Turismo Dentale in Ungheria: Pro e Contro
Negli ultimi anni, il turismo dentale è diventato un fenomeno sempre più rilevante in Italia. Ogni anno, circa 200.000 italiani decidono di recarsi all’estero per ricevere cure dentistiche, attratti da costi significativamente inferiori rispetto a quelli praticati nelle cliniche italiane.
L’Attrattiva dei Costi Ridotti
Uno dei principali motivi che spinge gli italiani a cercare dove rifarsi i denti all’estero è il risparmio economico. La risposta a questa domanda sono principalmente i costi ridotti. Optare per cure odontoiatriche all’estero può sembrare allettante, soprattutto per i prezzi vantaggiosi.
Il turismo dentale rappresenta un’opportunità di risparmio per molti italiani, soprattutto in un contesto di aumento dei costi delle cure odontoiatriche nel proprio paese. Eppure, secondo gli ultimi dati disponibili, pare che il 25% degli italiani che si sono sottoposti a un intervento odontoiatrico l’anno prima del Covid lo abbiano fatto soprattutto in Romania, Ungheria e Croazia. Ha pesato il fattore economico certo, ma anche la velocità di esecuzione della cura sembra essere, secondo un’indagine di Altroconsumo, un elemento decisivo nella scelta “turistica”. Infine, perché no, aggiungiamoci un appetibile pacchetto all inclusive comprensivo di volo, pernotto, tour della città (dolore e gonfiore permettendo) e dentista e il gioco è fatto.
Il turismo odontoiatrico è in revival grazie ai prezzi low cost dell’implantologia. Ma vale anche per quei paesi oltreconfine (soprattutto a Est) che offrono l’implantologia dentale con “sconti” anche del 70% sui prezzi standard?
Risparmio sì, ma a che prezzo?
«Quando sono arrivato in Italia si diceva che il dentista provocava due tipi di dolori: uno in bocca e uno in tasca. Ma oggi è tutto cambiato», racconta il dottor Faustin Chiragarula. «I viaggi “odontoiatrici” però hanno una tradizione che viene da lontano. Una volta si andava in Olanda per farsi la dentiera, hotel compreso nel prezzo. Oggi si va soprattutto all’Est, senza pensare tanto alla qualità di ciò che vado a farmi mettere in bocca, ma quasi esclusivamente al risparmio. Non sempre però lo sconto vale il viaggio, perché se parliamo di impianti della stessa qualità è il mercato internazionale che ne fa il prezzo: non ci si deve quindi stupire se anche nei famosi Paesi low cost alla fine il materiale ha più o meno lo stesso costo che da noi. Quindi da dove arriva il risparmio? Certo, l’assistente alla poltrona a Milano guadagna di più di quello che lavora in Croazia, ma attenzione: se il dentista, proprio per diventare economicamente competitivo, decide di fare a meno di tutta una serie di aiuti ed elementi necessari alla corretta terapia? Il rischio è che si finisca per risparmiare sulla sicurezza del paziente».
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Anche il materiale che compone il corpo dell’impianto, cioè la nuova radice artificiale, è importante. «In Italia abbiamo l’imbarazzo della scelta, e si trovano buoni manufatti anche a 900 euro. Però un conto è avere un prodotto biocompatibile in titanio con tutte le garanzie, certificazioni e i controlli europei, un altro è incappare in una “vite” artigianale di metallo non nobile, che magari contiene nichel, a rischio allergie e rigetto. Da noi ogni dente artificiale ha una filiera garantita e tracciabile dal momento della realizzazione allo studio dentistico, e si rilascia un certificato al paziente che lo garantisce. In altri Paesi esistono impianti “artigianali” che costano solo 300 euro: danno le stesse garanzie? No».
Il prezzo finale, poi, è fatto anche dalla professionalità del dentista che è in grado, per esempio, di fare implantologia anche nei casi in cui l’osso della bocca è insufficiente, facendolo “ricrescere” con la tecnica del rialzo mascellare, che prevede l’uso di biomateriali che si trasformano in base solida (rigenerazione). «Molti sono capaci di inserire una vite in condizioni ottimali, il discorso cambia se queste ultime non ci sono, e spesso l’osso non è sufficiente se, per esempio, l’età è avanzata. È giusto che anche la tecnologia e la competenza dell'intero studio dentistico rientri nel prezzo finale fatto a ogni paziente, ma è essa stessa una garanzia di successo e durata», dice l’esperto.
La prova del nove: come mastichi
Metti l’impianto in bocca, aspetti qualche giorno ed è fatta: puoi tornare a casa con un nuovo sorriso. Non è sempre così. «L’impianto, una volta definitivo, non è “definitivo”: va seguito, controllato minimo ogni sei mesi, e non solo per vedere gli eventuali effetti collaterali», spiega l’esperto.
«Se per esempio si mette una protesi in ceramica (corona) non adeguata sopra la vite, che rappresenta la radice invisibile nell’osso del nuovo dente artificiale, la durata dell’investimento sarà probabilmente minore a quei dieci anni minimi garantiti da un buon impianto. Senza contare i problemi conseguenti a una masticazione non equilibrata: se l’occlusione dentale non è perfetta si inizia per esempio a bruxare, cioè a digrignare i denti di notte senza accorgersene, e da lì possono comparire nevralgie muscolari, mal di testa: è l’articolazione temporo-mandibolare che soffre».
Anche la velocità di realizzazione dell’intervento, segnalata come vantaggio dai turisti odontoiatrici, va valutata. «Sono gli impianti a carico immediato che garantiscono l’immediatezza, la protesi “chiavi in mano”: metti la vite nell’osso e poi sopra subito la corona, il dente in ceramica e vai», commenta Chiragarula. «Personalmente preferisco attendere due mesi in modo che l’impianto si integri bene nell’osso, e poi monto la protesi. Un po’ di pazienza, più sicurezza».
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Turismo dentale, i veri problemi arrivano a casa
Capsule che non vanno bene, impianti che si muovono, masticazione alterata… No problem: si torna dal dentista oltre confine che ci rimette le mani e sistema tutto, ovviamente con un ulteriore esborso.
Ma se il problema è urgente? «Ammesso che le condizioni pre-impianto siano state valutate correttamente, come per esempio il fatto che il paziente sia un fumatore (è una controindicazione), non abbia malattie della bocca in corso (basta una piccola infezione non vista per mettere a rischio il lavoro) o di un certo tipo (osteoporosi, diabete non ben controllato, malocclusione) sarà comunque difficile che un dentista italiano si pigli la briga di assumersi la responsabilità di riparare un errore altrui, accollandosene gli oneri medicolegali e rischiando che la sua copertura assicurativa, per i motivi suddetti, non risarcisca l’eventuale cattivo esito dell’intervento d’urgenza e riparativo», conclude il dottor Chiragarula.
«Insomma, il rischio è, al primo problema (possibile, quando si pratica la più avanzata tecnica dell’odontoiatria) di dover ripartire o, peggio, non trovare nessuno qui che ci metta una pezza». E allora addio risparmio. E denti.
Paese che vai, impianto dentale che trovi
Ecco una panoramica dei costi medi degli impianti dentali in diversi paesi:
Paese | Costo medio di un impianto (€) |
---|---|
Ungheria | 600 - 1000 |
Spagna | 1000 - 1500 |
Germania | 1500 - 3000 |
Italia | 900 - 2500 |
Polonia | 700 - 1200 |
Svizzera | 700 - 3000 |
Albania | Variabile |
Come anticipato, diversi Paesi europei si sono specializzati nel turismo dentale. Tra questi, l’Ungheria, la Turchia e la Croazia sono destinazioni note per le loro cliniche dentali, dove si possono fare impianti dentali a costi convenienti. Oltre alla possibilità di ottenere preventivi per trattamenti odontoiatrici con un risparmio fino al 75% in meno rispetto a quelli medici italiani, le protesi dentali vengono realizzate con strumentazione estremamente avanzata.
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Rischi e Considerazioni Importanti
Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela. La promozione aggressiva del turismo dentale, anche in televisione, non garantisce l’affidabilità delle cliniche. È importante valutare con attenzione i rischi potenziali di queste soluzioni low cost: differenze nei protocolli clinici, materiali utilizzati, tempi ridotti e mancanza di continuità assistenziale possono compromettere la qualità e la sicurezza dei trattamenti ricevuti.
Dietro questi benefici apparenti si nascondono numerose incognite e rischi da non sottovalutare:Qualità dei materiali non sempre certificata, con possibile utilizzo di prodotti di fascia inferiore o non conformi agli standard europei.Tempi molto ristretti che limitano l’accuratezza delle diagnosi e l’efficacia dei trattamenti, spesso concentrati in poche sedute senza margine di verifica.Gestione complessa delle complicazioni a distanza, che rende difficile ottenere assistenza post-operatoria in caso di problemi.Barriere linguistiche e legali, che possono ostacolare la comprensione del trattamento e rendere difficile la risoluzione di eventuali contenziosi o reclami.
In odontoiatria, la continuità terapeutica e la relazione di fiducia con il professionista sono elementi chiave per il successo clinico ed estetico. Due aspetti purtroppo difficili da garantire nel contesto del turismo dentale, dove la distanza, i tempi ristretti e la mancanza di assistenza locale possono compromettere l’intero percorso di cura.
Cosa valutare prima di partire
Richiedi preventivi dettagliati. Oltre a valutare le tipologie di impianti dentali e dove costano meno, controlla tutte le voci dei preventivi per capire qual è la struttura che offre cure migliori e protesi realizzate con materiali di prima scelta. Chiedi informazioni sulle procedure. L’efficienza e la professionalità di una clinica è intuibile già dalle voci di dettaglio del preventivo: le cliniche più serie tendono a essere molto chiare e specifiche per evitare l’insorgenza di dubbi o incomprensioni. Valuta le opinioni dei pazienti. Servizi aggiuntivi. Le cliniche più serie e meglio organizzate dispongono di uno staff che parla correttamente l’italiano, pronto a rispondere a qualsiasi richiesta di chiarimento e a fornirti completo supporto nella pianificazione materiale del viaggio, tra voli, alloggi e trasporti.
- Promesse di tempi di guarigione irrealistici: diffidate di cliniche che offrono soluzioni immediate per problemi complessi.
- Offerte eccessivamente convenienti: possono nascondere l’uso di materiali di bassa qualità, aumentando il rischio di dover affrontare ulteriori trattamenti e spese.
- Credenziali e qualifiche poco trasparenti: è importante verificare che i dentisti siano iscritti a ordini professionali riconosciuti e che possiedano titoli di studio autentici e riconosciuti.
- Tempistiche dei trattamenti troppo brevi: nella grande maggioranza dei casi vengono effettuati interventi in una settimana o anche meno (il tempo della vacanza), un periodo troppo breve che non rispetta il tempo necessario per il processo di guarigione.
Alternative più sicure
Affidarsi a un centro italiano come Iris Compagnia Odontoiatrica significa scegliere la qualità, la sicurezza e la continuità di cura che solo una struttura certificata e radicata sul territorio può offrire. Non si tratta solo di ricevere un trattamento, ma di intraprendere un percorso odontoiatrico completo e personalizzato, in cui ogni fase - dalla diagnosi alla manutenzione - è curata nei minimi dettagli.
Scegliere Iris Compagnia Odontoiatrica vuol dire contare su:Standard clinici certificati, che rispettano pienamente le normative sanitarie italiane ed europee.Materiali di alta qualità, selezionati per durata, biocompatibilità ed estetica, e l’impiego di tecnologie avanzate, come il digital smile design, la scannerizzazione intraorale e i sistemi CAD/CAM.Trattamenti su misura, eseguiti con attenzione e senza fretta, nel pieno rispetto dei tempi clinici e delle esigenze individuali.Controlli periodici e garanzia nel tempo, per monitorare il risultato e intervenire tempestivamente in caso di necessità.Assistenza post-operatoria continua, con un team disponibile e presente per risolvere dubbi, offrire supporto e garantire serenità al paziente anche dopo la fine del trattamento.
Il turismo dentale può essere una scelta legittima, ma richiede attenzione e preparazione, considerando anche i rischi che talvolta possono, per problemi post-intervento, portare ad un costo superiore rispetto al trattamento in Italia. Tuttavia, è fondamentale fare una ricerca approfondita e considerare tutti i pro e i contro prima di prendere una decisione.
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