Giro Turistico nelle Marche: Cosa Vedere
Le Marche, con la loro ricchezza e varietà di luoghi e paesaggi, offrono un'esperienza di viaggio unica. Che tu preferisca il mare o la montagna, i piccoli borghi o le città d'arte, questa regione ha qualcosa da offrire a tutti.
Un Itinerario di Scoperta
Se vuoi trascorrere un week end nelle Marche, questo è l’itinerario che ti suggeriamo, partendo dal B&B Timeout - strategico per la sua posizione e vicinanza alle principali località - per vivere l’esperienza di un soggiorno in una terra così ricca di storia e cultura.
Giorno 1: Osimo, Castelfidardo, Loreto, Recanati
- Osimo: Si parte da Osimo, a 11 km dal B&B Timeout. Varcate le sue maestose porte, scoprirai sontuosi palazzi nobiliari, resti romani, architetture rinascimentali, importanti chiese e affascinanti percorsi ipogei. La collina su cui sorge Osimo fu contesa nel tempo da diversi popoli: dai Piceni ai Greco-Siculi, dai Galli Senoni ai Romani. Sottomessa dai francesi di Napoleone nel Settecento, nell’Ottocento giocò un ruolo fondamentale nel preparare gli eventi che portarono alla battaglia della vicina Castelfidardo e alla conquista dell’Unità d’Italia.
- Castelfidardo: Dopo Osimo, a 8 km, ci si sposta a Castelfidardo. Città della fisarmonica, di cui ospita il Museo, nasce alla fine del 500.
- Loreto: A circa 8 km da Castelfidardo, Loreto è una città-fortezza sviluppata attorno alla Basilica che ospita la Casa di Maria di Nazareth, qui trasportata secondo la tradizione dagli angeli alla fine del 1200. Per afflusso di fedeli e pellegrini è seconda solo a Lourdes e a Fatima. Secondo la tradizione, gli angeli avrebbero trasportato qui in volo dalla Palestina la casa di Gesù a Nazareth nel XIII secolo, facendolo diventare immediatamente un luogo di culto e pellegrinaggio.
- Recanati: Famosa per aver dato i natali a Giacomo Leopardi, Recanati merita una visita oltre che per ammirare la viuzze del paese anche per ripercorrere e scoprire la vita del poeta. Tra i luoghi leopardiani ci sono la casa di Silvia, sua amata, la casa natale della madre, il colle dell’infinito e la casa natale dello stesso Giacomo. Ma questa cittadina non è famosa solo per Leopardi, ma anche per ospitare il Museo della Musica, dove si trovano strumenti prodotti da aziende o artigiani marchigiani. A Recanati troverai anche il museo dedicato al cantante lirico Beniamino Gigli.
Giorno 2: Offagna, Ancona, Portonovo e Parco del Conero
- Offagna: Si parte dal B&B Timeout per Offagna, a circa 8 km, borgo medievale pittoresco e tranquillo insignito della bandiera arancione come tra i borghi più belli d’Italia. Sede delle feste medievali nella terza settimana di luglio.
- Ancona: a 16 km da Offagna, Ancona fu fondata nel 387 a.C. dai Dori, antica popolazione di naviganti. E invece Ancona non è solo un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, è anche una cittadina sorprendentemente bella. Sapevate, per esempio, che è l’unica città in Italia dove, per la sua particolare conformazione a gomito, il sole sorge e tramonta sul mare? Molto suggestivi sono poi il Lazzaretto, una fortezza pentagonale sul mare oggi diventata spazio espositivo, e l’Arco romano, anch’esso affacciato sull’Adriatico.
- Portonovo: a 12 km da Ancona, una delle mete più caratteristiche della costa adriatica. La sua baia viene definita Baia Verde per la peculiarità di essere completamente immersa nella natura del Parco del Conero e lontana dalle strade trafficate.
- Monte Conero e Parco: a 6 km da Portonovo, si erge il Monte Conero, alto 572mt a picco sul mare Adriatico e costituisce, con il Gargano, il promontorio più importante dell’Adriatico. Osservato dal mare ha un aspetto maestoso, con sentieri alpestri, strapiombi e vasti panorami mozzafiato. Adatto al trekking, nordic walking, mountain-bike e down-hill, oltre che arrampicate e parapendio. La Riviera del Conero, a sud di Ancona, è uno dei tratti di costa più belli di tutte le Marche. Verdi scogliere, ricoperte di fitti boschi di macchia mediterranea, si tuffano in un mare cristallino dalle varie sfumature di azzurro. Tra le spiagge più belle da visitare vi è quella delle Due Sorelle, a Sirolo.
Giorno 3: Jesi, la Vallesina, Genga e le Grotte di Frasassi, Fabriano
- Jesi: a 20 km dal B&B Timeout, “Città esemplare”, così definita dall’Unesco, Jesi ha avuto la capacità di preservare il suo patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo, nei secoli. La riserva naturale WWF “Ripa Bianca” è a due passi dalla città e permette agli appassionati di immergersi nei percorsi naturalistici meditativi o educativi adatti a tutta la famiglia. Ogni chiesa, ogni palazzo conserva le vestigia di un passato nobile, in cui la bellezza dei luoghi si accompagna alla dolcezza del vivere.
- La Vallesina: Ogni chiesa, ogni palazzo conserva le vestigia di un passato nobile, in cui la bellezza dei luoghi si accompagna alla dolcezza del vivere. Cosa vedere: a scelta tra Serra de’ Conti, Montecarotto, Castelbellino, Maiolati Spontini, Monteroberto, Cupramontana, S. Paolo di Jesi, Staffolo, Castelplanio, Rosora, Mergo, Serra San Quirico, Belvedere Ostrense, San Marcello, Morro d’Alba, S.
- Genga e le Grotte di Frasassi: Le Grotte di Frasassi sono le più conosciute e visitate fra le grotte turistiche italiane. Con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo: la grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei, le stalattiti calcaree candide come la neve sono alcune delle tappe più suggestive. A poca distanza da Frasassi si trova il Tempio del Valadier, nel comune di Genga. Suggestivo e molto caratteristico, questo piccolo tempio si trova all’interno di una grotta. Per raggiungerlo dovrai camminare per circa un quarto d’ora, in salita. Ma niente paura: si tratta di una salita facile e non impegnativa, tanto da essere fattibile anche insieme a bambini piccoli o con un passeggino.
- Fabriano: La storia di Fabriano si perde nel tempo, infatti le testimonianze archeologiche dimostrano che quest’area è stata una delle prime ad essere abitata sin dalla preistoria. Il nome di Fabriano è storicamente legato alla fabbricazione della carta e all'invenzione della filigrana: iniziata tra il 1100 e il 1200, l'industria si sviluppò soprattutto tra Tre e Quattrocento. Il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia della produzione cittadina, è allestito all'interno del complesso di S. Domenico. Ultimo lembo della Marca d'Ancona a ridosso dell'Umbria, Fabriano è circondata da un paesaggio verde e naturalisticamente splendido.
Altre Destinazioni Imperdibili
- Urbino: il centro storico di Urbino è entrato - di merito - nella lista dei siti Patrimonio UNESCO. Passeggiando per le sue stradine, tutte in salita, potrai ammirare il Palazzo Ducale, l’antica dimora del Duca Federico da Montefeltro e oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche. Questa antica città universitaria è anche la città natale di Raffaello, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano. Qui potrai infatti visitare anche la Casa Museo di Raffaello Sanzio, dove si trovano alcuni suoi disegni e opere.
- Ascoli Piceno: Sorprendente, elegante e riservata: Ascoli Piceno è uno scrigno di tesori. Piccola comunità, 50mila abitanti, con un centro storico che si gira comodamente a piedi, il mare a 30 km e l'Appennino anche a meno, secondo le cronache medievali era la città delle duecento torri. Oggi è chiamata più modestamente città delle cento torri, e in effetti non siamo lontani da quel numero. È proprio nel medioevo che la città inizia ad assumere quell'impianto architettonico urbanistico che si può ammirare ancora oggi. Il centro storico si sviluppa lungo l'asse di corso Mazzini e il quasi parallelo corso Vittorio Emanuele, poi (o prima, a seconda della direzione) via Angelini. E poi c’è piazza del Popolo, in stile rinascimentale, non grande ma di una bellezza armoniosa unica, di giorno e di notte. Vi si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo, cui deve il nome, e la chiesa gotica di San Francesco.
- Macerata e Fermo: Se Ascoli Piceno è nota in Italia, se non altro almeno come patria delle olive ripiene, ci sono altri due capoluoghi marchigiani bellissimi dal punto di vista storico e architettonico che però non hanno la notorietà che meritano, e sono Macerata e Fermo. A Macerata piazza della Libertà è il cuore della città e su di essa si affacciano il Palazzo dei Priori, il cinquecentesco Palazzo della Prefettura, la Torre dell’orologio, la chiesa di S. Paolo e il teatro Lauro Rossi. Anche Fermo è una città segreta: salendo al centro storico, si ammira la piazza del Popolo, lunga e stretta, fiancheggiata da portici e chiusa all’estremità opposta da Palazzo degli Studi e Palazzo dei Priori, che ospita i musei civici. Quando ci arrivi pensi di essere alla sommità del colle su cui sorge Fermo, e invece ancora più su c’è la cattedrale gotica che da piazza del Girifalco domina tutto l’abitato.
- Gradara: Al confine con la Romagna si trova Gradara, un delizioso borgo medievale sovrastato da un imponente castello. All’interno dell’antico maniero ci sono varie sale, ancora arredate, tra cui quella che richiama la vicenda narrata da Dante Alighieri nella Divina Commedia e che vede protagonisti Paolo e Francesca. Una volta uscito, potrai passeggiare anche sulle alte mura di camminamento di ronda del castello e ammirare il borgo da una prospettiva insolita.
- Pesaro: Si parte da Pesaro, il cui centro storico è davvero bellissimo, ideale per essere girato a piedi o in bicicletta. A Pesaro nacque anche il musicista Gioacchino Rossini. Prenota una visita alla Casa Museo di Rossini e scopri di più sulla vita dell’artista. Spostandosi sul mare si può invece ammirare la Sfera Grande, una scultura di bronzo realizzata dall’artista Arnaldo Pomodoro, di forma sferica.
- Senigallia: Spostandosi dall’entroterra al mare fai una tappa a Senigallia. Qui si trova la celebre “Spiaggia di velluto“, così chiamata per la morbidezza della sua sabbia. Premiata da anni con la bandiera blu che attesta la qualità dei servizi e la pulizia del litorale, la spiaggia di Senigallia è amata da tutti: famiglie, gruppi di amici e coppie. Dopo una giornata in spiaggia trova ristoro con una bella passeggiata a piedi sul lungomare, fino ad arrivare alla Rotonda a Mare. Questa struttura, ormai diventata iconica, è uno dei simboli della città.
- San Benedetto del Tronto: Tra le spiagge più belle delle Marche è doveroso citare quella di San Benedetto del Tronto. Dirigendosi verso il mare, a pochi passi dalla pineta, c’è la Palazzina Azzurra, costruita nel 1936 e simbolo del turismo locale. La spiaggia di San Benedetto del Tronto è premiata dal 1999 con la “Bandiera Blu”, ad attestare la qualità del litorale.
- Monti Sibillini: I Monti Sibillini, per chi ama la vita all’aria aperta sono una tappa obbligata. Qui il paesaggio incontaminato e selvaggio ti conquisterà facendoti dimenticare il caos della città. All’interno di questo polmone verde si trovano meravigliosi borghi medievali e castelli.
- Lago di Fiastra e Lame Rosse: Gli amanti della natura non possono perdersi il lago di Fiastra e le Lame Rosse, soprannominate da molti il Grand Canyon italiano. Le Lame Rosse sono infatti degli spuntoni di roccia di colore rosso, che richiamano il tipico paesaggio americano. Per arrivare fino alle lame rosse dal Lago di Fiastra potrai compiere un piacevole trekking attraverso un bosco.
Prodotti Tipici Marchigiani
Le Marche non sono solo paesaggi e arte, ma anche sapori unici. Tra i prodotti tipici, ricordiamo:
- il tartufo bianco dei Sibillini
- il tartufo nero di Acqualagna
- il verdicchio, vino simbolo della regione
- il ciauscolo, un salume tenero e spalmabile
- le olive all’ascolana, un’oliva tenera ripiena di carne macinata, impanata e poi fritta
- il brodetto, da assaggiare a Porto Recanati, Ancona, San Benedetto, Fano e Porto San Giorgio
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