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Viaggi a Palermo: Cosa Vedere e Come Innamorarsi della Città

Palermo è una città straordinaria, che porta evidenti i segni di un mix culturale risultante dalle diverse popolazioni che l’hanno dominata nel corso dei secoli. È una città stupenda, ricca di palazzi storici testimoni di un passato sfarzoso ma anche di vivaci mercati popolari, così caratteristici da essere diventati una delle principali attrazioni turistiche della città.

Palermo è una città dalle mille contraddizioni, amalgama di tradizioni e popolazioni, scrigno di tesori artistici e gastronomici: il capoluogo della Sicilia è una città complessa e dalle mille sfaccettature, tanto difficile da capire, tanto facile da innamorarsene.

Il mondo ha bisogno di bellezza e Palermo svolge perfettamente la sua parte: per visitare tutte le cose che la città sa regalare non ti basterebbe una settimana e scegliere quali vedere e quali lasciare “per la prossima volta” non è un compito facile.

Itinerari a Palermo: Cosa Non Perdere

La maggior parte dei luoghi di interesse si trova in centro e si gira tranquillamente a piedi. Non voglio risultare pedante, ma il centro del capoluogo siciliano è un concentrato di bellezze più unico che raro! Non a caso l’ho decretata (manco fossi l’UNESCO) la città più bella d’Italia!

Oggi Palermo ha giustamente rivendicato il suo ruolo di primo piano nel turismo nazionale e internazionale ed è diventata una meta imperdibile per una vacanza che combina mare, cultura, enogastronomia e divertimento.

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Piazza Pretoria: La Piazza della Vergogna

Piazza Pretoria è conosciuta come la Piazza della Vergogna, nomignolo dalle origini a lungo dibattute. Secondo la versione più colorita sarebbe imputabile alle statue che decorano la fontana, un trionfo di ninfe, tritoni e divinità con gli attributi al vento la cui vista generò scompiglio tra le monache del vicino convento che all’unisono esclamarono “che vergogna!”.

I Quattro Canti: Cuore del Centro Storico

I Quattro Canti rappresentano il punto di congiunzione dei quattro quartieri storici di Palermo ed è una tappa obbligata da cui ti troverai a passare un’infinità di volte. La piazza che si formò all’incrocio tra le due vie divenne l’emblema delle nuove ambizioni monumentali e nel 1608 si decise di dare uniformità architettonica ai quattro edifici che ne delineano il profilo, impreziosendoli con sculture e decorazioni che raccontano molto della storia di Palermo.

Chiese Imperdibili: Martorana, San Cataldo e Santa Caterina

Accanto alla Martorana si trova un’altra delle cose da vedere a Palermo sì o sì: la Chiesa di San Cataldo. L’edificio, un solenne documento dell’arte siciliana medievale, spicca subito all’occhio per le tre cupole rosse che le conferiscono fascino esotico. A poche decine di metri dal Monastero di Santa Caterina si trova la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio che è a tutti gli effetti un must, ossia una delle cose da vedere a Palermo sì o sì.

La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio fu edificata nel XII secolo per volere di Giorgio di Antiochia, Grande Ammiraglio del Regno delle Due Sicilie sotto Ruggero II (da cui il nome ufficiale), e successivamente accorpata al vicino convento delle suore benedettine fondato da Goffredo ed Eloisa Martorana, da cui il nome alternativo la “Martorana”: la sua peculiarità è la fusione di stili architettonici in cui si combinano elementi bizantini, arabi e normanni.

La Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, risalente alla fine del XVI secolo seppur annessa al monastero dominicano del 1310, appare dominata da una cupola settecentesca e presenta un interno elaborato con sculture, stucchi e intarsi marmorei talmente ricchi da lasciarti con il fiato sospeso.

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Cappella Palatina: Un Gioiello da Non Perdere

La Cappella Palatina è il fiore all’occhiello di Palazzo Reale che racchiude tra le sue mura la storia di Palermo in una miscela esplosiva di potere, fede, arte e mito. Sulla Cappella Palatina ho veramente ben poco da dire. Ogni mia parola risulterebbe vacua rispetto alla magnificenza di un’opera che rappresenta la sintesi e la fusione artistica delle componenti romano-sicula, bizantina e araba da cui sono nati i capolavori immortali di Palermo.

Furono gli Arabi, nel IX secolo, a strutturare e fortificare il castello su una precedente roccaforte punico-romana. Gli succedettero i Normanni (nella persona di Ruggero II) che consolidarono la struttura con torri e bastioni e crearono la scintillante Cappella Palatina.

San Giovanni degli Eremiti: Un Tuffo nel Passato

A meno di 500 metri da Palazzo Reale troverai San Giovanni degli Eremiti, l’ennesimo Patrimonio UNESCO del capoluogo siciliano, una delle perle più luminose dello scrigno. Edificato da Ruggero II nel 1136 su un precedente monastero gregoriano, San Giovanni degli Eremiti ricorda vagamente la Chiesa di San Cataldo per la presenza di 5 cupole rosse che sovrastano il corpo squadrato di chiara impronta islamica.

Archivio Storico Comunale

L’Archivio Storico Comunale è una chicca poco distante dalla Chiesa di San Cataldo che ho avuto modo di conoscere e visitare grazie al consiglio di un’amica palermitana. All’interno sono conservati i documenti della vita comunale cittadina a partire dal XIII secolo, una raccolta di pergamene che copre oltre 500 anni di storia e altre opere interessanti tra cui l’album con le foto dei Mille di Garibaldi. É aperto dal lunedì al venerdì con orario 08.30 - 13.30 e il mercoledì fino alle 17.30.

Cattedrale di Palermo

La mole dell’edificio sacro fu edificato sull’area dell’antico duomo - trasformato dagli arabi in moschea e restituito al culto cristiano dai re Normanni - da Gualtiero Offamilio, arcivescovo di Palermo tra il 1168 e il 1193 sotto Guglielmo II. Paragonato all’esterno, l’interno secondo me è un po’ deludente, ma presenta comunque tratti interessanti tra cui la meridiana sul pavimento di Giuseppe Piazzi (1801) e la cappella di Santa Rosalia, luogo di venerazione per i palermitani, che conserva i resti mortali della Santa Patrona racchiusi in un’urna d’argento.

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Santuario di Santa Rosalia

La venerazione dei palermitani per Santa Rosalia ha origini seicentesche, quando un cacciatore rinvenne casualmente in un anfratto del monte le sue ossa. Secondo la tradizione, Rosalia nacque attorno al 1132 dal conte Sinibaldo della Quisquinia e da Maria Guiscarda, congiunta di re Ruggero II. Compiuti i 18 anni di età, fu introdotta alla corte normanna e divenne damigella della regina Margherita di Navarra e sposa di Guglielmo I. Una cospirazione dei nobili contro il trono decretò la rovina della sua famiglia in seguito alla quale Rosalia si consacrò a Gesù, facendo vita da eremita nella grotta del Monte Pellegrino dove morì il 4 settembre 1166.

Teatro Massimo Vittorio Emanuele

A poche centinaia di metri dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo si trova il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, nonché uno dei più grandi d’Europa (terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna). Dall’esterno il Teatro Massimo appare come un vero e proprio tempio con la scalinata monumentale che introduce al pronao e alle sei colonne corinzie, il tutto sovrastato dal frontone tipico dell’architettura classica greco-romana.

L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita.

Mercati Storici: Un'Esplosione di Colori e Sapori

Per spezzare un po’ con la sfilza di monumenti - ma non illuderti che siamo solo a metà! - ti racconterò qualcosa sul Mercato di Ballarò che, pur non essendo Patrimonio UNESCO, è un’altra delle cose da vedere a Palermo. Le sue origini risalgono all’epoca della dominazione araba (X secolo) e il suo nome pare derivi dal termine Bal’hara che significa mercato aperto: era un luogo di scambi vivace e animato in cui si vendevano prodotti alimentari, spezie e beni di vario genere.

La Vucciria è un altro dei mercati storici di Palermo nonché uno dei luoghi che mi ha fatto innamorare della città! Da mercato tradizionale si è evoluta in un luogo d’incontro dove si mangia, si beve e si socializza: di giorno è popolata di bancarelle, mentre la sera si anima di ristoranti, trattorie e chioschi che propongono cibo e bevante tipiche siciliane. La zona è famosa anche per il dipinto di Renato Guttuso - “La Vucciria” - che ne ritrae l’atmosfera e la vivacità anche se, a mio modesto parere, non esistono parole o immagini atte a descriverla.

Se sei appassionato di mercati e di Street Food, Il Capo è un altro degli imperdibili di Palermo. Situato nella parte superiore del quartiere arabo degli Schiavoni, Il Capo è il terzo mercato storico di Palermo. Ad attirare l’attenzione sono i generi alimentari esposti sui bancali in cui si avvicendano pesce, carne, olive, pane, frutta, spezie (e chi più ne ha, più ne metta!). I venditori ambulanti propongono ai passanti le specialità tipiche dello Street Food palermitano - dallo sfincione alle panelle, dal pane con la milza ai crocché di patate - mentre dalle bancarelle si affacciano piccole taverne in cui fermarsi a sorseggiare un bicchiere di vino mangiando pesce fresco, caponata o carne alla brace.

Escursioni Fuori dal Centro Storico

Di seguito alcune cose da vedere a Palermo fuori dal centro storico. Pur essendo un po’ dislocate sono tutte raggiungibili a piedi senza grossi sforzi, quantomeno per me che amo camminare. Certo, arrivavo a sera con due fette di formaggio puzzolenti nelle scarpe al posto dei piedi, ma gli occhi e lo spirito, affamati di bellezza, avevano il sopravvento.

Catacombe dei Cappuccini

Più che tra le cose da vedere a Palermo, le Catacombe dei Cappuccini rientrano a pieno titolo nella Top 10 dei luoghi più macabri in cui passare la notte. Nel XVI secolo i Cappuccini insediati nella Chiesa di Santa Maria della Pace seppellivano i confratelli morti in una cisterna che era stata ricavata sotto l’altare di Sant’Anna.

La Zisa

Nel Medioevo la Zisa divenne un centro di attività agricola fortificata e si mantenne intatto nell’aspetto fino al 1635, quando fu acquistato da Giovanni de Sandoval e Platamone, cavaliere dell’Alcantara, che apportò modifiche significative alla struttura.

Borgo Vecchio

Borgo Vecchio, lo dice il nome, è un altro dei quartieri storici di Palermo. Sorse nel 1556 in seguito alla costruzione del nuovo porto e all’acquisto della tonnara di San Giorgio da parte dell’allora Senato e, va da sé, si popolò fin da subito di pescatori e marinai. Si trova nella parte nord della città e regala scorci sul mare e vicoli costellati di botteghe artigiane che conservano i colori e le fogge del passato. Pur non essendo un must, è interessante da visitare per vedere uno spaccato della Palermo più popolare e verace.

Dintorni di Palermo: Escursioni Consigliate

Se il tuo soggiorno a Palermo dura più di tre giorni, puoi pensare di fare un giro negli immediati dintorni che, a quanto si dice, rivelano grandi sorprese. Visto che non ci sono stata, non mi dilungherò sull’argomento, ma se vuoi fare un giro al mare senza allontanarti troppo da Palermo, mi sono state consigliate le spiagge di Mondello e di Sferracavallo.

Spiagge di Mondello e Sferracavallo

Se vuoi fare un giro al mare senza allontanarti troppo da Palermo, mi sono state consigliate le spiagge di Mondello e di Sferracavallo. Ho visto qualche foto e ti dirò, niente male per essere solo a 10 km dalla città. Sono raggiungibili entrambe con i mezzi pubblici.

Bagheria: La Città delle Ville

Bagheria, nota come la città delle ville, si trova a circa 20 km da Palermo e si può raggiungere con il treno regionale, ma a detta dei locali rischi di fare il viaggio della speranza. Nella cittadina, che ha dato i natali al pittore Renato Guttuso ed è stata set di diversi film d’autore, si trovano una ventina di ville settecentesche in stile barocco, neoclassico e gotico. A me piacciono le dimore storiche e se avessi avuto più tempo, o una macchina, un giro me lo sarei fatto.

Duomo di Monreale

Il Duomo di Monreale è un’altra delle cose più belle da vedere nei dintorni di Palermo. Se vuoi visitare il Duomo di Monreale e sei appiedato, considera di farlo al mattino: gli autobus ci sono, ma non così frequenti, e per raggiungerlo impiegano una quarantina di minuti (in base al traffico). Una volta a Monreale devi camminare, mi pare, tra i 15 e i 20 minuti.

Gastronomia Palermitana: Un Paradiso per il Palato

La gastronomia palermitana è una festa per i sensi che oltre ai piatti tipici noti a tutti - dalla pasta con le sarde alla caponata fino ai cannoli siciliani e le cassate - vanta un’ampia tradizione di Street Food. Non vorrei esagerare, ma credo sia la più vasta d’Italia. Sul dove mangiare a Palermo ti consiglio in prima battuta di provare i mercati: c’è di tutto, dalla gastronomia alla friggitoria, dal ristorante-bancarella (dove degustare la cucina di casa) al banco del pesce (dove non dovrai far altro che scegliere la tua preda e attendere che sia pronta sorseggiando un bicchiere di vino). Se non ricordo male si trova anche la carne arrostita, ma ne mangio poca e non ho prestato attenzione.

Io mi sono fermata due volte Al Tentacolo (Vucciria): 1 kg di polipo arrostito, quasi 1 kg di fritto misto, pane, vino, acqua e caffè per 20 euro a testa! Ti suggerisco inoltre la Trattoria Ferro di Cavallo (cucina tipica palermitana dal 1944 che ha un ottimo rapporto qualità prezzo) e I cuochini (per lo Street Food un po’ più raffinato rispetto al mercato).

I mercati di Palermo sono infatti il posto migliore dove assaggiare il leggendario cibo di strada palermitano, considerato il più buono d’Italia: potete esplorarli in libertà oppure partecipare a uno dei numerosi street food tour condotti da divertentissime guide locali.

Consigli Utili per Organizzare il Tuo Viaggio

Di seguito alcuni consigli utili per organizzare al meglio il tuo viaggio a Palermo:

  • Come arrivare dall'aeroporto al centro: Il pullman dell'azienda di trasporti Prestià e Commandé è comodo perché fa molte fermate intermedie all’interno della città. In alternativa, il treno parte dal piano -1 del terminal e arriva dritto al centro di Palermo in 49 minuti.
  • Dove dormire: Spasimo Hotellerie è un hotel con spa, piscina interna e esterna e vasca idromassaggio, completamente ristrutturato da poco.

Tabella Riepilogativa dei Principali Luoghi di Interesse

Luogo di Interesse Descrizione Costo (circa)
Cappella Palatina Gioiello artistico all'interno del Palazzo dei Normanni 19 € (Palazzo dei Normanni completo)
Duomo di Monreale Splendida cattedrale con mosaici bizantini Gratuito (ingresso base)
Teatro Massimo Il più grande teatro lirico d'Italia 8 € (visita guidata)
Chiesa della Martorana Chiesa con mosaici bizantini e architettura unica 2 €
Catacombe dei Cappuccini Luogo macabro con salme mummificate 8 €

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