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Turismo Sostenibile in Trentino: Definizioni ed Esempi

Il Trentino, con le sue comunità, ha intrapreso con convinzione la strada per perseguire e raggiungere i 17 obiettivi posti dall’Agenda 2030 per un territorio più sostenibile. Ecco come alcune località turistiche trentine si stanno muovendo, introducendo pratiche virtuose nel tentativo di ridurre l’uso dei combustibili fossili, favorire la mobilità elettrica, limitare l’uso di materiali inquinanti nel settore alimentare e tutelare gli ecosistemi locali, in un’ottica di sviluppo sostenibile delle comunità.

Esempi Concreti di Turismo Sostenibile in Trentino

Skiarea Pejo 3000 e l'Impegno per la Sostenibilità

Tra le località sciistiche, la skiarea Pejo 3000, in Val di Sole, ha intrapreso un percorso ambizioso. L’approvvigionamento energetico per gli impianti di risalita avviene utilizzando esclusivamente l’energia rinnovabile derivata da tre piccole centrali idroelettriche, mentre un impianto di teleriscaldamento alimentato con gli scarti delle lavorazioni boschive consente di riscaldare le abitazioni, gli alberghi e gli edifici pubblici. L’intenzione è inoltre quella di sostituire i gatti battipista con mezzi ibridi, in modo da ridurre e gradualmente eliminare del tutto i carburanti fossili. Per innevare le piste viene sfruttata acqua di recupero e, a partire dalla stagione sciistica 2019-2020, la skiarea è diventata plastic free: nei rifugi del comprensorio sono stati aboliti contenitori di plastica, stoviglie monouso, cannucce e presto - compatibilmente con le misure dettate dall’emergenza sanitaria in atto - il progetto verrà esteso all’intero comparto ricettivo della Val di Pejo.

Passo del Tonale: Rifugi "Ripensati" in Chiave Sostenibile

Un approccio per certi versi analogo si sta affermando anche al Passo del Tonale, dove quattro rifugi (Capanna Presena, Panorama 3000 Glacier, Passo Paradiso e Malga Valbiolo) si sono “ripensati” in un’ottica di maggiore sostenibilità. Ecco dunque una nuova attenzione ai materiali utilizzati nella ristorazione, ma soprattutto a menu ad alta sostenibilità ambientale e sociale, ossia a km 0, attenti alla stagionalità e rispettosi del territorio grazie al coinvolgimento dei produttori agricoli locali e degli studenti del Centro di formazione professionale alberghiero di Ossana.

Green Way Primiero: Un Progetto Comunitario per Ridurre l'Impatto Ambientale

Un altro progetto di grande interesse è Green Way Primiero, che la comunità di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi ha adottato da alcuni anni per ridurre gli impatti ambientali. Fonti rinnovabili, grazie a 14 centrali idroelettriche e due centrali a biomassa, incentivo all’uso di veicoli elettrici o ibridi e attenzione ai materiali e alla raccolta differenziata: sono i cardini di una strategia che vuole abbassare l’impronta ecologica del comparto turistico, settore trainante dell’economia locale. Ma le località trentine che hanno intrapreso percorsi virtuosi e dal basso sono moltissime!

Iniziative in Valsugana e il Ruolo dei Parchi e delle Riserve

In Valsugana si promuovono ad esempio esperienze turistiche green e slow, la tutela e il benessere della comunità e lo scambio attivo fra quanti erogano servizi a beneficio dei cittadini e dei turisti secondo modelli positivi e sostenibili, grazie ai criteri individuati dal Global Sustainable Tourism Council. La filosofia che sostiene Parchi e riserve è quella della promozione di un’interazione positiva fra uomo e ambiente, un’integrazione armoniosa mirata a massimizzare la protezione dell’ambiente favorendo allo stesso tempo lo sviluppo economico e sociale delle comunità che lo abitano. L’uno diventa motore dell’altro e viceversa. Questa è l’essenza dello sviluppo sostenibile.

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Reti di Riserve e la Carta Europea per il Turismo Sostenibile

In Trentino le Reti di Riserve nascono proprio con questo intento: tutelare la natura e proprio attraverso questa tutela, valorizzare e sviluppare il territorio. Il Parco Naturale del Baldo ha raggiunto, ad ottobre 2017, uno dei suoi grandi obiettivi: insieme alle altre Reti di Riserve del Trentino, ha ottenuto la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS). La CETS si ottiene infatti in seguito ad un'attenta elaborazione di un Piano di Azione, che prevede il coinvolgimento di operatori del territorio al fine di progettare e implementare iniziative concrete per lo sviluppo di un turismo a ridotto impatto ambientale. La collaborazione con aziende, albergatori ed associazioni e la loro disponibilità a coordinarsi è stata di fondamentale importanza per il raggiungimento di questo obiettivo.

Difficile è oggigiorno la definizione e l'attuazione di un turismo sostenibile, concetto molto ampio pienamente chiarificato e concretizzato dal Piano di Azione, esito del lavoro svolto prevalentemente nel corso di incontri plenari. Esso prevede la promozione di attività turistiche a basso impatto ambientale e la sensibilizzazione del turista e del residente circa le ricchezze naturali che offre il territorio, rendendolo attivo e cosciente attraverso il supporto alla conservazione dell'ambiente. Altre azioni previste sono volte alla valorizzazione del territorio, quali il miglioramento dell'accessibilità dei sentieri, l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili e la promozione della raccolta differenziata.

Progetti Specifici nel Parco Naturale del Baldo

Quattro sono stati gli incontri organizzati nei diversi comuni del parco: il 20 aprile a Brentonico, l'11 maggio a Mori, il 26 settembre a Nago ed infine il 5 ottobre a Mori. Nel corso di questi appuntamenti sono stati presentati i vantaggi che la CETS potrebbe apportare al turismo locale e ciò che è già stato realizzato in concomitanza con il progetto TurNat promosso dalla Provincia, che molto ha investito sul binomio turismo-natura.

  • "Dal lago al Baldo", i cui soggetti capofila sono le SAT di Ala, Avio, Brentonico e Mori, ha come obiettivo principale quello di offrire ai visitatori itinerari brevi che colleghino il Lago di Garda al Monte Baldo che vadano a toccare, in particolare, siti di interesse del territorio.
  • "Le alte vie del Baldo", i cui soggetti capofila sono Equipenatura e Rifugio Telegrafo, si propone di progettare itinerari medio - lunghi che attraversino il territorio del Baldo, guidando il turista alla scoperta del territorio grazie alla fornitura di pacchetti onnicomprensivi (ad esempio servizio guida, transfer, etc.).
  • "Baldo speziale tutto l'anno", i cui soggetti capofila sono il Parco Naturale Locale del Monte Baldo e l' Apt di Rovereto e Vallagarina, si configura come naturale prosecuzione dell'omonima azione derivante dal percorso partecipato implementato nel Parco nell'ambito della C19 del LIFE+T.E.N. (nel corso degli anni 2013/2014). Lo scopo è quello di coordinare le diverse offerte di turismo esperienziale legato al mondo dell'enogastronomia e all'osservazione naturalistica e destagionalizzare l'offerta turistica.
  • "Le vetrine del Baldo", cui soggetti capofila sono il Parco Naturale Locale del Monte Baldo e l'Apt di Rovereto e Vallagarina, con la quale gli operatori che vi partecipano si impegnano ad ospitare all'interno della propria struttura un angolo informativo per la promozione degli eventi sul territorio e dei prodotti locali.
  • "E-bike sul Baldo", la cui capofila è l'associazione Equipenatura, si concretizza nell'impegno ad incentivare l'utilizzo di percorsi ciclabili già esistenti, mettendo a disposizione nelle strutture che vi hanno aderito delle biciclette a pedalata assistita e stazioni di ricarica.

Coltivatori ed allevatori si impegnano inoltre a mettere a disposizione prodotti locali di stagione agli esercizi del territorio in modo che l'offerta ai visitatori sia sana, di qualità e composta prevalentemente da tipicità locali.

Sviluppo Sostenibile e Agenda 2030

Alcuni Target del Goal 8 propongono di elaborare e attuare entro il 2030 politiche volte a sostenere il turismo sostenibile, così da creare posti di lavoro e promuovere la cultura e i prodotti locali. Alcuni obiettivi inoltre incoraggiano politiche di sviluppo che supportino le attività produttive, l'imprenditorialità, la creatività, l'innovazione e le condizioni per un lavoro dignitoso.

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Attualmente l’indotto che piano piano il turismo sostenibile porta in Trentino si amplia sempre più, creando reti e interrelazioni che si sviluppano tra diverse realtà economiche come le strutture ricettive, il produttore, la ristorazione a km 0 e le professioni naturalistiche.

Il tutto con il supporto delle innovazioni tecnologiche che permettono di usufruire in modo intelligente di tutti i servizi e di costruire tra la comunità che ospita il turista e l' ospite stesso una relazione e non più un mero scambio economico.

Il Ruolo del Mondo Rurale e le Sfide Attuali

Il mondo rurale della montagna alpina, nel passato, è sempre stato più prossimo al concetto di sostenibilità ambientale, utilizzando le risorse in modo parsimonioso, più per mancanza di alternative che per sensibilità ambientale. La diffusa presenza di pastori e boscaioli aveva comunque causato profonde trasformazioni del territorio con vaste superfici disboscate e dissodate plasmando un paesaggio che abbiamo poi ereditato e che oggi è così apprezzato dal turismo montano. Un po’ meno diffusa era invece la sostenibilità sociale ed economica con frequenti situazioni di isolamento nei masi di montagna e scarse disponibilità finanziarie per far studiare o offrire alternative ai figli.

Poi, con la “modernità” si sono invertite le cose grazie all’aumentato benessere economico, creando condizioni di vita delle genti di montagna meno sacrificate, meno isolate, con maggiori possibilità di scelte alternative di qualità della vita. Anche l’ambiente ha visto situazioni di miglioramento soprattutto dal punto di vista ecologico quando la pressione sul territorio è diminuita con i boschi che hanno riconquistato vaste aree pascolive, spesso in forte degrado.

Oggi la pressione antropica si manifesta non omogenea nelle valli e nelle aree a vocazione turistica e nei tempi di presenza turistica e fruizione del territorio montano, creando non pochi problemi di impatto ambientale nella occupazione e cementificazioni dei suoli, nello smaltimento dei rifiuti, nella gestione della mobilità, nel consumo energetico e nel nuovo fenomeno dell’over-tourism.

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L'Importanza della Comunicazione e dell'Ospitalità Rurale Sostenibile

L’azienda ha dimostrato, con il suo agire quotidiano, che le realtà piccole di montagna, se gestite con passione, oculatezza e rispetto dell’ambiente, possono essere economie a credito nei confronti delle aziende pubbliche e private che, nella loro gestione, risultano essere fortemente impattanti dal punto di vista ambientale e sociale. Interessante è anche la relazione dell’azienda con gli ospiti e come comunica la sostenibilità in relazione all’ospitalità rurale.

Dolomiti Patrimonio Mondiale: Un Laboratorio di Sostenibilità

La sostenibilità è alla base di ogni respiro nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale. Le Dolomiti devono diventare laboratorio e modello di progetti e pratiche che abbiano a che fare con mobilità, turismo ed economia sostenibili. Tutti questi ambiti possono essere fusi in un solo concetto: lo sviluppo sostenibile. Si deve definire cos’è lo sviluppo sostenibile per le Dolomiti e preoccuparsi che questa definizione cresca e si traduca in azioni concrete, da svolgere nel presente e da programmare per il futuro.

Nella storia le Dolomiti sono state attraversate da chi le abitava e da molte altre persone e hanno vissuto lo sviluppo di aspetti positivi e negativi a partire dalla ricerca di passaggi transitabili. Oggi, i trasporti commerciali e i trasferimenti turistici su gomma, le gare e i raduni di auto, la moda delle due ruote e la normale mobilità degli abitanti rendono le valli dolomitiche molto congestionate.

La Rete dello Sviluppo, del Turismo Sostenibile e della Mobilità è coordinata dalla Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, con la regia della Ripartizione Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio, Coordinamento Dolomiti UNESCO.

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