Escursioni in Montagna in Emilia Romagna: Alla Scoperta di Percorsi e Paesaggi
L’Emilia Romagna, terra di sapori autentici e paesaggi variegati che spaziano dagli Appennini al Delta del Po, si rivela un vero gioiello da scoprire a piedi durante la primavera. La primavera è un invito a scoprire la sua anima più autentica, fatta di natura rigogliosa, storia millenaria e paesaggi sorprendenti. Queste escursioni sono solo un assaggio delle tante opportunità che questa regione offre agli amanti del trekking e delle attività all’aria aperta.
5 Escursioni Imperdibili in Emilia Romagna
Ecco alcune delle escursioni più affascinanti e suggestive che l'Emilia Romagna ha da offrire:
1. Itinerario tra i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
Un itinerario storico e naturalistico che ripercorre antiche vie di collegamento tra i castelli e le residenze dei Ducati di Parma e Piacenza. La primavera è ideale per godersi i paesaggi collinari, i borghi medievali e le fioriture che adornano i sentieri.
2. Ascesa al Monte Cimone
Il Monte Cimone, la vetta più alta dell’Appennino settentrionale, offre in primavera panorami spettacolari sulle valli circostanti e, nelle giornate limpide, fino al Mar Adriatico e alle Alpi. Verificate le condizioni del sentiero e la presenza di neve residua in quota.
3. Immersione nel Parco del Delta del Po
Un’immersione nella natura selvaggia del Parco del Delta del Po, un ambiente unico di zone umide, boschi allagati e canneti. La primavera è il periodo migliore per il birdwatching, con numerose specie migratorie che sostano o nidificano nell’oasi.
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4. Esplorazione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è un’oasi di biodiversità con foreste secolari, cascate e panorami Appenninici. In primavera, il risveglio della natura è uno spettacolo di colori e suoni.
5. Trekking ai Gessi Bolognesi e Calanchi di Sabbiuno
Un paesaggio unico e affascinante caratterizzato da bianche scogliere di gesso e calanchi argillosi scolpiti dall’erosione. La primavera, con le sue fioriture, contrasta splendidamente con il colore chiaro delle rocce.
Cammini e Vie di Pellegrinaggio in Emilia Romagna
Da sempre luogo di incontro, transito e scambio, l’Emilia Romagna è solcata da molti cammini spirituali e antiche vie di commercio che oggi come un tempo conducono i pellegrini verso i luoghi santi della cristianità. Gli itinerari della fede in Italia si innestano sulle antiche strade utilizzate dai fedeli d’Oltralpe, da ben prima del Medioevo, per raggiungere Roma o le coste della Puglia, da cui si imbarcavano alla volta della Terra Santa.
Per via della sua disposizione geografica, l’Emilia Romagna era una tappa obbligata per i pellegrini e viandanti dell’epoca e tuttora è una regione di passaggio per chi desidera ripercorrere i sentieri nella loro interezza, ma anche un buon campo di prova per chi preferisce cimentarsi in percorsi più brevi.
Il territorio regionale è attraversato infatti da 22 cammini e vie di pellegrinaggio, interamente mappati e in maggioranza segnalati tramite indicazioni, da percorrere a piedi o in alcuni casi anche in bicicletta. 22 itinerari, di cui 12 inseriti nell'Atlante Digitale dei Cammini Italiani del MIBACT, che raccontano la memoria storica e culturale del paese, e che includono:
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- Via Francigena
- Via degli Dei
- Via Romea Germanica
- Via Romea Nonantolana
- Via Romea Strata Longobarda
- Via Vandelli
- Via degli Abati
- Cammino di Sant’Antonio
- Cammino di Assisi
- Cammino di San Vicinio
- Cammino di San Francesco
- Via Matildica del Volto Santo
- Piccola Cassia
- Via di Linari
- Viae Misercordiae
- Via della Lana e della Seta
- Via Romea Germanica Imperiale
- Cammino di Dante
- Via Mater Dei
- Cammino di San Colombano
- Sentiero dei Ducati
- Alta Via dei Parchi
Come per la loro storia, così i cammini si distinguono anche per difficoltà e lunghezza dell’itinerario all’interno dei confini regionali.
Esempi di Percorsi e Trekking in Emilia Romagna
Iniziamo questo post dedicato ai trekking in Emilia Romagna con una passeggiata più leggera, leggermente in pendenza ma adatta ai più. I 300 scalini di Bologna offre uno dei panorami più affascinanti sui colli e su San Luca. Ci troviamo nel bolognese, non molto distanti dalla zona della Rocchetta Mattei.
- Le Grotte di Soprassasso sono invece un bel percorso immerso dapprima nel bosco, per poi passare a borgate agricole e campi coltivati.
- BomArt (Bologna Montana Art Trail) è un progetto che unisce arte e natura, opere di land art, perfettamente integrate nel paesaggio che dialogano con la natura circostante, in un lungo percorso di 100km che è possibile visitare anche a tappe. Una di queste è proprio il Monte Bibele con la sua area archeologica e il cinghiale celtico.
- Il Lago della Ninfa si tratta di un trekking impegnativo, adatto a chi ha un buon allenamento sulle gambe.
- Le Salse di Nirano sono un fenomeno geologico raro e affascinante. Si tratta di emissioni di fango freddo, salato e ricco di idrocarburi gassosi, che creano piccoli vulcani di fango. Un trekking piacevole e ricco di scorci affascinanti.
- I Sassi di Roccamalatina sono un gruppo di guglie rocciose di arenaria, che si ergono imponenti nel paesaggio collinare. Il percorso che trovate nel post dedicato, vi farà girare attorno a queste guglie, per osservarle da diverse angolazioni.
- Big Bench Project In Emilia-Romagna, queste panchine giganti sono diventate delle vere e proprie attrazioni, disseminate tra le colline e le montagne dell’Appennino.
- Il Corno alle Scale è un luogo magico, dove la natura regna sovrana e non dimenticare il lago Scaffaiolo, incastonato tra le montagne, avvolto da un’aura di mistero e leggenda.
- Cascata della Sega e Grotta Urlante Siamo alle porte del Parco delle Foreste Casentinesi, in quel di Premilcuore. Qui potete scoprire il fascino della Cascata della Sega e seguire il torrente fino alla Grotta Urlante.
- Montefeltro Art Views è un’iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio artistico e culturale del Montefeltro e della Romagna.
- Parco I Maggio di Fosso Ghiaia (RA) È una camminata tranquilla, che inizia dal Parco I Maggio di Fosso Ghiaia (RA). Questa è una pineta straordinaria, ha ispirato Dante, che scrisse nel Canto XXVIII del Purgatorio.
- Comacchio Potete scoprire Comacchio con le sue Valli, a piedi o in bici, o magari fare un viaggio in battello.
L'Alta Via dei Parchi
L’Alta Via dei Parchi riassume tutti i valori dell’Appennino tosco-emiliano: potete sperimentarlo per singole tappe oppure mettendovi in cammino per due o più giorni. Proprio per questo abbiamo pensato alcune proposte di trekking dai 2 ai 7 giorni, che hanno come denominatore comune la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici per i collegamenti con la località di partenza e quella di arrivo.
L’Alta Via dei Parchi è un itinerario di grande suggestione per i vasti panorami, per la natura selvaggia, per le tracce storiche di antichi confini e per il senso di avventura e scoperta che suscita. Ma quale trekking scegliere tra i tanti sentieri possibili?
Il crinale Appenninico ed i territori del Parco sono meta ideale per gli amanti dell'escursionismo e del Trekking. Molti sono gli itinerari realizzabili con caratteristiche e difficoltà che si possono adattare alle esigenze ed alle capacità di tutti gli appassionati. La seguente selezione di itinerari, a cura di Daniele Canossini (CAI Reggio Emilia), è suddivisa per aree geografiche del Parco e rappresenta solo una piccola ma significativa parte delle opportunità che questo territorio offre agli amanti dell'escursionismo.
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Difficoltà dei sentieri:
- T - Turistico: Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non esposti, ben evidenti e che non presentano particolari problemi di orientamento.
- E - Escursionistico: Itinerari su sentieri od anche tracce di sentiero in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie...), generalmente segnalati; possono presentare qualche difficoltà (brevi tratti ripidi od esposti, qualche passaggio su roccette) che comunque non richiedono particolari tecniche alpinistiche.
- E+ : escursioni che per la lunghezza, per il dislivello o per alcune difficoltà maggiori (tratti di sentiero ripidi o con esili tracce, guadi, qualche roccetta attrezzata ecc.), ma sempre su sentieri segnalati sul terreno, vengono consigliate a persone più allenate.
Sono stati esclusi i sentieri più difficoltosi o attrezzati come vie ferrate (EE e EEA).
I segnavia numerati senza altre specificazioni si intendono bianco-rossi (standard nazionale CAI).
Le coordinate GPS sono in ED50, UTM fuso 32T.
Esempi di itinerari:
Difficoltà | Tempo di percorrenza | Zona |
---|---|---|
T - Turistico | 5 h 30 m | Zona B - Alta Val Dolo e Val d'Asta |
E+ | 7 h | Zona E - Alta Val d'Enza e Val Taverone |
E+ | 6 h 30 m | Zona E - Alta Val d'Enza e Val Taverone |
E+ | 8 h 30 m | Zona C - Alta Val d'Ozola |
E+ | N/A | Zona B - Alta Val Dolo e Val d'Asta |
T - Turistico | 6 h | Zona A - Orecchiella e Alta Garfagnana |
Ecco alcuni altri cammini:
- Cammino della Linea Gotica: Un itinerario abbastanza semplice alla scoperta della Linea Gotica, toccando molti punti di interesse ad essa collegati. Partenza in Toscana da Cinquale di Montignoso (prov. di Massa e Carrara) e termine nelle Marche a Montecchio di Pesaro (prov. di Pesaro e Urbino) collegando due mari.
- Cammino di Assisi: Partenza da Montepaolo Dovadola (prov.
- Cammino di San Francesco: Partenza da Rimini per arrivare al Santuario di La Verna (prov.
- Cammino di Santa Giulia: Da Livorno a Brescia.
- Cammino di Sant’Antonio - Il lungo Cammino: Si tratta di un itinerario a vocazione spirituale che collega i Santuari di Camposanpiero (prov. di Padova) o di Padova con quello di La Verna (prov.
- Cammino di San Vicinio: Da Sarsina (prov. di Forlì-Cesena) a Camaldoli (prov.
- Piccola Cassia: Riscoperto da non molto tempo, è un cammino che da Nonantola (prov. di Modena) porta a Rocca Corneta (prov.
- Sentiero dei Celti e dei Liguri: 218 km suddivisi in 12 tappe per una traversata che, tra Lombardia, Emilia e Liguria, collega la città di Milano con Sestri Levante, pittoresca cittadina affacciata sul Golfo del Tigullio.
- Sentiero dei Ducati: Itinerario di 159 km suddiviso in 11 tappe con oltre 7000 metri di dislivello che si sviluppa fra l’Appennino reggiano e la Lunigiana per terminare nell’estremità orientale della Liguria. Partenza da Quattro Castella (prov. di Reggio Emilia) e arrivo a Sarzana (prov. di La Spezia) percorrendo gli antichi confini estensi fra borghi medioevali e castelli oltre all’aspetto naturalistico offerto dall’Appennino il cui spartiacque viene superato in corrispondenza del Passo del Lagastrello. Il percorso è indicato con una propria simbologia consistente con una corona turrita con sigla “SD” oppuure con la sola sigla “SD”.
- Sentiero Italia CAI (S.I.): Grandioso percorso di oltre 7000 km che attraversa tutta l’Italia da nord a sud, isole comprese, in circa 5000 tappe. Per lunghi tratti sfrutta il tracciato di altri itinerari a lunga percorrenza esistenti come la Grande Traversata delle Alpi, l’Alta Via dei Monti Liguri, la Grande Escursione Appenninica e il Sentiero dei Briganti. I capolinea sono Lazzaretto-Muggia (prov. di Trieste) e Reggio Calabria nella penisola, Messina e Trapani in Sicilia e Castiadas (prov. di Cagliari) e Santa Teresa di Gallura (prov.
- Sentiero Spallanzani (S.SP.): E’ un itinerario che si sviluppa quasi interamente nel territorio reggiano. Solo l’ultimo tratto si introduce nel territorio modenese e lucchese. Parte dal centro di Reggio Emilia e finisce a San Pellegrino in Alpe. Mediamente viene percorso in 8 tappe ed è indicato con i classici segnavia bianco-rossi del CAI e la scritta S.SP. San Pellegrino in Alpe e Reggio Emilia non sono collegati fra loro da mezzi pubblici. La soluzione più semplice è quella di scendere a piedi a Piandelagotti e prendere l’autobus di linea per Sassuolo (prov.
- Via degli Abati: Si tratta di una antica variante appenninica un po’ più impegnativa della Via Francigena. Inizia da Pavia e termina a Pontremoli (prov.
- Via degli Dei (VD): 130 km in 5 tappe dal centro di Bologna al centro di Firenze. Il Cammino si sviluppa fra i 50 e i 1200 m.
- Via della Lana e della Seta: Da Bologna a Prato tagliando l’Appennino fra borghi, valli e cime senza superare i 1000 m.
- Via di Linari: Anticamente era un’alternativa alla Via Francigena.
- Viae Misericordiae: Cammino culturale, artistico e spirituale che collega, da chiesa a chiesa, l’Abbazia di Pomposa (prov.
- Via Romea Germanica: Dal Brennero a Roma in 46 tappe. Un percorso lunghissimo attraverso paesaggi notevolmente differenti ma senza mai salire in alta montagna prediligendo percorsi maggiormente accessibili.
- Via Romea Nonantolana: Quasi completamente in territorio modenese, congiunge l’abbazia di Nonantola con Fanano lungo due differenti itinerari (occidentale e orientale) percorribili anche come anello. Il tracciato poi prosegue verso Ospitale e il crinale.
- Via Vandelli: Storico itinerario con partenza da Modena (o Sassuolo la bretella) per raggiungere Massa attraversando Appennino e Alpi Apuane. Ripercorre in gran parte il tracciato progettato da Domenico Vandelli nel 1739 su commissione del Duca Francesco III d’Este.
- Vie del Sale: Non uno ma molteplici itinerari a collegare la Pianura Padana e le vallate dell’entroterra al Mar Ligure. Antichi percorsi che da Piemonte, Lombardia ed Emilia conducevano in Liguria per l’approvvigionamento del sale utilizzato per la conservazione dei cibi.
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