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Il Piccione Viaggiatore: Storia, Arte e Utilizzo

Il piccione viaggiatore, una varietà del comune piccione domestico (Columba livia domestica), è stato selezionato appositamente per esaltare le sue incredibili capacità nel ritrovare la strada di casa, anche partendo da un luogo sconosciuto e da notevole distanza.

Proprio in virtù di queste eccezionali abilità, i piccioni viaggiatori sono stati per lungo tempo uno dei più veloci ed efficaci sistemi di comunicazione e hanno trasportato a destinazione messaggi in tutto il mondo per secoli.

Origini e Storia del Piccione Viaggiatore

Questa particolare varietà di piccione veniva utilizzata per trasportare messaggi già 3.000 anni fa, al tempo degli antichi Egizi e dei Persiani. L'uso dei colombi viaggiatori iniziò quando ci si rese conto che era possibile sfruttare una loro particolarissima caratteristica: l’istinto che li induce a far ritorno, se allontanati, al luogo in cui sono nati.

Giulio Cesare usò i piccioni viaggiatori per comunicare con le legioni nella campagna in Gallia (I secolo a.C.). Scoperto ciò, i primi allevatori dovettero soltanto affinare le tecniche di allevamento dei piccioni, con un lungo processo di selezione e incroci di razze. I centri di allevamento oltre che in Egitto sorsero in Cina, in India e in Persia, e ben presto i piccioni viaggiatori si affermarono anche nel mondo greco.

Fino all'invenzione del telegrafo, del telefono e dei moderni sistemi di comunicazione, la posta via piccione è stata senza alcun dubbio il mezzo di comunicazione più rapido ed efficace in assoluto.

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Le Capacità Straordinarie dei Piccioni Viaggiatori

Un piccione viaggiatore può infatti coprire distanze di centinaia o persino oltre mille km, volando a una velocità media di quasi 100 km/h con picchi intorno ai 150 su tratti brevi. I messaggi vengono trasportati in un piccolo contenitore legato alla zampa dell’uccello. Riescono a farlo sfruttando delle vere e proprie bussole interne, un sorta di GPS biologico che percepisce il campo magnetico terrestre e la posizione del sole e che integra poi queste informazioni con gli odori di casa e le caratteristiche del paesaggio memorizzate dal piccione, come strade, edifici, ferrovie e altri punti di riferimento visivi.

C'è solo un piccolo problema con questo tipo di posta e cioè che funziona solamente in una direzione. Un piccione viaggiatore non può infatti trasportare un messaggio verso una destinazione qualsiasi, ma può farlo esclusivamente verso il luogo in cui è nato. Questo significa che, ipoteticamente, se qualcuno volesse ricevere messaggi via piccione da un lontano parente o da un amico, dovrebbe prima donare loro alcuni dei suoi uccelli, che una volta liberati torneranno poi rapidamente a casa.

Eroi di Guerra

L'epoca d'oro di questi volatili in ambito bellico fu però durante l’assedio di Parigi del 1870-1871 (guerra franco-prussiana), quando i francesi poterono comunicare con l’esterno della città solo grazie ai fidi volatili. A partire da allora i colombi vennero arruolati da quasi tutti gli eserciti del mondo. Diedero il loro meglio nelle due guerre mondiali, quando molti di loro divennero vere celebrità.

Durante entrambe le guerre mondiali i piccioni viaggiatori sono stati fondamentali e molti di loro hanno ricevuto importanti onorificenze militari. Alcuni di questi piccioni sono letteralmente passati alla storia, ricevendo numerose e importanti onorificenze militari. Cher Ami, per esempio, è stato insignito della Croix de Guerre francese per aver consegnato 12 importanti messaggi durante la Prima Guerra Mondiale, nonostante fosse stato gravemente ferito. Mentre Spike, invece, riuscì a portare a termine ben 52 missioni senza essere mai ferito.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, tra i 32 piccioni che si sono distinti per meriti militari, c'erano per esempio l'irlandese Paddy, l'americano GI Joe e l'inglese Mary of Exeter, che ricevettero tutti la Medaglia Dickin, creata appositamente per gli animali eroi in guerra, insieme a cani, cavalli e a un gatto.

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I colombi del D-Day contribuirono all’organizzazione dello sbarco in Normandia (6 giugno 1944). L’evento fu annunciato in Inghilterra da un colombo che riuscì a beffare le misure anti-piccioni tedesche. Questo e altri suoi compagni di specie furono insigniti della Dickin Medal, una medaglia speciale legata a un premio nato nel 1943 (su idea della veterinaria Maria Dickin) per onorare la categoria degli “animali soldato”.

Piccioni Viaggiatori come "Droni" Ante Litteram

I pennuti venivano dotati di una minuscola macchina fotografica, fissata al petto con un sistema di cinghie e programmata con un timer per scattare foto in sequenza lungo la rotta. Il vantaggio rispetto ad altre tecnologie (come gli aquiloni o i palloni aerostatici) era di poter volare a quote relativamente basse e ottenere scatti dettagliati senza essere intercettati. Simili a droni, un mezzo di comunicazione sorprendentemente sicuro.

Il Piccione Viaggiatore nell'Arte

Il piccione viaggiatore è un'opera d'arte moderna realizzata nel 1870 dall'artista britannico Alexander Francis Lydon (1836-1917). Stampa xilografica, colorata a mano, pubblicata da London, Bell & Sons, 1870. Nome dell'uccello stampato nella lastra. Quest'opera fa parte di una suite di stampe realizzate per F. O. Morris su disegni di Richard Alington, per creare un inventario degli uccelli britannici.

Alexander Francis Lydon (1836-1917) è stato un acquerellista, illustratore e incisore britannico di storia naturale e paesaggio. Lavorò per il tipografo Benjamin Fawcett, dove fu apprendista fin da giovane. Collaborò a un gran numero di opere con il reverendo Francis Orpen Morris, che scrisse il testo.

Oggi: Competizioni Sportive

Oggi i piccioni viaggiatori vengono allevati quasi esclusivamente per le competizioni di volo sportivo, molto popolari soprattutto in Gran Bretagna, in Belgio e in altri paesi del Nord Europa. Gli allevatori che partecipano alle gare trasportano gli uccelli a diversi km di distanza, di solito un centinaio, dal luogo in cui sono stati allevati e, una volta liberati, comincia la gara a chi torna per primo a casa. Una volta che un piccione è tornato alla base, vengono poi calcolate la distanza e la velocità media percorsa, così da decretare il vincitore più veloce.

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Merito delle loro prestazioni, impensabili per qualsiasi altro servizio che sfruttasse spedizioni via terra: riuscivano a coprire in una sola giornata oltre 900 chilometri, all’incirca la distanza aerea tra Roma e Praga.

Possibile Ritorno al Passato?

Ai nostri giorni vi è persino chi, nell’era della comunicazione digitale e delle fughe di notizie sul Web, sostiene che in certi casi i colombi potrebbero tornare a essere usati.

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