati per qualsiasi inconveniente.

SIM virtuali

Se non ho necessità di fare chiamate nazionali mi affido sempre a sim virtuali: costano meno, non corro il rischio di perdere la mia sim fisica e ho sempre la garanzia di una buona connessione. Airalo anche a Marrakech non mi ha delusa, se lo doveste utilizzare per la prima volta, ho un codice sconto pari a 3$ per voi.

IMPORTANTE: al rientro da un viaggio da Marrakech, in aeroporto è necessario e obbligatorio avere la carta di imbarco stampata perché prima della partenza è necessario far apporre un timbro.

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