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Escursioni a Pontechianale: Alla Scoperta di Percorsi Indimenticabili

Pontechianale, situata nel cuore della Valle Varaita, è un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie delle Alpi piemontesi. Oltre ai piaceri della tavola, Pontechianale offre punti di interesse versatili e particolari per gli amanti del trekking e della pace della montagna.

Accesso e Informazioni Utili

Per raggiungere Pontechianale, da Costigliole Saluzzo, si imbocca la provinciale della Valle Varaita, superando numerosi paesi tra cui Brossasco, Frassino, Sampeyre, Casteldelfino e Chianale.

Il Lago di Pontechianale

Si arriva al Lago di Pontechianale risalendo la Provinciale 105 della Val Varaita sino al paese di Castello e subito dopo a Pontechianale. Il Lago di Pontechianale è un lago artificiale molto popolare, creato dalla diga di Castello di Pontechianale, costruita nel 1942.

Per creare la riserva d'acqua è stato demolito il borgo di Chiesa i cui resti si trovano ora in fondo al lago e pare siano visibili nei periodi di magra o in caso di svuotamento del lago per lavori. Questo lago è uno dei punti focali per il turismo nella valle, offrendo scenari pittoreschi e possibilità di varie attività ricreative. Durante l’estate, il lago diventa un luogo ideale per escursioni a piedi e pic-nic, grazie ai sentieri che si snodano lungo le sue rive boschive. La porzione di lago verso Pontechianale è utilizzabile per canottaggio e windsurf.

  • Anello del Lago: L'anello completo del lago misura circa 4,5 km e presenta dislivelli minimi con brevi salitine sulla riva occidentale del lago.
  • Avvertenza: Sul lato orientale si svolge lungo la Provinciale che per quasi 500 metri è priva di marciapiedi.

Il Colle dell'Agnello

Dopo Casteldelfino la valle Varaita si biforca: a ovest si va verso Sant’Anna di Bellino, a nord-ovest verso il colle dell’Agnello, secondo valico automobilistico più alto d’Italia dopo il passo dello Stelvio, pochi metri più alto. Aperta al transito dal 1970, nei soli mesi estivi, la provinciale n.251 del Colle dell'Agnello costituisce il più alto valico stradale delle Alpi Occidentali.

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Il Colle dell’Agnello è uno dei valichi alpini più alti e scenografici d’Italia, situato a 2744 metri di quota alla testata della Valle Varaita. Questo passo è il secondo valico carrozzabile più elevato del paese, superato solo dal Passo dello Stelvio. Il colle è famoso anche per essere stato teatro di alcune delle tappe più impegnative del Giro d’Italia e del Tour de France, rendendolo un punto di riferimento nella cultura del ciclismo.

Chianale: Un Borgo Alpino Incantevole

Dopo Casteldelfino la Valle Varaita si biforca: a sinistra si va verso Sant’Anna di Bellino, a destra verso il Colle dell’Agnello, valico automobilistico d’alta quota molto conosciuto. Proprio in questo secondo tratto, qualche chilometro oltre il lago di Pontechianale, si raggiunge Chianale, un incantevole borgo alpino di case in pietra.

Chianale, frazione di Pontechianale, è l’ultimo centro abitato della valle Varaita prima del colle dell’Agnello. Caratteristica borgata in pietra, offre bellissimi scorci sia per le abitazioni tipiche che per quelle ristrutturate nel rispetto dell’architettura montana.

Escursione da Chianale ai Laghi Bleu e Longet

Lasciando proseguire a destra la sterrata per il Colle di Saint-Véran imboccare a sinistra l’itinerario U21 entrando nel bosco di larici. Con un bel percorso nel vallone dell’Antolina risalire a tornanti un faticoso sentiero. Usciti dal bosco percorrere in costante ascesa un tratto più caotico tra erba, massi e rigagnoli d’acqua ai piedi della costa Buscet.

Sul versante opposto si può individuare il panoramico ricovero Carlo Emanuele III, ora in rovina, costruito a fine Ottocento per ospitare i soldati operativi nei centri in caverna circostanti. Un traverso verso destra conduce alla grangia dell’Antolina, dalla quale si ha una notevole visuale sui tremila che contornano il Colle dell’Agnello e sul Monviso, che con i suoi 3.841 m è la montagna più alta dell’intera provincia di Cuneo.

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Oltre la baita proseguire in salita verso sinistra lasciando a lato, nel canalino, una bella cascata. Poco sopra affrontare un traverso longitudinale che svolta a destra verso una ripida balconata rocciosa oltre la quale si prosegue fino all’imbocco della zona lacustre. Un ultimo tratto introduce in una conca e, subito dopo, al colletto (2.540 m) che precede la splendida insenatura dove si adagia il lago Bleu, il maggiore dei laghi di questo itinerario. Al fondo del lago spicca la stupenda sagoma aguzza del Roc della Niera (3.177 m).

È un posto incantevole, ma vale la pena proseguire fino al col de Longet attorniato da altri splendidi specchi d’acqua. Scendere a bordo lago in direzione dell’emissario che si scavalca proseguendo per un breve tratto nella Valle Biancetta fino al bivio per il Colle Blanchet che si lascia a destra. Il sentiero prosegue a sinistra tra le rocce, poi con un’impennata si alza sulla balconata rocciosa dove, poco sopra, si raggiungono i margini del piccolo lago Longet (2.635 m).

Dalle sue alture si ha una splendida visuale sul lago Bleu, che dall’alto con il suo immissario ricorda la forma di una gigantesca manta, e sul più distante lago Nero ai piedi della Tour Real. Tra i laghi Longet e Bes appare il bivacco Olivero, una struttura in metallo e legno ad arco acuto inaugurata nel 2018. Non è che l’inizio dello spettacolo.

Spostandosi poco più a destra con una breve salita si raggiungono le sponde del primo dei laghi Bes. Il secondo, comunicante, è posto un metro più in alto in una bellissima conca erbosa, ma lo si raggiunge dopo essere transitati dal col de Longet, straordinario e idilliaco punto panoramico cosparso di numerosi “ciaperet”, caratteristici lastroni di pietra aguzzi sormontati da un cappello di pietre.

Il panorama è superlativo a nord-est sull’onnipresente Monviso e sull’arroccata Tour Real. Oltre il Colle si costeggia il secondo lago Bes e i numerosi altri laghetti posti tra l’erba alle sue spalle. Superato un piccolo rilievo scendere in territorio francese per recarsi sulle lunghe sponde sinuose del lac de Longet, da non confondersi con il lago Longet raggiunto in precedenza, posto a nord degli imponenti monti Salza (3.326 m) e Mongioia (3.340 m). Da lì il sentiero prosegue scendendo nella Valle dell’Ubaye verso la borgata Meljasset.

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Il Bosco dell’Alevè

Quest’area è famosa per la sua vasta estensione di pini cembri, rendendola la più grande di questo tipo nell’arco alpino. Il Bosco dell’Alevè, situato in Valle Varaita, Piemonte, si estende su una superficie di circa 825 ettari, dai 1500 ai 2500 metri di altitudine. Storicamente, il bosco è noto sin dall’antichità, menzionato nell’Eneide di Virgilio e nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio.

Giro del Monviso

Il trekking più famoso delle Alpi cuneesi, il Giro del Monviso è un anello a più tappe intorno al “Re di Pietra”. Tre giorni e due notti tra paesaggi aspri e severi, laghetti cristallini, rifugi storici e viste mozzafiato. Un trekking di più giorni che ruota proprio attorno al Monviso, la montagna simbolo del Piemonte.

Un giro ad anello con partenza da frazione Castello di Pontechianale, in Val Varaita, e pernotto in due rifugi storici: il Quintino Sella e il Refuge du Viso. Non mancherà il famoso passaggio attraverso il Buco di Viso, la prima galleria della Alpi, scavata nel 1478 interamente a mano, che vi permetterà di passare dall’Italia alla Francia sotto il colle delle Traversette.

Tappe del Giro del Monviso

  1. Raggiungiamo in auto Frazione Castello di Pontechianale e, poco prima di raggiungere la diga del lago di Chianale, lasciamo la nostra auto in uno spiazzo sulla sinistra, nei pressi del Rifugio Alevè.
  2. Da qui inizia la discesa verso il Passo Gallarino e poi attraverso l’ampia e selvaggia conca che ospita i laghi delle Sagnette, si arriva in vista del Lago Grande di Viso, sovrastato dalla parete orientale del Monviso.
  3. Dal Refuge du Viso seguiamo le indicazioni per il Col de Valante e, con un lungo traverso quasi in piano giungiamo al Lac Lestio.
  4. Da qui inizia l’ultima salita di questo nostro Giro del Monviso.
  5. Raggiungiamo così il Rifugio Vallanta a 2450 m nel Vallone di Vallanta, nei pressi del magnifico Lago della Bealera Founsa (più conosciuto come Lago Vallanta).

Dopo una meritata sosta non ci resta che proseguire su di un tratto in discesa che si farà man mano più dolce raggiungendo un ampio pianoro costellato di fiori, ruscelli e baite abbandonate. da imponenti pareti rocciose al magnifico bosco di cembro dell'Alevè.

Altre Escursioni e Punti di Interesse

  • Punta della Battagliola: Bella e panoramica escursione con ampi panorami sulla Val Varaita, sulla Val Bellino ed ovviamente sul Monviso. Ad un primo tratto rilassante e pianeggiante lungo il Lago artificiale di Castello, segue un secondo tratto in salita che ci permetterà di raggiungere la panoramica vetta. Partenza escursione: Parcheggio di Castello 1.600 m.
  • Tour Real: La Tour Real, come si evince dal nome, è un torrione isolato di rocce magmatiche multicolori che spicca alta sulla destra orografica della valle Varaita, a sinistra (salendo) della borgata di Chianale, dividendo il vallone di Pienasea da quello di Subirane.
  • Pic d'Asti: Il Pic d'Asti è uno splendido sperone calcareo situato al termine della valle Varaita di Chianale a est del colle dell'Agnello.
  • Rifugio Vallanta: Il rifugio Vallanta è uno slanciato edificio in pietra rivestito di metallo affacciato sul lago della Bealera Funsa.
  • Mongioia: Una gran bella escursione, anche se lunga, che porta ai 3340 metri del Mongioia.

Prodotti Tipici Locali

La forza di un’impresa artigiana scaturisce innanzitutto dalla sua tradizione. Ai piedi del Monviso, si trova Ostana, un piccolo borgo di montagna, cinquanta anime e un contesto naturalistico spettacolare. Il caseificio Valvaraita nasce dalla passione e dall’entusiasmo di Renzo Romano, il suo fondatore. Il Birrificio della Granda ha un forte spirito artigianale. Produzione della materia prima locale nei campi piemontesi + lavorazione tradizionale = birra agricola.

Pontechianale e i suoi dintorni offrono una varietà di percorsi e punti di interesse per tutti i gusti, rendendola una destinazione ideale per gli amanti della montagna e della natura.

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