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Turismo Industriale a Vicenza: Alla Scoperta delle Eccellenze Artistiche e Produttive

Basta salire sulla terrazza della Basilica Palladiana di Vicenza e guardare dall’alto cupole e palazzi per capire che questa è una città da scoprire attraverso la lente dell’arte e dell’architettura. A saltare subito all’occhio è l’alta concentrazione di palazzi rinascimentali nel breve spazio di una cerchia muraria, opera di un demiurgo dell’armonia e dell’equilibrio, Andrea Palladio, che l’ha rivestita di splendore.

Vicenza non è certamente tra le località Venete più battute a livello turistico ma ha in realtà molto da offrire e rimarrete piacevolmente sorpresi dopo averla visitata, così come è accaduto a noi. Impossibile, quando si pensa a questa città, non associarla ad Andrea Palladio, architetto del tardo-rinascimento, in grado di lasciare un’impronta indelebile con i suoi edifici unici ed inconfondibili che hanno ridisegnato in parte i tratti della città. Ed è grazie agli edifici palladiani, tra cui 23 palazzi e numerose ville, che la città è stata inserita nella lista Patrimonio UNESCO. Il compatto centro storico di Vicenza fa sì che il modo migliore per visitarla sia quello di farlo a piedi. Potrete così avere il tempo, passeggiando lungo le sue vie, di ammirare appieno le bellezze che ha da offrire.

Cosa Vedere a Vicenza: Un Itinerario tra Arte e Architettura

Dopo aver passato in rassegna una schiera di facciate eccellenti, basta sedersi sull’antica gradinata ellittica del Teatro Olimpico per lasciarsi incantare, guardando la scena da cui si dipartono le sette vie della città di Tebe, dalla potenza illusionistica della prospettiva.

Il nostro itinerario di visita inizia da dopo aver superato i Giardini Salvi e oltrepassato le Porte della Città.

Corso Palladio: Il Cuore Pulsante di Vicenza

Corso Palladio a Vicenza è senz’altro il cuore della città, arteria principale della città sin dall’epoca romana. Superate le porte della Città imbocchiamo Corso Palladio che ci indirizza verso il centro. Il corso rappresenta una delle strade più frequentate, alternando negozi, eleganti edifici e dimore progettate dallo stesso Palladio.

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Da questo scenografico fondale del teatro urbano può partire l’itinerario cittadino, ricco di scorci e di una sequenza quasi imbarazzante di vetrine griffate e palazzi ‘da collezione’. La via pedonale ha inizio da Piazza Castello, il cui nome ricorda che un tempo vi sorgeva il Castello degli Scaligeri. Sull’emiciclo affacciano Palazzo Porto Breganze e Palazzo Thiene Bonin Longare, edificati dall’erede spirituale del Palladio, Vincenzo Scamozzi, su disegno del maestro.

Sul corso continua la sfilata di facciate eccellenti progettate nei secoli in cui la nobiltà vicentina faceva a gara con quella veneziana nell’esibire la propria ricchezza. Il rinascimentale Palazzo Capra Clementi al n. 45, è seguito al n. 67 da Palazzo Braschi, di stile gotico veneziano, con una raffinata quadrifora al piano nobile e un sacello votivo seicentesco dedicato alla Madonna dei Sette Dolori nel cortile. Superato il palladiano Palazzo Pojana al n. 90-96, si può ammirare al n. 98 il maestoso Palazzo Trissino-Baston, impostato su un alto portico ionico, capolavoro di Vincenzo Scamozzi.

Al piano nobile, sede del municipio, si aprono la Sala della Giunta Comunale, con fregi seicenteschi, e la Sala degli Stucchi, dove i vicentini vengono a sposarsi con rito civile. Al n. 147 si contempla la meraviglia gotica della città, la Ca’ d’Oro vicentina,che all’epoca della sua edificazione, gli anni ’70 del Quattrocento, andava fiera dei capitelli e delle cornici in origine dipinti d’oro.

Piazza dei Signori: Il Cuore di Vicenza

La prima Piazza che si incontra, dopo aver oltrepassato la Porta della Città, è Piazza Castello in cui si erge Palazzo Breganze progettato dal Palladio. Proseguiamo fino a raggiungere quello che può essere considerato il cuore di Vicenza: Piazza dei Signori, collegata al Corso da alcune vie laterali come Contrà Cavour, Contrà del Monte, Contrà delle Morette o Contrà Manin.

Qui, tra portici in pietra bianca, si trovano alcuni dei capolavori dell’architetto come la Basilica Palladiana, riprogettata dall’artista nel XVI secolo e la Loggia del Capitaniato, ideata nel 1571 ma rimasta incompiuta, affiancati alla bella Torre Bissara risalente al XII secolo e alta 82 m.

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Basilica Palladiana: Un Simbolo dell'Architettura Palladiana

Come si può dedurre dal nome, anch’essa è stata progettata da Palladio ed è distinguibile dalle bianche colonne e dal susseguirsi delle logge. Realizzata a metà del 1500 è iscritta tra i Patrimoni Unesco ed è Monumento Nazionale. Presenta un doppio loggiato, al Piano Terra botteghe e il Museo del Gioiello, al Primo Piano la Sala del Consiglio utilizzata per mostre ed eventi e al Secondo Piano la Sala Domus Comestabilis con la terrazza da cui apprezzare uno dei più bei panorami su Vicenza.

La Basilica, opera paradigmatica dell’architettura palladiana, si trova nel luogo più rappresentativo della città, piazza dei Signori, già luogo del foro romano e della platea medievale. È proprio il Palladio a coniare per l’edificio un nome coerente alle sue convinzioni: Basilica, come nell’antica Roma veniva chiamato il luogo dove si gestivano la politica e gli affari più importanti.

Al di là del lauto e prolungato compenso (5 ducati al mese per tutta la vita), corrisponde alla consacrazione ufficiale come architetto della città di Vicenza. Il progetto del Palladio si basa sulla ripetizione del modulo della “serliana“, vale a dire una struttura composta da un arco a luce costante affiancato da due aperture laterali rettangolari, di larghezza variabile e quindi in grado di assorbire le differenze di ampiezza delle campate, specie negli angoli dell’edificio.

Quanto alle vicende più recenti della Basilica, vanno ricordati soprattutto gli effetti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che letteralmente sventrarono l’edificio. Negli ultimi cinquant’anni la Basilica è stata teatro di spettacoli ed anche di eventi sportivi, partite di pallacanestro, soprattutto, quando negli anni 60-70 le squadre vicentine femminili dominavano il campionato nazionale. In anni recenti è prevalsa la destinazione a spazio espositivo, ferma restando la tradizionale presenza delle botteghe al piano terreno.

La Basilica può essere visitata in orario diurno per tutta la sua interezza o di sera con accesso alla terrazza e alla loggia. Il Museo del Gioiello è invece unico in Italia, ospita 400 opere in 9 sale.

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Teatro Olimpico: Un Capolavoro del Rinascimento

Al termine di Corso Palladio si incontra Piazza Matteotti che conserva due tra gli elementi Palladiani di maggior rilievo della città. Stiamo parlando del Teatro Olimpico, capolavoro del rinascimento ultimato da Vincenzo Scamozzi. Rappresenta l’ultimo dei capolavori progettati da Andrea Palladio anche se lo stesso architetto non ne ha visti i lavori. Viene costruito dal 1580 e inaugurato cinque anni dopo. Rappresenta ad oggi il più antico teatro coperto e le scene del tempo sono state preservate per cinque secoli e ancora visibili.

In questa opera è stata ripensata l’illusione di prospettiva e profondità realizzando una delle scenografie di teatro più particolari al mondo. Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi.

Il Palladio appronta il disegno pochi mesi prima della sua morte e non lo vedrà realizzato; sarà il figlio Silla a curarne l’esecuzione consegnando il teatro alla città nel 1583. La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585, è memorabile: la scelta ricade su una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle, e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L’artefice di questa piccola meraviglia nella meraviglia è Vincenzo Scamozzi.

Sempre Wolfgang Goethe nel suo libro definì il teatro olimpico «Un teatro sul modello antico, ma in piccole proporzioni e indicibilmente bello…». Si tratta del più antico teatro coperto in muratura al mondo. Commissionato dall’Accademia Olimpica al Palladio nel 1580, il teatro è ispirato ai modelli dell’arte classica romana, e ai teatri descritti da Vitruvio. L’architetto non riuscì a vedere l’opera completata, e i lavori furono terminati nel 1583 dal figlio Silla. La prima opera messa in scena è stata l’Edipo Re, di Sofocle nel 1585. Il teatro conta circa 400 posti e tutt’ora si tengono rassegne musicali e teatrali come il ciclo di “Spettacoli classici” le “Settimane musicali al Teatro Olimpico”, i Festival “Vicenza Jazz” e altre opere.

Palazzo Chiericati: Sede del Museo Civico

Il secondo edificio è il Palazzo Chiericati che ospita il Museo Civico e che è considerato tra le opere più riuscite. Il museo ospita oggi una collezione composta di dipinti, sculture e arti applicate e il percorso espositivo permanente comprende opere dal medioevo all'ottocento. Al piano terra si possono ammirare le decorazioni ad affresco opera di Domenico Brusasorzi e Battista Zelotti, impreziosite da stucchi e grottesche.

Apre il percorso espositivo la sala con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città sotto il dominio della Serenissima.Al primo piano sono accolti i capolavori di Paolo Veneziano, Hans Memling, Bartolomeo Montagna ed il grandioso ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di S. Bartolomeo, con importanti pale d’altare di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio.

Al piano nobile sono raccolte, tra le altre, le opere di Bassano, Tintoretto, Veronese, oltre alle sculture di Sansovino, Vittoria e i cristalli di rocca di Valerio Belli. Nelle nuove sale dell’ala Roi si percorre un suggestivo viaggio nello sviluppo storico artistico vicentino dal Seicento all'Ottocento. Capolavori provenienti dal collezionismo vicentino, da Van Dyck a Saraceni, si collocano accanto a Maffei e Carpioni, campioni della pittura barocca a Vicenza.

Il Settecento si apre con il confronto tra i giganti veneziani Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo, e continua con Giandomenico Tiepolo e Pittoni. La Galleria dei Paesaggi e dei Capricci, che evoca gli ambienti di una residenza nobiliare, accoglie invece Marco e Sebastiano Ricci, mentre le vedute di Cristoforo dall'Acqua restituiscono il volto della città dell’epoca. L'Ottocento, vera novità del nuovo allestimento, presenta il culto del civismo risorgimentale, attraverso i suoi più illustri artefici, da Busato a Roi.

Altri Palazzi Palladiani da Non Perdere

  • Palazzo Capra: Rappresenta una sua opera giovanile con un’edificazione databile tra il 1540-45.
  • Palazzo Pojana: Attribuito sempre all’architetto vista la qualità e novizia di particolari.
  • Loggia del Capitaniato: Residenza del Capitanio che era la massima autorità a Vicenza. È rimasto incompiuto e ospita la Sala Bernarda sede del Consiglio Comunale.
  • Palazzo Da Monte Migliorini: In Contrà Santa Corona, progettata nel 1540.
  • Palazzo da Schio: Ora Vaccari Lioy, del 1570, in Contrà San Marco.
  • Palazzo Iseppo da Porto: Di metà 1500, in Contrà Porti.
  • Palazzo Barbaran da Porto: Realizzato tra il 1570 e 1575 e oggi sede del Palladium Museo. Qui viene raccontata la storia dell’artista e la cultura di costruzione veneta del Cinquecento.
  • Palazzo Porto Breganze: Progettato attorno al 1570 e di aspetto un po’ insolito per l’artista.
  • Palazzo Thiene: Ospita la Pinacoteca e una raccolta di stampe. Il Palazzo è visitabile solo con vista Guidata.
  • Palazzo Valmarana: Commissionato da Isabella Nogarola.

Chiese di Vicenza: Un Patrimonio di Arte e Fede

Dopo aver lasciato Piazza Matteotti, ritorniamo verso il centro dove troviamo alcuni edifici di culto degni di visita. Il primo si trova in Contrà di Santa Corona ed è la Chiesa si Santa Corona, in stile romanico e fondata nel 1261 dai domenicani, per custodire le reliquie della corona di spine di Cristo.

La struttura vanta tra l’altro la presenza di opere quali “l’Adorazione dei Magi” del Veronese, “il Battesimo di Cristo” del Bellini e la Cappella Valmarana del Palladio. Il secondo è la Cattedrale di Santa Maria Annunciata o Duomo che rappresenta un bell’esempio di gotico veneziano. La Cupola ed il Portale Laterale di Settentrione sono stati progettati dal Palladio mentre all’interno sono conservati interessanti dipinti e sculture databili tra il Trecento e il Settecento.

Le altre chiese presenti nel centro città e che meritano una visita sono la Chiesa di San Lorenzo realizzata a partire dal 1280 che rappresenta un mix tra stile romanico e cistercense, la Chiesa Santa Maria detta dei Servi a tre navate costruita dal 1300 e infine la Chiesa di Santa Maria Nuova il cui progetto è attribuito al Palladio alla fine del 1500.

  • Tempio di San Lorenzo: Ha origini molto antiche, si pensa addirittura del 1280. Capolavoro romanico-gotico costituito dai frati francescani.
  • Duomo di Vicenza e i resti dell’epoca romana: La Cattedrale di Santa Maria Annunciata è di origine paleocristiana. Andrea Palladio ne progettò la cupola e la Cappella Almerico.
  • Santuario della Madonna di Monte Berico: È raggiungibile a piedi o con l’autobus dal centro di Vicenza. Il Santuario è sorto attorno al 1428 negli anni della peste, dopo due apparizioni della Vergine Maria.

Altri Musei e Gallerie

  • Gallerie d’Italia: Allestite nel Palazzo Montanari in cui sono esposte collezioni private della Banca comprendenti dipinti, sculture, icone sacre nonché mostre temporanee.
  • Museo del Gioiello: Il primo in Europa e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera, il Museo del Gioiello, spazio museale permanente è un progetto di Fiera di Vicenza realizzato in partnership con il Comune di Vicenza.
  • Museo Naturalistico-Archeologico: Allestito dal 1991 nel complesso dei chiostri di Santa Corona, è suddiviso in due sezioni: Naturalistica e Archeologica.
  • Museo del Risorgimento e della Resistenza: Raccoglie le memorie delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d’Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla lotta di liberazione (1945).
  • Museo Diocesano: Presenta la storia della chiesa vicentina in 11 sale.

Le Ville Palladiane: Un Patrimonio UNESCO

Due sono le Ville poco lontano dal centro di Vicenza e pertanto raggiungibili facilmente.

  • Villa Valmarana ai Nani: Un complesso formato dalla Palazzina, dalla Foresteria, dalla Scuderia e da un parco. La Palazzina, risalente al 1669 è stata commissionata da Giovanni Maria Bertolo ed è abitata tutt’ora dalla famiglia Valmarana; conserva come elemento di pregio affreschi di Gianbattista Tiepolo.
  • Villa Almerico Capra detta La Rotonda: Commissionata dall’Architetto Paolo Almerico inizia ad essere costruita nell’anno successivo la progettazione. La Rotonda è caratterizzata da una volta a cupola e da 4 facciate tutte uguali che presentano una scalinata e 6 colonne ioniche.

Inserita tra i Patrimoni Unesco è oggi di proprietà della Famiglia Valmarana ma è aperta al pubblico.

La Bellezza di Vicenza Oltre l'Arte

La bellezza di Vicenza è anche legata alla sua propensione per l’impresa nel campo agricolo e industriale. Lo capirete visitando un laboratorio di oreficeria, un outlet di abbigliamento o degustando le leccornie della cucina veneta seduti al tavolo di un’osteria: baccalà, bigoli e sopressa, broccoli fiolari di Creazzo e radicchio rosso di Asigliano, vere e proprie eccellenze della produzione agricola locale. Appena fuori dal centro, sui primi declivi collinari, l’operosità vicentina ha invece il sapore e i profumi dei vini preziosi dei Colli Berici - il Garganega, il Tai Rosso, il Cabernet - e la splendida cornice di borghi, eremi e ville palladiane.

Tabella: Prodotti Tipici di Vicenza

Prodotto Descrizione
Baccalà Piatto tradizionale veneto a base di stoccafisso
Bigoli Pasta fresca tipica veneta
Sopressa Salume tipico veneto
Broccoli Fiolari di Creazzo Varietà locale di broccoli
Radicchio Rosso di Asigliano Varietà locale di radicchio
Vini dei Colli Berici (Garganega, Tai Rosso, Cabernet) Vini pregiati prodotti sulle colline vicentine

Informazioni Utili per Visitare Vicenza

Vicenza è da un po’ la mia città. Moltissime volte mi è capitato di pensare, da quando mi sono trasferita qui, che prima di venirci a vivere avrei voluto che qualcuno me l’avesse consigliata come città da visitare, per una giornata o un weekend. Il suo territorio provinciale è davvero vasto, da Asiago a Bassano, da Recoaro Terme a Schio. La città di Vicenza, invece, incastonata tra i colli e le Alpi vicentine è un vero gioiello, tanto da essere chiamata anche città del Palladio.

Dichiarata città Patrimonio dell’Unesco, troviamo iscritte nelle sue liste 23 monumenti del centro storico e 16 ville della provincia.

Come Arrivare

Vicenza si trova in Veneto, nel nord est dell’Italia ed è raggiungibile percorrendo la A4 sia provenendo da Venezia che da Brescia; arrivando da Bologna percorrere la A13 fino a Fratta Polesine e quindi proseguire sulla A31 o proseguire sempre sulla A13 fino a Padova e successivamente immettersi sulla A4. L’aeroporto più vicino è il Valerio Catullo di Verona o in alternativa quello di Venezia.

Dove Dormire o Sostare con il Camper

Per chi desidera raggiungere Vicenza in camper, consigliamo invece l’Area Sosta Camper riservata nel Parcheggio Stadio. L’area è a pagamento, dispone di servizi di C/S e nel prezzo giornaliero è comprensivo il biglietto bus per il centro per 4 persone. Il centro e le Ville distano entrambe dall’Area circa 1,4 Km ed è pertanto possibile raggiungerle anche a piedi.

  • Area Camper c/o Park Stadio, Via Bassano - 36100 VICENZA (GPS 45.543129, 11.559114)

Consigli Utili

Solitamente i musei e i siti di interesse a Vicenza sono chiusi al Lunedì.È disponibile anche la possibilità di acquistare il Biglietto Unico - Museum Card che comprende l’entrata a diversi siti e attrazioni.

Nei Dintorni di Vicenza

Vicenza si trova idealmente in ottima posizione per esplorare altri capoluoghi di provincia Veneti tra i quali Verona o Padova ma se si ha poco tempo a disposizione si può optare per cittadine più piccole come la fortificata Cittadella, che abbiamo inserito in questo nostro weekend, oppure Bassano del Grappa nota per il ponte degli alpini o ancora Marostica ed i suoi scacchi.

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