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Consolato Italiano a Losanna: Orari e Servizi

Appositamente concepita per il Museo delle Culture, l’esposizione è resa possibile grazie alla collaborazione con la Collection de l’Art Brut di Losanna, che possiede una straordinaria raccolta di oltre 70.000 opere nata dal nucleo dell’eccezionale donazione fatta da Dubuffet alla Città di Losanna nel 1971.

A seguire una selezione di opere provenienti dalle sue esplorazioni attesta l’ampiezza e la qualità delle sue ricerche in questo campo a monte della donazione del 1971.

Un terzo insieme di creazioni artistiche provenienti dai cinque continenti è legato alle tematiche del corpo e delle credenze, entrambe ricorrenti nell’Art Brut.

Per i loro soggetti e le loro origini, queste opere e questi autori entrano dunque particolarmente in risonanza con le collezioni del Museo.

A cura di Casa dell’Art BrutQuattro appuntamenti di approfondimento intorno alla mostra Dubuffet e l’Art Brut.

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L’arte degli outsider che coinvolgeranno una rosa di importanti studiosi ed esperti di Art Brut a livello nazionale ed internazionale grazie al supporto della Casa dell’Art Brut, primo museo e centro di documentazione e ricerca dedicato all’Art Brut in Italia.

Il coordinamento scientifico e il programma degli incontri sono stati curati da Pietro Nocita, Marta Morgana Rudoni, Silvia Baitini, Casa dell’Art Brut; hanno collaborato: Nicola Mazzeo e Roberta Trapani.

Eventi e Incontri

Giovedì 24 ottobre 2024 ore 18.30, AuditoriumArt Brut nei musei contemporanei.

Quando l’Art Brut varca le porte delle istituzioni museali.

Modera: Giorgio BedoniIntervengono: Cristina Agostinelli, Ivana Bašičević AnticUn incontro che esplora le dinamiche di ricerca, progettualità e conservazione dell’Art Brut nelle istituzioni museali.

Cristina Agostinelli, curatrice della collezione d’Art Brut al Centre Pompidou di Parigi, e Ivana Bašičević Antic, direttrice del Museum of Naive and marginal Art di Belgrado, primo museo d’arte marginale in Europa, indagheranno il modo in cui opere nate ai margini del sistema dell’arte tradizionale trovano oggi spazio in contesti istituzionali.

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Un’occasione di riflessione e confronto sull’impatto dell’Art Brut nel panorama contemporaneo e sulla sua integrazione nel sistema dell’arte.

Partecipazione gratuita fino a esaurimento postiPrenota

Giovedì 21 novembre 2024 ore 18.30, AuditoriumArt Brut, Outsider Art e genius loci

Opere ambientali di artisti irregolari in EuropaModera: Roberta TrapaniIntervengono: Andrea Cortellessa, Savine FaupinL’incontro esplora le opere straordinarie di artisti autodidatti che, fuori dai canoni ufficiali, hanno trasformato luoghi e materiali modesti in creazioni visionarie e uniche.

Andrea Cortellessa presenterà e offrirà una lettura critica di “Villa Falugi” a Boretto (RE), che l’artista brut Pietro Ghizzardi affrescò interamente nel 1969 e che Cesare Zavattini definì la «Cappella Sistina della pianura padana» un luogo eccezionale nel contesto dell’Art Brut italiana.

Savine Faupin, conservatrice al LaM di Lille (Francia), offrirà il suo contributo con approfondimenti su questi “costruttori dell’immaginario”, ai quali ha dedicato studi, mostre e una sala museale, occupandosi anche della tutela delle loro opere ambientali.

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Un dialogo che intreccia arte, antropologia, architettura e conservazione del patrimonio, per riflettere su come questi artisti abbiano ridefinito i confini dell’arte.

Partecipazione gratuita fino a esaurimento postiPrenota

Giovedì 12 dicembre 2024 ore 18.30, AuditoriumArt Brut in Italia

Carlo Zinelli e Oreste Fernando Nannetti: tra istituzioni atelier e parole da decifrare.

Modera: Nicola MazzeoIntervengono: Gustavo Giacosa, Lucienne Peiry, Daniela RosiRacconti emozionanti, letture critiche, nuovi sguardi e interpretazioni sull’opera di due figure storiche dell’Art Brut italiana.

Carlo Zinelli, veronese, con le sue potenti e visionarie pitture create nell’atelier dell’ospedale psichiatrico San Giacomo alla Tomba; protagonista della teoria di Dubuffet, apprezzato dal padre del surrealismo Andrè Breton e da scrittori come Dino Buzzati e Alberto Moravia, presente spesso sulle copertine di pubblicazioni specializzate.

Figure Chiave e Collaboratori

Studiose di fama internazionale, Eva Di Stefano e Bianca Tosatti condivideranno le loro esperienze nella ricerca e nella promozione dell’Art Brut in Italia.

Un lavoro fatto con passione e dedizione, che ha portato all’emergere di un campo in un contesto particolarmente complesso.

Cristina Agostinelli: storica dell’arte, è curatrice e program manager presso il Musée national d’art moderne - Centre Pompidou di Parigi.

Dal 2020 ha l’incarico di conservare, promuovere e arricchire la collezione di art brut.

Curatrice degli allestimenti della sala permanente dedicata all’Art Brut e responsabile degli incontri “AB/CP” (Art Brut au Centre Pompidou), fa parte del comitato direttivo del programma di ricerca “Art Brut - donation Decharme” alla Biblioteca Kandinsky, centro di ricerca del museo.

Ivana Bašičević Antic: storica dell’arte, PhD, è direttrice del Museum of Naive and Marginal Art di Belgrado.

Dalla fine del 2007 è presidentessa della Ilija & Mangelos Foundation e, dal 2010, è membro del consiglio direttivo del Young Visual Artists Award in Serbia.

Andrea Cortellessa: critico letterario e storico della letteratura, è professore di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Roma Tre.

Ha pubblicato numerosi saggi e curato testi di autori del Novecento e contemporanei, collaborando anche con il mondo teatrale e televisivo.

È direttore di diverse collane editoriali e collabora con testate culturali e programmi radiofonici.

Savine Faupin: diplomata all’Ecole du Louvre, è conservatrice presso il LaM, Museo d’arte moderna, d’arte contemporanea e d’Art Brut di Villeneuve d’Ascq, nella metropoli di Lille.

Dal 2004 si dedica allo studio e all’ampliamento della collezione di Art Brut e Outsider Art, sviluppando al contempo connessioni con le collezioni di arte moderna e contemporanea.

Al LaM, ha curato numerose mostre, tra cui Habiter poétiquement le monde (2010), Adolf Wölfli Univers (2011), L’autre de l’art (2014), Aloïse Corbaz en constellation (2015), Danser brut (2018), Sur les peintres spirites Lesage, Simon, Crépin (2019) e Chercher l’or du temps.

Surréalisme, art naturel, art brut (2023).

Gustavo Giacosa: è attore, regista e curatore indipendente.

Dal 2005 sviluppa una ricerca sul rapporto tra arte e alterità nelle arti visive.

Questa ricerca comprende anche la scoperta e la promozione del lavoro di artisti ai margini del sistema dell’arte, la realizzazione di mostre e performance ispirate ai loro mondi e la costruzione di una collezione di Art Brut e arte contemporanea in esposizione permanente presso il SIC12 ART Studio di Roma.

Nel 2012 si è trasferito in Francia e, insieme al pianista e compositore Fausto Ferraiuolo, ha fondato ad Aix-en-Provence una piattaforma multidisciplinare che raccoglie la diversità delle sue produzioni: SIC.12.

Lucienne Peiry: è storica dell’arte, PhD, specialista di Art Brut, curatrice e saggista.

Ha diretto la Collection de l’Art Brut di Losanna dal 2001 al 2011 e, dal 2012 al 2014, ne è stata Direttrice della ricerca e delle relazioni internazionali.

Ha scoperto nuovi autori di Art Brut in Europa, Asia e Africa, arricchendo le collezioni del museo e pubblicando libri e documentari su questi creatori.

Ha curato oltre 40 mostre in Europa, Giappone e Australia, tenendo conferenze in Europa, Stati Uniti e Giappone.

Tra le più importanti: Inextricabilia alla Maison Rouge di Parigi (2017) e Écrits d’Art Brut al Museum Tinguely di Basilea (2021).

Dal 2010 tiene corsi sull’Art Brut presso l’École Polytechnique Fédérale di Losanna.

Daniela Rosi: scenografa di formazione, insegna nel Biennio di Pittura “Atelier Direction - Mediazione culturale dell’arte” all’Accademia di belle arti di Verona.

Da molti anni si occupa di Art brut, Outsider Art e Arte Irregolare sia nell’ambito della ricerca e sia allo scopo di sostenere e promuovere artisti che operano fuori dal sistema ufficiale dell’arte e che, spesso, vivono in una posizione di marginalità sociale.

Da diverso tempo si impegna per rendere sempre più proficuo il dialogo fra l’arte “fuori sistema” e le espressioni di arte contemporanea.

Ha curato cataloghi e scritto articoli sia per riviste italiane, sia per pubblicazioni straniere.

Eva Di Stefano: dopo aver studiato Filosofia e Storia dell’Arte tra Palermo, Vienna e New York, dal 1992 al 2013 ha insegnato Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Palermo.

Autrice di numerosi saggi sull’arte europea tra Otto e Novecento e sulle avanguardie storiche, di volumi monografici su Klimt, Schiele, Munch, si occupa di Art Brut ed espressioni artistiche irregolari, a cui ha dedicato la rivista semestrale Osservatorio Outsider Art.

Fondata nel 2010 e ancora sotto la sua direzione, la rivista vanta tra i propri collaboratori alcuni tra i maggiori esperti internazionali, tra cui Sarah Lombardi e Lucienne Peiry.

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