Turismo religioso a Merano: cosa vedere
Basta un giorno alle terme e quattro passi lungo il Passirio o nel rione Steinach per innamorarsi della città. D’estate è un tripudio di verde e aiuole ben curate. D’inverno, specie nel periodo che precede le festività natalizie, quando questa elegante cittadina tutta luci, candele e delizie, affonda i passi nella neve e il naso nel profumo di strudel e vin brulè, l’atmosfera è ancora più magica. Merano è un vero gioiellino.
Merano, situata all’inizio delle Valli Venosta, Passiria e d’Adige, è attraversata dal fiume Passirio ed è dominata dalle montagne del Gruppo Tessa (fino a 3.480 metri) e dall’Altopiano del Salto (fino a 2.800 metri).
Il centro storico rappresenta il vero centro di Merano. Da 700 anni la vita urbana si svolge qui intorno ai portici e al quartiere Steinach. Intorno al centro della città si trovano diversi quartieri, dove il quartiere Maia Alta così come le pendici di Labers sono assolutamente da vedere.
Maia, così era chiamato l’antico insediamento romano, si trovava sul confine tra la provincia dell’antica Rezia e la Regio X Venetia et Histria. In epoca tardo-antica, l’insediamento fu fortificato e nasce così il Castrum Maiense. Merano si sviluppò notevolmente sotto i Conti del Tirolo, nel corso del Duecento, quando il suo antico nucleo assunse l’aspetto che, a tratti, ancora oggi conserva. Nel corso del XIII secolo Merano divenne città, assumendone i diritti nel 1317.
Merano è una città abbastanza piccola e per visitarla bene vi basterà una giornata. Se invece volete visitare anche i suoi dintorni o desiderate rilassarvi un po’ alle Terme di Merano, dovete calcolare almeno due giorni pieni.
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Cosa vedere a Merano
Tra i luoghi più belli da vedere a Merano non può mancare lo splendido Castello Principesco, costruito nella seconda metà del XV secolo su commissione dell’arciduca Sigismondo d’Austria. Per molti anni il castello fu la sede amministrativa dei Conti del Tirolo e vi soggiornarono anche ospiti illustri, tra i quali Massimiliano I d’Asburgo e la famiglia di Ferdinando I d’Austria. Dal XVII secolo, il castello cadde in stato di abbandono, fino a quando il Comune di Merano lo acquistò nel 1875. Tra il 1878 e 1880 fu restaurato e riaperto al pubblico come museo.
Una piccola porticina permette di accedere al cortile interno, sul quale si affacciano antichi ballatoi in legno che conducono alle varie stanze. Al piano terra si trova la Sala dei Matrimoni, inizialmente utilizzata come deposito, mentre oggi ospita arredamento proveniente dal Museo Civico e viene utilizzata per celebrare i matrimoni civili. Salendo al primo piano si raggiungono la Cucina del Castello, con ancora tutti gli utensili dell’epoca, la Camera del Tesoro e la Cappella del Castello, addobbata con affreschi del XVI secolo e una statua di San Giorgio con il drago del XV secolo. Salendo al piano superiore si arriva alla Stanza dell’Imperatore, al cui interno ospita una grande e preziosa stufa di maiolica del Quattrocento, tra le più antiche esistenti. Scendendo verso l’uscita si passa dal Corpo di Guardia, una stanza che veniva utilizzata per ospitare i soldati che si occupavano della sorveglianza del castello.
Continuando verso il centro, in pochi minuti si raggiunge lo splendido Duomo di Merano, ovvero la Chiesa di San Nicolò. I primi documenti sulla chiesa risalgono al 1266, ma si pensa che in città vi era già una chiesa sin dalla sua fondazione nel 1170. All’epoca la chiesa era controllata dalla diocesi di Coira la quale, vista la sempre più crescente importanza politica e commerciale di Merano, nel 1302 promosse il suo ampliamento. L’imponente facciata della chiesa è composta da un ingresso con portale strombato, circondato da un’arcata sormontata da un rosone.
Nel 1367 venne consacrato il nuovo coro, poi fu ricostruita l’aula a tre navate e, infine, nel 1450-1460 la copertura con volte a crociera gotiche sorrette da pilastri rotondi. Il campanile ha all’interno del voltone due affreschi che ritraggono un pellegrino immerso in un bosco che prega davanti alla croce e un altro affresco sbiadito, che ritrae i santi Barbara, Floriano, Leonardo, Cristoforo, Caterina e la rappresentazione della pietà. L’interno è a tre navate illuminato da finestroni tra i quali sono poste delle statue raffiguranti gli Apostoli, il Salvatore, la Madonna, i Santi Pietro e Paolo nonché la Santa Croce.
Sulla fiancata destra del duomo si trovano l’ingresso principale con un portale gotico quattrocentesco e diverse le statue della Madonna con il Bambino, di Gesù Giardiniere e dei Santi Pietro Bartolomeo Maria Maddalena e Andrea. Molto bello è anche il campanile del Duomo di Merano, i cui lavori di costruzione iniziarono nel Quattrocento, che ancora oggi con i suoi 83 metri di altezza rappresenta uno dei campanili più alti di tutto l’Alto-Adige. L’interno del Duomo di Merano è suddiviso in tre navate, separate da pilastri circolari che terminano con volte gotiche. Il coro è illuminato da grandi finestroni, mentre il resto della chiesa è ben illuminato dalle finestre laterali. In seguito alle frequenti ristrutturazioni, di storico ed originale al suo interno è rimasto ben poco.
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Alle spalle del Duomo da non perdere la Cappella di Santa Barbara in stile gotico risalente al 1450. Accanto al coro della chiesa si trova la Cappella di Santa Barbara, costruita inizialmente con il ruolo di cappella funebre del cimitero che fino al 1848 circondava la chiesa. La cappella è stata costruita tra il 1420 e il 1420 al posto di un’antica cappella del XIII secolo dedicata a San Michele. Al suo interno è possibile visitare solamente il piano superiore, un unico ambiente che conserva tre altari: l’altare dell’Immacolata con Gesù del 1769, l’altare dedicato a Santa Barbara in legno dipinto risalente al Seicento e un antico altare gotico a portelle risalente al Quattrocento proveniente dalla Germania.
Con la sua antica cappella che reca una delle prime rappresentazioni dell’aquila tirolese, Castel San Zeno, situato sul confine tra Merano e Tirolo, occupa l’area anticamente colonizzata dai Romani, che ricorda la stazione doganale Castrum Majense.
Il vivace centro di Tirolo è raggiungibile da Merano attraverso la passeggiata Tappeiner. Il cuore del paese è rappresentato dalla chiesa parrocchiale, menzionata già nel 1164.
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