Escursioni guidate nel Cilento: cosa vedere
Passeggiando sui sentieri del Cilento, tra boschi rigogliosi e rive limpide, il mondo sembra fermarsi.
Tutto è più live, più luminoso, soprattutto nella bella stagione.
Quest’ultima in Cilento dura molto, un altro regalo concesso da Madre Natura.
I percorsi di trekking ci permettono di osservare gli altri regali: alberi secolari, piante di rara bellezza e insenature fantastiche.
Non è un caso che proprio su queste rive, i greci costruirono Paestum, una delle più importanti città della Magna Grecia, nata come Poseidonia.
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Questa è una delle tante meraviglie ospitate dal Cilento, insieme al Golfo di Policastro, il parco Nazionale del Cilento, le grotte di Castelcivita e Palinuro.
La Baia del Silenzio permette ai suoi visitatori di ammirare tutte queste bellezze, attraverso gite ed escursioni guidate.
Il Cilento copre un’area vastissima, che va dai paesini di mare a quelli di montagna lontani 30 km dalla costa.
Questo permette di scegliere la sistemazione in base alla stagione e ai propri desideri: bisogna però tenerne conto per programmare gli spostamenti.
Chi desidera fare una vacanza di mare, ad esempio, troverà molte struttura a pochi metri dalla spiaggia ma se vorrà risparmiare un po’ dovrà spostarsi in collina e muoversi ogni giorno.
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Lasciatevi guidare tra fiumi, montagne, centri storici e parchi naturali con i 7 sentieri più suggestivi del Cilento!
Sette sentieri imperdibili nel Cilento
- Il Sentiero Italia: Il primo tratto che vi consigliamo è quello che collega Monte Cervati a Piaggine. Uno spinoso percorso di montagna lungo 10 chilometri. Luoghi ameni e panorami da copertina. Ciò che vedrete varrà il prezzo di tutte le fatiche, certo avrete bisgono di energie e determinazione.
- Il Percorso Rupazzi: Più agevole e meno difficoltoso del precedente, questo sentiero che unisce Tortorella a Casaletto Spartano è lungo due chilometri. Fa parte del Parco del Cilento, un sentiero antico dove potrete fare la consocenza di molte specie di animali. Una nota caratteristica sono di certo i tetti rossi di casaletto spartano.
- Il Sentiero del Rio Casaletto: Consigliamo questa passeggiata a tutti gli amanti degli scenari fluviali. Un torrente di 2 chilometri incorniciato in una natura variopinta, teatro delle magiche Cascate dei Capelli di Venere.
- Il Sentiero Farneto: Ritroviamo Tortorella, ma adesso andiamo in direzione Morigerati, percorrendo il vecchio tratto di congiunzione. Un labirito da favola lungo 3 chilometri e mezzo, dove sarà possibili ammirare la gola del Rio Casaletto e Bussentino.
- Il sentiero Lentiscelle Porto Infreschi: Scendiamo dai pendii appenninici per goderci 5 chilometri di passeggiata a ridosso del mare. Potrai camminare lungo spiagge che tutto il mondo ci invidia. Durante l’escursione avrai il privilegio di scorgere le falesie e la Baia degli Infreschi.
- Il percorso sulle tracce di Enea: Alla ricerca di Enea attraverso spiagge bianche e coste rocciose. Fa parte della Rotta di Enea, è quindi una delle tappe che l’eroe virgiliano percorse nella sua fuga da Troia. Direi che meglio non poteva andargli!
- Il sentiero a Guardia del Cilento: Un percorso per gli amanti della storia.
Itinerario di 3 giorni nell’entroterra del Cilento: cosa vedere tra storia e natura
Verde, selvaggio, a volte impervio. Tra l’altro è proprio il Cilento la patria della dieta mediterranea, nata a Pioppi.
Le nostre giornate in questo pezzetto strabiliante di Campania ci hanno regalato il sapore di una vita lenta.
All’ombra di un albero di fico cilentano, nel gomitolo di strade tra strapiombi sul mare e l’inerpicarsi sulle montagne.
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Passeggiando in un borgo di pescatori che ha mantenuto ben salde a sé le tradizioni locali, pagaiando in una costa mirabolante che si fa ammirare in tutto il suo aspro splendore.
In questo articolo troverai un spunto su cosa visitare in Cilento in 3 giorni tra borghi, storia e natura.
Luoghi di interesse nel Cilento
1. Acciaroli e Pollica
Il punto di partenza può essere Acciaroli, un borgo sul mare, appartenente al Comune di Pollica e ricordato per i numerosi soggiorni di Ernest Hemingway.
Affacciata sul mare sorge la chiesa dell'Annunziata, sorta nel 1187, mentre nei pressi si trovano i resti di un'antica torre di difesa angioina, con la base quadrata.
Il paese di Pollica, sede municipale, sorge in un luogo molto panoramico: notevoli qui il Castello medievale del 1290 e la cappella di S. Pietro del 1524.
Poco fuori il paese sorge il convento di Maria SS. delle Grazie, dei frati minori, del 1611.
Per diversi anni il Comune ha avuto da Tci e Legambiente le 5 vele per il mare pulito, ma in realtà tutto questo territorio può vantare un grande rispetto per l'ambiente poiché è tra i primi nella regione per quanto riguarda la raccolta differenziata e i consumi energetici degli edifici pubblici, a impatto zero.
Imponenti per esempio gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica; inoltre è stato attivato un progetto sperimentale per produrre energia elettrica dal moto ondoso ed è stato recuperato un antico mulino ad acqua per la produzione di energia idroelettrica.
Acciaroli e Pioppi sono le due frazioni marine del bellissimo comune di Pollica che ingloba anche i suggestivi borghi collinari di Celso, Galdo e Cannicchio.
2. Velia/Elea
A poca distanza da Acciaroli, nel'entroterra, Velia/Elea è un importante sito archeologico del Cilento, fondato verso il 540 a.C. da coloni focei.
Al tempo dei Greci era denominata Elea, mentre i Romani la ribattezzarono Velia come scrisse Plinio nella Naturalis Historia.
La città, già colonia di Marsiglia, rimase tenace custode dell'ellenismo, continuando a usare la lingua greca anche nell'età imperiale; fu celebre anche per la scuola filosofica eleatica.
Oggi della città antica si osservano gli scavi iniziati da Amedeo Maiuri nel 1921 e continuati poi negli anni Cinquanta e Sessanta.
La città fu fondata nella Piana del Sele (soprannominata la Piana degli Dei) dai coloni greci agli inizi del VI sec. a. C.
In seguito fu occupata dai lucani che la ribattezzarono Paistom, nel 273 a.C.
Nel V sec. Completely caduta nell’oblio bisognerà aspettare fino alla metà del ‘700 per scoprire i suoi resti.
Velia, l’antica Elia (dal nome della sorgente locale Hyele), fu un’importante città della Magna Grecia fondata intorno al 540 a.C.
In Età Romana, divenuta municipio con il nome di Velia conobbe un periodo di grande sviluppo fino a quando il progressivo insabbiamento dei due porti costruiti dai focei e le catastrofiche alluvioni decretarono la fine della sua potenza economica (IV sec. d. C.).
Nel Medioevo l’abitato si ritirò sull’acropoli dove venne costruito un castello con torre di avvistamento (ancora visibile).
All’interno delle mura sono presentialcuni edifici di età ellenistica ed imperiale.
All’età ellenistica appartengono invece, un impianto termale risalente al III sec. a. C.
Velia è un sito archeologico riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
La magica suggestione delle rovine dell’antica città che si ergeva a dominare il Golfo di Ascea, sprigiona tuttora dal grande fascino dell’Acropoli, con la Torre angioina, il teatro, le terrazze sacre, la Cappella Palatina e la chiesetta di Santa Maria di Portosalvo.
3. Capo Palinuro
Si ritorna sul mare verso Capo Palinuro, una di quelle località che da sempre hanno affascinato i viaggiatori di ogni epoca, al punto che lo stesso Virgilio le ha riservato una citazione nell'Eneide.
Il mare è cristallino.
Le spiagge ampie e sabbiose si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare che nascondono veri gioielli naturali quali la spiaggia del Buon dormire oppure suggestive grotte.
Terra di antichi miti e grande bellezza, Palinuro è un importante centro turistico della costa cilentana.
Partiamo quindi dalle spiagge: la più famosa è certamente Baia degli Infreschi che nel 2014 è stata eletta spiaggia più bella d’Italia.
4. Marina di Camerota
La costa è frastagliata, ricca di grotte naturali scavate nella roccia a pelo d'acqua, e qua e là si aprono spiaggette sabbiose che sembrano arrivare dritte dai tropici; le spiagge più ampie ed attrezzate invece sono proprio in centro paese.
Le spiagge di Marina sono numerose (alcune sono state location di film come Gli argonuati 2 e del recente Wonder woman): la spiaggia di S.
Da Marina di Camerota i pescatori accompagnano i turisti a fare il giro delle Grotte e li lasciano a discrezione nella Spiaggia del Pozzallo, cala naturale meravigliosa molto ombreggiata, dove si trova un lido attrezzato con bar e possibilità di pranzo, per poi riprenderli nel pomeriggio.
Rivolgetevi a: Coop.
5. Porto Infreschi
Porto Infreschi è considerato il gioiello marino del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Ancora miracolosamente immune agli insediamenti umani, il porto naturale degli Infreschi è uno dei siti di maggiore suggestione dell'intero Cilento costiero, già utilizzato dalle navi romane.
Un angolo di paradiso al centro del quale si apre un approdo naturale, meta di numerosissimi diportisti durante la stagione estiva, protetto da bancate rocciose contro di cui si rompono le spumeggianti onde del mare.
Lungo questo incantevole percorso, gli esploratori si trovano immersi in un autentico paradiso terrestre, dove possono ammirare grotte suggestive e spiagge deserte, godendo di una tranquillità unica.
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