Bratislava: Cosa Vedere per Turisti per Caso
Bratislava, una città tagliata dal Danubio, così come Budapest e Vienna. Certo che competere con queste due bellissime capitali non è facile, ma Bratislava in realtà è carina, ha diverse cose da vedere per cui vale la pena di fare il viaggio. La città è piccolina, in due giorni e mezzo si riesce a vederla bene tutta e fare le due escursioni a Danubiana (assolutamente da fare) e al Castello di Devin.
Il Centro Storico
Il centro storico, con le sue stradine con i ciottoli e le sue strane statue a grandezza naturale, è molto carino e ben tenuto. Stupisce il fatto che ci sia pochissima gente in giro, sia di giorno che di notte. È vero che gennaio non è certo un mese di alta stagione, ma siamo rimasti stupiti da quanta poca gente ci fosse in giro.
È divertente andare alla ricerca delle statue, in particolare quella dell’uomo che esce dal tombino (man at work) che è un po’ il simbolo della città, quella del soldato napoleonico appoggiato alla panchina nella piazza del Municipio, il Bell’Ignazio, quella del Barone di Münchhausen, sui tetti non distante dallo Slovak Pub, quella di Andersen, nella grande piazza che parte dal Teatro dell’Opera e arriva al Danubio. Il Municipio: consiglio di salire in cima alla torre per vedere la vista dall’alto.
La Cattedrale è un gotico abbastanza spoglio ma bella, fuori impressiona il tetto spiovente. Purtroppo le hanno costruito a soli tre metri il ponte nuovo, fatto dai sovietici negli anni ’70, un vero obbrobrio! Dall’altra parte della Cattedrale c’è il Castello e sotto al Castello c’era il vecchio ghetto di cui è rimasto ben poco, forse solo la Casa del Buon Pastore (quando c’era da buttare giù interi quartieri a casa degli altri i Sovietici non andavano per il sottile).
Da lì partono le stradine per salire al Castello, ci si può andare anche verso l’ora del tramonto solo per fare qualche foto e poi fermarsi a cena al Ristorante Modrà Hviezda. È molto carino, scavato nella roccia, il cibo è ottimo e abbondante, il servizio buono e i prezzi contenuti. Attenzione agli orari, a Bratislava si mangia da mezzogiorno fino a sera a qualsiasi ora ma la sera la cucina chiude presto, alle 21 è difficile riuscire a sedersi a un tavolo.
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Il Castello è imponente con la sua mole bianchissima, anche di notte e anche con la nebbia si vede dal resto della città ed è un punto di riferimento fondamentale. Dentro è tenuto molto bene, tutto bianco e oro, e ci sono diversi musei che dal mio punto di vista non sono nulla di speciale, la parte più carina è quella con le pubblicità del ‘900.
Attorno al Centro
Il Palazzo Grassalkovich è la residenza del Presidente. È un bel palazzo che non credo sia visitabile, mentre i giardini sono aperti a tutti ma, almeno d’inverno, sono un po’ tristi. Le povere violette completamente congelate, le fontane asciutte… insomma un panorama un po’ decadente. Poco distante c’è il Palazzo Primaziale, anche questo bello ma nulla di speciale.
Davanti c’è una grande piazza (Namestie Slobodi) con una fontana grigia e triste, e anche questa senz’acqua, ma spero sia solo un problema invernale. Dall’altra parte della piazza c’è la Facoltà di Ingegneria Meccanica, nulla di particolarmente estetico, ma è una struttura da vedere, rispecchia molto lo stile della città. Poco distante l’edificio della radio e della televisione, a forma di piramide invertita. Magari l’idea era buona e originale ma l’architettura non è il meglio della città.
Ho cercato la zona con i negozi di lusso, ma alla fine ho capito che non esiste. Nel centro storico c’è qualche negozio carino, le grandi catene internazionali, ma nulla di più. C’è una piccola zona con un paio di negozi un po’ sopra la media ma niente in comune con le altre capitali bagnate dal Danubio.
Namastie a me è piaciuta tantissimo. È una zona abbastanza degradata, nonostante l’enorme Tesco, ma sulle pareti dei brutti e vecchi edifici di edilizia popolare hanno fatto dei graffiti bellissimi. Finalmente un po’ di colore! Le case attorno sono decrepite, al limite del crollo, ma fateci un giro se vi piace la street art, ne vale la pena.
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La Chiesa Blu
Da lì in cinque minuti a piedi si arriva al gioiello di Bratislava, la Chiesa di Santa Elisabetta, detta anche chiesa blu perché è completamente celeste, sia dentro che fuori, anche il tetto! È un piccolo capolavoro art nouveau, non troppo grande, ma così accogliente, così particolare, ha un tono di azzurro molto rilassante, ricorda un po’ Gaudì senza averne gli eccessi. Per me è bellissima, emozionante, va vista. Lì attorno ci sono anche altri edifici della stessa epoca, purtroppo non è rimasto molto e non sono in ottime condizioni, ma il quartiere va visto.
Eurovea e il Teatro Nazionale Slovacco
Altri dieci minuti e si arriva ad Eurovea, un nuovo centro commerciale. Ci siamo andati più che altro per vedere la vera vita della città, in un sabato pomeriggio di saldi invernali, e siamo rimasti stupiti ancora una volta per la poca gente in circolazione. Un edificio di vetro è particolare ma non bellissimo. Una pista per pattinare sul ghiaccio ci ha fatto venire una mezza idea ma poi abbiamo saggiamente deciso di lasciar perdere! Comunque se vi piace pattinare di piste ce ne sono sparse un po’ ovunque.
Proprio lì di fronte c’è anche il Nuovo Teatro Nazionale Slovacco: orrendo. Non c’è altro da dire. È nato per sostituire quello vecchio, che invece è fortunatamente ancora in funzione ed è bellissimo! Si trova nella parte più elegante della città e sarebbe stato bello andare a vedere un balletto, ma non c’era il tempo. Invece ci siamo concessi un Concerto alla Filarmonica, che è proprio lì di fronte.
Slavin
Un po’ fuori dal centro in cima a una collina, ma raggiungibile bene anche a piedi, c’è Slavin, il memoriale dei soldati russi morti durante la liberazione di Bratislava. Stile molto sovietico, tutto di marmo grigio. Va visto, e si gode anche una bella vista della città.
Gallerie d'Arte
Per sfuggire al freddo di gennaio ci siamo rifugiati in un paio di Gallerie d’arte: la Nedbalka, che ha una struttura che ricorda il Guggenheim di New York, e altre piccoline che ci sono nel centro storico.
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Fuori Città
Prendendo un autobus urbano si può arrivare al Castello di Devin, giusto nel punto in cui confluiscono il Danubio e la Morava, che segna il confine con l’Austria. A circa 50 chilometri c’è Vienna e sono molti gli slovacchi che hanno provato a raggiungerla quando c’era ancora la cortina di ferro. Per questo c’è un piccolo memoriale che ricorda le vittime. Il Castello mi è sembrato un vecchio rudere, mi sarebbe piaciuto comunque visitarlo per la vista, ma era chiuso. Questo purtroppo succede spesso, con il brutto tempo resta chiuso, senza preavviso. In realtà erano caduti solo un paio di centimetri di neve ma dev’essere stato sufficiente per far restare tutti a letto in un freddo sabato di gennaio.
E’ stato comunque piacevole fare una bella camminata nel percorso per pedoni e bici lungo il Danubio.
Danubiana
Questo museo di arte contemporanea merita da solo il viaggio. Si trova fuori da Bratislava, ma grazie agli efficientissimi trasporti pubblici si raggiunge con un autobus urbano. È stato costruito su un’isola artificiale in mezzo al Danubio. Per me è meraviglioso, un’oasi di design e modernità in una città che architettonicamente non è proprio bellissima. Sprazzi di colori nel grigiume invernale. Davvero bello. Per visitarlo e prendere un caffè con calma al bar ci vogliono almeno un paio d’ore, l’autobus la domenica ha cadenza oraria quindi è perfetto. Non ve lo perdete, se siete in zona fateci un giro.
Il Cibo
Abbiamo evitato i posti più famosi come il Cafè Mayer o Konditorei Kormuth, anche se questo sembrava veramente spettacolare da fuori. Invece abbiamo preferito rifugiarci per una merenda al caldo in un locale molto carino sulla Michalska (la strada che parte dalla Porta principale e attraversa il centro), direi che si chiamava Enjoy o qualcosa di simile. Davvero molto accogliente.
Allo Slovak Pub abbiamo cenato ma sinceramente non mi ha entusiasmato. Porzioni sempre generosissime e prezzi modici.
Lo Shopping
Non ho visto nulla di attraente tranne un bellissimo negozio di cappelli, Modne Doplnky, sulla Laurinskà, in centro storico: mi sono comprata un basco rosso e ne avrei preso uno di ogni colore, grazie ai prezzi modici e alla gentilezza delle due signore del negozio.
Varie ed Eventuali
Da tenere sotto controllo le attività del Centro Culturale Dunaj. Si trova in un vecchio stabile di diversi piani in pieno centro, con le pareti ricoperte di scritte. Ci organizzano feste e serate particolari e spesso fanno mercatini di vinili. Per me è molto caratteristico e va seguito, se si capita nei giorni giusti potrebbe essere interessante.
Il centro è piccolo ma per raggiungere Devín e Danubiana serve l’autobus, che serve anche da navetta per l’aeroporto, e se ne può approfittare anche per raggiungere Slavin che è un po’ fuori mano.
UFO Tower
Al di là del Danubio c’è un enorme centro commerciale, l’Aupark, dove le prime 3 ore sono gratis, poi la tariffa è di 3 euro l’ora. Vada per quello. È decisamente molto comodo in quanto dista pochi passi dal ponte SNP, che arriva direttamente al centro e su cui si trova la torre di avvistamento Ufo Tower, sospesa a 95 metri di altezza.
Decidiamo che è il caso di salire per un primo approccio con la città dall’alto. Qui però ci rendiamo conto di aver fatto un grande errore: 7.40 euro e un’attesa infinita, perché ci sono i lavori, l’ascensore non porta più di 8 persone alla volta e davanti a noi c’è un gruppo alquanto numeroso.
Perdiamo un’ora in fila per 10 minuti scarsi di vista sulla città, che però non ci soddisfa molto. Unica cosa divertente è che dal padiglione del ristorante al piano inferiore si può uscire all’esterno e camminare sul bordo o farsi sospendere nel vuoto legati ad una corda. Noi però ci limitiamo a guardare i coraggiosi che ci provano, con il batticuore come se fossimo al loro posto. Scendiamo un po’ sconsolati, non è iniziata come speravamo.
Attraversiamo il ponte SNP dalla passerella pedonale, quanto è bello il castello che si erge sull’altura di fronte a noi, con il Danubio che scorre sotto!
Il Duomo di San Martino
Arriviamo nella piazza all’ingresso del centro storico e già l’atmosfera migliora. Il Duomo di San Martino si staglia di fronte a noi e i vicoletti graziosi pieni di localini ci accolgono piacevolmente. Facciamo subito un salto all’interno della cattedrale, ma una funzione religiosa ci impedisce di visitarla. Dalle vetrate si riescono comunque a vedere le tre navate e l’alternarsi di stili gotico e barocco.
Le Statue di Bratislava
Ci addentriamo lungo via Panka piena di vita, passiamo davanti al Palazzo Pallfy, che si nota nel suo stile neoclassico e ben presto facciamo il primo incontro con una delle tante statue che animano la città, installate proprio per questo scopo dopo la fine dell’era comunista.
Si tratta di Cumil, detto anche il Guardone, che fa capolino dal tombino e che più volte è stato decapitato da automobilisti distratti. Inutile dirvi la fila per una foto. Proseguiamo lungo le vie del centro piene di ristoranti che propongono piatti tipici davvero invitanti e negozi di gadget di ogni tipo. Ben presto incontriamo la seconda statua, quella di Ignac Lamar, un personaggio realmente esistito che diventò pazzo a causa di un amore non corrisposto.
Ci dà il benvenuto nella bellissima piazza su cui si affaccia il Vecchio Municipio. Anche qui ci aspetta un’altra statua nascosta in un casottino di legno, ma quella che preferivamo, ovvero Hubert il soldato di Napoleone, che dovrebbe esser appoggiato ad una panchina, non c’è più. Si vedono solo le sue impronte sul marciapiede. Ci consoliamo rinfrescandoci un po’ sotto delle docce a vapore acqueo rigeneranti, oggi fa davvero caldo.
Entriamo nel chiostro interno del Municipio, un ambiente grazioso con una enorme scacchiera al centro e la statua di Romer Floris in un angolo nascosto. Tutto intorno i balconi fioriti ai piani superiori. Qui si potrebbe entrare e visitare il museo, ma oggi è una bella giornata e preferiamo passeggiare.
La Porta di San Michele
Arriviamo alla famosa porta di San Michele, l’unica porta rimasta delle fortificazioni risalenti al Quattordicesimo secolo. Quella che vediamo adesso è stata restaurata in stile barocco nella seconda meta del 1700, quando vi furono installate sulla sommità anche le statue di San Michele e del drago.
Anche qui si può entrare, visitare il museo delle armi e godere di una meravigliosa vista sulla città dai sui 51 metri di altezza. Decidiamo però di rinunciare, con nostro grande rammarico, perché nella mappa ancora son tante le attrazioni che ci mancano, ma sappiamo già che torneremo.
Il Chilometro Zero
Sotto l’arcata si trova un grande cerchio d’oro conosciuto anche come “chilometro zero” che indica 29 capitali mondiali ed europee e la loro relativa distanza da Bratislava. Si dice che qui sotto si debba passare in silenzio se non si vuole avere una grande sfortuna entro l’anno e mentre lo si fa, si deve esprimere un desiderio. Noi abbiamo fatto entrambe le cose, funzionerà?
Subito dopo un altro vicolo grazioso, tappezzato di locandine colorate in formato gigante, vetrine e qualche locale. Da qui facciamo un’altra tappa un po’ distante dal centro. Raggiungiamo il palazzo Grassalkovichov, una residenza estiva in stile Rococò, risalente al 18esimo secolo che ospitava numerosi eventi della società ricca di Bratislava e dove si esibì spesso anche il famoso compositore Joseph Haydn. Dal 1996 ospita il Presidente della Repubblica Slovacca, perciò dobbiamo accontentarci di osservarlo attraverso le grate della cancellata con i decori dorati.
Siamo in una grande piazza, Hodzovo Namestie, considerata il centro di Bratislava. Qui si trova una fontana chiamata “Terra, pianeta di pace”, con un globo al centro. In questa parte della città rimaniamo un po’ basiti: ancora, a fianco di palazzi colorati e rinnovati, se ne vedono alcuni completamente distrutti.
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