Turismo in Valtellina: cosa vedere e fare
La Valtellina è una regione montuosa che si estende per quasi 200 chilometri nel nord della Lombardia, fino al confine con il Cantone svizzero dei Grigioni. Le montagne, lo sci e gli sport invernali che qui saranno protagonisti delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, ma anche i castelli, i borghi e il Trenino Rosso del Bernina, e poi i pizzoccheri, i crotti e i vini rossi della viticoltura eroica, la rendono una meta che regala emozioni in tutti i periodi dell’anno.
Bassa Valtellina: Morbegno e i suoi tesori
Per i viaggiatori che entrano in Valtellina provenendo da Milano e dal Lago di Como, la prima tappa, in Bassa Valtellina, è Morbegno. Patria del formaggio Bitto, vanta un bel centro storico con stradine strette, chiese, palazzi storici e cantine. Tra gli edifici storici spicca l’imponente Palazzo Salis, centro del potere politico tra il XVII e il XVIII, da visitare per le sue sale in stile barocco splendidamente affrescate e arredate con oggetti d’epoca. Allo sbocco della val Gerola, Morbegno ha antiche tradizioni commerciali e manifatturiere, che crebbero quando, nel 1592, aprì la strada Priula, la cosiddetta “via del sale” che, per il passo di San Marco, puntava a Bergamo e alle terre della Serenissima.
Una posizione strategica che ne ha favorito una certa ricchezza ancora oggi percepibile incontrando nel suo centro storico palazzi maestosi che racchiudono saloni, e sfoggiano facciate decorate da balconi in ferro battuto. La centrale piazza S. Giovanni è dominata dall’imponente facciata della collegiata di S. Lì accanto c’è palazzo Malacrida, ricostruito nel 1758-62 da Pietro Solari, che sfoggia un bel giardino all’italiana, stucchi e affreschi nei saloni. Oltre alle bellezze architettoniche, Morbegno ospita nel suo centro anche numerose cantine, segno di una storica produzione vinicola di qualità.
Media Valtellina: Teglio, la patria dei pizzoccheri
Nella media Valtellina, Teglio è uno dei borghi più belli dell’intero territorio, nonché la patria del piatto valtellinese più rinomato: i pizzoccheri. Qui potrai gustare i pizzoccheri fatti a mano in uno dei ristoranti dell’Accademia del Pizzocchero, ma non scordarti una visita al cinquecentesco Palazzo Besta o al Mulino Menaglio di San Rocco, ultimo mulino ad acqua ancora perfettamente funzionante.
Uno dei più splendidi gioielli dell'intera Valtellina è Palazzo Besta nel villaggio di Teglio. È uno splendido palazzo rinascimentale che conserva al suo interno splendidi cicli di affreschi del XVI secolo su soggetti biblici, mitologici e storici. Il piano terra di Palazzo Besta ospita l'Antiquarium Tellinum, un'importante collezione di stele preistoriche incise risalenti all'età del rame, ovvero al terzo millennio a.C. Questi manufatti sono stati trovati dal 1940 in varie località del territorio di Teglio.
Leggi anche: IA e il futuro del turismo
Valchiavenna: Chiavenna e i suoi tesori
Il paese di Chiavenna sul fiume Mera, cuore della Valchiavenna, a pochi chilometri dal confine svizzero, è stato premiato con la Bandiera arancione del Touring Club per la bellezza dei suoi scorci e dei tesori artistico-culturali. Tra questi, la Collegiata di San Lorenzo con il Museo del Tesoro, dove è conservata la “Pace“, una coperta di evangeliario del XI secolo in oro sbalzato, gemme, perle e smalti.
Chiavenna è infatti al bivio di due vie di comunicazione lungo le quali per secoli sono transitate grandi ricchezze. Una è la strada del passo dello Spluga, da cui un tempo calavano i Lanzichenecchi e sui cui sentieri ora nella bella stagione scendono gli escursionisti impegnati sulla Via Spluga (65 km da percorrere in 7 giorni fra Chiavenna e Thusis). L'altra è la strada che imbocca la bassa Val Bregaglia, salendo verso il passo del Maloja, l'Engadina e St. Prima di ripartire lasciatevi il tempo di visitare Palazzo Vertemate Franchi, una delle più belle ville rinascimentali d'Italia, sopravvissuta alla gigantesca frana che nel 1618 spazzò via quasi tutto Piuro (allora borgo ricchissimo) con i suoi mille abitanti. E sulla strada, prima di puntare Morbegno, deviate verso la cascata dell’Acquafraggia. È una delle più belle d’Italia e domina con il suo doppio salto finale un idillio di boschi e verdi prati, proprio come quando la ammirava Leonardo da Vinci.
Alta Valtellina: Bormio, Livigno e il Parco Nazionale dello Stelvio
Centro termale e sciistico di fama internazionale in Alta Valtellina, Bormio sorge in un anfiteatro naturale circondato dalle imponenti cime delle Alpi retiche. Gli impianti di Bormio, Santa Caterina Valfurva e Cima Piazzi - San Colombano offrono 110 km di piste agli appassionati di sci.
Una delle località più glamour delle Alpi, a oltre 1800 metri di quota, al confine fra le montagne italiane e quelle svizzere dove la natura è imbiancata da novembre a maggio. Trekking sulle montagne intorno a Livigno. In Alta Valtellina, Santa Caterina è una frazione del comune di Valfurva.
Riserva naturale ad alta quota tra le più grandi d’Europa che si estende tra la Lombardia e il Trentino Alto Adige, il Parco Nazionale dello Stelvio occupa gran parte del territorio dell’Alta Valtellina. Innumerevoli i sentieri escursionistici che si snodano tra boschi, alpeggi, cime, vallate e ghiacciai, e offrono emozionanti incontri con la fauna selvatica. I panorami spettacolari del parco nazionale dello Stelvio.
Leggi anche: Analisi del rapporto turismo-PIL in Italia
Castelli e fortezze: Castel Grumello
Per la sua posizione strategica tra l’Italia e l’Europa centrale, la Valtellina fu in passato una terra di castelli e fortezze. Vicino a Sondrio si visita Castel Grumello, un raro esempio di castello “gemino”, costituito da due edifici speculari uniti da un tratto di mura. Costruito nel XIII secolo, si trova in cima a un’altura con una vista unica sulla Valtellina.
Sport e attività all'aria aperta
Discipline invernali, escursionismo, arrampicata, mountain bike, canyoning: la Valtellina è una palestra a cielo aperto, perfetta per vivere una vacanza attiva in ogni stagione. In Valtellina, oltre 400 km di piste e la possibilità di sciare anche in estate. 400 km di piste per lo sci alpino e 200 km per lo sci nordico.
Snowpark e babypark, itinerari freeride per chi cerca l’emozione della neve fresca, disseminati da Livigno a Bormio, da Santa Caterina Valfurva a Madesimo, fino a Chiesa in Valmalenco, Aprica, Teglio e Val Gerola. A Livigno, oltre a 115 chilometri di piste, ci sono snowpark tra i migliori in Europa nelle aree di Mottolino e Carosello 3000.
Tra i trekking impegnativi, il Sentiero Roma, che si estende per più di 50 chilometri, attraversa la Val Codera, la Val Masino fino alla Valmalenco, e offre viste spettacolari su vette e ghiacciai; l’Alta Via della Valmalenco, un itinerario per escursionisti esperti, percorribile nei mesi estivi, che collega numerosi rifugi ad alta quota, per una lunghezza di oltre 100 km. È invece adatta alle famiglie la Val di Mello, riserva naturale in Val Masino, caratterizzata da imponenti pareti granitiche, cascate e prati verdi punteggiati di fiori selvatici.
Per gli appassionati delle due ruote si va da salite protagoniste del Giro d’Italia a itinerari cicloturistici per scoprire la Valtellina in modo slow. Tra questi, il Sentiero Valtellina, che collega il lago di Como a Bormio seguendo il corso del fiume Adda, e la ciclabile della Valchiavenna, percorso di fondovalle che parte da Colico e arriva fino alla Val Bregaglia, al confine con la Svizzera.
Leggi anche: Regolamentazione delle Ferie nel Turismo
Il Trenino Rosso del Bernina
Un viaggio mozzafiato sul treno più alto d’Europa attraverso paesaggi alpini spettacolari, tra vette e ghiacciai, boschi, gole e laghetti. Il Trenino Rosso del Bernina, capolavoro dell’ingegno umano e Patrimonio Mondiale UNESCO, parte da Tirano, raggiunge i 2.253 metri del passo del Bernina (fermata Ospizio Bernina), per poi scendere a St.
Enogastronomia valtellinese
I luoghi più suggestivi dove gustare la vera cucina valtellinese sono i crotti. I crotti sono tipici della Valchiavenna; oltre a salumi e formaggi , propongono piatti locali come le costine cotte sulla piòta calda e gli gnocchetti o pizzoccheri bianchi della Valchiavenna.
I Pizzoccheri, piatto simbolo della Valtellina. La bresaola e il violino di capra della Valchiavenna, salume prodotto con la coscia e la spalla della capra, Presidio Slow Food. Le mele, le confetture, i formaggi tra cui il Bitto e il Casera.
E poi gustosi primi piatti a base di grano saraceno, a partire dai famosi pizzoccheri, ma anche gli sciatt, dei piccoli bignè di grano saraceno, ripieni di formaggio Casera e fritti, e il chisciöl, una frittella tipica della zona di Tirano, fatta con farina di grano saraceno. E ancora i taròz, un piatto della tradizione contadina che si prepara con patate, fagiolini, formaggio e burro, e la polenta taragna.
Il dolce da assaggiare è la Bisciöla, a base di farina di segale ricca di noci, fichi e uvette. Tutte le specialità valtellinesi sono da accompagnare con i celebri vini rossi locali: il Valtellina superiore DOCG con le sue 5 sottozone (Inferno, Grumello, Sassella, Valgella, Maroggia) e lo Sforzato di Valtellina DOCG.
Come raggiungere la Valtellina
La Valtellina e la Valchiavenna sono collegate con Milano e servite da numerosi treni di Trenord che fermano a Lecco, Colico, Morbegno, Sondrio e Tirano. Per raggiungere la Valchiavenna, bisogna cambiare treno a Colico, in direzione di Chiavenna.
Tabella riassuntiva delle principali attrazioni
Località | Attrazioni principali |
---|---|
Morbegno | Palazzo Salis, centro storico |
Teglio | Palazzo Besta, Accademia del Pizzocchero |
Chiavenna | Collegiata di San Lorenzo, Mulino Moro di Bottonera |
Tirano | Basilica della Madonna di Tirano, Trenino Rosso del Bernina |
Bormio | Terme di Bormio, Pista Stelvio |
Livigno | Stazione sciistica, zona duty-free |
Parco Nazionale dello Stelvio | Sentieri escursionistici, flora e fauna alpina |
TAG: #Turismo