Canzoni Italiane per Imparare i Verbi Riflessivi e la Grammatica
Il Festival della canzone italiana è una grande occasione di promozione di moda, turismo, cultura e gossip. Sanremo ci aiuta persino a studiare l’italiano. Ogni anno ci offre un numero cospicuo di canzoni da ‘didattizzare’.
Il Metodo Alma e l'Apprendimento Attraverso la Musica
Imparare una lingua cantando è solo una delle strategie previste dal "metodo Alma", un approccio globale che permette di apprendere l'italiano non solo con la mente, ma con tutto il corpo, coinvolgendo anche olfatto, tatto e gusto. Un metodo applicato in tutti i manuali Alma, adottati nelle principali istituzioni, università, scuole nel mondo in cui si insegna italiano, una linea editoriale giocosa e allo stesso tempo estremamente rigorosa dal punto di vista scientifico-metodologico, concepita con l'obiettivo di stimolare la curiosità non solo per la lingua italiana, ma per la cultura stessa che attraverso l'italiano si esprime.
Alma Edizioni è oggi la casa editrice di riferimento per la rete degli oltre 80 Istituti Italiani di Cultura gestita dal Ministero degli Affari Esteri ed è partner e editore ufficiale della Società Dante Alighieri, che con i suoi 500 comitati disseminati nei 5 continenti è la più importante istituzione per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo.
Come nel precedente "Canta che ti passa", anche nel nuovo volume di Alma Edizioni, casa editrice leader nella produzione di corsi di lingua italiana per stranieri, a cura di Paolo Torresan, Ciro Massimo Naddeo e Giuliana Trama, le canzoni vengono utilizzate a scopo didattico.
Canzoni e Strutture Grammaticali
Torna Jovanotti (con "Per te" per imparare articoli e preposizioni e "Tutto l'amore che ho" per il periodo ipotetico), i cui brani si prestano molto bene per una lezione di italiano, grazie al ritmo, alle melodie orecchiabili e ai testi non complessi e contemporanei. Tra le 14 canzoni di questo jukebox didattico, figurano anche Irene Grandi ("Otto e mezzo": ora e verbi riflessivi), Nada ("Ma che freddo fa": presente), Francesco Tricarico ("Vita tranquilla": passato prossimo e futuro), Gino Paoli ("Quattro amici": imperfetto e si riflessivo), Franco Battiato ("Passacaglia": condizionale), Nina Zilli ("50mila": imperativo e numeri cardinali). E "La differenza tra te e me" di Tiziano Ferro e "Ti regalerò una rosa" di Simone Cristicchi sono dei buoni esercizi per imparare i pronomi.
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C’è anche "Questa è la mia vita" del rocker emiliano Luciano Ligabue, tra le canzoni da canticchiare per imparare l’italiano.
In genere è più facile lavorare su un testo che contenga elementi adatti al livello della classe o dello studente con cui si lavora. Prendiamo come esempio il testo di Tu non mi basti mai di Lucio Dalla. Si tratta di una canzone che può essere molto d’aiuto allo studente che abbia da poco iniziato o stia per studiare il futuro semplice. È una canzone molto tenera, non certo tra le migliori di Dalla, ma abbastanza orecchiabile da poter essere memorizzata con facilità. Presenta un ritmo regolare, rima esclusivamente desinenziale, e un’altissima frequenza di un particolare elemento grammaticale. Che il testo sia grammaticalmente interessante può essere molto utile, perché le canzoni che portiamo in classe dovrebbero aiutarci a sviluppare attività che siano in linea con il sillabo. Questo non vale per le scelte che gli studenti fanno in autonomia. Inoltre l’elemento ricorrente non deve necessariamente essere grammaticale. L’anno scorso, per esempio, la canzone vincitrice del Festival (Una vita in vacanza de Lo Stato Sociale) offriva un elenco di professioni (alcune delle quali improbabili, ma comunque interessanti) che ho utilizzato per creare attività finalizzate allo sviluppo di lessico con studenti B1.
Esempi di Canzoni e Attività Didattiche
- "Le cose in comune" di Daniele Silvestri: Ideale per il presente indicativo, con un ritornello che presenta le prime due persone singolari di tutte e tre le coniugazioni dei verbi.
- Canzoni di Jovanotti: Ottime per imparare articoli, preposizioni e il periodo ipotetico.
- "Otto e mezzo" di Irene Grandi: Utile per l'ora e i verbi riflessivi.
- "Quattro amici" di Gino Paoli: Perfetta per l'imperfetto e il si riflessivo.
- "50mila" di Nina Zilli: Esercizio per l'imperativo e i numeri cardinali.
Sanremo 2019: Canzoni Analizzate per l'Insegnamento
Ma vediamo che cosa ci offrono le canzoni del Festival di Sanremo 2019. Ho provato a stilare una classifica delle canzoni del Festival in base alla loro fruibilità da parte di uno studente o un insegnante. Non intendo fare un lavoro di selezione scientifico, ma solo dire umilmente cosa porterei in classe e cosa no. Non si offenda nessuno dei cantanti (che naturalmente leggeranno questo articolo) e neanche dei fan, visto che in questa sede non si intende dare un giudizio di merito alla canzone ( sebbene non sia sicuro di potermi contenere sempre), ma solo valutare il grado di facilità con cui potrei costruirci delle attività didattiche. Inoltre non si ha la presunzione di negare l’utilità dei testi esclusi da questa classifica: un testo autentico è (quasi) sempre utile.
Non è Mamhood, la cui canzone però mi è piaciuta. Soldi non presenta un testo particolarmente interessante. Ne consiglierei l’ascolto, ma in classe la userei solo con uno studente che non si fosse ricordato di pagarmi (e con nessun altro). Non si aggiudica il primo posto nemmeno Il Volo, con un testo che non presenta particolari spunti, se non per l’uso di qualche imperativo con pronome piazzato un po’ a caso. Troppo poco per noi. Lascio questo pezzo agli estimatori del trio, che, soprattutto all’estero, sono veramente tanti. Ne I tuoi particolari è “particolare” l’uso dei pronomi indiretti tonici, che più che ‘particolare’ definirei ‘improprio’. Tra i testi che non porterei mai in classe c’è quello di Loredana Berté, Cosa ti aspetti da me: il testo eccede nell’uso della licenza poetica con frasi tipo “ci vuole una vita per essere un attimo” o ancora “cosa ti aspetti in fondo a te” che lasciano in chi ascolta l’atroce dubbio di non conoscere l’italiano bene quanto l’autore del testo, Gaetano Curreri. Irama mi ha dato una bella gatta da pelare. Il testo de La ragazza col cuore di latta è vivamente sconsigliato. Ma il papà della Linda di cui il cantante ci racconta la straziante storia, la cravatta se la toglie come prima cosa, prima degli altri indumenti intendo, oppure si toglie SOLO la cravatta? Solidarietà a tutte le Linde del mondo. Il testo non passa la selezione.
Mi sento di escludere il grande Nino d’Angelo, nonostante lui sia sempre all’altezza della sua missione, ovvero diffondere la bellezza di una lingua e una cultura che spesso non vengono apprezzate come si dovrebbe. Segue adesso un breve elenco di canzoni che non porterei mai in classe, principalmente perché trovo che, pur non contenendo nessun difetto formale, presentino delle eccedenze. Federica Carta e Shade, sembrano un po’ troppo acerbi ( forse si aggiudicano il premio per la categoria “italiano per stranieri - adolescenti”). No. Enrico Nigiotti ha dedicato una canzone al nonno: “mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare”. No, non è l’uso di “pisciare” che mi scandalizza. Il pezzo può anche piacere. La canzone di Einar, Parole nuove , ha un titolo perfetto per una lezione di lessico. Non presenta però nessun elemento degno di nota, se non il futuro semplice di due soli verbi. Troppe parole nuove. Ma Rolls Royce alla fine è un’automobile o una droga? Troppe polemiche attorno al pezzo. Lo si potrebbe presentare agli studenti con questo task: ascolta il testo, se vuoi leggilo pure, ma per favore dimmi se Achille Lauro si riferisce a una droga o all’automobile, perché io non lo so. Tra le canzoni che ascolto volentieri e che suggerirei ai miei studenti, ma che non porterei in classe, annovero quelle di Motta, Patti Pravo con Briga, i Negrita, Paola Turci, Boomdabash, Ghemon, Francesco Renga e in ultimo Nek, con un bel testo (meno bella la musica) tratto dalla poesia di Borges.
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Classifica delle Canzoni di Sanremo 2019 per Uso Didattico
- Arisa: Versatile per livelli A2-B2, con focus su "ci" e "ne", periodo ipotetico della realtà.
- Daniele Silvestri: Ricco di spunti grammaticali come il passato remoto e il congiuntivo.
- Zen Circus: Testo sofisticato per livelli B2 e superiori, ideale per lessico e metafore.
- Simone Cristicchi: Adatto a classi di livello B per lessico e stile poetico.
- Anna Tatangelo: Utilizzabile per il passato prossimo dei verbi riflessivi.
Altre Canzoni Utili per l'Apprendimento
- "Con te partirò" di Andrea Bocelli: Perfetta per il concetto di viaggio e l'italiano facile da comprendere.
- Canzoni di Tiziano Ferro: Ideali per imparare aggettivi plurali e frasi comparative.
- "Azzurro" di Adriano Celentano: Utile per la malinconia e la fine delle estati italiane.
- Canzoni di Rino Gaetano: Raccontano le contraddizioni della società italiana.
- "Il cielo in una stanza" di Mina: Per imparare l’uso della forma infinita del verbo.
- Canzoni di Caparezza: Per imparare molti aspetti della cultura italiana attraverso il rap.
Consigli Pratici per l'Uso delle Canzoni in Classe
Probabilmente il nostro insegnante, tra una birra e una fetta di pizza, vaglierà con zelo il potenziale materiale, immaginando per ogni pezzo la reazione dei suoi studenti. Deve però fare i conti con vari fattori: una canzone può portare molta allegria in classe, ma può rivelarsi troppo veloce e dispensare sorrisi ad alcuni studenti e provocare frustrazione in altri, o troppo lenta e finire per annoiare tutti. A me per esempio è capitato di scegliere canzoni lontane dai gusti musicali degli studenti: quando ho portato in classe L’appuntamento di Ornella Vanoni ero assolutamente convinto di offrire ai ragazzi una perla rara. A fine lezione ho scoperto con grande sorpresa che la canzone non era piaciuta a nessuno perché troppo poco moderna.
In ultimo, e lo vedremo parlando di Ultimo, il gusto personale dell’insegnante ha influenza sulla scelta del pezzo. Ecco i motivi per i quali da una trentina di canzoni appena sfornate di solito scelgo di portarne in classe una o due.
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