Escursione in Vallunga: cosa vedere in Val Gardena
La Val Gardena, incastonata tra le maestose vette dolomitiche del Sassolungo, delle Odle e del Sella, è un vero paradiso per gli amanti della montagna e della natura. In particolare, è ideale per facili escursioni da fare con i bambini. Tra le numerose opzioni, la Vallunga, situata a Selva di Val Gardena, è una delle mete più amate dalle famiglie.
Oggi esploreremo la Vallunga, lasciandoci incantare dalle imponenti vette circostanti e dai suoi prati verde smeraldo.
Informazioni Utili per l'Escursione
- Dislivello: 200 metri
- Ristoro: La Ciajota (m. 1600) - baita di fondovalle
- Come arrivare: Da Selva si segue per Streda Val sino ad arrivare al Ristoro la Ciajota. Si supera la caserma (sulla destra) dei carabinieri e poi si perverrà senza problemi.
- Dove mangiare: In Vallunga non c’è nessun rifugio o malga. L’unico presente è il Ristoro la Ciajota presente presso il parcheggio (dove, volendo, si può pranzare).
- Dove dormire: Come sempre in Val Gardena, si può soggiornare al Family Hotel Posta di Santa Cristina.
Descrizione del Percorso
La camminata in Vallunga è facile e tranquilla, ideale per famiglie con bambini di tutte le età. Dopo aver lasciato l'automobile al parcheggio a pagamento di fronte al Ristoro La Ciajota (m. 1600), si può ammirare la bellezza della Vallunga. E così non possiamo che iniziare a passeggiare: subito fatti pochi passi, il sentiero si biforca.
All'imbocco della Vallunga seguite il sentiero escursionistico n. 14 fino alla cappella di San Silvestro. Passeggiando attraverso un bosco di alberi ad alto fusto, composto soprattutto da larici e cembri, raggiungete lentamente la quota. Lungo il sentiero, panchine e tavoli vi invitano a concedervi una sosta per ammirare il meraviglioso panorama. Lentamente, la valle si restringe; la vegetazione è ora caratterizzata da boschetti di pini mughi. Dopo aver raggiunto i pascoli, la valle si apre nuovamente, accompagnandovi al margine di ripide pareti a strapiombo.
La Cappella di San Silvestro
All'imbocco della Vallunga si trova la cappella di San Silvestro. Il grazioso e piccolissimo luogo di culto è dedicato appunto a San Silvestro, patrono del bestiame; tutti i trekker che ivi passano, dovrebbero raccogliersi in preghiera per qualche minuto, come facevano (e ancora fanno) i valligiani che conducevano le mandrie al pascolo.
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Il Sentiero nella Vallunga
La durata della passeggiata in Vallunga è variabile, sino dove si vuole arrivare. Proprio nei pressi della chiesetta prende il via la Val de Chedul, un itinerario decisamente riservato ai più esperti che, in diverse ore di cammino, conduce tra le vette del Cir e, volendo, anche al Rifugio Jimmy (m. 2222). L’itinerario che invece noi seguiremo continua facile e pianeggiante in mezzo a verdeggianti prati.
In inverno qui ci sono innumerevoli piste da fondo: la particolare conformazione della valle infatti la rende ideale per gli amanti dello sci nordico. Il tracciato si snoda tra spettacolari boschi e qualche radura; pian piano che si prosegue, alcuni tratti di leggera salita si alternano ad altri lunghi e pianeggianti e brevissime erte.
Non vi è una vera e propria meta da raggiungere giacché non esiste un rifugio o un ristoro (a parte Baita Ciampac all’inizio della passeggiata). Il nostro suggerimento è però di arrivare sino al pianoro finale: da lì poi si salirebbe verso il Rifugio Puez e il suo altopiano (opzione riservata quindi solo ai trekker più esperti) ma, senza voler andar oltre, si potrà incontrare tanta pace e tranquillità immersi in un contesto paesaggistico fantastico.
E così, dopo aver camminato facilmente in mezzo ai boschi, si giungerà ad un passaggio ove, alla nostra destra, avremo un ghiaione che arriva sino a lambire i nostri passi. Poco oltre, un cancelletto: una buona salita ci costringe a poco più di cinque minuti di fatica ma ormai saremo arrivati: eccoci alla tanto sospirata radura, Pra da Ri (m.
Vi è qui una piccola baita, disabitata: non vi è che l’imbarazzo della scelta per decidere ove fermarsi! SI potrebbe invero proseguire ancora un pochino ma prestate attenzione giacché il terreno è un po’ acquitrinoso. L’enorme pianoro sembra quasi un campo da calcio: quale bimbo non si sentirà autorizzato a tirare qualche calcio al pallone oppure a correre e saltare in lungo e in largo?
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Attenzione perché, verso la fine, il sentiero si biforca (ma arriverete comunque al parcheggio, non temete): all’andata sarete arrivati da sinistra mentre ora potrete tranquillamente proseguire dritto. Potrete così vedere l’imbocco della ferrata Sandro Pertini che consentiva di giungere, per via direttissima, al già menzionato Rifugio Stevia.
Tabella Riassuntiva dell'Escursione
Categoria | Dettagli |
---|---|
Difficoltà | Facile |
Dislivello | 200 metri |
Tempo di percorrenza | Variabile (consigliato fino al pianoro finale) |
Punto di partenza | Parcheggio a pagamento di fronte al Ristoro La Ciajota (m. 1600) |
Punto di ristoro | Ristoro La Ciajota presso il parcheggio |
Attrazioni | Cappella di San Silvestro, prati verdi, boschi, animali al pascolo |
La Vallunga è un vero paradiso naturale, il posto ideale per tirare fuori il telo da picnic e accomodarsi sul prato a mangiare qualcosa insieme a tutta la famiglia.
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