Albergo Atene Riccione

 

Escursioni e Sentieri a Cavalese: Un'Avventura nella Val di Fiemme

Seguite il sentiero un passo dopo l’altro, si aprirà un mondo davanti a voi! Passeggiando tra i monti incontrerete animali, piante, persone come voi alla ricerca di un’emozione. Le passeggiate fra boschi di abeti, prati fioriti e ruscelli, sono avvolte dall’abbraccio delle Dolomiti UNESCO del Trentino.

Sentieri e Passeggiate nei Dintorni di Cavalese

Piacere di conoscerti: Cavalese, capoluogo della Val di Fiemme. La Val di Fiemme è il primo dei territori del Trentino che s’incontra salendo dall’Autostrada del Brennero (uscita Egna - Ora) verso le Dolomiti. Dominata dalla mole del Lagorai, è un’area che sa conquistare le famiglie con i bambini: tutto infatti sembra fatto a loro misura!

Itinerari Suggestivi Partendo dal Villaggio Veronza

Negli ultimi due anni ho avuto la fortuna di trascorrere alcuni giorni insieme a Lorenzo, il mio compagno, al Villaggio Veronza, sopra Cavalese, in Val di Fiemme (Trentino). E’ il percorso più semplice, ma non per questo meno suggestivo. Il sentiero, che si compone di diversi tratti con nomi differenti, si snoda intorno al Villaggio Veronza, da cui si può partire per passare dal recinto con pecore e caprette, affamate a qualsiasi ora del giorno e della notte e che è possibile nutrire con apposito mangime comprato dal distributore accanto alla rete di protezione.

Il primo tratto è intitolato a San Francesco ed è particolarmente grazioso, arricchito da tavole in legno con inciso il Cantico delle Creature, e da numerose betulle che riflettono con il tronco chiaro la morbida luce del sole. Si sbuca ad una rotonda per auto e da qui si gira a sinistra iniziando la vera e propria Passeggiata dei Pini. Il sentiero dei pini prende il nome proprio dalla presenza di numerosi di questi alberi, che assumono le forme più disparate e si attorcigliano con i loro tronchi nodosi in cerca di luce e acqua. Tavole esplicative insegnano a distinguerli e ad apprezzarne segreti e bellezza. Senza alcun dubbio uno dei miei preferiti! E’ un must per me e Lorenzo, che non solo ci andiamo ogni qualvolta saliamo in montagna, ma ci portiamo anche tutti i nostri amici.

Escursione al Rio Calvello

Poco lontano dal Villaggio Veronza, in direzione del camping del Calvello, si apre sulla sinistra un percorso ben segnalato: esso si sviluppa prima in un ambiente aperto in prossimità di un lariceto, composto da piante anche di grosse dimensioni e da cui si gode di una bella vista sulla Catena del Lagorai. Il bosco, poi, diviene più fitto, con abeti rossi e un sentiero più ripido, finché non si giunge alla gola dove si scorge il rio Calvello. A questo punto, la vegetazione diviene lussureggiante, l’acqua zampilla tra le balze rocciose e forma piccole cascate: è molto suggestivo.

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Il Sentiero del Solombo

E’ il trekking più impegnativo, non per il tipo di sentiero, che si mantiene sempre largo e con salite e discese piuttosto dolci, ma per la sua lunghezza. Il Solombo è un piccolo colle a monte di Carano ed intorno ad esso gira il sentiero che si percorre, partendo da un bosco piuttosto fitto e ombreggiato, dalle cui aperture si vedono le cime dei monti circostanti, fino ad arrivare ai panoramici prati della località Ganzaie. Il mio consiglio è quello di non “tagliare corto” percorrendo un tratto di un sentiero chiamato “Bosco nascosto”, ma di proseguire il giro fino ad arrivare ad una lunga discesa da cui con un solo sguardo si gode dell’intera vastità della Catena del Lagorai.

Passeggiata alla scoperta di Ziano di Fiemme

Una piacevole passeggiata nei dintorni di Ziano di Fiemme alla scoperta di freschi rivoli d’acqua nel bosco che sovrasta la ciclabile sopra le frazioni di Roda e Bosin. Il sentiero, molto semplice da seguire, brilla di un verde intenso dopo le piogge estive: è una zona infatti molta umida, costellata da piantine di fragole e lamponi, felci ed erbe selvatiche a foglia larga.

Itinerario verso il Laghetto di Daiano

Si gira a destra e si passa di fronte al laghetto di Daiano, riqualificato nel 2018 e che ora si presenta come un delizioso specchio d’acqua ricco di vegetazione. Scendiamo a valle per un affascinante percorso tra prati fioriti e boschi di pini, la cui bellezza si scopre anche grazie a numerose tabelle informative che ci aiutano a comprendere gli ambienti naturali, la flora e la fauna del luogo. Sebbene il sentiero sia quasi tutto in pianura, gli ambienti si susseguono con grande varietà e si aprono numerosi scorci sulle catene montuose e sul borgo di Castello di Fiemme, con la sua caratteristica chiesa in cima ad un cocuzzolo. Passerelle di legno, sentieri più stretti e altri larghi per una pista ciclabile, simpatiche sculture in legno allietano l’escursione. Nel bosco si nascondono scoiattoli e volpi, ma se si è fortunati e se ci si avventura in rispettoso silenzio, si possono scorgere anche caprioli e cervi, come è capitato a me in una piovosa giornata autunnale, quando pareva che fossi la sola a percorrere quei sentieri e mi sono apparsi a poche decine di metri tre giovani daini, intenti a brucare nel prato.

Escursione alla Cascata di Cavalese

Il percorso, in senso antiorario, parte proprio dalla spettacolare cascata e si arrampica nel bosco; dopo aver costeggiato un prato si giunge al Pezo del Gazolin, un imponente abete rosso monumentale, il cui tronco mastodontico e le possenti radici ci ricordano la nostra caratteristica di piccole miniature nella grandezza della natura. Il sentiero risale dal Rio di Val Moena, con scorci incantevoli, fino a giungere al Ponte del Tabià, all’inizio dell’omonimo pascolo. Da qui si può andare a sinistra verso il monte oppure ridiscendere e giungere al pascolo di Salanzada; il percorso prosegue con un susseguirsi di tornanti intorno alla cascata e si apre in un punto panoramico da dove si osserva da vicino il salto dell’acqua.

Sentiero Tematico Latemar.Art

Si parte direttamente da Pampeago ma, a differenza degli altri itinerari, non si procede verso l‘Alpe, bensì si sale sulla seggiovia Agnello sino a guadagnare il Rifugio Monte Agnello. Si inizia così a seguire l’itinerario tematico Latemar.Art, un viaggio ideale nell’arte. Il percorso scende sino ad arrivare a Baita Caserina, dove ci si può ristorare, per salire nuovamente poi al Rifugio Monte Agnello per completarsi.

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Altopiano di Lavazè e Monte Cucal

L’altopiano di Lavazè è una classica meta per escursionisti e amanti delle passeggiate. Percorso circolare con ascesa finale sul cucuzzolo del Monte Cucal, un’ampia radura prativo-boschiva che si affaccia sulla Val di Fiemme.

Malga Costa Liegalm

Si parte dal parcheggio del Passo di Lavazè, proprio accanto al suo pittoresco laghetto. Dopo aver superato un paio di crocicchi (con sempre evidenti segnalazioni), giungeremo al limitare del bosco, dove si inizia a perder quota. Ma, essendo il tragitto molto breve, non ci si farà in tempo a stancare. E Malga Costa Liegalm è proprio lì che ci aspetta, terminati gli alberi, con vista davvero emozionate su Latemar e Catinaccio.

Malga Ora

Malga Ora giace in stupenda posizione con vista che spazia dalla Val d’Adige al Catinaccio: una vera meraviglia! Raggiungibile in automobile anche lungo la strada che conduce verso Passo Oclini, vanta anche un piccolo zoo con lama e alpaca. Dopo aver lasciato la nostra autovettura a Malga Ora, saremo pronti per iniziare la nostra escursione. Ma non durerà: infatti, in breve, entreremo nel bel fresco bosco.

Capanna Nuova Nuehutt

Capanna Nuova Nuehutt compare meravigliosa dietro una curva e ai piedi di un pittoresco stagno. Assolutamente immersa in un paesaggio bucolico e rilassante, non è mai molto frequentata, giacché anche nei periodo centrale di agosto si trova sempre posto per mangiare.

Isi Hutte e Gurndinalm

Si parte da Passo Oclini facilmente raggiungibile da Passo Lavazè. In poco tempo perderemo quota sino ad arrivare a Isi Hutte, punto più basso della nostra passeggiata. Ma bisogna continuare: così, sempre calcando la larga e tranquilla forestale, pian piano riprenderemo quota sino a raggiungere Gurndinalm. E, quindi, anche parecchio spazio per un bucolico picnic, facendo la conoscenza dei tantissimi animali qui presenti.

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Epircher Laner Alm

Si inizia così la lieve discesa che, in un’ora e venti minuti, conduce sino a Epircher Laner Alm su strada asfaltata (ma, naturalmente, chiusa al traffico). Epircher Laner Alm poi, offre bei prati ove sedersi per fare un picnic e una deliziosa area ludica per permettere ai bimbi di giocare e svagarsi.

Passo Feudo e Baita Caserina

Si prende poi il largo sentiero che, in circa un’oretta, conduce alla sommità del valico sopra i verdissimi prati dell’Alpe di Pampeago, Passo Feudo. Sulla destra, appena dopo due stazioni di seggiovie (invernali), troveremo la deviazione per Baita Caserina. Tra meravigliosi pascoli e panorami deliziosi, arriveremo dunque a Baita Caserina.

Malga Sadole e Rifugio Cauriol

Da Ziano di Fiemme si segue la stradina con indicazioni “Sadole“. Passata la piccola frazione Bosin, si segue la carrozzabile che, stretta e ardita, sale nel fitto bosco. Appena dopo il Pont delle Ciope giungeremo a Malga Sadole e al Rifugio Cauriol, uno di fronte all’altro.

Malga Valmaggiore

Si lascia la propria autovettura in località Paluat, al bivio con il sentiero per il “Bosco che suona“. Il panorama è davvero idilliaco e Malga Valmaggiore è una vera bellezza: ai piedi del Lagorai, infonde pace e serenità. Ed è l’ideale per i più piccini: sono davvero moltissimi gli animali di cui fare la conoscenza!

MontagnAnimata e il Sentiero del Drago

A Predazzo naturalmente c’è la partenza per MontagnAnimata, uno dei luoghi più amati ed apprezzati dalle famiglie con i bambini. Si sale con la telecabina da Predazzo sino a Gardonè e, successivamente, ci si porta oltre la seggiovia per Passo Feudo. Qua e là lo sbadato Martin, il pastore distratto, ha dimenticato i suoi oggetti: dove saranno mai? In cima ad un albero? In mezzo al prato? Appesi ad un ramo? E non solo: non manca il percorso naturale da fare a piedi scalzi e l’arnia delle api, per incontrare (in tutta sicurezza) questi dolcissimi insetti.

Si parte proprio dall’arrivo della cabina che, da Predazzo, sale a Gardonè, scendendo leggermente lungo la forestale accanto al rifugio. Infatti loro cercano di non farsi vedere ma, qua e là, hanno seminato indizi tra prati, alberi e radure del loro passaggio. Un sentiero davvero accessibile a chiunque, anche ai più piccini, con la vista che si può spingere sino alle Pale di San Martino.

Geotrail del Dos Capél e Rifugio Torre di Pisa

Dopo essere giunti, da Predazzo, con la cabinovia a Gardonè, dovremo utilizzare anche la seggiovia per giungere a Passo Feudo. Inizialmente una ripida discesa ci fa perdere un po’ di quota, per poi riconquistarla in brevissimo con una salita abbastanza ripida. E poi si continua lungo pendenze per più dolci per scoprire i mondi perduti delle Dolomiti, quando qui era tutto mare e isolette. Lo spettacolo che ci viene offerto lungo il percorso è davvero incredibile.

Giunti, come per il Geotrail del Dos Capél, a Passo Feudo, dovremo andare in direzione opposta rispetto al precedente sentiero. La prima parte si svolge in mezzo ai prati e permette di guadagnare quota in maniera tranquilla. Arrivati in cima al Rifugio Torre di Pisa.

Malga Bocche

Da Bellamonte si deve raggiungere la località Castelir, sede degli impianti di risalita per l’Alpe Lusia. Oltrepassato un ponticello, eccoci alla base della salita: meno di un quarto d’ora e Malga Bocche sarà infine conquistata!

Rifugio Passo Lusia e Baita Ciamp de le Strie

Come per Malga Bocche, da Castelir (sopra Bellamonte) è necessario arrivare sino in località La Morea, senza scendere al primo troncone della cabinovia. Ascesa che avviene tranquilla in mezzo ad un rado boschetto, intervallato da visioni ariose di ampio respiro. In breve, meno di un’oretta, il Rifugio Passo Lusia. Qui, tutto intorno c’è la possibilità di sedersi e fare uno stupendo picnic con vista sul Lagorai. Oppure, come sempre, di gustarsi un ottimo piato tipico all’interno.

Immediatamente noteremo un arco ligneo che immette nel bel bosco profumato. In breve arriveremo al magnifico pianoro ove sorge la Baita Ciamp de le Strie. Tutt’intorno ci sono magnifici prati per effettuare picnic ma non si può arrivare sin qui e non entrare. Si mangia poi veramente bene, per cui è assolutamente un’esperienza da fare.

Val Venegia e Malga Venegiota

Ci troviamo già in Primiero, ma la Val Venegia è veramente un classicone che non può mancare nel palmares delle vacanze in Val di Fiemme. Si può parcheggiare direttamente a Pian dei Casoni (3 chilometri la deviazione per Passo Valles) oppure a Malga Venegia. E poi si procede, col passeggino da trekking, in mezzo ad una natura così bella che pare disegnata. Ci si può fermare a mangiare a Malga Venegiota (sempre molto gettonata) oppure pensare ad un bel picnic a Campigol della Vezzana, un immenso pianoro a circa 30 minuti di cammino dopo Malga Venegiota.

Rifugio Laresei

Si parte da Passo Valles, continuando sulla strada che ci ha portato in Val Venegia. La via non è mai troppo faticosa e sale tranquilla in mezzo a prati e pascoli, offrendo un bellissimo colpo d’occhio sul Lagorai. E poi… Ammirato il piccolo lago artificiale di Cavia (che non avvicineremo), arriveremo finalmente al Rifugio Laresei.

Malga Juribello

Si parte da uno dei tornanti che salgono verso Passo Rolle, assolutamente riconoscibile poiché, sulla destra, vi è un piccolo parcheggio. Al limitare del bosco, ecco che la via inizierà a salire per coprire i 100 metri di dislivello da affrontare. Ma non temete: l’ascesa sarà molto breve e, in poco tempo, Malga Juribello. Malga Juribello sorge in meravigliosa posizione con vista sulle Pale di San Martino e, per la gioia dei bimbi, offre tantissimo spazio all’aperto per correre e giocare.

Laghi di Colbricon e Rifugio Laghi di Colbricon

Si sale ancora, rispetto alla precedente escursione a Malga Juribello, lungo la strada per il Passo Rolle sino ad arrivare a Malga Rolle, ove si parcheggia. L’ascesa è molto semplice in mezzo ad un freschissimo bosco e dura non più di una quarantina di minuti. Appena ci lasceremo alle spalle pini, abeti e larici, ecco che compariranno i due laghi di Colbricon, sulle cui sponde è adagiato l’omonimo Rifugio Laghi di Colbricon. È questa una meta gettonatissima in estate, tanto che, se desiderate mangiare al rifugio, la prenotazione è pressoché obbligatoria.

Baita Segantini

Si sale dunque lungo l’ampia forestale, erta nel primissimo tratto e poi molto più tranquilla. Si oltrepassa Capanna Cervino. Baita Segantini è infatti uno dei luoghi più fotografati delle Dolomiti, con il suo antistante laghetto e, dietro, le magnifiche Pale con lo svettante Cimon.

Giro d'Ali

Giro d'Ali è senz'altro il parco giochi più bello della Val di Fiemme. Un parco con moltissimi giochi d’acqua, espressamente pensato per far divertire i bimbi. Ogni anno si arricchisce di qualche nuova installazione, candidandosi così a divenire un polo imperdibile per ogni famiglia. Tra zattera, spruzzi, percorso kneipp, palline, caccia al tesoro, idromassaggi, la giornata volerà via veloce! E al Ristorante Bucaneve, proprio al limitare inferiore di Giro d’Ali, volendo si può tranquillamente pranzare.

Dove Soggiornare a Cavalese e in Val di Fiemme

La Val di Fiemme è assolutamente un territorio dalle mille soluzioni per le famiglie. Si vai dai masi e agritur ai family hotel, passando per pensioni e residence. Tutto naturalmente pensato per i bambini e i loro genitori!

  • Eco Parkhotel Azalea di Cavalese: Una vera oasi di pace e tranquillità che abbraccia la filosofia green e vegan, con miniclub e innumerevoli attività organizzate per i bambini.
  • Family Hotel Rio Stava: Situato appena fuori Tesero e sulla via per la Val di Stava, è una vera bellezza per grandi e piccini.
  • Hotel Sole: A Bellamonte, gestito da 5 mamme, è una garanzia per chi viaggia con i bambini, offrendo un'atmosfera accogliente e super coccolata.

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