Addestramento dei Piccioni Viaggiatori: Una Guida Dettagliata
La corsa dei piccioni è l’arte di allevare piccioni viaggiatori per la competizione ed è diventata uno sport in Belgio nel 1820. L’attuale piccione viaggiatore è il risultato di incroci di alcune razze belghe e inglesi, effettuati nella seconda metà del XIX secolo.
L'Importanza Storica dei Piccioni Viaggiatori
Un altro piccolo animale utilizzato nella Grande Guerra fu il piccione. L'utilizzo nelle precedenti guerre aveva aumentato la sua diffusione quale portatore di messaggi in leggerissimi contenitori legati alle zampette. Allo scoppio della Grande Guerra, tutti gli eserciti delle grandi potenze europee avevano reparti di piccioni viaggiatori con personale specializzato per il loro addestramento. Nessuno poteva competere con un piccione in velocità e distanza raggiunte in breve tempo.
Durante la prima guerra mondiale moltissimi animali, tra cui cavalli, muli, asini, cani, piccioni viaggiatori, furono inviati su tutti i fronti per dare il proprio contributo alla patria, soffrendo, alla stessa stregua dei soldati, la paura, la fame, la sete, il freddo e la fatica e molto spesso perdendo la vita.
Come Iniziare l'Addestramento
Se non possiedi un piccione viaggiatore e/o da competizione (se ne hai uno costoso per esempio), puoi farlo volare per vederlo ritornare. Puoi allora prendere l’uccello e portarlo in un posto a chilometri di distanza. Vai a nord, sud, est e ovest, così imparerà a tornare da tutte le direzioni. Ripeti questa operazione un paio di volte e dopo inizia ad allontanarti sempre di più. Comincia spostandoti a un chilometro da casa per poi aumentare di volta in volta.
I piccioni viaggiatori riescono a tornare da distanze notevoli, anche da 80 km, anche se alcuni uccelli con doti straordinarie sono capaci di ritornare da distanze più grandi. Lasciare volare il tuo piccione troppo presto significherà farlo volare via per non vederlo tornare mai più. I piccioni viaggiatori anziani o con più esperienza potrebbero non essere adatti a questo addestramento. Potrebbero essere già stati addestrati per tornare a un altro sottotetto.
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Il Ruolo dell'Allevatore
Il compito degli allevatori di piccioni é quello di migliorare le capacità fisiche e di orientamento per partecipare ai campionati. Ogni “allenatore” ha circa 100 piccioni o più. Attraverso questa squadra abbiamo potuto osservare più da vicino come funziona il lavoro di addestramento e preparazione dei piccioni.
Antonio ci spiega che dedicarsi all’allevamento e allenamento dei piccioni é molto complicato, oltre ad essere estremamente caro perché i prodotti necessari, l’alimentazione e le cure mediche possono essere molto costose. Innanzitutto ci spiegano che bisogna avere i piccioni per la riproduzione e i piccioni per le gare (i figli). Le uova vengono fecondate per 18 giorni prima della nascita dei piccoli piccioni. Il colombofilo deve realizzare un vero e proprio piano di allenamento. I piccioni devono allenarsi due volte al giorno. Quando sono pronti si comincia con l’abituarli ad allontanarsi, lasciarli liberi e farli tornare a casa da soli.
Tecniche e Segreti dell'Addestramento
È importante prestare sempre attenzione durante la stagione, poiché un piccione non vola solo con le ali, se le sue vie nasali e/o i suoi polmoni sono ostruiti gli costa correre.
E se a livello di preparazione fisica dei colombi, gli allevatori devono prestare attenzione all’alimentazione e allo stato di salute degli animali, in relazione alle strategie per farli tornare più velocemente, il discorso è diverso, in quanto il rapporto tra addestratore e animale può essere decisivo. Per esempio durante la settimana i maschi vengono separati dalle femmine e preparati per la prova e quando tornano sanno automaticamente che quando arrivano in soffitta le femmine sono lì ad aspettarli e viceversa.
Le Competizioni e il Funzionamento delle Gare
In Portogallo, le corse dei piccioni si svolgono tra febbraio e giugno di ogni anno e nei mesi rimanenti ci sono altre gare di piccioni, vale a dire i derby. Il club organizza la consegna. Ogni piccione ha un anello alla zampa. Prima era un anello di gomma con un numero che l’allenatore registrava e quando il piccione rientrava, annotava il numero e ritirava l’anello. Ma questo poteva creare imbrogli. Oggi il sistema é molto più complesso. Ogni allenatore e ogni club di riferimento hanno una macchina che registra i singoli piccioni con il numero di riferimento di un anello di latta alla zampa che corrisponde a una vera e propria scheda di identità.
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Arrivati al punto di partenza i piccioni sono liberati e iniziano il volo verso casa. Ci sono varie teorie, ma non c’é ancora una spiegazione concreta, su come riescano ad orientarsi e partire, sapendo che arrivano al punto di partenza in un camion completamente chiuso. Ma fatto sta che ritrovano la strada di casa.
I piccioni viaggiatori volano chilometri in un solo giorno con l’istinto di tornare a casa e hanno un “GPS biologico” allineato con il campo elettromagnetico del pianeta, che dà loro un senso di orientamento unico.
Difficoltà e Passione
Quando, per esempio, si vive in un condominio, non sempre gli altri inquilini lo permettono, e anche vivendo in una casa, a volte i vicini non sono d’accordo.
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