Escursioni sul Lagazuoi: alla scoperta del Sentiero del Fronte
Il Sentiero del Fronte sul Lagazuoi è un itinerario che porta a scoprire quella che fu la linea del fronte sul Lagazuoi durante la Prima Guerra Mondiale. Si tratta di un percorso di grande rilevanza storica, immerso in un contesto paesaggistico dolomitico di straordinaria bellezza.
Come arrivare e iniziare l'escursione
Devi arrivare in auto a Passo Falzarego, in Veneto, dove si trova il Lagazuoi, a metà strada tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia. Da Cortina, invece, si raggiunge percorrendo la SR48, che in circa 25 minuti porta al passo.
Dopo aver parcheggiato, dovrai salire al Rifugio Lagazuoi con la funivia Lagazuoi da Passo Falzarego, con un biglietto di sola andata. La funivia porta nei pressi del Rifugio Lagazuoi, e una volta sceso dall'impianto, resterai davvero a bocca aperta per il panorama incredibile che si ammira.
È possibile anche percorrere il Sentiero del Fronte in salita a piedi, ma il dislivello è davvero importante, soprattutto per la pendenza, per cui consiglio di percorrerlo in discesa, anche per godersi meglio il panorama e le varie postazioni. Come detto sopra, l’escursione può anche essere percorsa in salita ma è decisamente ripido e faticoso, motivo per cui lo propongo in discesa. Chi volesse salire a piedi, naturalmente, non dovrà far altro che seguire le indicazioni al contrario.
Il Rifugio Lagazuoi e il panorama
Il Rifugio Lagazuoi si trova infatti sulla vetta sul Monte Piccolo Lagazuoi, che sorge a 2.752 metri, vantando forse la terrazza più panoramica delle Dolomiti con vista su vette importanti come le Cunturines, le Cime di Fanes, le Tofane, le Odle e avanti fino alla Marmolada.
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Per cui, come prima cosa, prenditi il tempo per ammirare e fotografare il paesaggio. Prima di cominciare la discesa lungo il Sentiero del Fronte, indicato dal n. Conquistata la vetta, e fatte le doverose foto di rito alla croce di vetta e al paesaggio davvero unico, tornerai indietro al rifugio dove cercherai i segnavia del sentiero 401.
Il percorso del Sentiero del Fronte
Come già anticipato, il Sentiero del Fronte al Lagazuoi si sviluppa lungo quella che fu l’antica strada di rifornimento per le postazioni al fronte.
La discesa prosegue su un fondo non lineare, con sassi e ghiaia un pochino instabili, per cui i bastoncini da trekking sono molto utili per mantenere l’equilibrio. Il Sentiero del Fronte in discesa regala però un paesaggio mozzafiato, con l’imponente Tofana di Rozes davanti. Lungo il sentiero ci si fermerà molte volte, perché il paesaggio impone di essere ammirato e sicuramente l’emozione prenderà il sopravvento, nel ricordare i tanti giovani soldati caduti in queste trincee.
Sono davvero tante le gallerie di trincea che si incontrano e il mio consiglio è di mettere la testa dentro ad ognuna di loro. In una c’è persino un vecchio tavolo con una bottiglia di vetro impolverata, un’istantanea ferma nel tempo che riporta subito alla vita al fronte. Continuando la discesa si passerà anche da una baracca degli ufficiali austriaci.
E così tra una galleria e l’altra si scende fino alla forcella Travenanzes, dove si dovrà lasciare il sentiero 401 e seguire i segnavia che indicano il sentiero 402. In alcuni punti, lungo il Sentiero del Fronte le indicazioni non sono sempre chiarissime, c’è in particolare un punto dopo la forcella che può portare fuori strada, lungo un canalone verde, perché la traccia si perde.
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Il sentiero continua come detto lungo la parete del Lagazuoi, incrociando anche altri tunnel, baracche e attacchi di vie ferrate. La prospettiva cambia, tornando piano piano a mostrare il Passo Falzarego e verso la fine del sentiero si vedranno anche le 5 Torri di Cortina.
Il significato storico del Lagazuoi
L’esercito austro-ungarico occupò il Lagazuoi fin dall’inizio della Grande Guerra, costruendo trincee e postazioni di difesa sul Lagazuoi, così come nei valichi montani dei passi di Valparola e di Falzarego, strategicamente posizionati per entrare a Bolzano e al Brennero. Il Regio Esercito comprese presto che, se voleva vincere, avrebbe dovuto aggirare il nemico ai lati, sfruttando ad esempio l’anticima del Piccolo Lagazuoi e il Sass de Stria.
Per scacciare gli italiani da queste posizioni, l’esercito austro-ungarico fece esplodere quattro mine, la più potente delle quali, il 22 maggio 1917, fece saltare in aria una porzione di parete alta 199 metri e larga 136. Gli italiani risposero all’attacco scavando una galleria di 200 metri di dislivello all’interno della montagna, fino all’anticima del Piccolo Lagazuoi. Il 20 giugno 1917 fecero brillare sotto di essa 32.664 kg di esplosivo e poi, attraverso la galleria, tentarono la conquista delle postazioni sopravvissute all’esplosione. Anche in questo caso però nessuno dei due eserciti riuscì a prevalere.
Il cratere provocato dalla mina italiana è tuttora visibile, insieme all’enorme cumulo di detriti scivolati a fondovalle.
Informazioni aggiuntive sull'escursione
Oltre al Sentiero del Fronte, è possibile intraprendere altre escursioni nella zona del Lagazuoi, come:
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- Escursione ad anello dal Passo Falzarego che percorre il “Sentiero dei Kaiserjager” e le Gallerie del Lagazuoi.
- Sentiero attrezzato Kaiserjager al Lagazuoi, ideale per neofiti delle vie ferrate.
- Percorso meditativo "Nikolaus von der Flühe" verso il Rifugio Scotoni e il Lago di Lagazuoi.
Dettagli tecnici dell'escursione (esempio)
Ecco un esempio di escursione alpina sul Lagazuoi:
Caratteristica | Dettaglio |
---|---|
Autore | AT |
Difficoltà | Media con vetta con impianti di risalita |
Punto di partenza | Saré (Parcheggio a sud di Cassiano, fermata dell'autobus) |
Tempo totale di percorrenza | 03:40 h |
Lunghezza totale | 8,3 km |
Altitudine | Tra 1.655 e 2.710 m s.l.m. |
Dislivello | +1065 m | -18 m |
Segnaletica | Tru de meditaziun, 11, 20, Alta Via delle Dolomiti nr. 1 |
Destinazione | Rifugio Lagazuoi, Passo Falzarego |
Punti di ristoro | Rifugio Scotoni, Rifugio Lagazuoi |
Periodo consigliato | Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic |
Ricorda di informarti in anticipo sulle condizioni meteo e dell’itinerario prima di intraprendere qualsiasi escursione.
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