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Contratto di Sviluppo Turistico: Definizione e Normativa

Il Contratto di Sviluppo è un incentivo mirato a sostenere investimenti di grande entità nei settori industriale, agro-industriale, turistico e della tutela ambientale. Richiede un investimento minimo di 20 milioni di euro, ridotto a 7,5 milioni di euro per i progetti di trasformazione di prodotti agricoli o turistici localizzati nelle aree interne del Paese, come il recupero di strutture dismesse. È destinato a imprese italiane ed estere, con un massimo di 5 aziende coinvolte per contratto, tra cui un’impresa proponente, responsabile tecnica ed economica dell’iniziativa, e imprese aderenti che realizzano i progetti. Inoltre, può includere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

I contratti possono essere gestiti congiuntamente mediante un contratto di rete, con un organo comune che si occupa delle relazioni con Invitalia. Il programma di sviluppo deve concludersi entro 36 mesi dalla concessione delle agevolazioni.

Aggiornamenti Normativi Introdotti dal Decreto Ministeriale del 6 Novembre 2024

Il Decreto ministeriale del 6 novembre 2024, pubblicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, apporta modifiche significative alla disciplina dei contratti di sviluppo, aggiornando quanto previsto dal DM 9 dicembre 2014.

Il Decreto ministeriale del 6 novembre 2024 introduce importanti aggiornamenti all’articolo 7 del DM 9 dicembre 2014, ridefinendo le categorie di programmi ammissibili e le modalità di intervento nel settore turistico. Tra le principali novità vi è una più chiara definizione delle tipologie di interventi che possono beneficiare delle agevolazioni.

Interventi Ammissibili nel Settore Turistico

In particolare, sono agevolati i progetti che puntano a potenziare e migliorare l’offerta ricettiva, come la realizzazione di nuove strutture turistiche, l’ampliamento di quelle esistenti (a condizione che si aumenti la capacità ricettiva di almeno il 20%) e l’introduzione di nuovi servizi per arricchire l’esperienza dei clienti. Inoltre, sono ammissibili interventi volti al potenziamento e al miglioramento delle attività integrative, dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico e delle attività commerciali (queste ultime per un importo non superiore al 20% del totale degli investimenti). Oltre a ciò, sono previsti incentivi per la realizzazione di strutture polifunzionali e infrastrutture turistiche capaci di valorizzare il territorio e accrescere la sua attrattività.

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  • integrazione, nell’ambito di strutture ricettive esistenti, di nuovi servizi annessi volti al miglioramento dell’offerta turistica, anche in funzione della destagionalizzazione dei flussi turistici ed in assenza delle condizioni descritte ai punti 2.
  • potenziamento e/o miglioramento di strutture polifunzionali e di strutture in grado di incrementare sensibilmente il livello di attrattività turistica e di caratterizzazione dei territori di riferimento, quali ad es.

Un’altra innovazione importante riguarda il sostegno ai progetti di innovazione e digitalizzazione. Dal punto di vista operativo, il decreto semplifica la gestione dei programmi di sviluppo consentendo di articolarli in più progetti d’investimento, a patto che soddisfino alcune condizioni. Ad esempio, possono essere realizzati da un’unica impresa o da imprese appartenenti allo stesso gruppo, oppure da più aziende che collaborano per creare un’offerta turistica tematizzata e distintiva.

Aggiornamenti nel Settore Agroindustriale

Il Decreto ministeriale del 6 novembre 2024 introduce importanti aggiornamenti alla disciplina dei contratti di sviluppo nel settore agroindustriale. Questi cambiamenti mirano a promuovere investimenti di grande portata e a garantire un utilizzo più efficiente delle risorse pubbliche, allineandosi alle disposizioni già previste per i programmi industriali e turistici. Queste disposizioni mirano a incentivare la realizzazione di progetti di trasformazione agroindustriale di dimensioni significative, favorendo economie di scala e una maggiore competitività delle imprese. Allo stesso tempo, l’adozione di un sistema progressivo di contribuzioni garantisce un utilizzo più responsabile e mirato delle risorse pubbliche, in linea con gli obiettivi di sviluppo regionale.

Ricerca e Sviluppo (R&S)

Il Decreto ministeriale del 6 novembre 2024 ha aggiornato le modalità di intervento per i progetti di ricerca e sviluppo (R&S), adeguando l’elenco delle tecnologie ammissibili agli obiettivi del programma europeo “Horizon Europe”. Inoltre, sono stati rivisti i criteri di ammissibilità per le spese generali e per i materiali, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle risorse pubbliche e di migliorare l’efficacia degli interventi.

Queste modifiche mirano a incentivare progetti più strategici e tecnologicamente avanzati, aumentando il livello di competitività delle imprese italiane e favorendo collaborazioni tra più soggetti, senza vincoli territoriali.

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