Albergo Atene Riccione

 

Il protagonista de "Lo Straniero": Meursault e la filosofia dell'assurdo

Con il romanzo "Lo Straniero", Albert Camus ottiene il suo primo grande successo, influenzato dalla filosofia di Nietzsche, dall'esistenzialismo di Sartre e, soprattutto, dalla sua filosofia dell'assurdità. La questione centrale per Camus è come giustificare l'esistenza in un mondo senza senso, accettando la propria incapacità in una vita che non è altro che una serie di assurdità.

Struttura e narrazione del romanzo

Il romanzo è diviso in due parti. Il narratore dell'opera è contemporaneamente il protagonista, Meursault. Il romanzo è scritto in prima persona, ma le vicende vengono esposte in modo oggettivo e preciso, come se il personaggio parlasse di sé stesso come di qualcun altro, senza mai impegnarsi a dare un senso alla sua vita né ad aderire pienamente al codice morale. Meursault trova che una vita così sincera non debba essere giustificata.

Il personaggio di Meursault

Meursault è un giovane impiegato francese, caratterizzato da una profonda semplicità e indifferenza verso ciò che lo circonda. Il romanzo descrive la sua vita dal momento in cui apprende della morte della madre fino all'attesa della sua stessa morte, causata dall'omicidio di un arabo, avvenuto apparentemente senza motivo. Il colpo di pistola avviene in un momento in cui Meursault viene abbagliato dal sole.

Non piange durante il funerale di sua madre, pensando a come lei, prima della morte, cercò di condurre una vita che le piacesse di più. Al processo per omicidio, la sua condizione viene aggravata dal suo atteggiamento indifferente e dal comportamento ostentato durante il funerale della madre. Anzi, quello stesso giorno aveva trovato l’amante. Per tutto cio’ alla fine viene condannato a morte. Da lui si aspetta di pentirsi per il suo peccato, ma lui lo rifiuta perche’ non vuole conformarsi alle convenzioni sociali ed eseguire cio’ che altri si aspettano da lui.

Sinceramente ammette di sentirsi contento e di non sentirsi dispiaciuto per quello che ha commesso; rifiuta di nascondere i suoi sentimenti e atteggiamenti che non coincidono con quello che si aspetta da lui, mentre la societa’ per tutto quello si sente in pericolo. Meursault ammette solo la verita’ e per quella verita’ decide anzi di sacrificare la propria vita. E’ escluso dalla societa’ per via della sua indifferenza verso le istituzioni sociali e per non rispettare le regole che la societa’ impone.

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Non accetta le regole del gioco sociale, privo delle illusioni familiari, amore, lavoro, amicizia, codice morale, stato e legge, fede e religione, e tutte quelle illusioni erano ben cullate dalla societa’ civile. Il suo rapporto con la madre era da sempre abbastanza superficiale. Non aveva mai bisogno di creare eventuali relazioni piu’ strette con la gente, ma lui tanto non lo mai considerava un diffetto o un problema. Per quanto riguarda l’amore, Marie gli chiedeva spesso se l’amasse, ma lui non sapeva mai darle una risposta precisa, il che voleva dire che era da sempre abbastanza indifferente nei suoi confronti, infatti, tutto cio’ ci dice che lui non ci pensava mai, che non gli piaceva cio’ che faceva, ma non odiava mai nessuno ed era da sempre privo di qualsiasi passione e rapporto emozionale.

Rifiutava ogni tipo di promozione perche’ non voleva uscire dalla sua routine e dalla zona di comfort. E’ molto passivo e non li tiene amici, mentre gli altri lo considerano cosi’. Non ci tiene a nessuno ed e’ del tutto privo del bisogno di realizzare qualsiasi relazione con il mondo che lo circonda. Era processato per omicidio, ma la corte lo accusa di essere cattivo a causa del suo rapporto con la madre. Lui ha violato tutto cio’ che la societa’ si aspettava da lui. Non voleva essere ipocrita (non voleva piangere sulla tomba della madre se non ne sentiva il bisogno).

La trama del romanzo

La vicenda inizia con la morte della madre del protagonista, conosciuto come Meursault. Lui lavora come impiegato presso un agente marittimo nella citta’ di Algeri. Per quanto riguarda il lavoro non e’ affatto ambizioso, vive da solo, non comunica spesso con i suoi vicini di casa, il pranzo fa regolarmente presso il ristorante di Celeste, ha solo alcuni conoscenti con cui mantiene un rapporto abbastanza superficiale e per lo piu’ si vede con Emmanuele che lavora nella stessa azienda. Sua madre gli ultimi tre anni li aveva passati in un ospizio nel villaggio di Merenga, un’ottantina di chilometri allontanato da Algeri.

Meursault viaggia in autobus al funerale e passa la notte accanto al cadavere di sua madre. Durante la notte e’ abbastanza distratto e nonostante il caffe’ ogni tanto sta quasi per addormentarsi. L’intero tempo sta osservando la reazione degli amici di sua madre. Il giorno seguente faceva caldissimo. Alla processione c’era un vecchiotto Perez con cui il defunto era molto intimo e per quello il sovrintendente dell’ospizio gli permette di fare la parte della processione. Meursault torna ad Algeria e visto che il sabato era il giorno non lavorativo, lui va a fare il bagno. In spiaggia incontra Marie Cardona, una dattilografa che gli piaceva mentre lavoravano insieme. Vanno al cinema a vedere una commedia di Fernandel, si scambiano le tenerezze e lei passa la notte da lui.

Si sveglia la domenica mattina e l’intera giornata rimane in casa ad osservare dal balcone la via principale della citta’. Il vecchio non smette di picchiare il suo cane che assomiglia abbastanza al suo padrone. In quello stesso momento sulle scale ci appare anche il vicino Raymond di cui gira la notizia di essere mezzano e cui invita Meursault al vino e alle salsicce. Gli racconta come ha ferito la mano destra durante una picchiata seguita subito al litigio nel tram. L’uomo con cui e’ andato in picchiata e’ il fratello della sua presunta amante. Raymond pagava l’appartamento alla ragazza, incluso anche vestiti e cibo, mentre lei non lavorava proprio niente. Sospettava di essere stato tradito e per quello l’ha picchiata. Comunque, non pensava lo facesse una punizione abbastanza crudele. Quindi, voleva che Meursault scrivesse per lui una lettera in cui poteva insultarla e anzi farla tornare. Meursault sta compilando la lettera e Raymond lo chiama per suo amico.

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Il sabato seguente trascorre di nuovo con Marie. Visto che ha passato la notte nel suo appartamento, decidono di fare il pranzo insieme e Meursault va a comprare la carne. Mentre stanno preparando il pranzo, sentono un litigio che viene dalla camera di Raymond. Da lui c’era un mezzano, mentre tra l’altro prende una botta da un poliziotto. Marie se ne va dopo il pranzo, mentre Raymond viene a trovare Meursault per raccontargli di cio’ che gli e’ successo. Dopo aver realizzato il suo piano la ragazza lo schiaffeggia e lui la picchia. La settimana seguente Raymond chiama Meursault per trascorrere insieme la settimana nella villa del suo amico. Gli confessa di essere seguito l’intero giorno da un gruppo di Arabi, tra cui si trova anzi il fratello della sua presunta amante con cui si e’ picchiato nel tram.

Meursault dal suo capo riceve un’offerta di gestire una compagnia a Parigi, il che Meursault non accetta. La stessa sera Marie gli chiede di sposarla, ma lui le risponde di essere indifferente. La domenica si recano insieme da Raymond, alla villa del suo amico. Mentre i maschi stavano passeggiando per la spiaggia, si sono accorti di due arabi, tra cui uno era il fratello della ragazza picchiata da Raymond. Segue una picchiata dopo cui Raymond esce con la mano ferita. Dopo essersi ripresi, Raymond decide di vendicarsi. Incontrano di nuovo quei arabi vicino ad un fonte. Meursault riesce a convincere Raymond di consegnargli la pistola. Gli arabi si allontanano e loro due si recano verso la villa. Meursault continua la passeggiata nonostante la giornata caldissima e ben presto incontra l’avversario di Raymond. La sua faccia all’improvviso appare davanti ai suoi occhi, mentre l’intera spiaggia brucia dal sole. L’Arabo tira fuori il coltello, l’accaio viene lucidato dallo splendore del sole, Meursault prende la pistola e lo uccide.

La prigionia e il processo

Meursault si trova in prigione dove lo interrogano sull’omicidio. L’avvocato della difesa lo avvisa che il tribunale e’ curioso della sua vita privata, particolaramente della sua indifferenza durante il funerale di sua madre. L’investigatore lo chiama l’Anticristo e lo sfida agitando una piccola statua di crocifisso di fronte al suo naso. Marie va a trovarlo, mentre lui invece presta piu’ attenzione agli altri prigoneri e ai loro visitatori che alla sua fidanzata. Ben presto lei gli invia anche una lettera, ma fra poco la sua attenzione inizia a dargli fastidio. I giorni successivi trascorre nei ricordi, maggiormente dormendo.

Nel suo letto, tra le tavole e il materasso, c’e’ un pezzettino di un vecchio giornale con una storiella di un Cecoslovacco che, dopo 25 anni, torna al suo paese insieme alla sua moglie e i suoi figli. Lascia la sua famiglia presso un alloggio e si reca ad una pensione gestita da sua madre e sorella. La madre non riesce a riconoscerlo e lui decide di fare uno piccolo scherzo. Gli fa vedere i suoi soldi che aveva e prende in affitto una stanza. La stessa notte loro lo uccidono dopodiche’ lo derubano. La mattina seguente ci arriva la sua moglie e scopre tutto cio’ che e’ successo.

Sono passati i mesi, quasi un anno intero quando finalmente inizia il processo di Meursault. Testimoniavano il direttore dell’ospizio, il portiere del posto, il vecchio Perez, Celeste, Raymond, Marie e Masson. Meursault sta analizzando la gente in aula e con attenzione ed interesse ascolta cio’ che i testimoni hanno da dire contro lui. L’accusa si basa sulla sua assenza di sentimenti (non piangeva durante il funerale di sua madre, di seguito e’ andato a vedere un film in cinema, ha fatto una cospirazione insieme a Rayomond…) e infine lo condannano a morte.

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In attesa della sua esecuzione tre volte rifiuta di confessarsi, ma il confessore comunque viene a trovarlo. Meursault lo ascolta fino al momento in cui perde la pazienza e cosi’ arrabbiato comincia ad esporre alcuni suoi pensieri sulla vita. Vale la pena illudersi ed impegnarsi che tanto tutto e’ inutile e privo ogni senso?

Altri personaggi importanti

  • Marie Cardona: un’amica intima di Meursault con cui una volta ha lavorato. Era dattilografa. Molto tempo dopo s’incontrano di nuovo e ben presto diventano abbastanza vicini.
  • Salamano: era l’amico migliore di Meursault. Aveva un cane con cui passava tutto il suo tempo gia’ da otto anni. Lo chiamava sempre con nomi sprezzanti e anzi a volte diceva di odiarlo, ma erano comunque inseparabili.
  • Raymond Sintes: il vicino di casa del protagonista e anche un suo buon amico. Picchiava spesso la sua fidanzata e lei lo chiama mezzano. Era geloso, irascibile e litigioso.
  • Masson e la sua moglie: erano gli amici di Raymond e avevano una villa in campagna. Meursault, Raymond e Marie hanno passato una settimana da loro quando e’ successo l’omicidio.

Albert Camus e "Lo Straniero"

Albert Camus è stato un filosofo, romanziere, drammaturgo, saggista e anche il vincitore del premio Nobel. Albert Camus è nato il 7 di novembre del 1913 in Milleblevin, nella citta’ di Algeri. Albert proviene da una famiglia di origine mista. Purtroppo, Camus perde suo padre all’inizio della prima guerra mondiale, dopodiche’ insieme a sua madre e al resto della famiglia si sposta ad Algeri. Camus non aveva un’infanzia felice dato che la maggior parte della sua vita passa in povere condizioni sociali. Dopo aver finito la scuola media, s’iscrive all’Universita’ di Algeri per studiare la filosofia. L’intero tempo era attivo in un movimento di resistenza per cui alla fine aderisce al Partito Comunista. Durante gli studi prende una pausa e per qualche tempo lavora come venditore degli attrezzi macchine. Nel 1936 riesce a laurearsi in filosofia con una tesi su Plotino e Sant’Agostino. Nel 1957 riceve il premio Nobel, cioe’ dopo Rudyard Kipling era la seconda piu’ giovane persona che ricevette un premio cosi’ prestigioso.

Albert Camus, con Lo Straniero, ci offre un’opera che rappresenta un nodo centrale nella riflessione esistenzialista e nella filosofia dell’assurdo. Lo straniero di Albert Camus, pubblicato nel 1942, rappresenta un capolavoro della letteratura esistenzialista. L’opera è narrata in prima persona da Meursault, un impiegato francese residente ad Algeri durante il periodo coloniale.

Il processo a Meursault: un giudizio sull'esistenza

Nella seconda parte si concentra sul processo giudiziario, dove Meursault non è giudicato solo per il crimine, ma soprattutto per la sua estraneità alle norme sociali e morali. Il processo a Meursault non si limita a valutare i fatti dell’omicidio: diventa una macchina inquisitoria che si scaglia contro l’indifferenza e il rifiuto delle convenzioni sociali. La requisitoria del pubblico ministero è emblematica. Meursault non viene condannato per aver sparato cinque colpi di pistola, ma per aver vissuto la morte della madre senza lacrime, per aver intrapreso una relazione amorosa il giorno seguente al funerale, e per aver rinunciato al conforto religioso.

Questo processo esemplifica l’assurdo, tema centrale nell’opera di Camus: una condizione in cui l’uomo si trova di fronte a un universo indifferente e privo di significato, ma è costretto a cercare risposte che non esistono. Il romanzo solleva interrogativi fondamentali per il diritto: può una giuria giudicare un uomo non solo per le sue azioni, ma anche per la sua visione del mondo? La condanna di Meursault non è solo una punizione, ma un tentativo della società di riaffermare il proprio ordine.

Meursault come "deviato" sociale

Dal punto di vista sociologico, Meursault incarna il “deviato” che, pur non violando direttamente le norme sociali fino all’omicidio, si pone al di fuori delle aspettative collettive. Il suo rifiuto di partecipare ai rituali sociali - come il lutto per la madre o il pentimento religioso - lo trasforma in un elemento estraneo al corpo sociale. In questo senso, il processo a Meursault non riguarda semplicemente la sua responsabilità penale, ma rappresenta un atto di disciplinamento sociale: un rito collettivo che serve a riaffermare l’ordine morale e simbolico.

L’opera si svolge in Algeria, un contesto coloniale che influisce profondamente sulla lettura antropologica del testo. Dal punto di vista antropologico, il processo a Meursault può essere interpretato come un rituale giudiziario. La condanna di Meursault non è tanto una risposta al crimine quanto una punizione per la sua estraneità ai codici morali e religiosi. Questo evidenzia il ruolo della giustizia come strumento per gestire l’alterità e preservare il tessuto culturale.

In una prospettiva sociologica più ampia, Meursault rappresenta l’alienazione dell’individuo nella società moderna. La sua incapacità (o rifiuto) di connettersi con gli altri riflette una crisi del senso di appartenenza, che appare acuita in un contesto urbano e coloniale. Le questioni sollevate da Camus - il giudizio sulla devianza morale, la gestione dell’alterità, il peso delle norme culturali - sono centrali anche oggi. La figura dell’arabo anonimo, inoltre, richiama le dinamiche di esclusione e disumanizzazione che emergono nei conflitti culturali e migratori del nostro tempo.

Tabella dei personaggi principali

Personaggio Descrizione
Meursault Protagonista del romanzo, indifferente alle convenzioni sociali e alla morale comune.
Marie Cardona Amante di Meursault, cerca un legame più emotivo che lui non riesce a offrire.
Raymond Sintes Vicino di casa di Meursault, coinvolto in attività illegali e violente.
Salamano Anziano vicino di casa di Meursault, legato al suo cane da un rapporto ambivalente.

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