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Cittadinanza Italiana tramite il Consolato di Curitiba: Requisiti e Documenti

Ottenere la cittadinanza italiana per discendenza (iure sanguinis) è un processo che richiede attenzione ai dettagli e una conoscenza approfondita dei requisiti necessari. In questo articolo, analizzeremo i requisiti e i documenti necessari per avviare la pratica di cittadinanza italiana tramite il Consolato di Curitiba, tenendo conto delle normative e della giurisprudenza più recenti.

Requisiti Fondamentali

Secondo una giurisprudenza costante della Corte di Cassazione, per il riconoscimento della discendenza da avo italiano è necessario provare due elementi fondamentali:

  • Il fatto acquisitivo della cittadinanza in capo all’avo italiano.
  • La successiva linea di trasmissione ininterrotta del rapporto di filiazione.

La prova di questi elementi è essenziale per dimostrare il diritto alla cittadinanza italiana iure sanguinis.

Documentazione Necessaria

La documentazione da presentare al Consolato di Curitiba per la richiesta di cittadinanza italiana include, ma non si limita a:

  • Atto di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero.
  • Certificati di matrimonio e di nascita di tutti i discendenti in linea retta.
  • Certificato di non rinuncia alla cittadinanza italiana dell’avo emigrato.
  • Documenti di identità dei richiedenti.

È fondamentale assicurarsi che tutti i documenti siano completi, corretti e tradotti legalmente in italiano.

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Giurisprudenza Rilevante

La giurisprudenza italiana ha chiarito diversi aspetti relativi al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis. Ad esempio, la Corte di Cassazione ha affrontato casi in cui l'atto di nascita dell'avo non era disponibile. In tali situazioni, la Corte ha ammesso la possibilità di provare la filiazione attraverso il continuo possesso di stato, come previsto dagli artt. 236, 237, 254 c.c. e art. 170 c.c.

Inoltre, è stata esclusa l’esistenza di un atto di rinuncia alla cittadinanza italiana da parte del trisnonno, anche implicita secondo la teoria avanzata dal Ministero dell’interno sulla c.d. grande naturalizzazione brasiliana di fine ‘800, ma immediatamente e definitivamente sconfessata dal Supremo Collegio (cfr. Cass., n. 25317/2022 e n. 25318/2022, in questa Rassegna, n.

Interesse ad Agire e Procedura Amministrativa

L'interesse ad agire è un altro aspetto cruciale. La Corte d’Appello ha evidenziato l'importanza di presentare preventivamente l'istanza alle autorità diplomatico-consolari prima di intraprendere un'azione giudiziaria. Questo costituisce un necessario presupposto affinché possa ritenersi esistente l’interesse ad agire del discendente, nel caso in cui l’Amministrazione non valuti l’istanza entro il termine previsto dal regolamento di esecuzione della l. n. 91/92 (art. 3 del d.p.r. n.

Compatibilità della Disciplina Vigente

Il Tribunale di Bologna ha sollevato dubbi sulla compatibilità della disciplina vigente sulla trasmissione della cittadinanza iure sanguinis con gli artt. 1, co.

Il Tribunale censura gli effetti della disciplina attuale sul riconoscimento della cittadinanza per discendenza “remota” - con specifico riferimento all’art. 1, co. 1, lett. a) della l. 5.2.1992, n. 91 - alla luce degli artt. 1, co.

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Come anticipato, nella seconda parte dell’ordinanza si dubita della compatibilità in questione assumendo invece come parametro l’art. 117, co. 1, Cost., nella parte in cui impone allo Stato il rispetto, nell’esercizio della potestà legislativa, dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

Acquisto della Cittadinanza per Matrimonio

Un giudice amministrativo ha avuto modo di tracciare con lucidità i confini tra giurisdizione ordinaria e giurisdizione amministrativa in materia di acquisto della cittadinanza per matrimonio (Tar Lombardia, sez. I, sent. 18.10.2024, n. 820).

La Corte in ogni caso risolve con chiarezza tutte le questioni riportandole nel loro corretto alveo, iniziando dal qualificare l’art. 3, co. 2 del d.l.

Il procedimento previsto in caso di matrimonio con il cittadino prevede viceversa una serie di requisiti oggettivi (art. 5) e una serie di cause preclusive (art. 6, co. 1), entrambe presidiate da diritti soggettivi, ad eccezione del già citato art. 6, co. 1, lett. c).

Tabella Riepilogativa dei Documenti Essenziali

Documento Descrizione Note
Atto di nascita dell'avo italiano Certificato di nascita originale Richiesto per dimostrare la cittadinanza originaria
Certificati di matrimonio e nascita dei discendenti Documenti che provano la linea di discendenza Devono essere completi e legalizzati
Certificato di non rinuncia alla cittadinanza Attesta che l'avo non ha rinunciato alla cittadinanza italiana Essenziale per la trasmissione iure sanguinis
Documenti di identità Passaporto e altri documenti di riconoscimento Necessari per identificare il richiedente

Ritardi e Azioni Giudiziarie

Tribunale di Roma, XVIII Sezione Civile, Giudice Dott.ssa Maiorano, del 19.12.2019: "[...] la documentazione prodotta dai ricorrenti consente di apprezzare che il Consolato Generale d’Italia a San Paolo versa in una condizione di gravissimo ritardo di ben oltre 10 anni. Ne consegue la impossibilità di poter evadere in tempi certi e brevi le richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis a causa del numero eccessivo di domande presentate.

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L’azione giudiziale per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis via materna è quindi un obbligo, nel senso che l’interessato non ha altre vie per vedere riconosciuta la propria cittadinanza italiana iure sanguinis.

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