Turismo Sostenibile nelle Cinque Terre: Definizione ed Esempi
Durante il periodo della pandemia, abbiamo avuto modo di meditare su quanto il nostro stile di vita sia assuefatto all’esibizionismo e alla superficialità della vita digitale. Abbiamo avuto occasione, e tempo, per riflettere sui valori essenziali e su quanto davvero vogliamo e desideriamo.
Prima della pandemia, i posti sovraffollati erano sinonimo di divertimento e successo, ed era scontato che l’attrazione di una destinazione dipendesse solo dalla sua visibilità. «Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi», diceva Proust, e oggi più che mai questa immagine appare contemporanea. Vedere e percepire le cose in modo autentico e istintivo, una vacanza in cui libertà, serenità o tranquillità sono sensazioni da far provare prima di tutto a se stessi.
Partendo da questi presupposti, è importante notare che nulla è cambiato nelle Cinque Terre. Non si mette assolutamente in discussione “il turismo”, ma si cerca semplicemente di evidenziare come questo tipo di turismo abbia sconvolto quelli che negli anni '60 e '70 venivano definiti “luoghi dell’anima”.
Luoghi dove il tempo trascorreva lento e dove chi aveva la fortuna di soggiornarvi apprezzava lo stile di vita, gli usi e le consuetudini dei residenti. Vedeva cioè questi luoghi con nuovi occhi. Che cosa è rimasto di tutto questo? Quasi nulla perché nel frattempo con la notorietà si sono scatenati interessi economici smisurati e le 5 Terre sono diventate un mezzo per ottenere consenso. Questo di per sé non è certo un peccato, ma il prezzo di questa poca lungimiranza è il progressivo inarrestabile abbandono delle vere anime di questi luoghi, i suoi residenti.
Le Sfide Attuali del Turismo nelle Cinque Terre
Come si può continuare a vivere in luoghi dove all’odore del salmastro si è sostituito quello delle fritture? Dove i servizi sono sempre più carenti e le acque non sono più trasparenti, ma “opache”? Dove al vociare dei bambini si è sostituito il gracchiare dei gruppi infiniti? Dove i bambini non hanno più nessuno spazio per loro e sono confinati nei minuscoli parchi giochi? Dove i fumi di scarico dei “battelli” raggiungono anche le case nella parte alta del paese?
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Dove le persone hanno difficoltà ad uscire e rientrare a casa dalle 10 del mattino alle 18 del pomeriggio? Dove prendere un treno in certe ore della giornata per recarsi altrove è una prova di forza? Non si vuole tornare al passato e del resto sarebbe impossibile e impraticabile. Abbiamo però il dovere di rispettarlo e ricordarlo.
Definizione di Turismo Sostenibile
Le 5 terre, sono oggetto di continui dibattiti sulla sostenibilità, che sembrano fatti apposta per non concludere nulla. Il termine “sostenibile” dovrebbe significare la possibilità di realizzare uno sviluppo che soddisfi i bisogni delle persone, senza compromettere le opportunità delle generazioni future di soddisfare i medesimi bisogni. Tuttavia il termine sostenibile assume un significato più ampio e complesso se ci si interroga sul fine della sostenibilità. Per chi deve essere sostenibile il turismo?
La promozione di uno sviluppo turistico rispettoso dei valori ambientali e naturalistici presenti sul proprio territorio costituisce un punto strategico di fondamentale importanza per il Parco delle Cinque Terre. Lo sviluppo sostenibile, vero asse portante della politica del Parco, ha determinato tutta una serie di scelte accomunate dall’obiettivo di creare sviluppo, rendendo vivo e partecipato un territorio che ha visto proprio nell’abbandono e nell’allontanamento la causa di maggiore deterioramento del paesaggio, governando al contempo tale processo di miglioramento.
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