L'Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani (AN.BTI): Un Pilastro del Turismo in Italia
L’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani AN.BTI - CONFCOMMERCIO nasce dal Comitato Bus Turistici Italiani, il primo raggruppamento di aziende del settore in Italia.
Un Settore Chiave per la Mobilità Turistica
Nel turismo italiano, il servizio di noleggio autobus con conducente svolge un ruolo chiave per la mobilità di milioni di passeggeri ogni anno.
Tra i tanti "protagonisti" del turismo, autentico motore dell'economia italiana, c'è anche il settore dei bus turistici.
Secondo un’indagine di AN.BTI, l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani aderente a Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort, “Le ruote del turismo: il settore dei bus turistici in Italia”, negli ultimi anni è cresciuto il peso economico e sociale con una funzione che supera strettamente quella del trasporto e che è sempre più strategica per l’offerta turistica del Paese.
E l’ultimo miglio degli spostamenti turistici è assicurato in via esclusiva dai pullman gran turismo in tutti i segmenti della filiera.
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Inoltre, in Italia la quota del trasporto turistico su autobus è superiore alla media europea (8% contro il 6%).
Una realtà che, tradotta in numeri, significa più di 25mila posti di lavoro, altrettanti bus che viaggiano sulle strade ed autostrade italiane, 2,5 miliardi annui di fatturato, 1,7 miliardi di chilometri percorsi ogni anno, 450 milioni di litri di carburante consumati.
Oltre ad un indotto che comprende guide, accompagnatori, officine, carrozzieri, costruttori, assicurazioni, gommisti, elettrauto e - non ultimo - l’acquisto di mezzi, che ogni anno genera l’immatricolazione di circa 750 bus, con un fatturato totale di circa 220 milioni di euro.
Sfide e Trasformazioni del Settore
A causa del coronavirus quello dei bus turistici è stato il primo settore a fermarsi e, presumibilmente, sarà l’ultimo a ripartire.
Il comparto è stato colpito fortemente dalla pandemia con una flessione del fatturato di oltre il 50% nel periodo 2020-21, e oggi sta vivendo una profonda trasformazione.
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Il comparto, colpito fortemente dalla pandemia con una flessione del fatturato di oltre il 50% nel periodo 2020-21, sta vivendo una profonda trasformazione ed è oggi sostanzialmente più snello (numero di imprese quasi dimezzato e riduzione del 10% del parco mezzi), ma anche più solido (crescita della dimensione media delle imprese e del numero medio di veicoli) e più efficiente e sostenibile (oltre la metà del parco veicoli è di ultima generazione e con ridotte emissione nocive).
Sostenibilità e Impatto Ambientale
Peraltro, il trasporto passeggeri tramite bus si colloca a metà strada (80 grammi di CO2 per passeggero/Km) tra i livelli emissivi dell’automobile (143 grammi di CO2 per passeggero/Km) e del treno (33 grammi di CO2 per passeggero/Km), ed è nettamente al di sotto di quelli dell’aereo (160 grammi di CO2 per passeggero/Km), mentre è anche a minore rischio di incidenti su strada (in Europa solo il 3% dei decessi su strada è avvenuto durante viaggi in autobus).
Infine, la transizione ecologica nel comparto si scontra con l’assenza di soluzioni tecnologiche per i mezzi di trasporto gran turismo in grado di assicurare autonomia e portata.
La Carenza di Autisti e la Necessità di Sostegno
La fase più critica per i bus turistici sembra, dunque, ormai alle spalle, ma il futuro è ancora ricco di incognite.
Per sostenere e rilanciare la ripresa del settore servono, infatti, figure chiave come gli autisti.
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Sono 6.700 i conducenti che mancano nel nostro Paese, pari al 40% del fabbisogno in Europa (circa 17mila totali).
A questo proposito occorre incentivare l’ingresso di giovani e stranieri, abbassando le soglie di accesso, sia in termini di costi che di età, e ampliando i canali formativi.
Ed è anche necessario valorizzare la figura dell'autista che oltre alla guida del veicolo oggi richiede ulteriori competenze, come la conoscenza dei luoghi da visitare, la capacità di relazionarsi con i passeggeri, l’attitudine ad assistere i turisti, la conoscenza delle lingue.
Inoltre, il fattore incertezza, legato all’inflazione, al conflitto russo ucraino e al costo del carburante (variazione di prezzo anche del 50% tra il 2022 e 2023) mina le fondamenta del turismo organizzato, cioè la programmazione di lungo periodo: i costi e le tariffe possono variare di mese in mese.
Per questo servono strategie per difendere le imprese da una fluttuazione eccessiva dei prezzi, soprattutto delle materie prime.
Le Parole del Presidente Riccardo Verona
Riccardo Verona, (Presidente di AN.BTI Confcommercio): "Siamo le ruote del turismo".
Commentando i dati dell'indagine realizzata in collaborazione con Isfort, il presidente Verona ha sottolineato che "il settore dei bus turistici ha rialzato la testa dopo anni di estrema difficoltà, ma la ripartenza è comunque accompagnata da troppe incertezze".
"Oggi più che mai - ha detto Verona - è necessario il sostegno delle Istituzioni perché abbiamo bisogno di aiuti innanzitutto per il rinnovo sostenibile dei veicoli, che non può essere sorretto solo dalle nostre imprese.
In secondo luogo è indispensabile trovare soluzioni per ovviare alla carenza del personale viaggiante e contestualmente procedere al riconoscimento strutturale, al pari di altri comparti, delle agevolazioni sulle accise del carburante.
È giunto il momento di riconoscere l’unicità, la peculiarità e la flessibilità del nostro servizio che è senza limitazioni di alcun genere, né tantomeno di orari o di percorso. Siamo “Le Ruote del Turismo” e vogliamo continuare ad esserlo con sempre maggiore qualità ed efficienza”.
Distribuzione delle Imprese sul Territorio Italiano
Sono 3.404 le imprese di noleggio autobus con conducente (-42% rispetto al 2017).
Più di un terzo sono al Settentrione (17,9% nel Nord Est e 19,8% nel Nord Ovest), mentre la flessione maggiore (oltre il 10% sul 2017) si è registrata al Sud (Isole escluse).
Il Lazio è la regione con il numero più elevato di imprese del settore (397), seguito da Lombardia (389), Campania (372) e Sicilia (362), mentre a livello provinciale a guidare la classifica è Roma (270), con Napoli (159) e Milano (116) a ruota.
Inoltre, tra il 2017 e il 2022 il numero medio dei mezzi per azienda è cresciuto del 52% (passato da 4 a 6) e il numero medio degli addetti è quasi raddoppiato (passato da 6 a 11).
La distribuzione territoriale dei bus da noleggio segue in linea generale quella delle imprese.
In termini relativi, la flotta è maggiore al Centro-Nord (56,9%) anche se il Mezzogiorno (Sud e Isole) non è molto distante.
Imprese Attive per Regione (2017 vs 2022)
Regione | Imprese 2017 | Imprese 2022 | Regione | Imprese 2017 | Imprese 2022 |
---|---|---|---|---|---|
Abruzzo | 163 | 95 | Molise | 87 | 34 |
Basilicata | 125 | 55 | Piemonte | 223 | 153 |
Calabria | 289 | 134 | Puglia | 487 | 220 |
Campania | 1058 | 372 | Sardegna | 222 | 133 |
Emilia Romagna | 348 | 221 | Sicilia | 492 | 362 |
Friuli VG | 44 | 44 | Toscana | 254 | 169 |
Lazio | 636 | 397 | Trentino AA | 210 | 135 |
Liguria | 75 | 61 | Umbria | 153 | 64 |
Lombardia | 528 | 389 | Valle d'Aosta | 10 | 8 |
Marche | 116 | 83 | Veneto | 400 | 275 |
AN.BTI: Un Interlocutore Chiave per le Istituzioni
An.bti chiede l’apertura di un tavolo di confronto permanente con Mit e Ministero del Turismo.
“Chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di aprire un tavolo di incontro e confronto permanente sui temi che riguardano il nostro comparto, proprio come avviene da sempre per i tavoli già in essere per il trasporto merci e per il trasporto pubblico locale.
Siamo certi che possa rappresentare un passaggio essenziale per la categoria dei bus turistici ed essere funzionale a trovare la sintesi e le soluzioni alle tante tematiche e criticità che riguardano le aziende che rappresentiamo”.
Così, in una nota, Riccardo Verona, presidente di An.bti-Confcommercio, che poi continua: “come Associazione sentiamo forte la responsabilità e la necessità di conferire attenzione e conoscenza ad una categoria ancora oggi troppo spesso dimenticata, per fornire alle imprese che rappresentiamo, ai lavoratori ed ai fruitori dei nostri viaggi, tutti gli strumenti indispensabili per un operato d’eccellenza al servizio del turismo italiano”.
Al Tavolo, specifica infine l’Associazione, dovrebbe partecipare anche il Ministero del Turismo, “vista la duplice funzione e il ruolo che la categoria dei bus turistici riveste per il turismo italiano”.