Turisti per caso in Giordania: un itinerario fai da te
Questo non solo era stato il viaggio che non avevo potuto fare causa Covid (dovevo partire il 5 marzo 2020 e il 3 hanno chiuso le frontiere), ma anche il sogno nel cassetto di una bambina che da grande voleva fare l’archeologa e che sapeva tutte le battute di Indiana Jones e l'ultima crociata. Come immaginerete, è stato un viaggio piuttosto agognato e, allo stesso tempo, bellissimo! Questo racconto non vi parlerà solo di bellezza e descrizione dei luoghi, ma anche di cose pratiche, di consigli e quant’altro ci avrebbe fatto piacere sapere prima di partire e che speriamo possa servire anche chiunque voglia intraprendere questo meraviglioso viaggio.
Informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Giordania
Avendo pochissimo tempo, ed amando l’autonomia, abbiamo deciso di organizzare questo viaggio completamente fai da te affittando un'auto per l’intero periodo. Le distanze non sono brevissime, ma le strade sono ottime. Per 3 giorni di noleggio abbiamo speso un centinaio di euro (a cui va aggiunta l'assicurazione). Noi abbiamo volato con Wizz Air, spendendo un centinaio di euro, potete dare un occhio agli orari aggiornati sul loro sito.
Arrivo ad Amman da Malpensa
Il volo per Amman dall’Italia dura 4h, il nostro ha fatto quasi un’ora di ritardo e poi una volta atterrati tra controllo passaporti, visa, ritiro macchina prenotata su Rentalcars, cazzi e mazzi, abbiamo perso praticamente un altro paio d’ore. Morale della favola arriviamo ad Amman all’una di notte. Avevo preso un hotel nella capitale, anche se sapevamo che non avremmo avuto il tempo di vederla, pensando che saremmo arrivati stanchi e quindi senza voglia di guidare ancora per ora prima di arrivare in una delle altre destinazioni, e penso non sia stata una scelta stupida. Se invece voi ve la sentite potreste anche dirigervi direttamente a Sud tra il Mar Morto (poco più di un’ora) e il Wadi Rum (ma questo è davvero lontanuccio). Occhio però ai limiti di velocità.
Morale, vediamo la capitale solo dal finestrino o poco più. È giovedì sera, per loro venerdì è festa. È passata l’una da un po’ ma la città è ancora vivissima, piena di gente in giro, persone che grigliano, spremono arance e vendono le cose più disparate.
NB: Nel caso aveste più tempo di noi nella capitale, non perdetevi assolutamente un free tour alla scoperta di Amman!
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Mar Morto e Wadi Mujib
Non tutti lo sanno ma il Mar Morto non è esattamente un mare nel senso in cui lo conosciamo noi (oltre la a non essere un mare proprio per niente). Tutti sanno che è molto salato e ci si galleggia che è una meraviglia, ma in pochi sono al corrente del fatto che praticamente non esistono spiagge pubbliche e che quasi l’intero perimetro è recintato da guardrail o simili.
Per andare a farvi un bagno del mar morto il modo più comune è pagare l’accesso in una delle tante spiagge a pagamento, in cui troverete anche tutti i servizi del caso come docce d’acqua dolce (abbastanza fondamentali), lettini, piscina e bar. Queste spiagge sono normalmente quelle dei resort famosi quali Mariott Hilton e compagnia bella. Le spiagge pubbliche sono nulle (o così ben nascoste da essere sconosciute ai più, e sicuramente ai turisti!). Noi abbiamo scelto di non andare nelle spiagge private, ma di cercarci un angolino senza strutture alle spalle (non senza difficoltà e scomodità) per una versione molto più “wild”. E vi dico. E’ stato semplicemente impagabile!
Anche di questo vi parlo nell’articolo qui sopra, ma in estremo riassunto si tratta di un percorso di circa 2h da fare un po’ a piedi e un po’ a nuoto, in un canyon a pochi metri dal mar morto, in cui scorre, impetuoso, un fiume di acqua dolce, creando cascate, scivoli naturali, trampolini e soprattutto, panorami impagabili. Per quanto mi riguarda assolutamente un’esperienza imperdibile in Giordania.
Wadi Rum: un'esperienza nel deserto
Nelle tende non c’è l’aria condizionata, ma solo una piccola finestrella da cui però sembra che per uno strano sortilegio l’aria proprio non voglia passare. Sinceramente, per quanto il campo fosse bellissimo e meravigliosamente gestito, se dovessi tornare a giugno ne cercherei uno con l’aria condizionata. Soprattutto perché noi avevamo optato per fare il tour di 6 ore, e non quello di 4, che partiva all’1 di pomeriggio. Questo vuol dire che abbiamo passato svariate ore nel campo, alla ricerca di un briciolo d’ombra, comunque difficilmente trovabile.
Non abbiamo pranzato perché il pranzo (tardo) era compreso nella nostra escursione. Ora, ho visto sicuramente pranzi più soddisfacenti a livello di quantità e qualità, ma indubbiamente è stato molto folkoristico. Dopo una prima tappa in una sorta di canyon, e tappa obbligata per del te (bollente, con altrettanta temperatura bollente all’esterno) in una sorta di tenda di souvenir, siamo andati all’ombra di questa roccia dove la nostra guida ci ha fatto raccogliere dei legnetti (non così facili da trovare nel deserto, lo giuro) e ha acceso un fuocherello su cui ha posizionato una padella dalla discutibile integrità, piena di pomodori e uova. Insomma il nostro pranzo era una sorta di sugo al pomodoro con uova. Buono eh, ma non propriamente saziante.
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Ps. Se siete facilmente impressionabili non andate a cercare i legnetti, perché io sulla via ho trovato anche un sacco di carcasse delle più disparate bestie. Qualcuno aveva sicuramente già banchettato dove noi stavamo pranzando.
Petra: la città perduta
L'Infinity Lodge, un hotel decisamente sopra agli standard che troverete a Petra. L’idea era quella di regalarci un piccolo vizio, in un hotel di qualità, la verità è che, come immaginavo, per quanto bellissimo, l’hotel è stato sfruttato solo qualche ora per dormire, essendoci svegliati alle 6 per andare a Petra il mattino dopo. Fermi, prima bisogna sorpassare l’incubo del Tesoro (la parte più famosa di Petra, quella da cartolina insomma), dove verrete braccati da una quantità immonda di beduini che vorranno portarvi nei “secret spot”, offrirsi come guida, farvi fare una passeggiata in cammello o a cavallo, vendermi una kefia…e chi più ne ha più ne metta. La verità è che superata quella prima parte, e addentratisi dei meandri di Petra, la pace dei sensi è stato totale.
Pensate che una volta questo luogo era pieno di piscine e fontane, oltre ad essere interamente dipinto e affrescato. Da non crederci. non lo trovo eticamente molto correttol’ultima cosa al mondo che volevo fare era contrattare con i beduini che mi avevano già inculato vendendomi una kefia a 7€ quando ne valeva probabilmente 2.a me camminare piace, e molto.
Una volta in cima, altrettanto inspiegabilmente non c’era nessuno (forse erano tutti al canyon? :) ) Ma non fermatevi lì nella piazza, fatevi un favore, reggete ancora qualche gradino e seguite uno dei tanti cartelli che indicano i view point. Riguardo al “come vestirsi per andare a Petra” io vi dico, fate un po’ come vi pare, purché siate comodi. Tenete solo ben presente che molti tratti non sono su sentieri battuti, bisognerà un po’ arrampicarvi e camminare sulle rocce. Ora chi dice che bisogna per forza andarci con le scarpe da trekking penso sia un po’ esagerato, ma anche chi ci va in infradito lo è! Siate furbi e vogliatevi bene. Io avevo su dei sandali di gomma con tanto di carrarmatino sulla suola e stavo da dio. Scendendo ci siamo poi fermati a mangiare nell’unica vera zona ristoranti (gli altri sono più che altro bar).
E’ stupido? Tornerò spesso a Petra? La verità è che avevo letto che ci si può arrivare anche da soli senza guida, ma la realtà che ho trovato era ben diversa. Decido di andare su, fare questa benedetta foto al mio sogno erotico di bambina wanna-be-archeologa e tornare verso casa. Bye bye Giordania. È stato bellissimo.
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Altri consigli utili per un viaggio in Giordania
- Quando andare: Il periodo migliore per visitare la Giordania è la primavera (marzo-maggio) e l'autunno (settembre-novembre), quando le temperature sono più miti.
- Auto a noleggio: Non avere preoccupazioni a noleggiare un’auto in Giordania. I giordani sono tutti gentilissimi, e quando capiscono che sei un turista non ti chiedono neanche i documenti, anzi fanno volentieri quattro chiacchiere!
- Abbigliamento: Assicurati di avere con te abbigliamento appropriato, specialmente se hai intenzione di visitare luoghi religiosi. E per visitare Petra? Io vi dico, fate un po’ come vi pare, purché siate comodi.
- Cucina: La cucina giordana si basa principalmente su carne di agnello e montone, riso e verdure. Delizioso il mansaf, piatto nazionale giordano.
- Religione: In Giordania la religione principale è l’Islam, quindi non troverai carne di maiale nei menù, e nei locali non vengono serviti alcolici.
Costi del viaggio
Per 10 giorni abbiamo speso circa 1100€ a persona: in Israele (e soprattutto a Gerusalemme) pernottamenti e pasti sono piuttosto cari (a Gerusalemme più cari che in Italia). La Giordania è molto più economica, con l’unica (parziale) esclusione di Petra.
Jordan Pass
Il Jordan Pass vi farà risparmiare veramente tanto perché include: Ingressi a tutti i monumenti statali compresa Petra e il visto di ingresso al prezzo di soli 70 JOD (circa 90 euro) www.jordanpass.jo/Default.aspx.
Tabella riassuntiva costi
Costo | Valore |
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Noleggio auto (3 giorni) | Circa 100€ + assicurazione |
Volo Wizz Air | Circa 100€ |
Ingresso a Petra (1 giorno) | 50 JD |
Ingresso a Petra (2 giorni) | 55 JD |
Ingresso a Petra (3 giorni) | 60 JD |
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