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Cosa Vedere sull'Isola di Capraia: Un'Esperienza Indimenticabile

L'Isola di Capraia, situata nell'Arcipelago Toscano, si presenta come una serie di scogliere aspre e tormentate, offrendo un'esperienza unica per gli amanti della natura e del mare.

Come Arrivare a Capraia

Capraia è raggiungibile da Livorno tramite traghetti gestiti da Toremar. Il collegamento è quotidiano, con una partenza mattutina da Livorno e un ritorno nel pomeriggio. La traversata dura circa due ore e mezza.

Capraia è anche un attracco importante per chi vuole raggiungere la Corsica con una imbarcazione da diporto, perché permette di dividere il viaggio in due tappe, trascorrendo la notte nel piccolo porto.

Le Meraviglie Naturali di Capraia

Cale e Spiagge

Le Riù belle cale sono sul lato sud: Cala del Moreto e soprattutto Cala Rossa, presso Punta dello Zenobito. Cala Rossa è quanto rimane della bocca di un antico vulcano sprofondato in mare, dal colore incredibilmente rosso, che contrasta col blu dell’acqua sottostante.

L'Isola di Capraia ha una costa fatta di suggestive scogliere a picco sul mare, frutto del lavoro dell’antico vulcano e dell’erosione di vento e mare. Lungo tutto il suo perimetro si trovano numerose cale di notevole bellezza che hanno un unico comune denominatore: un mare stupendo! Il mezzo principale per raggiungere queste cale e godersi il mare di Capraia è la barca però ci sono anche dei sentieri che permettono di scendere fino agli scogli.

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Altre calette si trovano sul versante occidentale: Cala del Reciso, del Fondo e del Vetriolo; quest’ultima è caratterizzata dai “tafoni”, fori prodotti nella roccia dall’azione del vento. L’unica spiaggia sabbiosa è Cala della Mortola, vicino alla punta nord.

  • Cala San Francesco: Situata ai piedi del Convento di Sant’Antonio, è rapidamente raggiungibile dal centro abitato.
  • Il Bagno: Un accesso al mare sotto Forte San Giorgio, ideale per immersioni grazie alla pulizia dell’acqua e alla presenza di grotte.
  • Cala dello Zurletto: Una caletta rocciosa con un mare fantastico e tantissimi pesci, raggiungibile con un sentiero di venti minuti.
  • Cala del Ceppo: Un’ampia cala con una spiaggetta di sassi e ciottoli e un panorama notevole.
  • La Grotta: Una spiaggia attrezzata vicino al porto con stabilimento balneare.
  • Spiaggia Il Frate: Una piccola spiaggia di ciottoli con facile accesso al mare.
  • Cala della Mortola: Una spiaggia di sabbia o ciottoli (a seconda del mare) con un bel fondale sabbioso, situata nella parte più a nord dell’isola.

Flora e Fauna

Molti la considerano la più selvaggia tra le isole della Toscana. Il suo ambiente naturale è molto ricco. L’isola fa parte del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo ed infatti intorno alle sue coste vengono spesso avvistati delfini, balenottere, capodogli ed ultimamente è tornata a farsi vedere anche la foca monaca.

Anche sull’isola si possono ammirare molte specie, soprattutto uccelli, tra cui il il raro gabbiano corso, il falco pellegrino e il corvo imperiale.

I suoi fondali sono molto apprezzati dagli appassionati di snorkeling e diving, grazie alla varietà e alla bellezza dell’ecosistema marino dell’isola.

Lago Stagnali

Un’incredibile escursione (12 km, circa 5 ore) per scoprire l’unico lago naturale dell’arcipelago. Un piccolo bacino lacustre traboccante di natura e incastonato nelle scogliere occidentali dell’isola.

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Lo specchio d’acqua costituisce un habitat di alto valore naturalistico, in primavera si ricopre della fioritura bianca del Ranuncolo di Baudot ed offre uno strategico ristoro all’avifauna migratoria.

Cosa Vedere sull'Isola di Capraia: Monumenti e Architetture Storiche

L’isola di Capraia è l’ideale per una vacanza all’insegna del mare e del relax però ci sono anche alcuni monumenti che meritano sicuramente di essere visitati. Tra questi ci sono alcune chiese, il castello ed una serie di torri costiere.

Forte di San Giorgio

Posto a dominio dell’isola e del centro abitato, il Forte di San Giorgio fu costruito dai genovesi a partire dal 1540. Il castello si trova in una posizione strategica, su un rilievo che sovrasta il porto. Oggi quella posizione strategica non serve più, ma ha certamente un grande valore come posizione panoramica.

Torri di Capraia

Il sistema di difesa e avvistamento dell’Isola di Capraia si avvaleva di una serie di torri costiere disseminate lungo il perimetro dell’isola.

  • Torre delle Barbici: Vicino a Punta della Teglia, costruita nel 1699 per sorvegliare il canale della Corsica.
  • Torre del Porto: Affacciata sul porto, perfettamente conservata e risalente al 1516.
  • Torretta del Bagno: Sul versante orientale, ai piedi del Forte di San Giorgio.
  • Torre dello Zenobito: Sulla Punta dello Zenobito, il punto più a sud dell’isola. La Torre si raggiunge con circa 6-7 ore di cammino (circa 17 km andata e ritorno) ed è bene quindi effettuare l’escursione calcolando con precisione i tempi di percorrenza, verificare la temperatura e le proprie attitudini fisiche. La Torre dello Zenobito sovrasta Cala Rossa, l’antico cratere del vulcano dell’isola; è stata costruita per opere della repubblica marinara di Genova nel 1545 e si sviluppa su tre piani, con un soppalco interno.

Chiese di Capraia

  • Chiesa di San Nicola: In stile barocco, completata nel XVIII secolo. Al suo interno si trovano alcune opere interessanti tra cui un’Annunciazione del XVIII secolo, ed una Vergine con Santa Caterina e San Domenico (1665).
  • Chiesa di Sant’Antonio: Risalente alla seconda metà del XVII secolo, con una tela raffigurante la Vergine col Bambino e sant’Anna ed una statua lignea di Sant’Antonio.
  • Chiesa di Santo Stefano: Una piccola chiesetta dall’aspetto spoglio ma molto suggestiva, raggiungibile con una passeggiata lungo un sentiero immerso nella natura.

Storia dell'Isola di Capraia

L’Isola di Capraia è stata frequentata fin II millennio a.C. e successivamente utilizzata come scalo dagli etruschi. I romani la occuparono a partire dal III secolo avanti Cristo, facendone una base navale per combattere la pirateria cartaginese. Nel VI secolo d.C. diventò il rifugio per una comunità di cristiani anacoreti in fuga dalle persecuzioni. Successivamente arrivarono anche dei monaci cenobiti che fondarono il monastero di Santo Stefano.

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Nel IX secolo l’isola subì le incursioni dei pirati saraceni e per questo venne abbandonata. Due secoli più tardi, i pisani riuscirono a prendere possesso dell’isola ma, dopo la sconfitta nella Battaglia della Meloria (1284), persero l’isola che cadde nelle mani di Genova.

Tra il Cinquecento ed il Seicento i genovesi costruirono la fortezza di San Giorgio ed alcune torri di avvistamento che servivano per contrastare la pirateria.

Successivamente fu legata amministrativamente alla Corsica e per un breve periodo fu anche territorio francese. Dopo il Congresso di Vienna entrò a far parte del Regno di Sardegna. Dopo l’Unità d’Italia fu inserita nella provincia di Genova e solo a partire dal 1925 fu accorpata a quella di Livorno.

Consigli Utili per la Visita

È importante ricordare che non ci sono sorgenti di acqua: meglio pensarci prima e pianificare le escursioni per rientrare in tempo utile, la sera. Non ci sono strade vere e proprie: fra il porto e il paese ci sono poche centinaia di metri. Anche se un piccolo bus fa la spola, l’isola si visita sostanzialmente a piedi.

Imprescindibile una passeggiata nel paese, in silenzio e senza fretta, per assaporare l’atmosfera delle case capraiesi, dei vicoli stretti, dove ogni pietra ha qualcosa da raccontare. Una serena passeggiata da concludere con il contatto con la ricca storia archeologica dell’isola.

Le Tradizioni Agricole di Capraia

A Capraia negli ultimi anni sono nate diverse aziende che si sono dedicate al recupero delle tradizioni agricole inaugurando ottime produzioni locali (Agriturismo Valle di Portovecchio; Arura Azienda Agricola; Azienda Agricola Biologica La Piana; Azienda Agricola La Mursa; Azienda Agricola San Rocco; Azienda Agricola Il Saracello).

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