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Turismo Termale nel Mondo: Statistiche e Tendenze

Il turismo termale, in Italia e nel mondo, è una delle forme di turismo più diffuse. Le antiche terme romane sono la prova che già a quei tempi si sfruttavano le proprietà terapeutiche delle acque termali. Queste acque, note fin dall'antichità per le loro proprietà curative e rigeneranti, sgorgano dal sottosuolo a temperature superiori a quella del corpo umano e contengono una vasta gamma di minerali e sostanze benefiche.

A seconda della loro composizione chimica e temperatura, le acque termali possono avere diversi effetti sul corpo, come stimolare la circolazione sanguigna, ridurre il dolore muscolare ed eliminare le tossine. Il termine benessere (da ben - essere = “stare bene”) oggi indica uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale della persona, non necessariamente legato all’assenza di patologie. Il benessere è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano e caratterizza la qualità della vita.

Diffusione del Termalismo nel Mondo

In Europa, il termalismo è particolarmente diffuso in diverse località in Francia, Ungheria, Austria e Italia. Quest'ultima, in particolare, vanta numerose prestigiose località termali, tra cui Salsomaggiore, rinomata per le sue benefiche acque fossili. In Islanda, le sorgenti termali geotermiche sono abbondanti e molto apprezzate sia dai locali che dai turisti. Offrono un'esperienza termale unica, immersi nella splendida natura islandese. Nel frattempo, una delle destinazioni termali più famose sono le antiche terme romane di Bath, in Inghilterra.

In Asia, il termalismo è profondamente radicato nella cultura. In Giappone, ad esempio, le sorgenti termali sono chiamate onsen e sono spesso situate in ambienti naturali come montagne o foreste. In Messico, le acque termali di Los Cabos sono particolarmente rinomate per il trattamento di condizioni dermatologiche. Il termalismo in Africa ha antiche origini. Il Nord Africa ha un patrimonio romano che comprende numerose terme romane costruite durante l'Impero Romano, molte delle quali esistono ancora oggi. D'altra parte, in Sudafrica, ci sono numerose sorgenti termali naturali e lussuose spa che attraggono turisti da tutto il mondo grazie ai loro effetti curativi e rilassanti.

Il Mercato Globale del Turismo Termale

L'industria del benessere e del turismo termale sta vivendo una crescita costante in tutto il mondo. A livello globale, parliamo di 649 miliardi di euro di volume nel 2018 (tasso di crescita +3% annuo), con 830 milioni di viaggi intrapresi dai turisti del benessere (fonte: Global Wellness Institute 2018). In crescita la quota percentuale dei “servizi benessere” e dei “trattamenti estetici”. In consistente aumento anche il turismo medico: in seguito alle crisi economiche (in particolare post 2009) gli italiani hanno scelto con sempre più frequenza di unire la vacanza con una cura odontoiatrica, un trattamento chirurgico, un intervento di estetica o per sottoporsi a trattamenti di procreazione assistita.

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Il “turismo medico” vale oramai quasi un miliardo di euro l’anno, di cui il 20% spesi per il soggiorno, il viaggio e lo shopping. Gli italiani che scelgono di andare all’estero per motivi sanitari prediligono la Croazia (16,7%), l’Ungheria (14,6%) e la Romania (13%), che corrispondono alle tre destinazioni più gettonate per il turismo odontoiatrico.

L'Italia nel Turismo Termale Globale

Il turismo termale è molto popolare in Italia, posizionando il paese nella top ten globale del settore, con un valore totale di affari di oltre 18 miliardi di dollari nel 2018. Il settore benessere-termale in Italia è caratterizzato da 326 centri in funzione - il 90% dei quali accreditato al Servizio Sanitario Nazionale - in rappresentanza di un ingente patrimonio che unisce le proprietà curative delle acque termali italiane con la bellezza di un territorio unico al mondo.

Il sistema termale italiano si rivela un asset primario che favorisce la destagionalizzazione del turismo. Ogni anno il sistema termale italiano accoglie oltre 2 milioni e 790 mila persone (di cui il 12% composto da stranieri) e si prevede un’ulteriore espansione del settore, il quale sta attraversando una forte fase di sviluppo sulla scia di tre fenomeni principali: una rafforzata attenzione per la salute e la cura personale a livello globale, i comprovati effetti positivi di terme e SPA sul sistema respiratorio, e una dinamica generale di invecchiamento delle popolazioni.

Il termalismo rappresenta infatti un valido aiuto per la salute psico-fisica, il benessere e la cura del corpo, in quanto favorisce la prevenzione di molte patologie croniche e contribuisce a ridurre la somministrazione nonché il consumo di farmaci. Il turismo sanitario, secondo i dati 2023 di Federterme e European House Ambrosetti, vale circa EUR 2,1 miliardi, mentre il turismo del benessere genera circa EUR 13,1 miliardi.

Tendenze e Prospettive Future

Cresce la tendenza a dedicare le vacanze a “rigenerare” la propria persona. Terme e spa dove farsi coccolare, ma anche luoghi di cura e relax, percorsi enogastronomici e culturali, veri e propri esempi di sapiente valorizzazione del territorio. Negli ultimi anni il mercato è stato interessato da un notevole sviluppo sia quantitativo che qualitativo dell’offerta e delle modalità di erogazione del servizio.

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Si sono affermati nuovi modelli di ospitalità; sono sempre più frequenti le proposte che integrano i trattamenti termali con il fitness, la bellezza con la meditazione, il relax ed il buon cibo. Accanto alle ricchezze che ogni regione offre nel suo contesto naturale, nascono forme innovative e indirette di marketing territoriale. Anche le località considerate minori possono acquistare nuovo valore, specialmente in un momento in cui i viaggi all’estero sono scoraggiati.

Un primo spunto sulle nuove tendenze rispetto al turismo del wellness ce la fornisce una ricerca promossa dalla piattaforma specializzata in ritiri ed esperienze di benessere BookRetreats, la quale prende come campione di riferimento il periodo che intercorre tra luglio 2023 e gennaio 2024, portando alla luce un dato interessante: tra le tendenze più ricercate vi è proprio il turismo del benessere con una crescita del 25% su base annua.

Il Turismo Termale in Italia: Numeri e Opportunità

Parlando poi nello specifico di turismo del benessere non possiamo che rivolgere la nostra attenzione al turismo termale, di cui l’Italia è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Analizzando i dati condivisi da FederTerme Confindustria è possibile ricostruire una fotografia dello stato di salute del turismo del benessere e dei trattamenti wellness, in cui il turismo termale si posiziona come un fondamentale pilastro per il settore, con numeri che evidenziano un trend di forte crescita.

Secondo le rilevazioni di FederTerme, alla fine del 2023 gli stabilimenti termali in attività ammontavano complessivamente a 317, dei quali oltre il 90% da strutture che operano in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. L’impareggiabile offerta fa sì che ogni anno le strutture termali italiane accolgano un numero sempre maggiore di visitatori, attratti da una varietà della proposta e da proprietà benefiche delle acque uniche nel loro genere, ma anche - e soprattutto - dai trattamenti orientati alla cura della persona e da un servizio puramente complementare.

Sono difatti 5 le composizioni chimiche delle acque termali rilevate nel territorio italiano, ognuna delle quali capace di apportare specifici benefici anche in campo terapeutico: acque solfuree, solfate, bicarbonate, arsenicali-ferruginose e salsobromoiodiche. Alla base di questo successo c’è una proposta sempre più sofisticata ed attenta che intercetta le esigenze dei viaggiatori moderni: qualità, professionalità e grande varietà dei trattamenti che definiscono il cuore vivo dell’offerta termale italiana.

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Il settore termale non è, quindi, solo un’opportunità di svago ma un simbolo di uno stile di vita orientato al benessere, capace di unire tradizione e innovazione per rispondere alle tendenze globali che abbiamo evidenziato nella premessa di questo articolo. Dopo il pareggio ai livelli pre-pandemia registrato nel 2023, il turismo termale nel 2024 si conferma un pilastro strategico dell’industria del benessere, con trend che consolidano l’Italia come una delle destinazioni predilette sia in Europa ma anche a livello internazionale.

Sfide e Innovazioni nel Settore Termale

Come abbiamo introdotto nelle primissime righe di questo articolo, le esigenze del turista sono molto cambiate rispetto a quelle del periodo pre-pandemico. I temi con cui l’offerta turistica termale deve scontrarsi, ad oggi, vanno di pari passo con le tematiche che influenzano e plasmano il turismo internazionale. Il settore termale, rispetto a queste tematiche, risponde bene proponendosi come una leva fondamentale per la destagionalizzazione del turismo, assicurando uno scaglionamento delle prestazioni in tutti i periodi dell’anno e rispondendo alla nuova domanda di viaggi sostenibili, riducendone drasticamente i picchi.

Il turismo termale, pur essendo una componente fondamentale del più ampio settore del turismo del benessere, presenta sfide significative nella raccolta e nell’analisi dei dati poiché, spesso, gli stessi dati hanno un forte bisogno di contestualizzazione e necessitano di una discreta abilità nel saperli interpretare. A ciò si aggiunge il fatto che le strutture termali - che giocano un ruolo cruciale in questo contesto - spesso offrono una varietà di servizi non più esclusivamente legati alle applicazioni cosmetiche o terapeutiche ma hanno investito per adeguarsi alle richieste di un mercato sempre più esigente, spaziando dalle attività orientate al benessere fisico alle discipline olistiche, facendo sfumare i confini tra ciò che è puramente termale e ciò che è unicamente benessere.

I centri termali, in questi anni, hanno dovuto rivedere il proprio status di spazi terapeutici, investendo sempre più per posizionarsi come autentici laboratori di innovazione dove benessere, scienza e tecnologia coesistono per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più esigente e attento alla propria salute. I centri termali più innovativi, come evidenziato da numerosi report specialistici del settore wellness nel 2024, stanno quindi evolvendo per offrire esperienze di benessere sempre più complete e all’avanguardia, in cui il confine tra ciò che è terapeutico e ciò che è unicamente benessere, non è più così netto.

Crioterapia, digital detox e terapie ad infrarossi

Tra questi driver, simbolo di un cambiamento, spicca la crioterapia, una pratica rivista in chiave moderna che unisce tradizioni antiche, come l’alternanza di bagni caldi e freddi - ben nota già ai Romani - a nuove tendenze rilanciate da figure iconiche come Wim Hof, celebre per i suoi record legati all’esposizione prolungata al ghiaccio. Pratiche che prevedono le immersioni in acqua gelida, ispirate alle tradizioni nordiche e seguite da saune calde, sono ormai parte integrante delle offerte nei centri termali di alta gamma.

Un’altra innovazione fortemente richiesta e collegata al fenomeno della digital detox - molto attuale tra i fruitori dei social network - sono le camere di deprivazione sensoriale. In queste strutture (per lo più vasche), immerse nel buio e riempite con acqua salata, i clienti sperimentano un isolamento sensoriale totale che favorisce diversi processi di rilassamento psicofisico. Anche le terapie a infrarossi stanno lottando per guadagnarsi un ruolo all’interno dei centri termali, grazie alla loro capacità di coniugare terapia e benessere. Dalle cabine termiche a infrarossi alle docce arrivando anche ai nuovissimi materassini riscaldanti, queste soluzioni arricchiscono i percorsi termali con un tocco di innovazione, rispondendo alla crescente domanda di esperienze olistiche fortemente personalizzabili.

L'intelligenza artificiale

Secondo Jeremy White, senior innovation editor della rivista Wired, l’intelligenza artificiale sarà la tecnologia con il maggiore impatto nel settore turistico entro la fine del 2025, rivoluzionando il modo in cui viaggiamo ed usufruiamo delle esperienze turistiche. In un’intervista pubblicata su National Geographic Traveller (UK), White mette in guardia riguardo all’uso crescente di questa tecnologia, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle prenotazioni attraverso sistemi che monitorano la domanda in tempo reale, riducendo i costi o, al contrario, incrementandoli.

Ripresa del Mercato Europeo

Il mercato delle sorgenti termali e minerali in Europa sta vivendo una fase di forte ripresa, un segno tangibile della resilienza di un settore che, pur accusando le conseguenze indirette della pandemia, è riuscito a rimanere stoico nei suoi piani di crescita. Secondo i recenti dati condivisi dal “Global Wellness Institute” nel corso del 2023, il fatturato delle strutture termali europee ha raggiunto i 26,17 miliardi di dollari con un incremento pari all’1% rispetto all’anno precedente, segnando così il ritorno ai livelli pre-pandemici e superando addirittura del 104% il fatturato del 2019. Questo risultato fa pensare ad un mercato maturo, stabile e sano, propenso anzi a mantenere una crescita costante nei prossimi anni, in modo tendenzialmente analogo a quanto previsto per il mercato italiano.

L’Italia, in particolare, si conferma come una delle destinazioni più importanti anche per i dati del Wellness Institute, con un incremento del 15,1% dei ricavi nel 2023, che hanno raggiunto 1,7 miliardi di dollari. L’Ungheria ha visto una crescita decisamente interessante, con un aumento del 27,6% dei ricavi, consolidando la sua posizione di leader del mercato termale in Europa, soprattutto grazie alle storiche terme sparse sul territorio di Budapest come le rinomate Terme di Széchenyi.

Sostenibilità, innovazione e investimenti nel turismo termale

Oltre alla crescita economica, il settore termale in Europa sta evolvendo grazie a un crescente interesse per la sostenibilità e l’innovazione. Le strutture termali stanno incorporando pratiche sempre più eco-sostenibili, con l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale - come l’utilizzo di energie rinnovabili e la gestione ottimizzata delle risorse idriche - soluzioni necessarie anche per adattarsi al cambiamento climatico. Inoltre, il mercato termale sta beneficiando della digitalizzazione, con molte strutture che hanno implementato tecnologie avanzate per ottimizzare l’esperienza dei clienti. L’intelligenza artificiale, ad esempio, viene utilizzata per raccogliere e analizzare i dati dei visitatori, offrendo trattamenti personalizzati e creando un’esperienza più su misura.

Un altro dato interessante emerso dal Global Wellness Economy Monitor riguarda l’aumento degli investimenti nel settore. Nel periodo 2020-2023, sono stati inaugurati circa 230 nuovi centri termali in tutto il mondo, con la previsione che questa tendenza possa essere portata avanti anche nei prossimi 5 anni. Paesi come Italia, Francia, Ungheria e Spagna stanno investendo notevoli risorse per ampliare e rinnovare le loro strutture termali, offrendo esperienze sempre più all’avanguardia e pronte a rispondere alle esigenze del turismo moderno.

L'Italia, un paese ricco di centri termali

L’Italia, infatti, è il Paese con il maggior numero di centri termali del mondo, con servizi apprezzati a livello internazionale per qualità ed efficacia dei trattamenti offerti. Il turismo del benessere è promosso da oltre 30mila imprese del settore, di cui circa 2.500 sono centri benessere. Sono presenti circa 180 comuni termali con una spiccata capacità ricettiva fatta di 5.288 strutture alberghiere con 400.193 posti letto.

I 326 stabilimenti termali sono dislocati su tutto il territorio nazionale e accolgono ogni anno 3,9 milioni di clienti, costituiti per l’88% da italiani e per il rimanente 12% da stranieri. Gli alberghi di proprietà delle terme dispongono nel complesso di circa 30mila posti letto, la permanenza media si attesta sui 3,1 giorni. Secondo alcune statistiche, l’indotto prodotto dalle strutture indipendenti e da quelle in hotel genera ogni anno circa quattro miliardi di euro con più di 15 milioni di presenze.

Anche per la ministra del Turismo Daniela Santanchè «la destagionalizzazione rappresenta un punto essenziale per valorizzare la ricchezza nazionale: 40 anni passati a pensare al turismo solo come "balneare" ha portato a risultati riduttivi. Oggi il ministero e tutto il governo ritengono che il turismo debba essere destagionalizzato e imperniato su patrimonio culturale, enogastronomia, sistema termale, cicloturismo, turismo medicale e del benessere, turismo dello shopping, unendo tutti i fattori dello stile di vita italiano - tanto apprezzato quanto invidiato da tutto il mondo».

Secondo Santanchè, «il decollo nel 2024 dell'hub digitale del turismo (Italia.it) segnerà un passaggio epocale verso la digitalizzazione del settore, e, in quest'ottica, si dovranno sostenere le imprese nel processo di affiancamento e inserimento con progetti quali i "contratti di innovazione"».

Professioni nel Settore Termale

I lavori legati al turismo termale e ai centri benessere sono davvero tanti. Ecco i principali:

  • Addetto alla reception: questa figura si occupa di gestire le prenotazioni telefoniche e online, accogliere i clienti al loro arrivo, spiegare le procedure e mettere la clientela a proprio agio. Per questo ruolo è fondamentale avere buone doti relazionali ed è generalmente sufficiente un diploma di scuola superiore.
  • Direttore generale: in questo caso si tratta di un ruolo di responsabilità, i cui compiti sono quelli di supervisione e coordinazione del personale, degli spazi e dell’amministrazione. Infatti, un direttore generale si occupa di turni di lavoro, applicazione delle procedure di igiene e mantenimento degli standard professionali dei servizi proposti.
  • Operatore di spa: si tratta di una figura professionale molto importante, che dopo una formazione specifica si occupa di eseguire trattamenti corpo e viso. Aiutano anche i massaggiatori nelle operazioni di preparazione delle sale massaggio e accoglienza degli ospiti.
  • Massoterapista: si tratta di massaggiatori esperti che lavorano in centri estetici, hotel con spa o resort. Il loro compito è quello di massaggiare i clienti, utilizzando le tecniche di massaggio che hanno appreso nel corso della loro formazione.
  • Estetista: uno dei lavori più diffusi, in quanto può essere praticato in qualunque centro estetico, spa o centro termale. Si occupa nello specifico di pulizie viso, depilazione e manicure.
  • Make-Up Artist: questa figura si specializza nel trucco e nei trattamenti makeup.

Dati e prospettive per il 2024 e 2025

Il 2024 ha fatto registrare una netta ripresa economica sotto ogni punto di vista, riportando i valori di spesa pro capite quantomeno ai livelli pre-pandemici. Secondo i primi dati raccolti, infatti, l’anno appena conclusosi ha fatto segnare, rispetto al 2023, un incremento delle presenze turistiche negli stabilimenti termali del 10,2%, con una netta preferenza per le strutture che offrono esperienze complementari al benessere, pur senza tralasciare gli eventi atmosferici non favorevoli della precedente stagione estiva 2023 e l’ormai cronica difficoltà di reperimento del personale riscontrata da ogni società termale.

Soltanto a titolo esemplificativo non si può non citare la legge di bilancio per il 2025 approvata da Regione Toscana, che ha stanziato un contributo di 3,9 milioni di euro per Chianciano Terme, destinato da un lato a potenziare l’offerta termale e dall’altro a promuovere ulteriormente il territorio toscano. Le prospettive per il 2025 indicano un ulteriore sviluppo del settore, complice sostanzialmente il circolo virtuoso che si è generato a partire dagli ultimi cinque anni, ove è stata sempre più rafforzata l’attrattività delle offerte, proiettando il termalismo fra le eccellenze del benessere e dell’ospitalità. Per il nuovo anno si prevede infatti che il turismo termale continuerà a crescere, (peraltro di pari passo con un’offerta sempre più in incremento), in ragione delle diverse nuove strutture in cantiere e prossime all’apertura, brandizzate dalle principali catene nazionali.

Nel solco tracciato negli ultimi anni, un ruolo di particolare rilevanza verrà certamente giocato, anche nel 2025, dalla costante destagionalizzazione dei flussi turistici che ha caratterizzato gli ultimi anni, con il conseguente incremento dei ricavi di tutti gli attori coinvolti ed un rilancio complessivodei comuni termali italiani presenti in tutte le Regioni della Penisola.

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