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Attacchi di Squali a Turisti: Statistiche, Precedenti e Consigli per la Sicurezza

La notizia di un turista romano, Gianluca Di Gioia, ucciso da uno squalo a Marsa Alam, in Egitto, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nelle rinomate località turistiche del Mar Rosso. L'incidente, avvenuto il 29 dicembre 2024, ha riportato l'attenzione sugli attacchi di squali, eventi rari ma con conseguenze tragiche.

L'Incidente di Marsa Alam

Gianluca Di Gioia, 48 anni, è stato attaccato da uno squalo mentre faceva snorkeling a Marsa Alam. Un amico, Peppino Fappani, ha tentato di salvarlo, riportando ferite non gravi. L'Ambasciata d'Italia al Cairo ha fornito assistenza consolare alle famiglie coinvolte.

Secondo le autorità egiziane, l'attacco è avvenuto «in acque profonde al di fuori della zona di balneazione». La ministra dell’Ambiente, Yasmin Fouad, ha annunciato un innalzamento del livello di allerta e un immediato monitoraggio delle acque costiere. Il tratto di mare interessato è stato chiuso alla balneazione per due giorni.

Chi era Gianluca Di Gioia

Gianluca Di Gioia aveva da poco compiuto 48 anni. Sui suoi profili social Gianluca appare abbronzato, spesso al mare, in tuta, con l’attrezzatura da sub, la sua passione, lontana dal clima e dalle cravatte degli uffici dove lavora, alla Commissione europea.

Precedenti Attacchi di Squali nel Mar Rosso

Davanti alla baia di Marsa Alam, si contano tre attacchi mortali di squali negli ultimi 15 anni:

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  • 2009: Una turista francese, Katrina Triplo, è morta dopo essere stata attaccata da uno squalo bianco.
  • 2015: Un tedesco di 52 anni è deceduto a seguito delle ferite riportate da un attacco di squalo tigre a Coraya Bay.
  • 2018: Un turista ceco di 41 anni è stato ucciso dall’attacco contemporaneo di due squali tigre.

Altri incidenti si sono verificati lungo le coste del Mar Rosso, tra cui la morte di un russo a Hurghada nel giugno dell'anno precedente e di due turiste nel 2022. Nel 2020, un giovane ucraino ha perso un braccio, e una donna egiziana ha subito la stessa sorte nel 2023 a Dahab.

Nonostante questi episodi, il flusso di turisti verso queste coste rimane elevato, attratti dalle acque cristalline e dalla ricca barriera corallina.

Statistiche sugli Attacchi di Squali

Secondo i dati dell’ultimo rapporto Isaf (International Shark Attack File), nel 2022 sono stati registrati 108 casi di “interazione uomo-squalo” in tutto il mondo. Di questi, Isaf conferma 57 morsi di squalo “non provocati”, numero inferiore alla media dei 70 registrati nei cinque anni precedenti, e 32 “provocati”.

Dei 57 casi di “morso non provocato”, la maggior parte (41) è stata registrata negli Stati Uniti, seguiti dall’Australia (9) e poi da Egitto (2), Sud Africa (2), Brasile (1), Nuova Zelanda (1) e Tailandia (1). Cinque di questi 57 sono risultati nella morte della persona aggredita.

Per quanto riguarda l’Italia, al momento non sono stati riportati casi né per il 2022 né per il 2023. L’ultimo incidente fatale, invece, risale ad agosto del 2006, quando una nave carica di migranti era naufragata a largo delle coste di Lampedusa.

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Tabella: Attacchi di squali nel mondo (2022)

Paese Morsi non provocati
Stati Uniti 41
Australia 9
Egitto 2
Sud Africa 2
Altri 3

Cause degli Attacchi

Le cause degli attacchi di squali possono variare. Federica Pirrone, etologa e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, spiega che la prossimità con l’uomo è un elemento chiave. Gli squali possono essere attirati in acque meno profonde se vengono nutriti deliberatamente, ma anche le attività turistiche intense aumentano la probabilità di incontri.

Secondo lo Shark Research Centre di Miami, è importante considerare l'abitudine di alcune agenzie turistiche di nutrire gli squali vicino ai luoghi di escursione.

Gli attacchi possono essere classificati come "non provocati" (50% dei casi), che coinvolgono nuotatori, apneisti e surfisti, o "provocati" (50%), rivolti ai pescatori subacquei a causa delle vibrazioni e del sangue dei pesci arpionati.

Gli squali attaccano per alimentazione o difesa. Gli attacchi difensivi sono spesso "mordi e fuggi", mentre quelli predatori possono essere più violenti e comportare attacchi ripetuti.

Specie di Squali Coinvolte

L'animale che ha aggredito il 23enne russo sarebbe uno squalo tigre (Galeocerdo cuvier). Altre specie pericolose includono lo squalo bianco e lo squalo toro. Lo squalo tigre è responsabile di diversi attacchi a subacquei, alcuni dei quali mortali.

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Cosa Fare in Caso di Incontro con uno Squalo

Per evitare attacchi, è consigliabile:

  • Evitare di entrare in acqua in aree dove gli squali si nutrono.
  • Non nuotare da soli.
  • Non molestare o minacciare lo squalo.
  • Allontanarsi dall'acqua prontamente, ma non in modo concitato.
  • Riconoscere la motivazione dell'attacco (difesa o predazione) e agire di conseguenza.

In caso di esibizione agonistica dello squalo, è fondamentale non continuare a nuotare verso di esso e muoversi schiena contro schiena con un compagno per monitorare tutte le direzioni.

Le Autorità

Secondo l'imprenditore egiziano, Naguib Sawiris, uno degli uomini più ricchi d'Africa, a causare l'incidente sono state le barche da pesca commerciali che hanno scaricato i loro rifiuti in mare, attirando lo squalo.

Consigli Utili

Per ridurre ulteriormente le probabilità di un incontro ravvicinato, gli esperti consigliano per esempio di nuotare sempre in gruppo e vicino alla riva, di evitare le ore del tramonto e della notte, quando gli squali sono più attivi, di non indossare gioielli o vestiti dai colori troppo accesi o luccicanti, di evitare le zone con intensa attività di pesca, che attirano i predatori e, in caso di ferite o perdita di sangue, uscire immediatamente dall'acqua.

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