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Valle Stura: Un Tesoro di Natura, Storia e Tradizioni

La Valle Stura di Demonte, incastonata tra Alpi Cozie e Alpi Marittime, custodisce al suo interno un inestimabile patrimonio naturalistico-ambientale. Gli appassionati di montagna rimangono affascinati dalla natura incontaminata e selvaggia di questa parte di Alpi.

Il 31 gennaio del 2018 è stata depositata a Parigi, la sede centrale dell’Unesco, la candidatura della Alpi del Mediterraneo che comprende gran parte delle valli cuneesi tra Stura e Tanaro. Diversi ed interessanti sono gli itinerari lungo i molteplici valloni laterali percorsi da torrentelli ricchi di acque spumeggianti e costellati da numerosi laghi alpini contornati da boschi di abete, larici, pino, castagno e faggi che ricoprono i pendii delle valli.

Numerose le vette che sfiorano i 3000 metri, sono due però li superano Il Tenibres (3031m) e il Corborant (3010m). La Valle Stura è tra le più affascinanti non solo per gli incredibili scenari, ma anche per la sua storia ricca di tradizioni e valori contadini. Il tempo si è fermato nelle borgate di case di pietra che si snodano fino a 2000 metri, racchiudendo i sapori di una volta.

La Valle fu abitata dai liguri, poi conquistata dai Romani che insediarono la stazione doganale di Pedona (odierna Borgo San Dalmazzo). Dopo la caduta dell’Impero romano fu soggetta alle invasioni barbariche e dei saraceni. Venne poi il dominio del Vescovo di Torino e del Marchesato di Saluzzo per poi finire sotto il dominio degli Angiò che si impossessarono di tutta la valle grazie alle mire espansionistiche del Comune di Cuneo.

Nei secoli successivi i Savoia cercarono di impadronirsi dell’intera valle e ne entrarono finalmente in possesso solamente nel 1588. Un viaggio di poco più di 50 chilometri in provincia di Cuneo, da Borgo San Dalmazzo ad Argentera, trasporta il visitatore in luoghi e borghi dove si respira ancora la vera essenza della montagna e dove ci si può dedicare a innumerevoli attività.

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Cosa Vedere in Valle Stura

Vinadio e il Forte Albertino

Il Forte Albertino è uno degli esempi di architettura militare più significativi dell’intero arco alpino, la fortificazione che fiancheggia a ponente il paese ha una lunghezza in linea d’aria di circa 1200 metri. La sua costruzione fu voluta da Re Carlo Alberto nel 1832 e conclusa nel 1847, un capolavoro di ingegneria. Il percorso si snoda su tre livelli di camminamento ed è suddiviso in tre fronti per un totale di circa 10 km.

Oggi il Forte è tornato a “rivivere” grazie alla volontà del Comune di Vinadio, lo spazio espositivo ospita il percorso multimediale permanente Montagna in movimento, la mostra Messaggeri alati, le postazioni di realtà virtuale Vinadio Virtual Reality e gli itinerari Family & Kids Friendly Mammamia che Forte. Inoltre il Forte è sede di importanti manifestazioni culturali.

Alle porte della fortezza, sul ciglio della strada che collega l’Italia con la Francia, presidiano e sorvegliano l’abitato di Vinadio segnando la prima tappa italiana della VIAPAC * Giants, due figure imponenti e scenografiche, opera dell’artista scozzese David Mach, che alludono alle figure storiche dei giganti Battista e Paolo Ugo di Vinadio.

Il Santuario di Sant’Anna

Da Vinadio si apre il vallone di Sant’Anna che porta al Colle della Lombarda, altro confine tra Francia ed Italia percorribile in estate. A 2035 m di quota sorge il Santuario di Sant’Anna (il più alto d’Europa, 2020) un antico ospizio alpino sorto per accogliere i pellegrini della Provenza. Il Santuario sorge su una balconata da cui si possono osservare alcune delle cime più affascinanti delle Alpi Marittime: Punta Maladecia, La Testa Gias dei Laghi, il Monte Aver, la Cima della Lombarda.

Una curiosità: ogni estate moltissimi gruppi di fedeli raggiungono a piedi il santuario partendo dai diversi paesini a Valle e camminando tutta la notte.

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Le Acque Sulfuree di Bagni di Vinadio

Le Terme di Vinadio sono note fin dal Medioevo, si tratta di una delle più famose località termali d’alta quota di tutto l’arco alpino con i suoi 1305 metri di altezza, anzi, si tratta delle terme con l’acqua sulfurea più alta di tutto l’arco alpino. Vinadio è famosa soprattutto per la purezza delle acque che sgorgano dalle sorgenti alpine di alta quota, tanto da esser diventata un brand di fama internazionale per quanto riguarda l’acqua minerale da tavola: l’acqua di Sant’Anna.

Sci Nordico a Festiona e Bagni di Vinadio

A Festiona di Demonte e a Gaiola è possibile praticare pesca, canoa, kayak, rafting, mentre chi ama gli sport invernali può dedicarsi allo sci nordico sulla pista omologata di Festiona oppure alla discesa sulle piste di Argentera.

Centro Fondo di Festiona, situato a 710 m.s.l.m. si può a giusto titolo considerare un’isola nordica nel cuore della Valle Stura. La piccola frazione di Demonte ospita, infatti, il più importante e conosciuto comprensorio per lo sci nordico nel cuneese, con ben 42 chilometri di piste che si sviluppano in un ambiente tranquillo ed ancora incontaminato. La stazione è dotata di un impianto per l’innevamento artificiale.

Favorito dalla conformazione geografica che garantisce spesso la presenza di un ottimo innevamento, il vallone di Bagni di Vinadio si impone come una delle mete più frequentata dagli appassionati di sci nordico. Le piste si snodano attraverso tantissimi anelli di diverso grado di difficoltà che portano lo sciatore ad immergersi in un ambiente di una bellezza incontaminata e nel tipico paesaggio alpino.

Outdoor e Avventura

La Valle Stura offre ben 3 centri Rafting. Dal desiderio di valorizzare le potenzialità della Valle nasce Valle Stura Outdoor che dà ai viaggiatori la possibilità di praticare diverse attività ludico sportive: canoa, rafting, river walking (camminata nel fiume), mountain bike, noleggio e-bike, un tuffo in piscina e perché no, alcune piacevoli serate organizzate attorno al falò. A Festiona di Demonte e a Gaiola è possibile praticare pesca, canoa, kayak, rafting.

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Luoghi della Memoria

  • Borgo San Dalmazzo - Memoriale della Deportazione: Il 21 novembre 1943 329 persone furono deportate dal piazzale della stazione ferroviaria di Borgo San Dalmazzo verso il campo di Drancy e quindi ad Auschwitz, dove 311 di loro furono uccisi. Erano ebrei stranieri, in fuga dalla Francia, rinchiusi da due mesi nel campo di concentramento allestito poco lontano.
  • Borgata Paraloup: Da alcuni anni, grazie alla Fondazione Nuto Revelli, Paraloup è tornato a vivere e ad essere un luogo della memoria che racconta della guerra partigiana e della vita contadina.
  • VALLORIATE - Museo “Guerra e Resistenza in Valle Stura”: Il Museo propone, attraverso fotografie, documenti e schede, un percorso di conoscenza storica sull’impatto che le guerre del quinquennio 1940-1945 hanno avuto nel territorio e sulla popolazione della Valle Stura.

Musei e Spazi Culturali

  • DEMONTE - Museo Etnografico Lou Feracaval: Il Museo Lou Feracaval in Demonte è un’antica officina da maniscalco rimasta attiva fino agli anni ’70 del Novecento.
  • DEMONTE - Spazio Lalla Romano: Il museo Spazio Lalla Romano si sviluppa su cinque sale collocate al primo piano del Palazzo sei/settecentesco dei Conti Borelli. La mostra permanente espone dipinti e disegni di Lalla Romano, una ricostruzione fotografica del suo studio milanese di Via Brera, e le copertine delle sue opere letterarie.
  • Montagna in movimento Vinadio: Il Forte Albertino di Vinadio ospita al suo interno “Montagna in Movimento”; un percorso museale che attraverso suoni, voci, immagini e installazioni multimediali introduce il visitatore nel mondo delle Alpi Meridionali.
  • PIETRAPORZIO - Ecomuseo della Pastorizia: L’Ecomuseo della Pastorizia vuole valorizzare il territorio e le sue tradizioni legate alla pastorizia, in particolar modo sull’azione di recupero e rilancio della pecora sambucana.
  • SAMBUCO - Centro di documentazione: Il Centro di Documentazione Valle Stura è stato attivato nelle ex scuole di Sambuco nell’estate del 1988 allo scopo di raccogliere documentazione, sviluppare la ricerca, collaborare alla tutela e organizzare iniziative di valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Valle.
  • ARGENTERA - Il museo del Contrabbandiere: La Mizoun dal Countrabandìer è un museo nella borgata di Ferrere di Argentera che racconta dell’antica e tradizionale pratica del contrabbando.

Sapori e Tradizioni Culinare

La cucina tradizionale della valle Stura ha conservato radici salde nella tradizione culinaria del passato contraddistinta, ovviamente non per scelta, da piatti semplici ed al contempo ricchi di gusti squisiti ed unici, derivanti dai prodotti locali che oggi hanno assunto il valore di preziose e ricercate prelibatezze.

Si tratta di una cucina tipica di montagna, con alcune peculiarità locali: la principale caratteristica è infatti l’utilizzo in cucina dell’agnello sambucano. La pecora sambucana è una razza originaria della valle Stura, di origine molto antica; vive ad una quota tra i 600 ed i 1.800 m, ed è allevata in provincia di Cuneo, in special modo appunto in valle Stura di Demonte.

Altri piatti tipici sono i bodi e aioli (patate con salsa all’aglio), la oula al fourn (zuppa di verdure cotta al forno in un apposito contenitore), le sebos abaouso (cipolle al forno con carne, formaggio, uova e verdure). Tipico e più recente è l’uso di lumache e rane in cucina. Tra le vivande a base di farina, sicuramente da ricordare sono i “crouzet” (una sorta di impasto che ricorda le orecchiette), da condire con la bagna grisa, una salsa di cipolla e aglio soffritti, latte, panna e formaggio stagionato sminuzzato.

Apiario della Saluta

Consigliamo una visita all’apiario Fossati, Alberto sarà orgoglioso di parlarvi dell’Apiterapia, un trattamento in cui vengono utilizzati elementi raccolti, elaborati e secreti dalle api: polline, pappa reale, cera d’api e veleno. Si possono eseguire i seguenti trattamenti: APIAROMATERAPIA e APISOUND.

Prodotti Caseari

  • Caseificio Valle Stura di Demonte: Una cooperativa sociale che dagli anni ’50 ha un solo obiettivo: portare latte locale di altissima qualità sulle tavole dei consumatori cuneesi.
  • Il Formaggio di Marta - Fromagerie La Meisoun dei Roc: L’azienda agricola si presenta come un’affascinante recupero abitativo nel rispetto dell’autentica tradizione, con la struttura in pietra delle vecchie costruzioni mantenuta intatta.

La Fame di Roccasparvera

Sicuramente si consiglia una tappa a “La Fame” di Roccasparvera, magari per una “merenda sinoira” dopo l’attività sportiva. La merenda Sinoira è un’usanza del tutto Piemontese, vecchia zia del più moderno “apericena”.

Allevamento Asini del Vanet

Organizziamo passeggiate a cavallo con i nostri cavalli avelignesi, dalle più corte di due ore ai trekking di più giorni, sui sentieri di montagna vicino a Vanet, facilmente percorribili anche a piedi. Si tratta di un paradiso immerso nel verde della Valle Stura. Presso la nostra azienda è inoltre possibile acquistare prodotti al latte d’asina, erbe officinali per infusi e da cucina.

Lou Viage

L’associazione si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della Valle Stura tramite la promozione di un anello escursionistico composto da 19 tappe, da Borgo San Dalmazzo fino ad Argentera, risalendo la valle su un versante e scendendo su quello opposto.

Diciannove le tappe, un tuffo nella Valle Stura più autentica lungo mulattiere e sentieri poco frequentati, attraversando i tanti valloni secondari che contraddistinguono il territorio e che si trasformano in eccellenti punti di partenza per escursioni o cammini più o meno impegnativi.

Itinerari e Escursioni

In alta valle sono presenti foltissime comunità di stambecchi, camosci, mufloni, caprioli e, più in basso, di cervi. Nella valle è situato anche il santuario di Sant’Anna, il più alto d’Europa (2.010 m), attorniato da stupendi laghi che si possono concatenare con il giro dei laghi di Sant’Anna.

Il fascino della valle è racchiuso nella natura intatta, nella complessa rete di sentieri, mulattiere e strade militari e nelle case in pietra costruite in modo da resistere al passare del tempo. In bassa valle i tetti sono in lose, mentre più in alto venivano realizzati in paglia o scandole di legno. Esempi tipici sono le borgate di San Bernolfo, Ferriere e Neraissa.

Altre curiosità degne di nota sono le terme sulfuree nel vallone di Bagni di Vinadio, l’imponente e ottocentesco forte albertino di Vinadio, uno dei più significativi esempi di architettura militare dell’arco alpino, sede di interessanti mostre, il santuario di Sant’Anna (quota 2.010 metri, il più alto d’Europa) situato in testa all’omonimo vallone che porta al colle della Lombarda (2.351 metri), e l’Ecomuseo della pastorizia (in frazione Pontebernardo di Pietraporzio) che celebra la pecora sambucana, rinomata per la carne saporita e simbolo della valle.

Demonte: Angolo di Provenza in Valle Stura

Le origini di Demonte, borgo della Valle Stura, risalgono all’epoca romana, periodo nel quale è importante passaggio commerciale con la vicina Gallia. Il paese, grazie alla sua posizione strategica, è scelto dai Savoia come piazzaforte militare.

Tra giugno e luglio Demonte si trasforma in un angolo di Provenza grazie ai suoi campi di “izòp”, la lavanda in lingua occitana. Al centro di una valle votata all’outdoor, il borgo ben si presta come punto d’appoggio per vacanze a base di relax, aria pura e attività all’aperto, con la possibilità di praticare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, ma anche discese di rafting lungo il fiume Stura.

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