Turismo Rurale in Campania: Un'Esperienza Autentica tra Natura e Tradizioni
In un’epoca come la nostra, caratterizzata dalla frenesia e dalla tecnologia, si ha sempre più bisogno di ritrovare un contatto autentico con la natura e le tradizioni. Il turismo rurale è una forma di turismo che si concentra sull'esplorazione delle aree rurali e sulla partecipazione attiva alla vita e alle attività delle comunità agricole locali.
Finalità e Benefici del Turismo Rurale
Il turismo rurale offre molteplici vantaggi, tra cui:
- Lo sviluppo economico locale: mira a promuovere lo sviluppo economico delle aree montane e di campagna, offrendo opportunità di lavoro e creando fonti di reddito alternative per la crescita dell’economia delle comunità locali.
- La conservazione del patrimonio culturale: una delle finalità più importanti del turismo rurale è preservare e valorizzare il patrimonio culturale delle comunità rurali.
- La tutela dell'ambiente e delle risorse naturali: favorisce la sostenibilità ambientale e la conservazione della natura.
- Diversificazione dell'economia: contribuisce a diversificare le fonti di reddito delle comunità ospitanti, riducendo la dipendenza da settori economici tradizionali, come l'agricoltura o l’industria.
- Il benessere fisico e mentale: è un’ottima occasione per sfuggire allo stress e alla frenesia della vita quotidiana, immergendosi nella tranquillità, nella bellezza e nel relax della campagna.
Inoltre, promuove il rispetto dell'ambiente e la valorizzazione delle produzioni locali, contribuendo alla conservazione della biodiversità e alla tutela del paesaggio. Infine, questa forma di viaggio favorisce la conservazione del territorio e delle sue risorse, attirando l'attenzione sui paesaggi rurali, le tradizioni culturali e i prodotti locali. Esso rappresenta un importante strumento per il recupero delle aree interne sia dal punto di vista produttivo che sociale ed ambientale.
Il Turismo Rurale in Campania
Certamente una delle regioni più interessate dal fenomeno del turismo rurale è la Campania, fra le più dinamiche nel panorama nazionale. La Campania gode infatti di particolari condizioni naturali che ne facilitano gli interscambi e ne fanno una delle mete preferite dei flussi turistici nazionali ed internazionali.
Quest’ultimo, in particolare, ha avuto uno sviluppo dinamico specialmente nelle zone interne del Beneventano, grazie soprattutto alla presenza di imprese agricole fiorenti, di fattorie didattiche e di percorsi enogastronomici molto richiesti in questi ultimi anni. Tra giugno e settembre si concentrano i principali e maggiori flussi turistici dediti alla scoperta delle ricchezze di questo territorio che vede nell’agriturismo e nel turismo enogastronomico un mix davvero vincente.
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Non solo il Beneventano e l’Avellinese, anche la provincia di Salerno ha fatto registrare un fortissimo incremento del turismo rurale nell’ultimo decennio, forte della possibilità di sfruttare la vicinanza dei territori rurali con le località balneari creando una sinergia davvero unica.
L'offerta del turismo rurale in Campania non si limita solo a queste attività, spaziando anche nel campo dell’equitazione, delle osservazioni naturalistiche, del trekking, dell’escursionismo e degli sport come rafting, trekking e mountain bike. In Campania, quindi, l’offerta si sposta su segmenti molto qualificati, incanalando buona parte del settore agricolo verso una multifunzionalità che è alla base di interessanti prospettive per lo sviluppo rurale.
Il turismo rurale viene promosso dalle popolazioni del luogo che hanno interesse a far conoscere le proprie tradizioni, la propria cultura e desiderano interagire con i turisti diffondendo le peculiarità sociali e produttive del territorio. Con il turismo rurale si valorizzano le cosiddette aree interne, si preservano le tradizioni popolari, l’identità storico-culturale di una popolazione e di un territorio, le peculiarità produttive delle comunità locali.
La vera forza del turismo rurale stà nella capacità che ha l’abitante rurale di interagire e di trasmettere i valori della sua cultura al turista.
Agriturismo Mare e Monti: Un Esempio di Eccellenza
L’Agriturismo Mare e Monti, situato a Tramonti in Campania, offre un soggiorno immerso nella natura. Questa struttura, qualificabile come agriturismo, si trova tra i Monti Lattari e la Costiera Amalfitana. Le recensioni in rete evidenziano spesso la cordialità dei gestori e la qualità del cibo. È un luogo adatto per chi cerca tranquillità e prodotti tipici. L’Agriturismo Mare e Monti è un punto di riferimento per il turismo rurale.
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L’Agriturismo Mare e Monti mette a disposizione diverse tipologie di camere e appartamenti. Le sistemazioni sono confortevoli e dotate di servizi essenziali come la TV e il Wi-Fi. La struttura offre un ristorante dove si possono gustare piatti della cucina mediterranea. Vengono utilizzati prodotti dell’azienda agricola e del territorio.
È possibile partecipare a degustazioni di vino prodotto in loco. Sono disponibili anche wine tour e cooking class. L’agriturismo dispone di un parcheggio privato gratuito.
Posizione Strategica
Per quanto riguarda la posizione, l’Agriturismo Mare e Monti si trova a Tramonti. Salerno dista circa 25 km, una distanza ragionevole per una visita. Napoli è raggiungibile in circa 60 km, offrendo maggiori opportunità culturali. Cava de’ Tirreni si trova a circa 15 km.
Nel raggio di 50 km dall’agriturismo si possono visitare diverse attrazioni. La Costiera Amalfitana, con località come Amalfi, Ravello e Maiori, è a pochi minuti di auto. Villa Rufolo e Villa Cimbrone a Ravello sono siti di interesse. Il Museo della Carta ad Amalfi è un’altra opzione. Questo agriturismo è un buon punto di partenza per esplorare la zona.
L’Agriturismo Mare e Monti combina la quiete della campagna con la vicinanza alle bellezze della Costiera. Permette di vivere un’esperienza autentica e rilassante.
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Agriturismo e Turismo Rurale: Qual è la Differenza?
Attenzione a non confondere l’agriturismo con il turismo rurale. Sebbene l’agriturismo ha molti aspetti comuni al turismo rurale, i due concetti non sono identici.
L’attività agrituristica è una vera e propria attività economica che si fonda sulla ricezione e l’ospitalità offerta dagli imprenditori agricoli ai turisti. Gli agricoltori utilizzano la propria azienda per offrire i loro servizi che comunque rimangono secondari rispetto alle attività come l’allevamento del bestiame, la coltivazione della terra e la silvicoltura che sono e rimarranno le attività primarie. L’agriturismo, quindi, sottostà alle norme che regolano le imprese agricole ed è svolto da un imprenditore agricolo.
Il turismo rurale, invece, è un’attività ben più articolata, ricomprende servizi legati alla ricezione, all’ospitalità, alla ristorazione, all’impiego del tempo libero e alla gestione di una serie di servizi offerti ai flussi turistici affinché possano godere delle ricchezze ambientali e naturalistiche del territorio rurale. Il turismo rurale si caratterizza non tanto per le attività che i turisti svolgono quanto per il luogo in cui queste hanno luogo, ovvero un territorio extraurbano che ha un patrimonio naturale o artistico-architettonico in grado di attrarre persone che solitamente vivono nelle città, ma che desiderano impiegare il loro tempo libero immersi in un ambiente naturale.
Normative e Obblighi
In Campania, nell'ultimo quinquennio, il fenomeno agriturismo ha subito un forte impulso. Le strutture di nuova istituzione, o quelle che intendono cambiare denominazione, non possono assumere denominazioni uguali o analoghe ad altri esercizi ricettivi già esistenti nel Comune.
Con la SCIA l’imprenditore deve attestare, in particolare, di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente. La SCIA può riguardare l’offerta di servizi accessori all’alloggio, come la somministrazione di cibi e bevande, nonché la vendita di prodotti come giornali e riviste, materiale per uso fotografico e di registrazione audiovisiva, cartoline e francobolli. Nel caso in cui detti servizi siano offerti alle sole persone alloggiate, nonché ai loro ospiti e a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati, si compilerà la sola SCIA per l’avvio dell’attività.
Un allegato obbligatorio alla SCIA, se si effettuano operazioni di produzione, trasformazione (o manipolazione) e successiva distribuzione (o somministrazione) di alimenti, è costituito dalla notifica sanitaria, richiesta dal Regolamento CE n. 852/2004 per la cd. Se occorre acquisire uno o più dei titoli abilitativi previsti dall’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59, confluiti nella autorizzazione unica ambientale (cd. AUA), come per esempio un nulla osta in materia di impatto acustico (nel caso in cui le attività accessorie comportino l’utilizzo di impianti di diffusione sonora) o una autorizzazione allo scarico, il SUAP indice, ed eventualmente convoca, la conferenza di servizi per l’acquisizione del provvedimento autorizzativo. In tali casi, dunque, la SCIA è presentata contestualmente alla domanda di AUA e la sua efficacia è sospesa fino al rilascio della predetta autorizzazione ambientale.
E' obbligatorio l'utilizzo del Codice Unico identificativo Regionale delle Strutture Ricettive (CUSR) in tutte le attività di commercializzazione, comunicazione e promozione, nonché per ricevere contributi regionali, come stabilito nelle Modalità di generazione, attribuzione e rilascio del Codice Unico identificativo delle Strutture Ricettive approvate con Delibera della Giunta Regionale n.
Obblighi:
- di comunicare alla Regione Campania i prezzi minimi e massimi del pernottamento ed i servizi offerti. Detta comunicazione va effettuata, anche se non vi sono modifiche rispetto ai prezzi praticati, entro il 1° marzo ed entro il 1° ottobre di ogni anno per le tariffe da applicare rispettivamente dal 1° giugno e dal 1° gennaio dell’anno successivo.
- di esporre nella zona di ricevimento degli ospiti la tabella riepilogativa dei prezzi e dei servizi offerti, nonché delle caratteristiche della struttura ed in ciascuna camera il cartellino prezzi della specifica camera (vedi indicazioni fornite dal Decreto Dirigenziale n.
- di attenersi alle disposizioni di pubblica sicurezza, relative alla denuncia delle persone alloggiate.
Riferimenti Legislativi
- Decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222.
- Legge Regionale 24 novembre 2001, n. 17 e s.m.i - Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere.
- Legge regionale 7 agosto 2014, n. 16.
- Legge regionale 28 novembre 2000, n. 16.
- Decreto ministeriale 9 aprile 1994; Decreto ministeriale 6 ottobre 2003; Decreto del Presidente della Repubblica 1.8.2011, n.
- Delibera della Giunta Regionale n. 64 del 22/02/2021.
- Regolamento regionale 24 settembre 2013 n.
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