Cosa vedere a Saint Vincent e Grenadine: un paradiso caraibico
Saint Vincent e Grenadine, un arcipelago di circa trenta isole, rappresentano una meta turistica di alto livello, ideale per chi cerca un rifugio esclusivo e una natura incontaminata. Un tempo legate alla pesca e alla coltivazione di banane, queste isole si sono trasformate in un paradiso per il turismo d'élite, offrendo un mix di bellezze naturali e servizi di lusso.
Un arcipelago da sogno: natura e lusso
Questo piccolo arcipelago, non eccessivamente comodo da raggiungere (si calcolino almeno sedici ore di viaggio dall'Italia), attrae un turismo internazionale di alto profilo alla ricerca di luoghi perfetti per lo snorkeling e servizi di alto livello. La natura offre grandi distese di bananeti, noci di cocco e canne da zucchero.
L'arcipelago è perfetto per chi cerca un rifugio quando in Europa regna il gelo. Il mese più piovoso è luglio, ma le temperature sono pressoché identiche a gennaio, quando piove molto meno. Ricordate che il mese più asciutto è aprile e che l'alta stagione dura da gennaio a maggio. Saint Vincent e Grenadine è il luogo ideale per trascorrere l’inverno al caldo.
Quando andare
Le temperature massime variano di soli 2 gradi da gennaio a luglio, quest’ultimo il mese più piovoso dell’anno. Il mese più secco è invece quello di aprile. Il periodo migliore per visitare il Paese va da gennaio a maggio e coincide con l’alta stagione turistica.
Per arrivare, occorre prevedere uno scalo: non ci sono voli diretti dall’Europa e i collegamenti sono solo con le isole vicine come Saint Lucia, Barbados e la Martinica.
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Cosa vedere a Saint Vincent
La nostra piccola esplorazione su cosa fare a Saint Vincent e Grenadine porta forzatamente a uscire dalla cittadina.
Kingstown: la capitale
Il centro abitato principale è Kingstown, la capitale situata a Saint Vincent. Qui si trova il solito catalogo di edifici coloniali allineati lungo le strade di ciottoli, mentre su tutto domina Fort Charlotte che protegge dall’alto la città. Kingstown è un piccolo centro dove si respira una placida e rilassata atmosfera tipica da Indie occidentali. Se si sale a visitare la fortezza, costruita nel 1806, si può abbracciare con lo sguardo tutto l’arcipelago mentre sotto si passeggia tra stradine tranquille dove gli edifici coloniali più austeri si alternano a case in stile creolo e a costruzioni in pietra e mattoni.
La città rappresenta il principale porto del paese ed è il luogo ideale per rilassarsi fermandosi a fare acquisti nelle bancarelle che vendono pesce, rum e cioccolato. L’atmosfera che si respira a Kingstown è davvero piacevole e costituisce il vero richiamo per i turisti.
In città esistono però anche curiosi esempi di architettura locale, come la St. Mary Cathedral of the Assumption.
Giardini botanici di Saint Vincent
Per chi non si accontenta della “natura naturale”, può visitare i giardini botanici di Vincent St che risalgono addirittura al 1760 e sono i più antichi giardini delle Indie Occidentali. I giardini comprendono 20 acri di piante tropicali autoctone ed esotiche.
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Le cascate di Baleine
Volendo poi fare delle gite intorno si può puntare alle cascate di Baleine e godersi un tuffo nel laghetto che si forma alla base della cascata alta 18 metri.
Leeward Highway
Quella che viene chiamata poi Leeward Higway, che corre per 40 km tra Kingstown e Richmond Beach, è un tratto di strada panoramico che corre tra spiagge di sabbia nera, piantagioni di cocco, villaggi poco cambiati nel corso del tempo ed è la strada giusta per soste a godere il panorama. A Carib Rock si trova un volto scolpito nella roccia che risale a quando i bianchi ancora non immaginavano neppure l’esistenza del Nuovo Mondo e un altro luogo di sosta è il piccolo villaggio di Barrouallie, dove restano altari di pietra dei popoli caraibici antichi e incisioni rupestri. Il percorso si conclude nei pressi delle sabbie nere di Richmond Beach, una zona dove è impossibile non concedersi un lungo bagno.
Windward Highway e il vulcano La Soufrière
Altra strada, altri panorami: la Windward Highway, stesa lungo la costa orientale, offre uno scenario più “drammatico” visto che spazia sull’Oceano aperto. Il centro abitato principale su questo lato dell’isola è Georgetown: ma i turisti ci trovano sempre poco di interessante. Da non perdere invece una passeggiate fino in cima (se riuscite) al vulcano La Soufrière.
Dark View Fall e Trinity Fall
Immerse nella foresta pluviale di St Vincent, le cascate rappresentano un’alternativa al bagno nell’oceano. Le due Dark View Fall, ai piedi del vulcano, nella Richmond Valley, sono costituite da rocce originate dalla lava e raggiungono un’altezza di 70 metri. A poca distanza, le Trinity Fall sono composte da tre salti che formano due piscine naturali con effetto Jacuzzi, perfette per nuotare e rilassarsi.
Avvistamento cetacei
Le acque di St Vincent e Grenadine sono abitate da venti differenti specie di cetacei tra balene e delfini: un numero molto elevato se si considera che questa famiglia ne comprende complessivamente 85. Le compagnie specializzate nell’avvistamento di questi affascinanti mammiferi organizzano escursioni in barca con guide esperte che grazie all’idrofono, uno strumento che permette di ascoltarne il verso, riconoscono i differenti esemplari.
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Le Grenadine: isole da sogno
La nostra guida fino ad ora si è concentrata su Saint Vincent: ma ora è tempo di parlare delle Grenadine che, probabilmente, sono il vero motivo per cui questo arcipelago è famoso nel mondo. Il gruppo di isole è formato da Mustique, Mayreau, Canouan, Bequia, Palm Island, Union Island e, per finire, l’archetipo caraibico delle Tobago Cays.
Mustique: l'isola dei VIP
Alcune di queste isole, come Mustique e Palm Island, sono di proprietà privata. Mustique è probabilmente il luogo più esclusivo, frequentato da star del cinema e personaggi famosi provenienti da tutto il mondo. Mustique appartiene ad una omonima società anche se, almeno in teoria, dovrebbe essere solo data in concessione dal governo. Sull’isola si trovano una novantina di ville e un albergo: negli anni ’60 venivano qui la regina d’Inghilterra e le teste coronate.
Palm Island e Petit St Vincent
La minuscola Palm Island ospita un piccolo resort che è aperto al pubblico danaroso in cerca di belle spiagge mentre le piccole isole disabitate che compongono le Tobago Cays sono inserite in un parco marino, con acque turchesi poco profonde e spiagge di sabbia bianca, ideale per nuotare. Per chi poi proprio voglia trovare qualcosa di esclusivo può puntare sull’isola di Petit St Vincent. L’isola, privata, ospita un esclusivo resort formato da ville sparse con discrezione tra le colline e le baie. Per evitare rumori non ci sono televisori o telefoni.
Bequia: fascino e tradizioni
La seconda più grande dell’arcipelago è l’affascinante Bequia, una destinazione molto amata da coloro che viaggiano sui grandi yacht e che vanta stranamente una lunga storia legata alla caccia delle balene. Questo un tempo: ora si viene qui per essere accarezzati dalla bellezza della natura e godersi le spiagge contornate dalla tavolozza delle bouganville. Inutile dirlo: l’atmosfera è tranquilla e non si sente nessun tipo di stress nell’aria.
Port Elizabeth, protetto nella Admiralty Bay, è il principale centro commerciale su Bequia. Una passeggiata corre lungo il litorale sul lato sud della città tra una distesa di ristoranti e negozi dove cercare qualcosa di elegante. A sud di Port Elizabeth, un comodo conduce alla bella spiaggia di Princess Margaret.
Tobago Cays: un paradiso protetto
A sud dell’arcipelago si trovano le Tobago Cays, un gruppo di cinque piccole isole disabitate unite ora nell’omonimo parco marino. Le Tobago Cays sono protette dalla barriera e per questo lespiagge offrono acque calme e limpide, perfette per nuotare e fare snorkeling. Dichiarate Riserva Naturale Protetta dal governo di St Vincent e Grenadine, Tobago Cays sono un insieme di cinque isolette deserte protette dall’Horseshoe Reef, una barriera corallina a forma di ferro di cavallo, e rappresentano uno tra i migliori siti al mondo per praticare snorkeling e diving. Petit Rameau, Petit Bateau, Baradal, Petit Tabac e Jamesby si raggiungono soltanto in barca e rappresentano gli scenari naturali più incontaminati dell’arcipelago.
Intorno, più al largo si trovano invece veri e propri giardini di corallo ricchi di vita marina molto amati dai sub che sanno di potersi immergere tra tartarughe marine, razze, barracuda e branchi di pesci colorati.
Eventi e tradizioni
Infine, il nostro veloce viaggio tra cosa fare a Saint Vincent e Grenadine ci porta al carnevale. Si, perché da queste parti la festa viene presa molto sul serio. Viene chiamato Vincy Mas e si tiene durante le prime due settimane di luglio, con un programma di oltre 12 giorni di calypso e sfilate in costume. È forse la festa più “hot” dei Caraibi, come dimostrano le numerose esibizioni musicali dal vivo e i forsennati balli nei quali si esibiscono gli abitanti. Punto culminante della manifestazione è l’elezione di Miss Carnival. Il 22 gennaio, invece, è il giorno della festa nazionale di Saint Vincent e Grenadine.
Tabella riassuntiva delle isole principali
Isola | Caratteristiche principali |
---|---|
Saint Vincent | Isola principale, capitale Kingstown, vulcano La Soufrière, giardini botanici |
Bequia | Seconda isola più grande, amata dai viaggiatori in yacht, Port Elizabeth |
Mustique | Isola privata, frequentata da VIP |
Tobago Cays | Parco marino, ideale per snorkeling e immersioni |
Palm Island | Isola privata con resort |
Petit St Vincent | Isola privata con resort esclusivo |