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Le 10 Migliori Moto da Viaggio Honda: Turismo, Modelli e Recensioni

Viaggiare in moto è più di un semplice spostamento; è uno stile di vita. Alcuni preferiscono viaggi brevi e leggeri, mentre altri si preparano per attraversare interi continenti. Ma cosa rende una moto veramente adatta al viaggio? Comfort di guida, protezione aerodinamica, capacità di carico, autonomia, equilibrio dinamico e piacere di guida sono tutti fattori cruciali.

Oggi, il concetto di moto da viaggio non è più limitato a una singola categoria. Può essere una cruiser a sei cilindri, un'adventure con ruota anteriore da 21 pollici o una dual sport capace di affrontare sia l'autostrada che i passi di montagna con la stessa agilità.

Abbiamo analizzato dieci modelli molto diversi tra loro, dalle regine del comfort assoluto, come la Honda Gold Wing, alle adventure più tecnologiche, come la BMW R1300 GS Adventure o la nuova KTM 1390 Super Adventure S. Senza dimenticare le più sportive, capaci di essere agili sul misto e stabili in autostrada, come la Yamaha Tracer 9 GT+ e la Suzuki GSX-S1000GT+.

Le abbiamo scelte per la loro predisposizione al viaggio vero, quello che richiede una moto pronta a tutto: affrontare il traffico del mattino, macinare chilometri sotto la pioggia, ma anche divertire nel misto o garantire il massimo controllo su fondi difficili. E lo abbiamo fatto con lo spirito curioso e concreto che è tipico di chi ama le due ruote sul serio, senza pregiudizi ma con l'esperienza che ti fa riconoscere una buona moto dal primo giro di chiave.

In questa selezione non ci sono moto perfette, ma dieci proposte che interpretano ognuna a modo suo il desiderio di libertà e avventura. Perché ogni viaggio in moto inizia con una scelta. E la scelta giusta, spesso, è quella che ti fa venir voglia di ripartire ancora prima di essere arrivato.

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Le 10 Migliori Moto da Viaggio del 2025

BMW R 1300 GS Adventure

La regina dell’adventouring (ADV) si rinnova completamente: motore boxer da 1.300 cc più compatto ma potentissimo (145 CV), sospensioni EVO Telelever e Paralever, e sistema DSA (Dynamic Suspension Adjustment) che regola dinamicamente smorzamento e rigidezza. Il telaio in lamiera d'acciaio migliora la stabilità anche a pieno carico, mentre l'ergonomia e la protezione aerodinamica sono pensate per chi viaggia davvero. I nuovi sistemi di adattamento dell'altezza completano un pacchetto pensato per attraversare il mondo.

A colpire è la sensazione di totale padronanza, su qualsiasi terreno.

Ducati Multistrada V4 Grand Tour

Motore Granturismo da 170 CV con disattivazione estesa, elettronica Skyhook EVO, frenata predittiva, parabrezza regolabile, abbassatore automatico: tutto parla di comfort e controllo. L'ultima evoluzione della V4 è più leggera, più raffinata, più longeva: gli intervalli di manutenzione toccano i 60.000 km, l'autonomia cresce grazie al risparmio di carburante.

Una Ducati che sa coccolare e stupire, con finiture curate, dotazione da primato e quella reattività di guida che mette il sorriso anche nei trasferimenti più lunghi. Il tutto con una postura di guida regolabile e una protezione aerodinamica impeccabile.

Honda GL1800 Gold Wing Tour

Più che una moto, un salotto a due ruote. Boxer a sei cilindri da 126 CV, cambio DCT, navigatore integrato, infotainment con Apple CarPlay e Android Auto, sospensioni Pro-Arm. L’edizione 50° anniversario porta in dote nuove colorazioni e aggiornamenti al sistema audio e alla connettività.

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La qualità di finitura e la cura nei dettagli fanno la differenza. Sulle lunghe distanze, resta un riferimento assoluto per chi mette il comfort prima di tutto, senza rinunciare alla tecnologia. Le manovre da fermo si gestiscono con disinvoltura grazie al walking mode.

Triumph Tiger 1200 Rally Explorer

Tre cilindri da 1.160 cc, posizione di guida rivista, manubrio ammortizzato, ergonomia migliorata, precarico automatico che abbassa la sella da fermo. La nuova Tiger migliora anche nella fluidità ai bassi regimi e nella maneggevolezza grazie a modifiche all'albero motore e all'elettronica.

Il risultato è una adventure da viaggio pronta a ogni scenario: comoda, tecnologica, ben rifinita. Anche il passeggero ringrazia. Il serbatoio da 30 litri assicura un'autonomia da riferimento. E poi c'è il fascino british, che in questa moto si sente tutto.

Suzuki GSX-S1000GT+

È la Sport Touring su base GSX-R: 152 CV, ciclistica da sportiva, borse da 26 litri, sella premium, manopole riscaldabili. Il motore quattro cilindri in linea si conferma fluido e pieno, le sospensioni elettroniche lavorano in sintonia con la ciclistica precisa.

Una moto per chi parte da solo, ma con il passo svelto e la testa nel weekend. Non fa proclami, ma sa sorprendere con equilibrio e carattere. Connettività integrata, posizione di guida attiva ma non estrema, e una versatilità che sorprende anche i più esigenti.

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Yamaha Tracer 9 GT+

Motore 3 cilindri CP3 da 890 cc, 119 CV e una dotazione elettronica impressionante: cruise control radar, cambio Y-AMT, sospensioni semiattive, navigatore Garmin integrato. La Tracer 9 GT+ è tra le più complete del segmento: ha contenuti da moto di categoria superiore a un prezzo ancora abbordabile.

È leggera, reattiva, divertente sul misto e precisa nei trasferimenti. Il parabrezza regolabile e il sistema di assistenza alla frenata aumentano la sicurezza. Anche l'estetica si fa più personale, con luci LED Matrix e un TFT da 7 pollici ben leggibile.

Harley-Davidson Street Glide Ultra

Milwaukee-Eight da 1.923 cc, comfort da first class, audio premium, borse e top box per caricare la casa. Il gran turismo secondo Harley: muscoli e stile. La nuova generazione è più tecnologica ma resta fedele allo spirito del marchio.

Ideale per chi ama i grandi viaggi senza fretta, ma con tanta presenza scenica e un sound che fa girare la testa. La posizione di guida bassa e rilassata si sposa con il cruise control e un impianto audio pensato per sentire bene anche in autostrada.

Kawasaki Ninja H2 SX SE Performance Tourer

Motore sovralimentato da 200 CV, sospensioni elettroniche, radar, display TFT e cruise control adattivo. La più veloce tra le tourer, con anima hypersport. Ideale per chi non vuole scegliere tra adrenalina e viaggio.

Il comfort è assicurato da una carenatura protettiva e da una posizione di guida ben studiata. A sorprendere sono la facilità di guida e la precisione anche in pieno carico. I freni sono all’altezza della potenza e la qualità costruttiva convince anche gli utenti più esigenti.

KTM 1390 Super Adventure S

173 CV, ciclistica evoluta con telaio irrigidito, nuova elettronica con display V80 touch, sospensioni semiattive WP, CAMSHIFT per il doppio carattere del motore. KTM non delude mai. Piace a chi guida forte, ma anche a chi cerca una compagna di viaggio versatile e connessa.

Il nuovo touchscreen è leggibile anche con i guanti. Il bicilindrico è pieno già in basso e sfodera prestazioni da superbike, ma sempre sotto controllo. L’estetica è spigolosa, il comfort migliorato rispetto alla generazione precedente.

Moto Guzzi Stelvio

V-Twin Compact Block da 1.042 cc, cardano, 115 CV e tutta la personalità Moto Guzzi. Trazione regolabile, cornering ABS (angolo di piega), diverse modalità di guida tra cui l’off-road. La Stelvio si fa notare per la sua estetica essenziale ma curata, il sound inconfondibile e una guida rotonda.

Non ama correre, ma è costruita per viaggiare, senza fronzoli ma con sostanza. La sella è ben imbottita, le sospensioni a lunga escursione sono regolabili.

Honda NT1100: Un'Analisi Approfondita

La Touring Crossover di Honda riceve una bella rinfrescata estetica e cresce nei contenuti che oggi sono tra i più completi del segmento. Tutto offerto a un prezzo molto competitivo tutto incluso.

La Honda NT1100 è una moto che in questo segmento ci vuole stare di diritto visto che è la touring più venduta in Europa. Dal 2021 sono state 20.000 le NT scese in strada nel vecchio continente.

Per il 2025, complice anche il cambio omologativo Honda ha messo mano alla sua turistica per eccellenza. Lo ha fatto sfruttando la base tecnica della Africa Twin con cui la Honda NT 1100 condivide la piattaforma, ma aggiornando la sua Touring Crossover nell’estetica e nella tecnica.

Pur mantenendo i crosmosomi della moto che l’ha preceduta la NT 1100 2025 si è fatta decisamente più filante nelle linee a cambiare sono carena, cupolino, deflettori e fianchetti. Ma sono nuovi anche la sella più ampia e le borse ridisegnate per guadagnare ben 8 litri arrivare a un totale di 73 litri di capacità totale (37 la sinistra, 36 la destra) senza però crescere in ingombro che di fatto aumenta solo di 25 mm.

Il cupolino che prima richiedeva di scendere dalla moto per poter essere regolato, ora si regola direttamente dalla sella con la sola mano sinistra su 5 posizioni per un totale di ben 167 mm di escursione.

La nuova NT 1100 porta al debutto le sospensioni semiattive Showa EERA che già abbiamo apprezzato sull’Africa Twin, ma anche su Versys 1100 e sulla GSX-S1000GX, qui ovviamente con un setting dedicato. Arriva poi la piattaforma inerziale a sei assi che fornisce preziose informazioni non solo alle sospensioni stesse, ai controlli elettronici e all’ABS che ora ha anche funzione cornering, ma soprattutto dialoga anche con la centralina del cambio DCT che così è diventato ancora più intelligente.

Il bicilindrico da 1084 centimetri cubi mantiene invariata la potenza a 102 cavalli ma guadagna il 7% di coppia con il picco massimo di 112 Nm che arriva a soli 5.500 giri, ben 750 giri prima rispetto alla precedente versione. Confermato il serbatoio da 20,4 litri per una autonomia di 400 km.

La NT1100 riesce ad esprimere un dinamismo di guida non indifferente. Non è un caso che la NT1100 nella sua precedente edizione si sia piazzata molto bene nella classifica della nostra comparativa Sport Touring, pur al cospetto di moto sulla carta ben più sportive e performanti di lei. E quello che mancava in quella comparativa le sospensioni semiattive ora è arrivato.

La sella è più ampia ma anche meglio svasata sugli angoli quindi la salita e la discesa avvengono in modo migliore. Unico appunto anzi due, il serbatoio tende ad allargarsi in maniera un po’ repentina e io la sella la vorrei leggermente più piatta perché come vedete tende a salire un po’ verso il posteriore e quindi tende spingerti un po’ avanti e quando sei in sella per tante ore cosa che succede spesso quando si viaggia con una moto come questa vuoi spostarti un po’ qui invece sei un po’ in una posizione obbligata.

Siamo a 820 mm da terra, quindi si tocca molto bene a terra, anche perché l’arco del cavallo è abbastanza contenuto. Pedane centrate, posizione rilassata ma non troppo seduta, c’è un minimo di carico sul manubrio che ti consente comunque di avere una bella sensazione di controllo della moto la NT la conoscevamo già e quindi da questo punto di vista non ci delude.

Gambe e spalle sono ben protette dalla parte bassa della carena e dai deflettori, la protezione aerodinamica mi ha fatto lavorare un po’ prima di trovare quello che per me era il compromesso ideale tra protezione e turbolenze. Il cupolino ora si riesce a regolare anche guidando col pomello in modo abbastanza comodo. Ho dovuto fare però un po’ di esperimenti prima di trovare una posizione che fosse giusta per me, perché nella posizione più alta la protezione è senza dubbio valida, ma per uno alto come me, quindi 171 cm, il bordo superiore del plexiglas interferisce un po’ con la vista quando si guida. La posizione più bassa è, invece, veramente bassa e il casco resta completamente esposto. Mentre in generale gambe stinchi sono ben protetti dalla parte bassa della carenatura. Ho trovato una posizione buona ad un’altezza intermedia delle quattro possibili e dei suoi 167 mm di escursione.

Il motore tutto sommato mi è piaciuto non è un fulmine di guerra soprattutto in allungo ma dà il meglio li dove lo deve dare, ovvero nell’arco di erogazione che va dai 2.000 ai circa 6.000 giri, range in cui la spinta non manca praticamente mai. L’elasticità è sicuramente il suo forte anche andando a passo da parata nonostante il motore “pompi” un po’, la catena non sbatte mai, insomma comfort ce ne è. E a mio parere anche nel Power Mode 1, in passato afflitto da un po’ di on-off, ora la risposta al gas è parecchio migliorata.

Il cambio DCT che -confermo- in questa configurazione è probabilmente la miglior versione del DCT che ho provato in tutti questi suoi 15 anni di vita. Le cambiate sia in salita di rapporto, ma sia soprattutto in scalata sono assolutamente inavvertibili è come se fosse un cambio Seamless il che rende la guida davvero rilassata ma non poco efficace, anzi.

Grazie alle maggiori informazioni che riceve il cambio, cominciano a diventare sensate anche le mappature S2 e S3 che tengono un po’ di più la marcia, soprattutto quando comincia a guidare in modo molto spedito. Anche se comunque la più equilibrata e quindi la mia preferita resta la S1. In modalità D siamo veramente molto verso il turismo rilassato, il motore mette una marcia dietro l’altra, ma devo dire che anche in questo caso quando alzi il ritmo il cambio “capisce” che stai guidando più sportivamente e tende a tenere più a lungo il rapporto.

L’unica cosa che resta ancora migliorabile è quello che nelle auto si chiama kickdown o qui se vogliamo trasferirlo al mondo moto possiamo definirlo “full throttle”; quando hai bisogno che il cambio scali velocemente, ad esempio in fase di sorpasso, ecco lì ci pensa forse ancora un po’ troppo su, questo anche nelle mappature S. Ma in quel caso il pulsantino aiuta. Anche nella gestione della frizione nelle fasi di “attacco”, in questo momento ancora soprattutto con l’arrivo degli ultimi cambi robotizzati c’è chi fa meglio. Vero, è migliorata la gestione a bassissima velocità e nelle inversioni di marcia nelle partenze funziona il DCT funziona molto meglio di prima, ma ripeto soprattutto con l’arrivo degli ultimi robotizzati che hanno gestione elettronica e non idraulica diciamo che c’è ancora qualcosina da fare per arrivare all’eccellenza.

Parlando di ciclistica devo dire che la NT qui sorprende. È una moto estremamente bilanciata molto rapida a cambiare direzione con una stabilità a prova di bomba è un braccio di leva che la rende piacevole ed efficace da usare anche nello stretto.

I freni sono davvero validi qui non c’è nessun sistema di frenata combinata e Honda dimostra che non ce ne è nemmeno bisogno ottimo l’anteriore per potenza feeling e punto di pressione ottimo il posteriore per gli stessi motivi. Niente di esoterico ma l’impianto funziona veramente bene.

Capitolo sospensioni beh le Showa EERA non si smentiscono neanche in questa configurazione dedicata alla Honda NT 1100 c’è un ottimo sostegno, soprattutto mi piace come lavorano a livello di antiaffondamento anteriore. Perché in frenata riescono ad offrire il giusto livello di beccheggio senza mai andare oltre, il che concede di guidare questa moto anche in modo dinamico, moto più di quel che ci si possa aspettare. C’è tanta qualità in queste sospensioni che si possono regolare veramente su moltissimi livelli e che riescono a essere anche sostenute a livello di precarico a livello di idraulica. Ma non sono mai secche, come spesso succede su altri modelli di sospensioni semiattive.

La NT effettivamente resta sempre molto bilanciata. Bilanciamento supportato per di più dalle ottime Metzeler Roadtec 01 che sono gomme davvero azzeccate per questo tipo di moto. Non è così usuale che i giapponesi montino le gomme tedesche spesso loro montano gomme giapponesi avere le Roadtec su questa moto è una cosa che mi piace molto, se devo dare un giudizio tra i due assi forse mi piace un filino di più la forcella che trovo veramente centrata. Dietro devi magari andare a giocare un po’ con l’idraulica per avere un minimo di sostegno in più e limitare qualche movimento di mono che arriva però a livelli di guida davvero super sportiva che forse non sono nemmeno un radar di una moto come questa che però la NT ti concede. Mini movimenti che comunque non spariscono mai del tutto.

La NT 1100 è parecchio più maneggevole e dinamica di quanto lasci mostrare la sua estetica paciosa, la luce a terra è più che buona e per toccare le pedane almeno nella guida con solo pilota devi piegare parecchio. In più il raggio di sterzo da carrello della spesa aiuta non poco nelle manovre in questo credo che la NT sia imbattibile.

Honda ha una lunga tradizione nel mondo delle moto cruiser, dai primi modelli fino a icone come la Rebel e la Shadow. Queste moto, nel corso degli anni, sono diventate tra le preferite per i lunghi viaggi su strada, grazie alla loro affidabilità e comfort.

Quando si parla di moto Honda ideali per lunghi viaggi, cerchiamo comfort, potenza, e capacità di affrontare migliaia di chilometri senza affaticare troppo il pilota. Non è una sorpresa che la Honda Gold Wing sia una delle moto da turismo più popolari fin dal suo debutto nel 1975. Il cambio a doppia frizione a 7 marce (DCT) permette di guidare senza sforzo, riducendo l’affaticamento del pilota, mentre il consumo di carburante di circa 18 km/l è un bonus per chi percorre molti chilometri.

La Gold Wing offre anche una serie di tecnologie all’avanguardia, come un display TFT a colori da 7 pollici, navigazione con Apple CarPlay e Android Auto, e un impianto audio aggiornato. Un’altra caratteristica che rende la Gold Wing unica è la presenza del sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici e un airbag, primo nel settore.

La Honda VTX 1300, introdotta nel 2003, è stata ispirata dal concetto Zodia del 1995, e si è presto guadagnata la reputazione di essere una cruiser eccellente per viaggi lunghi. Con una sella comoda e sospensioni che assorbono bene le asperità del terreno, la VTX 1300 è progettata per offrire comfort anche sui percorsi più lunghi. Il serbatoio da 18 litri garantisce una buona autonomia, riducendo la necessità di frequenti soste per il rifornimento.

La Honda Rebel 1100 è una cruiser moderna, dotata di un motore bicilindrico parallelo da 1.084 cc, lo stesso che alimenta l’Africa Twin, che produce 86 cavalli e 98 Nm di coppia. La Rebel 1100 è disponibile sia con cambio manuale che automatico DCT, rendendo la guida ancora più comoda per chi affronta lunghi viaggi. Il modello DCT, in particolare, aiuta a ridurre la fatica del pilota durante i tragitti più estesi.

La Honda Africa Twin CRF1100L è perfetta per chi ama l’avventura, ma è altrettanto ideale per lunghi viaggi su strada. Con un motore da 1.084 cc che sviluppa 101 cavalli e 105 Nm di coppia, è una moto potente e versatile.

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