Cogne: Informazioni Turistiche e Cosa Vedere
Cogne è indubbiamente una fra le più belle località di tutto l’arco alpino, incastonata tra bellissime montagne, a 1524 metri di quota, una destinazione che ti rimane nel cuore.
Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, Cogne si affaccia sull’ampio prato di Sant’Orso, annoverato tra le più vaste praterie di montagna in Europa. Sorge a 1.544 metri di altitudine e la sua vetta più alta, con 4.061 metri, è il Gran Paradiso, unico “quattromila” completamente in territorio italiano.
Attenta a uno sviluppo turistico sostenibile, Cogne è inserita nel circuito Alpine Pearls / Perle alpine.
Il 95% del territorio di Cogne è area protetta, non stupisce quindi che ci sia tanto da vedere e da fare. Il paese si apre sui sorprendenti Prati di Sant’Orso, un bellissimo tappeto d’erba steso ai piedi del massiccio del Gran Paradiso, che con i suoi 4.061 metri è la cima più alta interamente in territorio italiano.
Un tempo importante centro minerario per l’estrazione del ferro, Cogne è ora una delle Perle delle Alpi, località turistica molto conosciuta, ma tranquilla e accogliente, particolarmente apprezzata per aver saputo sviluppare un’ospitalità di qualità nel rispetto e nella salvaguardia del suo patrimonio naturale.
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Oggi la cittadina di Cogne ha un piccolo e suggestivo centro storico che potrai visitare in poco tempo. A rendere speciale questa località è però il suo contesto naturale, che saprà sorprenderti in ogni stagione.
Cosa Vedere a Cogne
Il centro storico di Cogne è piuttosto raccolto e potrai visitarlo in poco tempo. Ma ad incantare sono anche i suoi panorami naturali e, se hai tempo e voglia, potrai decidere di unire alla visita della cittadina anche un piacevole trekking, più o meno difficoltoso a seconda della tua resistenza.
Chiesa di Sant’Orso
L’itinerario tra le cose da vedere a Cogne parte dalla sua chiesa di Sant’Orso. Questa definisce il profilo della città e arrivandoci potrai vedere chiaramente il suo campanile e la sua fiancata dalla parte opposta del fiume Grand Eyvia.
La fondazione di Cogne fu possibile solo grazie all’intervento di Sant’Orso che liberò la grande piana qui presente dai terribili animali che la infestavano. Durante l’itinerario delle cose da vedere a Cogne, troverai il nome di Sant’Orso che ritorna più volte.
La chiesa risalente al XVII secolo conserva preziosi altari in legno scolpito e dorato, le navate sono state ridecorate nel 1960 dal pittore Nino Pirlato.
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All’interno della chiesa di Sant’Orso puoi vedere cinque altari in legno, dipinti e dorati, che risalgono alla metà del settecento. Il resto delle decorazioni è invece risalente per lo più al 1960 ed è opera del pittore Nino Pirlato. Gli spazi sono organizzati su di un’unica navata, con il presbiterio sormontato da un tiburio ottagonale.
Accanto la chiesa parrocchiale si trova il Castello Reale.
Casa dei Pizzi
Davanti alla chiesa di Sant’Orso puoi vedere la Casa dei Pizzi. Verso il 1985 il palazzo fu restaurato e divenne la Casa dei Pizzi. Questa ospita al suo interno una mostra permanente del pizzo a tombolo. Il motivo è che a Cogne c’è una lunga tradizione di quest’arte nata nel 1665 grazie alle monache benedettine che si insediarono qui e diedero vita ai merletti di Cogne, insegnando alle donne del luogo l’arte del pizzo a tombolo.
Poco oltre la “Maison di Pits” dove è possibile ammirare la lavorazione dei pizzi a tombolo.
Oggi a Cogne c’è una cooperativa di circa 40 merlettaie che ogni anno producono circa 1500 metri di pizzo molto ricercato.
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Torre del Vescovo - Chateau Royal
Praticamente dietro alla Casa dei Pizzi fa capolino la Torre del Vescovo, anche conosciuta come Chateau Royal. Questo è uno dei palazzi più antichi di Cogne, risalente alla fine del XII secolo.
Il suo scopo era ospitare il Vescovo di Aosta, signore feudale del territorio di Cogne. Solo verso il 1870 cambiò destinazione e divenne un Castello Reale.
La Grandze Place Commune
Proseguendo nell’itinerario tra le cose da vedere a Cogne, raggiungi la Grandze Place Commune.Oggi la Grandze Place Commune è uno spazio a pianta triangolare su cui si affacciano varie case dai colori pastello e, al pian terreno, ospitano numerosi negozi e attività commerciali.
Prato di Sant’Orso
Il prato di Sant’Orso è quel terreno che si narra sia stato bonificato da Sant’Orso dalla presenza di un fitto bosco abitato da animali feroci, prima che venisse costituito l’agglomerato di Cogne.
Quest’ampia distesa, insignita del riconoscimento Meraviglia d’Italia, gode di un bellissimo panorama sulle cime del Gran Paradiso. Questo vasto prato, in cui puoi fare suggestive passeggiate al tramonto, è protetto e il regolamento comunale ha posto un divieto di costruzione.
Il Prato di Sant’Orso è una distesa di quasi 50 ettari di verde, che la rendono una delle più ampie di tutto l’arco alpino. Durante l’inverno questo spazio diventa una gigante pista per gli sci di fondo, mentre in estate è un luogo rigenerante per le persone e risorsa preziosa per generare il fieno per le mandrie.
La fontana di Ferro
All’inizio del Prato di Sant’Orso c’è l’antica fontana di Ferro, tutt’ora funzionante.La fontana in ferro, fu realizzata usando la magnetite presente nei giacimenti locali, dal Dottor Grappein tra 1809-1816.
Dalla fontana di Ferro, guardando verso il Prato di Sant’Orso, potrai godere di un bellissimo panorama. Ancora più bello nelle giornate terse, quando da qui puoi vedere anche il Gran Paradiso e i suoi ghiacciai, oltre alla Valnontey, una vallata secondaria della Valle di Cogne.
Casa dell’Orologio
Altra tappa nell’itinerario delle cose da vedere in centro a Cogne è la già nominata Casa dell’Orologio.
Questo palazzo, in pieno centro, non gode di ottima salute e mostra tutti i suoi anni. Risale al settecento e mostra chiaramente una differenza rispetto lo stile architettonico in voga ai tempi. Anche le decorazioni esterne tradivano un uso più nobiliare che paesano.
Piazza Chanoux
Concludi l’itinerario tra le cose da vedere a Cogne con piazza Chanoux. Questo è un bello spazio che si sviluppa su due livelli, collegati da una breve scalinata. Qui trovi il municipio cittadino, uno spazio espositivo dedicato alle miniere di Cogne e bar e ristorantini dove fermarti a rigenerarti con qualche specialità tipica.
Altre Attrazioni a Cogne
Spostandosi dalle vie trafficate del centro si raggiunge, in Località Sonveulla (in dialetto sopra il villaggio, ovvero nella parte alta del paese) la casa museo della cultura alpina: Maison de Cogne Gerard - Dayné, uno dei maggiori esempi di architettura tradizionale valdostana.
Interessante anche Maison Gérard Dayné, una complessa abitazione risalente al XVII secolo, diventata oggi un ricco museo etnografico che permette di sperimentare e comprendere la vita fra queste montagne fino a un passato non molto lontano.
Oggi le Miniere di Cogne sono tornate a vivere e sono visitabili. Vicino ad esse si trova il villaggio minatori dove si trovava il dormitorio e la mensa.
Recentemente è stato inaugurato nel Villaggio dei minatori un Museo delle miniere e vengono organizzate delle visite guidate all’interno delle gallerie.
Il centro espositivo del Parco Minerario della Valle d'Aosta e della Miniera di Cogne: qui si può rivivere l’esperienza della vita in miniera, in particolare nei giacimenti di Cogne: i luoghi di lavoro, la difficoltà delle operazioni in galleria fino all’ultimo viaggio del materiale verso Aosta per la sua trasformazione.
In Valnontey si trova il Giardino Botanico Paradisia fondato nel 1955 a 1700 m di altitudine deve il nome ad un fiore il Paradisia liliastrum, il giglio di monte dai delicati fiori bianchi.
Il giardino ospita circa 1000 specie di piante e fiori provenienti dalle Alpi e dagli Appennini, oltre che altri esemplari provenienti dal resto del mondo. Il giardino presenta inoltre delle ricostruzioni di ambienti montani come morene.
Paradisia: In Valnontey, a 1.700 m di altitudine, è visitabile in estate il giardino alpino Paradisia, in attività dal 1955. Il terreno movimentato e la quota, adatta ad ospitare sia piante del piano alpino sia di quello montano, permettono di ricreare ambienti diversi. Attualmente vengono coltivate circa 1.500 specie alpine, provenienti anche da altri massicci montuosi del mondo. E’ un’opportunità unica per ammirare tantissimi fiori dalle forme più svariate, in un’infinità di colori e sfumature, e osservare gli adattamenti al selettivo ambiente di montagna. Oltre ai vegetali superiori, un apposito percorso permette di riconoscere i numerosi licheni che colonizzano le rocce dell’area.
Per avvicinarsi ai temi dell’ambiente alpino e conoscere i diversi aspetti del Parco, anche in una giornata di maltempo, è possibile visitare il Centro Visitatori del Parco del Gran Paradiso. Il Centro, realizzato all’interno dello storico villaggio dei minatori, è indirizzato ad un pubblico eterogeneo, ciascuno può infatti personalizzare il proprio percorso di visita.
Dal Prato di Sant’Orso parte il facile percorso di circa 2 km che collega Cogne alla frazione di Valnontey, totalmente immersa nel Parco Gran Paradiso. Da qui potrai scoprire una natura incontaminata, ammirare camosci e stambecchi.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Dire Cogne è dire Parco. Oltre la metà del Parco nazionale del Gran Paradiso è in Valle d’Aosta. E’ il più antico parco naturale d’Italia e dal 1922 assicura la conservazione di ambienti naturali unici e di una preziosa biodiversità. Qui e nella vicina Valsavarenche c’è la maggiore densità di stambecchi e camosci di tutte le Alpi, dove sono frequenti incontri ravvicinati con questi stupendi animali selvatici, più difficili da osservare altrove.
Il Parco del Gran Paradiso festeggia quest’anno il Centenario della fondazione, venne infatti istituito il 3 dicembre 1922, divenendo il primo Parco naturale d’Italia.
La storia del Parco è strettamente legata alla protezione dello stambecco. Questo animale, un tempo presente su tutto l’arco alpino, all’inizio del XIX secolo era ormai quasi estinto: sopravvivevano solo poche decine di esemplari nelle valli attorno a Cogne. Per salvaguardare la specie vennero allora emesse delle Regie Patenti che ne vietavano la caccia. Nel 1856 il Re Vittorio Emanuele II istituì la Riserva Reale di caccia che, con alterne vicende, permise di salvare lo stambecco dall’estinzione.
Per facilitare la pratica della caccia, il re, appassionato cacciatore, fece costruire una rete di agevoli mulattiere e sentieri ancora oggi in gran parte praticabile. Fece inoltre realizzare una serie di casotti di caccia, oltre ad acquistare il castello di Sarre per trasformarlo nella base per le sue frequenti incursioni venatorie in Valle d’Aosta.
Il 3 dicembre 1922, sui territori della Regia Riserva di caccia, viene istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, primo Parco naturale d’Italia.
Escursioni a Cogne
Dal capoluogo la valle si ramifica in più valloni, ciascuno con caratteristiche diverse, tutti da esplorare.Gli itinerari escursionistici nella zona sono tantissimi, per tutti i gusti e di tutte le difficoltà. Tralasciando gli itinerari alpinistici - classiche vie di roccia e di ghiaccio che raggiungono vette di 3000/4000 m - ci sono piacevoli escursioni in tutte le valli, ben segnalate sul terreno e indicate su cartine che si possono richiedere all’ufficio informazioni.
I sentieri più gettonati sono quelli che conducono al rifugio Vittorio Sella, ai casolari dell’Herbetet o al lago Loie, ma anche il vallone di Bardoney, la Valleye, i casolari del Nomenon o il vallone del Trajo offrono la possibilità di osservare tantissimi camosci, stambecchi e marmotte. Meno frequentato il versante sulla destra orografica, tra cui il selvaggio vallone di Grauson ed i laghi di Lussert, zone meno popolate da grandi ungulati ma più interessanti dal punto di vista botanico.
Giustamente famose sono le cascate di Lillaz: tre salti d’acqua davvero spettacolari, a 15′ di comodo cammino dalla frazione di Lillaz. A inizio estate, quando c’è più acqua, la cascata più a valle forma un’alta colonna d’acqua che origina spruzzi rinfrescanti ed arcobaleni. Un sentiero gradinato consente di salire fino alla cascata più a monte, offrendo scorci vertiginosi sui salti d’acqua e sulla stretta forra scavata dal torrente Urtier.
Lungo la strada per giungere alle cascate, è stato realizzato un percorso geologico con grossi blocchi di pietra che rappresentano le diverse rocce della valle e ci raccontano milioni di anni di storia terrestre.
Molto interessante, sia dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, sia da quello storico-etnografico, è l’itinerario che porta alle miniere di magnetite e agli impianti minerari di Colonna. Il percorso è piuttosto impegnativo, riservato ad escursionisti con un minimo di esperienza e di allenamento, ma molto remunerativo: panoramico e in una zona tra le più interessanti della Valle d’Aosta dal punto di vista botanico. Sono visibili i resti delle antiche coltivazioni del minerale di ferro a Liconi e, soprattutto, i grandiosi ruderi delle installazioni di Colonna (2.400 m), autentica cittadina di alta quota (con tanto di cappella e di cinema) che ospitava i minatori che lavoravano e vivevano lassù più giorni senza scendere in paese.
Sport a Cogne
In inverno Cogne è la patria dello sci di fondo con piste splendide, di varia lunghezza e difficoltà, sempre ben battute e segnalate, che penetrano all’interno del Parco. In estate gli stessi percorsi sono adatti alla mountain bike o alle biciclette a pedalata assistita.
Numerosi anche gli itinerari per le ciaspole, ben segnalati, per esplorare l’ambiente alpino sotto la neve e leggere le tante tracce degli animali selvatici.
Con 80 km di piste per lo sci di fondo, Cogne è una delle più rinomate località valdostane dello sci nordico, teatro a febbraio della Marcia Gran Paradiso, gara di gran fondo a tecnica classica.
Non manca però lo spazio anche per lo sci di discesa, con alcune piste di media difficoltà e il campo scuola di sci sul prato di Sant’Orso per i principianti.
Cogne è conosciuta internazionalmente anche per l’arrampicata su ghiaccio, con oltre 150 cascate. Tra le più famose vi sono le cascate di Lillaz che, durante l’estate, diventano meta ambita dalle famiglie per una piacevole passeggiata.
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