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Escursione Articolare: Definizione, Importanza e Metodi di Miglioramento

L'escursione articolare, nota anche come ROM (Range Of Motion), è la libertà espressa in gradi che ogni articolazione può eseguire nello spazio. È il numero di gradi che un segmento corporeo può eseguire muovendosi dalla sua posizione di partenza a quella finale.

In termini più semplici, si può definire come "la capacità di una o di un insieme di articolazioni, di muoversi liberamente per tutto il proprio range di mobilità" oppure come "la capacità di un soggetto di muovere una o più articolazioni con la massima escursione articolare possibile, senza alcun limite e senza dolore".

Importanza della Mobilità Articolare

La mobilità articolare e l'allungamento muscolare sono due aspetti fondamentali per una corretta e sicura pratica sportiva. La mobilità articolare è la capacità e la qualità che permette ad un atleta di eseguire movimenti di grande ampiezza, in una o più articolazioni, con le proprie forze o grazie all’intervento di forze esterne. Quindi mobilità articolare è sinonimo di flessibilità.

Dal punto di vista del fitness la flessibilità o mobilità articolare, rappresenta una qualità importante per un soggetto attivo; essa contribuisce infatti a mantenere il benessere fisico, una corretta postura, ad economizzare i gesti, migliorare le performances sportive, sviluppare la forza e prevenire gli infortuni muscolo-tendinei-articolari. Dal punto di vista della performance, la mobilità articolare costituisce una componente essenziale della prestazione motoria e come tale dev'essere sviluppata e mantenuta attraverso un adeguato programma di allenamento.

Vantaggi di una Buona Mobilità Articolare

  • Miglioramento quantitativo e qualitativo dell’esecuzione del movimento: un aumento della mobilità articolare provoca un miglioramento della fluidità, dell’armonia e dell’espressività del movimento.
  • Miglioramento sia della capacità di prestazione coordinativa e tecnica sia anche del processo di apprendimento motorio: i mezzi e gli strumenti per sviluppare la mobilità sono fra quelli che mirano a migliorare la conoscenza (consapevolezza) dei propri segmenti corporei.
  • Miglioramento della forza: una muscolatura accorciata e con minore capacità di allungamento ha minor forza.
  • Miglioramento della rapidità: un prestiramento ottimale dell’articolazione permette un maggiore impulso di forza.
  • Miglioramento della resistenza: aumento dell’economia della corsa e minor dispendio d’energia.
  • Prevenzione: la maggiore elasticità, capacità d’allungamento e di rilassamento dei muscoli, dei tendini e dei legamenti interessati, fornisce un importante contributo ad una buona tollerabilità del carico ed alla prevenzione degli infortuni.
  • Prevenzione posturale e degli squilibri muscolari: le tecniche di allungamento impediscono che i muscoli sollecitati da esercizi di rapidità o di forza rapida subiscano, a lungo termine, un accorciamento, con le conseguenze negative che comportano.
  • Ottimizzazione delle capacità di ristabilimento dopo i carichi: è importante eseguire tecniche di allungamento durante il “defaticamento” per accelerare il ristabilimento dell’equilibrio dopo carichi di lavoro.
  • Regolazione psichica: una muscolatura contratta, generalmente, è accompagnata da uno stato di tensione psichica. Per questo, l’allungamento della muscolatura non provoca soltanto un abbassamento del tono muscolare, ma anche una distensione psichica che accelera la rigenerazione dopo il carico.

Fattori che Influenzano la Mobilità Articolare

La libertà di eseguire ROM articolare di un segmento anatomico è dovuta in primo luogo al tono dei muscoli che concorrono ad azionare l’articolazione stessa. Le articolazioni, in genere si distinguono in relazione alla diversa possibilità di eseguire movimenti. Alcune sono limitate ad eseguire movimenti di flessione ed estensione, come quella del gomito, altre più complesse eseguono movimenti su tutti i piani contemporaneamente, come l’articolazione della spalla o dell’anca.

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La mobilità articolare anatomica indica l’escursione articolare consentita dalla natura anatomica delle componenti che la limitano (faccette articolari, estensibilità delle strutture connettivali e muscolari). Le limitazioni prodotte dai tessuti molli e la flessibilità, possono essere modificate (a volte anche di molto) dall'esercizio e dall'allenamento specifico, vista la natura in parte elastica di alcuni di questi tessuti.

Altri fattori che possono influenzare la mobilità articolare includono:

  • Strutture anatomiche: le limitazioni poste da strutture ossee si osservano solo per alcune articolazioni.
  • Tessuti molli: la capsula ed i tessuti connettivi offrono, insieme al muscolo, la maggior parte della resistenza alla flessibilità.
  • Riscaldamento: un bagno caldo aumenta fortemente le condizioni di mobilità delle articolazioni.
  • Ora del giorno: meglio il pomeriggio o la tarda mattinata.
  • Stanchezza: la maggior parte degli incidenti nello sport avviene quando l'atleta è stanco.

Tipi di Flessibilità

  • Flessibilità dinamica (cinetica): è la capacità di svolgere movimenti dinamici dei muscoli per portare un arto attraverso la sua intera gamma di movimento.
  • Flessibilità attiva: è influenzata dalle capacità di contrazione dei muscoli agonisti, e cioè dalla loro forza.

Tecniche per Migliorare l'Escursione Articolare

Per migliorare la flessibilità è necessario combinare esercizi attivi e passivi. La mobilizzazione ha come obiettivo quello di conservare libero il movimento articolare fisiologico nei diversi piani dello spazio, per riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata.

Tramite la mobilizzazione articolare il fisioterapista esercita manualmente una terapia al fine di mobilizzare una o più articolazioni coinvolte in determinate patologie, a partire da una posizione iniziale fino al risultato massimo ottenuto al termine del ciclo. Si parla invece di mobilizzazione attiva-assistita quando il paziente ed il fisioterapista lavorano insieme, mentre la mobilizzazione passiva viene svolta dal terapeuta o da specifiche apparecchiature che non prevedono il coinvolgimento del paziente.

Quest’ultima viene utilizzata soprattutto nei casi in cui la mobilità di un arto è compromessa a causa di un intervento chirurgico, di un’infiammazione o da spasmi muscolari. La mobilizzazione articolare ripristina la corretta ampiezza dei movimenti delle articolazioni e migliora la qualità del movimento. L’effetto primario è quello di alleviare il dolore e ristabilire la completa escursione articolare funzionale ed indolore. L’effetto neurofisiologico della mobilizzazione è basato sulla stimolazione dei meccanocettori e sull’inibizione dei recettori del dolore, ottenendo una riduzione dello stesso.

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