Storia e Funzionamento dei Colombi Viaggiatori
È stata inaugurata nel salone della sportelleria del Palazzo delle Poste centrali di Trieste la mostra “Ali in missione: storie e segreti dei colombi viaggiatori”. L’esposizione, realizzata con il prezioso contributo del Museo Colombofilo di Reggio Emilia, e della Federazione Colombofila Italiana, è incentrata sul ruolo dei piccioni viaggiatori al fianco dell’uomo in tempo di guerra ed è un omaggio storico al coraggio silenzioso dei piccioni viaggiatori, fedeli quanto insospettabili alleati delle forze militari del passato e non solo.
Un Viaggio tra Storia e Natura
L’iniziativa intende valorizzare una pagina molto particolare, seppur talvolta dimenticata, della nostra storia militare, offrendo all’avventore informazioni anche di carattere scientifico sullo straordinario istinto migratorio di questi animali, ancora oggi oggetto di studio. Un viaggio tra storia, natura e tecnologia che porta il visitatore a riflettere sul ruolo di tali straordinari e fedeli alleati alati, oggi studiati anche dai ricercatori di neuroscienze con l’intento di decodificare i meccanismi alla base del loro sofisticato senso dell’orientamento.
Come Visitare la Mostra
La mostra, con ingresso gratuito, potrà essere visitata fino al prossimo 3 ottobre negli orari di apertura al pubblico dell’ufficio postale dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35.
Il Piccione Viaggiatore: Un Messaggero Incredibile
Il piccione viaggiatore è una varietà del comune piccione domestico (Columba livia domestica) selezionata appositamente per esaltare le sue incredibili capacità nel ritrovare la strada di casa, anche partendo da un luogo sconosciuto e da notevole distanza. Proprio in virtù di queste eccezionali abilità, i piccioni viaggiatori sono stati per lungo tempo uno dei più veloci ed efficaci sistemi di comunicazione e hanno trasportato a destinazione messaggi in tutto il mondo per secoli. Questa particolare varietà di piccione veniva utilizza per trasportare messaggi già 3.000 anni fa, al tempo degli antichi Egizi e dei Persiani.
Fino all'invenzione del telegrafo, del telefono e dei moderni sistemi di comunicazione, la posta via piccione è stata senza alcun dubbio il mezzo di comunicazione più rapido ed efficace in assoluto. Un piccione viaggiatore può infatti coprire distanze di centinaia o persino oltre mille km, volando a una velocità media di quasi 100 km/h con picchi intorno ai 150 su tratti brevi.
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C'è solo un piccolo problema con questo tipo di posta e cioè che funziona solamente in una direzione. Un piccione viaggiatore non può infatti trasportare un messaggio verso una destinazione qualsiasi, ma può farlo esclusivamente verso il luogo in cui è nato. Questo significa che, ipoteticamente, se qualcuno volesse ricevere messaggi via piccione da un lontano parente o da un amico, dovrebbe prima donare loro alcuni dei suoi uccelli, che una volta liberati torneranno poi rapidamente a casa. Allo stesso tempo, quindi, se vuoi inviare un piccione viaggiatore a qualcuno, devi già essere in possesso di un suo esemplare.
In questo senso, però, i piccioni sono davvero animali straordinari, poiché sono in grado di tornare sempre alla base anche partendo da un luogo completamente sconosciuto e lontanissimo.
L'Orientamento dei Colombi Viaggiatori
I messaggi vengono trasportati in un piccolo contenitore legato alla zampa dell’uccello. Riescono a farlo sfruttando delle vere e proprie bussole interne, un sorta di GPS biologico che percepisce il campo magnetico terrestre e la posizione del sole e che integra poi queste informazioni con gli odori di casa e le caratteristiche del paesaggio memorizzate dal piccione, come strade, edifici, ferrovie e altri punti di riferimento visivi.
Eroi Alati: Piccioni nella Storia Militare
Alcuni di questi piccioni sono letteralmente passati alla storia, ricevendo numerose e importanti onorificenze militari. Cher Ami, per esempio, è stato insignito della Croix de Guerre francese per aver consegnato 12 importanti messaggi durante la Prima Guerra Mondiale, nonostante fosse stato gravemente ferito (era stato colpito al petto, accecato a un occhio e aveva una zampa completamente fuori uso). Mentre Spike, invece, riuscì a portare a termine ben 52 missioni senza essere mai ferito.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, tra i 32 piccioni che si sono distinti per meriti militari, c'erano per esempio l'irlandese Paddy, l'americano GI Joe e l'inglese Mary of Exeter, che ricevettero tutti la Medaglia Dickin, creata appositamente per gli animali eroi in guerra, insieme a cani, cavalli e a un gatto. Durante entrambe le guerre mondiali i piccioni viaggiatori sono stati fondamentali e molti di loro hanno ricevuto importanti onorificenze militari.
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I Colombi Viaggiatori Oggi
Oggi i piccioni viaggiatori vengono allevati quasi esclusivamente per le competizioni di volo sportivo, molto popolari soprattutto in Gran Bretagna, in Belgio e in altri paesi del Nord Europa. Gli allevatori che partecipano alle gare trasportano gli uccelli a diversi km di distanza, di solito un centinaio, dal luogo in cui sono stati allevati e, una volta liberati, comincia la gara a chi torna per primo a casa. Una volta che un piccione è tornato alla base, vengono poi calcolate la distanza e la velocità media percorsa, così da decretare il vincitore più veloce.
Non hanno l’ambizione di rivaleggiare coi droni, coi satelliti della cominicazione messi in orbita, con la rete del NET o tanto meno con gli aquiloni. I colombi o i piccioni, dall’arca di Noè in poi, sono stati fedeli alla missione loro affidata. Nel loro piccolo i piccioni viaggiatori hanno dato buona prova di loro, da millenni, nella storia civile e militare del mondo. Utilizzati per portare messaggi fino a mille kilometri di distanza in un giorno, andata e ritorno, hanno talvolta cambiato le sorti delle battaglie. Altre volte, a loro insaputa, hanno saputo giocare brutti tiri alle diplomazie con falsi messaggi presi per veri.
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